venerdì 28 dicembre 2007

PROSSIMA ESPOSIZIONE RELIQUIE E SIMULACRO - GENNAIO 2008

DOPO QUELLA DI OGGI, LA PROSSIMA SOLENNE ESPOSIZIONE DELLE SACRE RELIQUIE E DEL VENERATO SIMULACRO-RELIQUIARIO DI SANTA LUCIA NELLA CAPPELLA A LEI DEDICATA NEL DUOMO DI SIRACUSA AVVERRA' NEL TRIDUO VENERDI 11 - SABATO 12 - DOMENICA 13 GENNAIO 2008, PER L'INTERA GIORNATA, PER CELEBRARE LA FESTA DELLA DEDICAZIONE DEL DUOMO, LA COMMEMORAZIONE DEL PATROCINIO DI SANTA LUCIA SU SIRACUSA IN OCCASIONE DEL TERREMOTO DEL 1693 E LA COMMEMORAZIONE DELLE TRASLAZIONI DELLE RELIQUIE DI SANTA LUCIA ("FESTA DELLE RELIQUIE").
AUGURI DI BUON ANNO NUOVO, SEMPRE SOTTO LA POTENTE PROTEZIONE DELLA SANTA VERGINE E MARTIRE LUCIA, NOSTRA AMATISSIMA PATRONA!

mercoledì 26 dicembre 2007

AVVISO: 28 DICEMBRE ESPOSIZIONE RELIQUIE E SIMULACRO DI S. LUCIA

Carissimi, un breve messaggio-promemoria per tutti i siracusani e i devoti di Santa Lucia: dopodomani, VENERDI 28 DICEMBRE 2007, per tutta la mattinata le Sacre Reliquie e il venerato simulacro argenteo della nostra Santa Patrona saranno solennemente esposti nella Sua Cappella in Cattedrale a Siracusa.
Tale tradizione si rinnova ogni anno, ormai da quasi un secolo, come segno di ringraziamento al Salvatore Che è nato per noi a Betlemme e che per l'intercessione della Sua fedelissima e dolcissima Sposa Lucia ha salvato la città di Siracusa dal terremoto e maremoto del 28 dicembre 1908: uno degli innumerevoli segni del costante ed efficace patrocinio di Lucia sulla Sua diletta città natale.
Allora appuntamento per tutti a questo venerdì, per pregare nuovamente attorno a Lei, in questa "ottava dell'ottava" dei festeggiamenti luciani invernali che ha un sapore tutto natalizio!

lunedì 24 dicembre 2007

SANTO NATALE 2007

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo (capitolo 1, versetti 1-3):
"Vi annunziamo ciò che era fin da principio, ciò che noi abbiamo udito, ciò che noi abbiamo veduto con i nostri occhi, ciò che noi abbiamo contemplato e ciò che le nostre mani hanno toccato, ossia il Verbo della vita. Poiché la vita si è fatta visibile, noi l'abbiamo veduta e di ciò rendiamo testimonianza e vi annunziamo la vita eterna, che era presso il Padre e si è resa visibile a noi. Quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunziamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. La nostra comunione è col Padre e col Figlio suo Gesù Cristo".
A tutto il mondo: auguri di buon Natale!
La Redazione del blog "Amici di Santa Lucia"

sabato 22 dicembre 2007

Anniversario di un doloroso distacco...

Oggi ricorre il terzo anniversario della partenza del corpo di s. Lucia da Siracusa per Venezia, dopo quell'indimenticabile settimana (15-22 dicembre 2004) in cui per la prima volta era ritornato 'a casa', nella sua città natia. L'emozione di quel giorno è ancora impressa nel cuore di ogni siracusano, e mai potrà essere cancellata. Un ricordo molto bello dell'evento venne allora pubblicato sul sito internet della basilica di s. Lucia in Siracusa (http://www.basilicasantalucia.it/) e abbiamo pensato di proporvene la lettura:

«Lo storico ritorno del corpo di Santa Lucia nella sua città, rimane ancora fisso negli occhi e nella memoria l’arrivederci della Santa siracusana alla sua folla di devoti, effettuato col toccante ripetersi dell’abbassarsi e del rialzarsi e dell’altalenare dell’elicottero, che la riconduceva verso Venezia.Folla di fedeli compatta e commossa. Marea di gente fortemente emozionata. Massa trabocchevole di credenti sventolante fazzoletti, sciarpe, cappelli. Calca attenta, ordinata e silenziosa, con lo sguardo rivolto al cielo.Folla colpita più che dal faro quasi abbagliante dell’elicottero, dalla luce che, da quel mezzo, pareva inviasse la stessa Lucia – la Santa della luce – alla sua folla, alla sua devota gente.Un saluto festoso, affettuoso e grato al tempo stesso che, da quel mezzo moderno sospeso tra il cielo e città di Siracusa, la Siracusana per antonomasia, inviava dicendo:“Venezia mi attende, ma sono sempre siracusana e sempre vicina a voi ed alla mia Città”.
Quante scene di fede, quante lacrime, quante giaculatorie, quanti baci, quanti segni di croce, quante genuflessioni, quanti rosari, quante Messe piamente partecipate anche nella chiesetta del “sepolcro”; quante richieste di benedizioni per i bambini condotti in braccio o coi passeggini, quante coppie di sposi, ci ha mostrato il grande schermo che, sulla piazza, costantemente trasmetteva la registrazione di quei momenti storici e commoventi del transito dei fedeli innanzi all’urna!Su quello schermo sono state proiettate anche scene di disobbedienze dettate però tutte, da amore, da affetto e da devozione per Lucia e perciò scene giustificabili e per alcuni versi edificanti.Nel momento dell’addio, quando più nessuno poteva entrare in Chiesa per vedere ancora una volta il corpo della Santa, tutta la piazza ha osservato, attraverso il grande schermo, un atto di “grave” disobbedienza verso i pochi e autorevoli presenti all’interno della Chiesa consistente nell’ostinato rifiuto ad allontanarsi dall’urna che abbracciava quasi a trattenerla, di un vecchio Padre Minore del convento di Santa Lucia.Con gli occhi lucidi e con la determinazione a non mollare quell’ abbraccio, Padre Fedele, caparbiamente pareva voler trattenere per se e per Siracusa il santo corpo.Cosa avrà detto il laico, apparso sullo schermo, per distogliere dal quel placcaggio dell’urna l’irremovibile frate?Forse niente. Il comando pervenne certamente al frate dalla stessa Lucia.A noi non resta che ringraziare Padre Fedele per quella scena di affetto e per quell’immagine di commovente testardo, cocciuto ed ostinato rifiuto ad allontanarsi da quell’urna ove riposava la Santa alla quale è sempre stato come il suo nome: Fedele!Ed ancora un altro fatto. Un fatto non registrato sul grande schermo della piazza.Un fatto quasi a tutti ignoto, sconosciuto, impensato ed impensabile.Fra i pellegrini, giunti a render omaggio a Lucia, c’è stata una piccola suora che qualche anno fa ha vissuto a Siracusa.Una suora tanto piccola e minuta, quanto piena di fede e di traboccante simpatia.Questa suora negli anni ottanta si trovava a Venezia nel convento delle “Giuseppine”.Ricordate cosa avvenne in quel periodo?Il corpo di S. Lucia fu “rubato” ma anche prontamente restituito (si disse e pure si scrisse che colpevoli fossero i siracusani!).La cronaca di quei fatti è nota a tutti e non è il caso di parlarne se non per far sapere che questa piccola Suora era allora, come detto, a Venezia e fu incaricata di prendere le misure del copro restituito di S. Lucia per confezionare un nuovo abito: quello che attualmente riveste la Santa e che tutti abbiamo osservato.L’abito precedente sdrucitosi e sporcato a seguito del furto è ora presso il museo diocesano di Venezia . Quello che attualmente indossa Lucia è più…moderno; è un abito confezionato dalle suore “Giuseppine”, a quel tempo nella città lagunare, e da questa piccola suora che è stata anche a Siracusa e che certamente con altri occhi e con commossi ricordi ha riosservato nell’urna quel suo lavoro, quell’ abito rosso come il sangue dei martiri, come il sangue del martirio di Lucia».

