martedì 13 luglio 2010

LA PREGHIERA DEL MESE - LUGLIO 2010

(Norcia, basilica di San Benedetto: Madonna col Bambino, Santa Lucia, San Carlo Borromeo e un Santo Vescovo)

Questo blog è nato in memoria dell'Anno Luciano 2004, speciale e unico nella storia per lo straordinario evento del RITORNO DEL CORPO DI S. LUCIA A SIRACUSA. In quell'occasione a Siracusa si sono moltiplicate iniziative d'ogni genere per celebrare l'evento, scaturite dall'infinito amore dei Siracusani per la propria piccola e dolce Vergine Patrona. Tra queste iniziative, la ristampa anastatica di un bel libretto pubblicato in occasione del precedente centenario del martirio di Lucia (e cioè il sedicesimo, che ricorreva nel 1904): VITO MANGIAPANI, Santa Lucia. Cenni storici, Tredicina e Preghiere, presentazione di mons. Pasquale Magnano, Emanuele Romeo Editore, Siracusa 2004 ("Reperti. Collana di Ristampe Anastatiche" 9). Dietro il frontespizio vi si leggono le seguenti sentite parole: Pubblicato nella ricorrenza del XVII centenario del martirio di Santa Lucia Vergine e Martire Siracusana. Dedicato a Santa Lucia in occasione del Suo ritorno a Siracusa. Riproduciamo alla lettera un'antica orazione riportata nello stesso libretto:

O Dio, che avete fatto risplendere per ogni dove la Beata Lucia Vergine e Martire, Vostra per il dono della verginità e per quello della sapienza, concedeteci pei suoi meriti e per la Sua intercessione che, amandoVi di puro cuore possiamo esser degni di ottenere la sapienza dei santi. Per Cristo Signor nostro che Teco vive e regna nell'unità dello Spirito Santo Dio per tutti i secoli dei secoli. Così sia.

lunedì 12 luglio 2010

UN PROMEMORIA PER VOI: DOMANI MESSA VOTIVA DI S. LUCIA




AVVISO SACRO - Come avviene regolarmente per tutto l'anno, anche nella giornata di domani, 13 del mese, a Siracusa verrà celebrata la Santa Messa solenne in onore di Santa Lucia, nel giorno mensile dedicato alla Santa Patrona. La Messa votiva viene celebrata due volte: nella Cappella della Santa in Cattedrale alle ore 19.00 e poi nella Cripta del Sepolcro della Santa (in piazza Santa Lucia) alle ore 20.00. Nell'occasione, come di consueto, vengono presentate alla Martire siracusana tutte le intenzioni di preghiera dei devoti, sia per i vivi che per i defunti. E' un momento importante, anzi è il momento fondamentale della vita del devoto: la partecipazione ai Divini Misteri nel nome della comune venerazione alle Sacre Reliquie e al Santo Sepolcro di Lucia. E' la Messa della comunità di tutti i devoti luciani, a qualunque associazione, confraternita o congregazione appartengano. Tutti i Siracusani sono invitati a partecipare ad almeno una delle due funzioni religiose, accostandosi ai Sacramenti secondo le disposizioni canoniche della Chiesa. Il 13 di ogni mese è la giornata di più intensa preghiera alla nostra Santa Concittadina, che il nostro poeta Tommaso Gargallo definì felicemente Verginella Gloriosa.

martedì 6 luglio 2010

DOMENICA ESPOSIZIONE RELIQUIE E SIMULACRO DI S. LUCIA


AVVISO SACRO - Domenica prossima, 11 luglio, le Sacre Reliquie e il venerato simulacro-reliquiario argenteo della taumaturga megalomartire siracusana Santa Lucia saranno esposti alla venerazione dei fedeli nel Duomo di Siracusa, dalle ore 7.30 fino al termine delle funzioni religiose. Orari Sante Messe: 8.00, 10.30, 12.00 e 19.00. Come da tradizione sarà possibile offrire omaggi floreali alla nostra Santa Patrona e Concittadina ed effettuare l'offerta dei ceri per grazia ricevuta o per richiesta di grazie, presso la Cappella della Santa. Grazie a Dio potremo nuovamente stringerci tutti ai piedi della nostra amata Lucia per una giornata di preghiera tutta dedicata a Lei! Sarausana jè, viva Santa Lucia!

