lunedì 5 dicembre 2011

Una luce per lo spirito -8

Particolare del simulacro-reliquiario di S. Lucia venerato ad Acicatena, in provincia di Catania.



Riscopriamo il digiuno

Un'antichissima e radicata tradizione, vigente soprattutto in Italia, vuole che il giorno della vigilia di S. Lucia - e cioè il 12 dicembre - i fedeli cristiani osservassero un digiuno per devozione e in onore della martire siracusana, in particolare offrendo questa pia pratica con l'intenzione di preghiera di domandare alla santa la protezione e conservazione della sanità della vista e degli occhi. Storicamente, infatti, ormai da molti secoli, la pietà cristiana occidentale attribuisce a Lucia di Siracusa il patronato contro tutte le malattie di quell'organo preziosissimo e delicatissimo che è l'occhio, nonché la protezione speciale su tutti coloro che già soffrono di cecità. La vita luminosa di Lucia, profetessa della pace sulla Chiesa di Dio, ci suggerisce poi anche altre intenzioni particolari nella nostra intensa preghiera in preparazione alla sua festa: innanzitutto possiamo offrire ogni nostro gesto di carità e penitenza per invocare da Dio il dono della pace e della fraternità universale, per l'intercessione potente della nostra Patrona. Il digiuno in preparazione di importanti solennità è una tradizione antica tenuta in gran considerazione nel cristianesimo: è un'ascetica dai profondi significati spirituali, un'offerta a Dio della nostra libertà sulla dipendenza dai sensi e dai bisogni temporali, nonché un segno di solidarietà e l'occasione di condividere il nostro pane con i poveri, sull'esempio eloquente che ancora una volta ci è dato dalla breve ma grandiosa vita di Santa Lucia.

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