giovedì 20 dicembre 2007

Ricordando Eutichia, la mamma di Lucia

Una curiosità che forse non molti conoscono è che nell’antico calendario liturgico siracusano – intitolato Kalendarium Sanctorum Fidelissimae Urbis Syracusarum, compilato dal sacerdote Michele Angelo Mancaruso nel 1703 e in vigore fino alla creazione del nuovo calendario nel 1914 – il 20 dicembre corrispondeva non solo alla celebrazione dell’ottava di Santa Lucia, ma anche alla memoria liturgica della madre di Lucia, Eutichia, venerata come beata. Ecco come recita il calendario nella traduzione pubblicata da mons. Pasquale Magnano, prezioso studioso della storia ecclesiastica siracusana, nel suo pregevole volume dal titolo I Santi Siracusani (Edizioni dell’Archivio Storico della Curia Arcivescovile, Siracusa 2004): “Ottava di S. Lucia V. e M. – Memoria della B. Eutichia vedova, madre di S. Lucia, che dopo il martirio della figlia dimorò presso il sepolcro con altre matrone religiose”.

OTTAVA DI SANTA LUCIA

Fin dai primi secoli del cristianesimo, la Chiesa ha solennizzato le feste liturgiche più importanti (del Signore, degli Apostoli, ecc.) protraendone la celebrazione per un’intera settimana, istituendo cioè la cosiddetta ‘ottava’. Ancora oggi, perlomeno in Sicilia, vige la tradizione di celebrare l’ottava delle feste patronali. A Siracusa, in occasione della festa di Santa Lucia, tale tradizione ha sempre assunto un’importanza di gran lunga superiore rispetto alle altre città, poiché qui l’ottavario coincide con l’unico periodo dell’anno in cui il prezioso simulacro-reliquiario della patrona sosta nella suggestiva basilica sorta sul luogo del suo martirio e accanto al luogo del suo sepolcro, un luogo al quale tutti i siracusani sono infinitamente legati dal punto di vista affettivo e devozionale. Quindi, l’ottavario luciano di Siracusa è il vero culmine di tutti i festeggiamenti, prova ne è l’intensa partecipazione popolare ai riti dell’intera settimana, nel corso della quale non si interrompe mai il clima festoso e solenne. Il giorno dell’ottava, poi, cioè il 20 dicembre, non è inferiore per importanza alla solennità del 13, anzi è arricchito di manifestazioni sue proprie: la partecipazione della delegazione svedese con “Lucia di Svezia” e le sue damigelle e la partecipazione dei Vigili del Fuoco alla solenne concelebrazione mattutina presieduta dall’arcivescovo, la lunga e partecipata processione delle reliquie e del simulacro dalla basilica al duomo con le attese e sentite soste al santuario della Madonna delle Lacrime e all’ospedale della città, con l’ornamentazione dei cosiddetti cilia (grossi e pesanti ceri processionali) a base di composizioni di agrumi, con il voto dei Vigili del Fuoco, i quali portano a spalla il simulacro per un lungo tratto del percorso come segno di gratitudine a Lucia per la protezione assicurata loro durante i soccorsi per i terremotati del 13 dicembre 1990.

