domenica 30 agosto 2009

Conclusa la festa solenne di S. Lucia a Carlentini

Bellissimi e magnifici come sempre sono i grandiosi festeggiamenti che la devozione del popolo dei Carlentinesi ha tributato anche quest'anno alla fine di agosto in onore della vergine megalomartire siracusana Santa Lucia! Splendidi momenti di fede e di festa che hanno coinvolto tutta la popolazione del centro in provincia di Siracusa che da secoli venera e onora come patrona la nostra gloriosa Concittadina! La città di Carlentini ha avuto il merito e il privilegio di offrire il proprio fercolo processionale al CORPO DI SANTA LUCIA IN VISITA A SIRACUSA DAL 15 AL 22 DICEMBRE 2004, storico evento alla cui perenne memoria è dedicato questo blog, e inoltre ospita nella Cappella di Santa Lucia della Chiesa Madre l'urna che accolse il Corpo della Santa nella Basilica del Suo S. Sepolcro a Siracusa. Vi consigliamo di consultare l'interessantissimo reportage videofotografico sulla festa sul sito http://www.chiesamadrecarlentini.it/. Complimenti ai devoti luciani di Carlentini e sempre: VIVA SANTA LUCIA!!!

venerdì 28 agosto 2009

La Madonnina di Siracusa

O Madonnina delle Lacrime di Siracusa, il Tuo manto azzurro è immenso come il Cielo, tanto che nel Tuo grembo hai potuto contenere il Sole, Gesù: prendi in braccio anche noi e rendici piccole stelle luminose per indicare la rotta all'umanità che solca i mari di questo mondo a volte perdendo la bussola, sotto l'impeto inclemente delle tempeste della vita.
Grazie, o Tutta Santa, perché hai santificato con il Tuo amore materno questa nostra città di Siracusa, che fin dal primo secolo conosce il Tuo Figlio e cerca di vivere come può una vita cristiana, essendo Chiesa.
Grazie, o Madre di Dio, perché hai benedetto con le Tue sante lacrime il popolo di Siracusa, che da sempre Ti ama, Ti invoca, Ti festeggia e si affida a Te, fedele e fiducioso: aiutaci ancora a imitarTi nelle Tue sublimi virtù.
Grazie, o Vergine Odigitria, patrona della Sicilia che ci conduci a Gesù, perché hai colmato di grazie tutti i siracusani, figli della gloriosa vergine e martire concittadina Lucia: proprio nei pressi del luogo del Suo fulgido martirio Tu stessa Ti commuovesti fino alle lacrime, dal 29 agosto al 1° settembre 1953.
Cuore Immacolato e Addolorato di Maria, abbi pietà di noi!
Madonnina delle Lacrime, prega per noi!

Programma dei festeggiamenti.

giovedì 20 agosto 2009

APPELLO: chi può trovare l'Inno a Santa Lucia di Salvatore Termini?!

... anche in questa calda estate siracusana la redazione del blog di SANTA LUCIA non si ferma mai... le nostre appassionate ricerche sulla nostra amatissima concittadina e patrona principale non si fanno certo intimidire dai gradi della temperatura!
Ebbene: vicino a Siracusa, in quello splendido gioiello d'arte barocca che è la città di NOTO, famosa in tutto il mondo per la sua bellezza, il 28 marzo del 1897 nacque SALVATORE TERMINI, musicista e maestro di Cappella del Duomo locale per circa vent'anni. Tra le sue composizioni vi è anche un INNO A SANTA LUCIA. Sappiamo che presso la Biblioteca Comunale di Noto sono conservati numerosi manoscritti di sue partiture, per quanto ci risulta ancora privi di catalogazione. Chi potrebbe aiutarci a trovare perlomeno il testo di questo inno, affinché possiamo pubblicarlo sul nostro blog? Grazie a tutti i netini e i devoti che vorranno collaborare, ciao ciao!!!