giovedì 1 luglio 2010

PAROLA DI VITA - LUGLIO 2010

Con l'inizio del nuovo mese, come ormai da tradizione, meditiamo la Sacra Scrittura sull'esempio di Santa Lucia. Come tutti sanno, Lucia, da ricca che era, vendette tutti i suoi averi e donò il ricavato ai poveri: il Vangelo, Parola del Suo celeste Sposo Gesù, Le aveva ispirato questo gesto così radicale. Gli atti narrano che anche la madre di Lucia, la beata Eutichia, ispirata da una parabola evangelica affine a quella che vi proponiamo qui di séguito, rispose al pretendente di Lucia (che le domandava la spiegazione della rinuncia di Lucia alle Sue proprietà): "Lucia ha trovato un podere che le frutta un'ottima rendita e vende tutto per poter acquistarlo". Eutichia non mentiva, in quanto metaforicamente (ma il pretendente pagano non poteva comprenderlo), Lucia vendeva tutto proprio per acquistare un tesoro inestimabile, una perla preziosa impagabile, cioè la propria consacrazione sponsale a Cristo, Colui che aveva detto: "Se vuoi essere perfetto, va', vendi tutto ciò che hai e dàllo ai poveri, poi vieni e seguimi". E' quanto ha compiuto la nostra Lucia.

"Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra" (Mt 13, 45-46)

In questa brevissima parabola, Gesù colpisce fortemente l’immaginazione dei suoi ascoltatori. Tutti sapevano il valore delle perle che, assieme all’oro, erano allora quanto di più prezioso si conoscesse.
In più, le Scritture parlavano della sapienza e cioè della conoscenza di Dio come di qualcosa da non paragonare "neppure a una gemma inestimabile" .
Ma viene in rilievo nella parabola l’avvenimento eccezionale, sorprendente e inatteso che rappresenta per quel commerciante l’aver adocchiato, forse in un bazar, una perla che solo ai suoi occhi esperti aveva un valore enorme e dalla quale perciò poteva ricavare un ottimo profitto. Ecco perché, avendo fatto i suoi calcoli, decide che valeva la pena di vendere tutto per comprare la perla. E chi non avrebbe fatto lo stesso al suo posto?
Ecco dunque il significato profondo della parabola: l’incontro con Gesù, e cioè con il Regno di Dio fra noi – ecco la perla! -, è quell’occasione unica che bisogna prendere al volo, impegnando fino in fondo tutte le proprie energie e ciò che si possiede.

"Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra".

Non è la prima volta che i discepoli si sentono messi di fronte ad un’esigenza radicale e cioè a quel tutto che bisogna lasciare per seguire Gesù: i beni più preziosi quali gli affetti familiari, la sicurezza economica, le garanzie per il futuro.
Ma la sua non è una richiesta immotivata e assurda.
Per un "tutto" che si perde c’è un "tutto" che si trova, inestimabilmente più prezioso. Ogni volta che Gesù domanda qualcosa, promette anche di dare molto, molto di più, in misura sovrabbondante.
Così con questa parabola ci assicura che avremo tra le mani un tesoro che ci farà ricchi per sempre.
E, se può sembrare un errore lasciare il certo per l’incerto, un bene sicuro per un bene solo promesso, pensiamo a quel mercante: egli sa che quella perla è molto preziosa ed attende fiducioso ciò che gli procurerà trafficandola.
Così chi vuol seguire Gesù sa, vede, con gli occhi della fede, quale immenso guadagno sarà condividere con lui l'eredità del Regno per aver tutto lasciato almeno spiritualmente.
A tutti gli uomini Dio offre nella vita un’occasione del genere perché la sappiano afferrare.

"Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra".
E’ un invito concreto a mettere da parte tutti quegli idoli che nel cuore possono prendere il posto di Dio: carriera, matrimonio, studi, una bella casa, la professione, lo sport, il divertimento.
E’ un invito a mettere Dio al primo posto, al vertice di ogni nostro pensiero, di ogni nostro affetto perché tutto nella vita deve convergere a lui e tutto da lui deve discendere.
Facendo così, cercando il Regno, secondo la promessa evangelica, il resto ci sarà dato in sovrappiù . Accantonando tutto per il Regno di Dio riceviamo il centuplo in case, fratelli, sorelle, padri e madri, perché il Vangelo ha una chiara dimensione umana: Gesù è uomo-Dio e insieme al cibo spirituale ci assicura il pane, la casa, il vestito, la famiglia.
Forse dovremmo imparare dai "piccoli" a fidarci di più della Provvidenza del Padre, che non fa mancare nulla a chi dà, per amore, tutto quel poco che ha.
In Congo un gruppo di ragazzi fabbricano da alcuni mesi cartoline artistiche con la scorza di banana, vendute poi in Germania. In un primo momento trattengono tutto il ricavato (qualcuno mantiene con ciò l'intera famiglia). Ora hanno deciso di mettere il 50% in comune e 35 giovani disoccupati hanno ricevuto un aiuto.
E Dio non si lascia vincere in generosità: due di questi ragazzi hanno dato una tale testimonianza nel negozio ove sono impiegati, che diversi commercianti, in cerca di personale, si sono rivolti a quel negozio. Ben in undici hanno così trovato un lavoro fisso.

Chiara Lubich