"Infra Octavam" - La festa che piace a Lucia …

… ci è parso di poter intitolare così il resoconto della bellissima veglia di preghiera cittadina svoltasi l’ultima sera dell’ottavario nella basilica di Santa Lucia a Siracusa. Un’ora e mezza di spiritualità, durante la quale i devoti che hanno occupato tutti i banchi della basilica, in religioso silenzio e con grande compostezza, hanno partecipato degnamente ai canti, alle preghiere, alle lunghe pause di meditazione silenziosa. Tutto il popolo di Dio era equamente rappresentato: i bambini, le famiglie, i giovani (tra loro anche coppie di fidanzati che stanno preparandosi al sacramento del matrimonio ed il gruppo della gioventù francescana che ha animato la veglia con il canto), i religiosi (la comunità di frati minori cui è affidata la cura della basilica luciana e la custodia del sepolcro della martire), i portatori del simulacro. E’ stata una veglia semplice ma molto intensa, che ha posto l’attenzione su Gesù e su Lucia: all’inizio la processione per l’ingresso del Vangelo, il rito penitenziale, il suggestivo rito del fuoco nel quale sono stati bruciati i circa 700 biglietti lasciati davanti all’altare durante l’ottavario dai devoti che hanno voluto scrivere un messaggio ‘segreto’ alla patrona, la solenne esposizione eucaristica e l’adorazione, l’ascolto della Parola di Dio (una lettura dall’Apocalisse, un salmo, una pericope del vangelo di Marco) sul tema del martirio, la proclamazione del passo finale del martirio di Santa Lucia secondo gli atti greci, le invocazioni per tutta la Chiesa e tutta l’umanità concluse con la preghiera del Padre nostro, il canto del Tantum ergo e la benedizione eucaristica, poi l’inno Benedetta sei Tu in onore di Santa Lucia (l’inno del XVII centenario del suo martirio), infine il festoso grido Sarausana jè, viva Santa Lucia! seguito dall’applauso dei presenti rivolto all’amata patrona, unico piccolo momento di folclore in una serata interamente dedicata alla preghiera attorno alla vergine e martire Lucia, senza distanze tra clero e popolo, che anzi ha riempito pure i banchi intorno all’altare sul presbiterio, all’ombra dell’imponente simulacro argenteo della Santa.

martedì 18 dicembre 2007

"Infra Octavam" - Santa Lucia a Belpasso (Catania)





Come già avvenuto su questo blog, noi siracusani, fortunati concittadini di una persona così speciale come Santa Lucia, ricordiamo con fraterna amicizia e sincera comunione gli abitanti del centro etneo Belpasso, che da secoli venerano la nostra Lucia come patrona, con una devozione e una solennità seconde a nessun'altra città, anzi vero e proprio modello per tutti i devoti di Santa Lucia nel mondo. Come segno concreto dell'ammirazione dei siracusani per la radicata devozione belpassese nei confronti della martire Lucia, volentieri pubblichiamo i seguenti bellissimi versi in dialetto siciliano composti proprio dai santalucioti di Belpasso, eloquente e commovente testimonianza poetica dell'amore che essi provano per la santa siracusana:

"A Santa Luciuzza bedda anuri e vantu di Mappassu.
L'aspettu tuttu l' annu
lu tridici dicembri
pì vidiri calari la porta cù l' angileddi
di dà s' affaccia nà facci bedda
di nà pura virginedda
di martiriu è curunata
Binidittu Cu l'ha criata
ie quannu da cammaredda scinni la taliu
ie si rapi lu cori miu
ca cu chiantu dici
taliatila comu ie misa
taliatila comu sta
pari na riggina di maistà".

Interpretazione italiana:
"A Santa Luciuzza bella, onore e vanto di Malpasso (antico nome di Belpasso).
Attendo per tutto l'anno
il 13 dicembre
per veder calare la porta con gli angioletti (sipario con angeli dipinti che durante l'anno nasconde il simulacro di Santa Lucia nella Sua Cappella):
da lì si affaccia il bel volto
di una piccola verginella,
è coronata di martirio,
Benedetto Chi l'ha creata.
Quando scende dalla 'cameretta' (la nicchia del simulacro) la guardo
e il mio cuore si apre
e piangendo dice:
guardatela, sembra una regina!".