giovedì 13 agosto 2009

"Dal Cielo veglia ... sull'Italia". Santa Lucia e il nuovo paganesimo italiano

Alcuni nostri amici ci hanno chiesto di prendere una posizione sulle recenti vicende della cronaca nazionale che coinvolgono il primo ministro italiano ed esprimerla pubblicamente sul blog. Inizialmente ci siamo interrogati sull'opportunità di un simile gesto, non certo per timore di formulare un giudizio sulla faccenda, ma soltanto in vista del rischio di coinvolgere il blog in quel circolo pericoloso che è il pronunciarsi di un organismo cattolico sulla politica italiana. Quando un cristiano o un gruppo di cristiani giudica un evento, infatti, a nome di chi parla? Dovrebbe parlare sempre nel nome di Cristo. Peraltro, le opinioni sorte in seno alla redazione del blog non possiedono alcun valore di ufficialità, perché non rappresentano altro se non alcuni devoti di Santa Lucia. Ebbene, proprio questo è il punto: il nostro blog deve limitarsi a "dare voce", se possibile, a Santa Lucia. Sì, proprio così: dar voce a Santa Lucia nel turbolento e variegato mondo di oggi, a distanza di 17 secoli dal suo breve passaggio su questa terra.
Non possiamo né intendiamo dare anche la benché minima impressione di voler fornire indicazioni di voto: il cristiano cittadino italiano voti chi vuole, in base alla sua coscienza, alla sua conoscenza della situazione storica attuale e alla sua coerenza con il Vangelo. Però il cristiano non serva mai 'mammona' insieme a Dio, quindi guardi in faccia la realtà con uno sguardo puro, limpido, pulito, libero, obiettivo, onesto, e - pur continuando a votare liberamente chi ritenga opportuno votare - non si sottragga dal dovere di condannare aspramente, come un tempo faceva San Giovanni Battista, l'immoralità e l'illegalità dei potenti, a qualunque parte politica essi appartengano.
Detto questo, mettiamoci semplicemente all'ascolto delle parole di Santa Lucia stessa, così come sgorgano purissime e luminosissime dagli atti del suo martirio tramandati fino a noi, e la catechesi di Lei, tutta intrisa di Parola di Dio, ci basterà:

Lucia disse a Pascasio: "Tu osservi i decreti degli imperatori così come io giorno e notte medito la Legge del mio Dio; tu temi i loro ordini, io adoro il mio Dio; tu non vuoi loro resistere, né in alcun conto disubbidire, e come dunque io potrei dire o fare cosa contro il mio Dio? Tu cerchi di piacere a loro, io al mio Dio [...] Io ho messo al sicuro i miei beni [donandoli ai poveri] e il mio corpo non ha tollerato l'impurità".
Pascasio soggiunse: "Tu sei la dissolutezza in persona".
Lucia rispose: "Voi siete proprio la concupiscenza del corpo, voi dei quali l'Apostolo dice: 'I discorsi malvagi corrompono i sani costumi'. Infatti eccitate le anime degli uomini per fare peccato carnale contro il Dio vivente e per essere schiavi del demonio e dei suoi angeli che vessano nella depravazione; voi fornicate, voi che il viscido piacere dei sensi anteponete ai beni eterni e all'eterna beatitudine".

LA PREGHIERA DEL MESE - AGOSTO 2009

Da un rarissimo santino ottocentesco raffigurante il simulacro di S. Lucia venerato nella chiesa di S. Domenico a Torino (gentile dono del devoto siciliano Roberto Di Miceli):

O beata Lucia, Voi che coll'illibata vostra modestia meritaste dal Cielo singolare potere per difendere da ogni malore la vista dei vostri devoti, impetrateci, vi preghiamo, che, conservando ed usando a gloria di Dio un dono così prezioso, ci rendiamo degni di venire un giorno a contemplare in Cielo gli splendori dell'eterna gloria. Così sia.

venerdì 7 agosto 2009

La fiaccola dello spirito cristiano deve rinnovare la terra

Don Roberto Angeli (Schio, Vicenza, 1913 - Livorno, 1978), un santo e profetico sacerdote che subì sulla propria pelle l'atrocità del lager e degli orrori fascisti e che spese eroicamente tutta la propria vita per amore degli altri, scriveva sul proprio diario personale nel giorno della festa di Santa Lucia del 1943:

"Mi pare che noi viviamo in un gran periodo di Avvento. Il nostro cuore è teso nell'aspettativa ansiosa - spesso angosciosa - di qualche cosa di buono, di migliore. Gesù è il bene. Noi aneliamo a lui, quando aneliamo alla libertà, alla giustizia, all'amore tra gli uomini, ad una vita conforme a natura. Tutti gli uomini desiderano queste cose, ma non tutti - oltre queste cose - scorgono il grande unico Bene che è Dio. Sono come i fiori che cercano il sole, e non lo sanno. Oltre queste attività e queste lotte che passeranno come tutte le cose e domani non lasceranno tracce di sé, noi vediamo l'Assoluto, Dio. Noi lavoriamo per un ideale che può sembrare terreno, ma che è disceso nel nostro spirito dalle altezze della fede, e per questo lo sentiamo come un dovere religioso. Quando penso a questo mi commuovo. Siamo collaboratori di Gesù! Se non nei risultati, almeno nei desideri. Lo dicevo l'altro giorno [...] nonostante che ci si muova molto, concludiamo poco - ma perlomeno teniamo accesa una fiaccola e domani forse potremo trasmetterla ad altri - ai più giovani - perché ne rischiarino il mondo. E' la fiaccola dello spirito cristiano che deve rinnovare la terra. Oggi ho concluso poco o niente, ma ho i piedi doloranti e sono stanco: ma non è nulla, non è forse coi granellini di rena che si fa la calce e poi si costruiscono i palazzi?" (13 dicembre 1943)
Si ringrazia Gianluca della Maggiore, esperto studioso della figura di don Angeli, per aver recuperato questo scritto nell'àmbito del suo alacre lavoro di ricerca su questo "gigante" del cristianesimo più autentico del Novecento.
Per approfondire, consigliamo vivamente di leggere due bellissimi libri:
1. ROBERTO ANGELI, Vangelo nei lager. Un prete nella Resistenza, Edizioni Stella del Mare, Livorno 2006
2. GIANLUCA DELLA MAGGIORE, Dio ci ha creati liberi. Don Roberto Angeli interprete ardito del pensiero sociale cristiano, un prete livornese tra Resistenza e Ricostruzione, Editasca, Livorno 2008

mercoledì 5 agosto 2009

Prime foto della rassegna "In vacanza con S. Lucia 2009"

Ciao! E ben ritrovati! Con vero piacere pubblichiamo stamattina le prime fotografie giunte alla nostra Redazione per partecipare alla Rassegna fotografica "In vacanza con Santa Lucia" - Edizione 2009. Arrivano da un devoto siracusano di Santa Lucia che le ha scattate nei giorni scorsi durante una gita a Roma, città nella quale la venerazione per la nostra patrona è molto sentita dall'intera popolazione sin dai primissimi secoli: sono sempre esistite, difatti, nella Città Eterna, numerose chiese intitolate alla martire siracusana, e anche l'iconografia luciana è ampiamente attestata negli edifici di culto romani. Ecco le foto:

Chiesa di San Lorenzo in Lucina, Roma


Chiesa dei Santi Ambrogio e Carlo, Roma

Ringraziamo l'autore delle foto per la gentile collaborazione.

Continuate a partecipare alla rassegna e ... buone vacanze!!!

martedì 4 agosto 2009

CAVA DE' TIRRENI IN FESTA PER S. LUCIA!