lunedì 17 dicembre 2007

"Infra Octavam" - Pensiero su Lucia in ascolto del Papa

Carissimi devoti di Santa Lucia, è in corso il solenne ottavario dei festeggiamenti che ogni anno celebrano la commemorazione del Suo martirio, avvenuto a Siracusa, città natale della Santa, il 13 dicembre del 304, durante una feroce persecuzione dei cristiani promulgata dall'imperatore romano Diocleziano. Gioiosi momenti di spiritualità e festosi momenti artistico-culturali si susseguono in queste giornate nel capoluogo aretuseo, specie nell'antica basilica eretta sul luogo del martirio di Lucia ed accanto al Suo sepolcro.
Ieri, il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto la celebrazione per la consacrazione della chiesa parrocchiale di Santa Maria del Rosario ai Martiri Portuensi in Roma.
All'inizio della sua omelia, il Papa ha ricordato che nelle vicinanze della chiesa si trovano le catacombe di Generosa, dove la tradizione vuole siano stati sepolti tre fratelli - Simplicio, Faustino e Viatrice (Beatrice) - vittime della medesima persecuzione dioclezianea subìta dalla nostra Lucia.
“I giovani martiri che allora morirono per rendere testimonianza a Cristo non sono forse un potente stimolo per voi, cristiani di oggi, a perseverare nel seguire fedelmente Gesù?”, ha domandato il Papa ai presenti.
“Anche oggi, pur in forme diverse, il messaggio salvifico di Cristo viene contrastato e i cristiani, non meno di ieri, sono chiamati a rendere ragione della loro speranza, a offrire al mondo la testimonianza della Verità dell'Unico che salva e redime!”, ha aggiunto.

Ringraziamo il Pontefice di questo sapiente insegnamento del suo Magistero, che ci aiuta a sostanziare la festa di Santa Lucia che stiamo vivendo e ad arricchirla di un ulteriore spunto di meditazione sul significato della Sua vita e del Suo martirio.
Viva Santa Lucia!

domenica 16 dicembre 2007

"Infra Octavam" - 3° ANNIVERSARIO DELL'ARRIVO DEL CORPO DI LUCIA A SIRACUSA



Si è da poco conclusa un'importante giornata dei festeggiamenti luciani nel capoluogo aretuseo: il 15 dicembre, giorno anniversario dell'arrivo del corpo di Lucia a Siracusa nel 2004. A tre anni di distanza l'emozione non si spegne, né si affievolisce, né sbiadisce: tutti i siracusani custodiscono chiaro, limpido e vivissimo il ricordo di quell'evento storico eccezionale! Stasera, durante la 'scuola della Parola' tenuta per i giovani siracusani nella basilica della Martire, il nostro arcivescovo S. E. mons. Costanzo ha messo in rilievo la fede e la fortezza della nostra amata Santa protettrice anche di fronte alla morte. Per celebrare insieme a voi la commemorazione di quella prima traslazione del corpo di Santa Lucia da Venezia a Siracusa, pubblichiamo la preghiera che l'arcivescovo compose in quell'occasione:



Santa Lucia, donaci occhi nuovi. Spesso crediamo di vedere, e siamo ciechi. Accecati dalla superbia, dall'invidia, dall'odio, dalle passioni che ci impediscono di vedere. O cara nostra patrona, apri i nostri occhi sulla povertà, sulla miseria, sulle ingiustizie dei nostri giorni e donaci determinazione e coraggio di andare contro corrente - se occorre - affinché nessun Lazzaro resti ad attendere invano un tozzo di pane dietro l'uscio di casa del ricco. Riempi di luce i nostri occhi, perché possiamo "valutare con sapienza i beni della terra, nella continua ricerca dei beni del cielo". Insegnaci, su tuo esempio, a condividere i beni con chi è povero e disperato. Fa' che nessuno di noi si rassegni ad essere felice da solo. O Lucia, cara vergine siracusana, ottieni occhi puri che sappiano vedere nel corpo uno stupendo dono di Dio, sua abitazione, suo tempio, degno quindi di grandissimo rispetto e venerazione. Non qualcosa da idolatrare o da disprezzare, ma da amare e valorizzare. O Lucia, modello di fortezza e di fedeltà, donaci occhi che sappiano vedere lontano: oltre la sofferenza che ci affligge, oltre il dolore che ci torchia, oltre l'apparente fallimento che ci umilia. Occhi levati sempre in alto, da dove ci verrà l'aiuto; occhi purificati dal pianto, che è promessa di raccolto abbondante; occhi pieni di stupore davanti alle sorprese che l'amore di Dio ci ha preparato. (+ Giuseppe Costanzo)

giovedì 13 dicembre 2007

IL GIORNO PIU' SOLENNE!

VIVA SANTA LUCIA!
AUGURI A TUTTI VOI,
A TUTTI I DEVOTI DI SANTA LUCIA,
A TUTTI I SIRACUSANI,
A TUTTE LE "LUCIE",
A TUTTO IL MONDO!!!
GIOIE ED EMOZIONI DI UN RITO ANTICO,
SEMPRE CARO E SEMPRE ATTESO DA TUTTI:
LA FESTA DI SANTA LUCIA.
IL SIMULACRO DELLA SANTA PATRONA,
BELLISSIMO E SCINTILLANTE,
D'ORO E D'ARGENTO,
SIMBOLO DELL'AMORE DEI SIRACUSANI PER LUCIA,
AVANZA TRA MIGLIAIA DI PERSONE PER LE STRADE DELLA CITTA'.
I SUONI DELLE CAMPANE E DELLA BANDA MUSICALE,
LE LUCI DEI CERI VOTIVI E DELLE LUMINARIE ARTISTICHE,
I COLORI DEI FIORI, DEL CORTEO STORICO DELLA CARROZZA DEL SENATO, DEI FUOCHI D'ARTIFICIO,
I PROFUMI DELL'INCENSO E DEI DOLCI TIPICI,
LE PREGHIERE DEI DEVOTI...
E' FESTA: AUGURI A VOI DI PACE E DI SERENITA'!
SANTA LUCIA, PREGA PER NOI.

mercoledì 5 dicembre 2007

IL PROGRAMMA DEI FESTEGGIAMENTI


Finalmente è stato pubblicato il programma ufficiale dei festeggiamenti già in corso a Siracusa in onore della nostra Patrona Santa Lucia!
Cliccate qui per consultarlo.

Anche quest'anno il programma è stato arricchito con alcune interessanti novità, testimonianza dell'imperituro amore dei siracusani verso la loro più importante, illustre e cara concittadina, nonché la più venerata santa! Tra le novità, le visite guidate alle suggestive e artisticamente pregevoli catacombe di Santa Lucia (vedi qui).

Cari devoti di Santa Lucia, in questo clima gioioso e frizzante in cui respiriamo finalmente l'aria di festa tanto attesa, vi auguriamo ogni bene e felicità, e insieme a voi gridiamo: SARAUSANA JE', VIVA SANTA LUCIA!!!

lunedì 3 dicembre 2007

FESTA DI SANTA LUCIA 2007!

CARISSIME E CARISSIMI,
INNANZITUTTO VI CHIEDIAMO SCUSA PER LA TROPPO LUNGA ASSENZA DI AGGIORNAMENTI SUL NOSTRO BLOG, DOVUTA AD ALCUNI CAPRICCI DEL SISTEMA INFORMATICO ATTRAVERSO IL QUALE INSERIAMO I NUOVI POST.
MA ADESSO PARLIAMO DI COSE BEN PIU' IMPORTANTI: SIAMO GIUNTI FINALMENTE ALLA FESTA DI SANTA LUCIA!!! LE PLURISECOLARI TRADIZIONI POPOLARI HANNO GIA' DA TEMPO DATO IL VIA AI FESTEGGIAMENTI, SIA A SIRACUSA (CITTA' NATALE DELLA SANTA) CHE NEL RESTO DELLA SICILIA E UN PO' OVUNQUE IN ITALIA E NEL MONDO.
A COLORO CHE ABITANO A SIRACUSA, RICORDIAMO CHE IN QUESTI GIORNI DELLA COSIDDETTA "TREDICINA" IN PREPARAZIONE ALLA SOLENNITA' DEL 13 DICEMBRE, NELLA CAPPELLA DI SANTA LUCIA IN DUOMO VIENE OFFICIATA LA CELEBRAZIONE EUCARISTICA CON LA TRADIZIONALE CORONCINA DI PREGHIERE ALLA PATRONA.
PRESTO VI AGGIORNEREMO SUI DETTAGLI DEI FESTEGGIAMENTI.
INTANTO, NEL SALUTARVI, RIVOLGIAMO IL NOSTRO PENSIERO PIENO DI AMORE E RICONOSCENZA ALLA PICCOLA GIOVANE VERGINE SIRACUSANA CHE SCELSE DI CONSACRARE TUTTA LA SUA VITA A GESU' CRISTO, SACRIFICANDOLA PER TESTIMONIARE LA SUA FEDE FINO AL MARTIRIO: LUCIA.