Anche quest'anno con grande gioia e sincera vicinanza spirituale siamo lieti di dare notizia sul nostro blog dei SOLENNI FESTEGGIAMENTI IN ONORE DI SANTA LUCIA VERGINE E MARTIRE nella Parrocchia di Santa Lucia di CAVA DE' TIRRENI, in provincia di Salerno e arcidiocesi di Amalfi-Cava de' Tirreni, dove esiste un antico e radicatissimo culto della nostra Santa Concittadina. Il fitto programma dei festeggiamenti è qui. A tutti i devoti campani della martire siracusana, auguriamo BUONA FESTA DI SANTA LUCIA!!!

domenica 2 agosto 2009

PROSSIMA ESPOSIZIONE DELLE RELIQUIE E DEL SIMULACRO DI S. LUCIA

AVVISO SACRO: SECONDO UNA TRADIZIONE MOLTO RADICATA E SENTITA DA TUTTI I SIRACUSANI, ANCHE QUEST'ANNO LE SACRE RELIQUIE E IL TAUMATURGO SIMULACRO-RELIQUIARIO ARGENTEO DI SANTA LUCIA VERRANNO SOLENNEMENTE ESPOSTI ALLA VENERAZIONE DEI FEDELI NELLA SECONDA DOMENICA DI AGOSTO, CIOE' GIORNO 9 C. M., DALLE ORE 7.30 ALLE 20.00, NELLA CAPPELLA DELLA PATRONA IN DUOMO A SIRACUSA. SARANNO CELEBRATE SANTE MESSE ALLE ORE 8.00, 10.30, 12.00 E 19.00. E' UN'OCCASIONE D'ORO PER ACCOSTARCI ALLE SACRE RELIQUIE DELLA VERGINE MEGALOMARTIRE SIRACUSANA, TESORO DI GRAZIE E SPLENDENTE FARO DI SANTITA'.

sabato 1 agosto 2009

Indulgenza della Porziuncola

AVVISO: dalle ore 12 di oggi alle 24 di domani è possibile ottenere l'indulgenza cosiddetta della Porziuncola, istituita per ispirazione divina da San Francesco d'Assisi e approvata dal papa del tempo. E' un'occasione di grazia nella quale sperimentare, in comunione con tutta la Chiesa, il perdono e la misericordia senza limite di Dio. L'indulgenza può essere ottenuta per sé e per i propri cari defunti, alle condizioni: visita ad una chiesa francescana, confessione e comunione sacramentali, preghiera secondo le intenzioni del papa. Ricordiamo che la basilica del S. Sepolcro di S. Lucia a Siracusa fa parte dei luoghi interessati dall'indulgenza in quanto amministrata dai Frati Minori, ordine francescano (dal momento che la basilica è attualmente chiusa per restauri, si può entrare nel salone parrocchiale retrostante la chiesa, attualmente adibito a cappella e luogo per le celebrazioni, e nella cripta del Sepolcro di S. Lucia).

"Grazie, Signore" di Kirk Kilgour

"Amici di Santa Lucia" è una realtà di famiglia: avendo ricevuto da un amico molto caro il testo di una bellissima preghiera, abbiamo pensato di condividere questo dono così gradito con tutti Voi. Il Vangelo ci invita a dare ciò che riceviamo, a donare e condividere quanto ci viene donato, nell'ottica di un amore - ispirato a Dio Amore - che viene e che va continuamente, come un fiume che non si ferma mai. Leggetela: è davvero meravigliosa, specie se si pensa alle condizioni del suo autore al momento in cui l'ha scritta. E' come un moderno salmo antifonale, un inno all'offerta delle proprie sofferenze per amore di Cristo crocifisso: lo dedichiamo a tutti coloro che soffrono e domandano la Luce per accettare il proprio dolore, lo dedichiamo a tutti coloro che ritengono inesaudite le proprie preghiere.

Ti ho chiesto, Signore, di essere forte per eseguire progetti grandiosi:
Tu mi hai reso debole per conservarmi nell'umiltà.
Ti ho chiesto la salute per realizzare grandi imprese:
Tu mi hai dato il dolore per comprenderla meglio.
Ti ho chiesto la ricchezza per possedere tutto:
Tu mi hai lasciato povero per non essere egoista.
Ti ho chiesto il potere perché gli uomini avessero bisogno di me:
Tu mi hai dato l'umiliazione perché io avessi bisogno di loro.
Ti ho chiesto l'amicizia per non vivere solo:
Tu mi hai dato un cuore per amare tutti i fratelli.
Ti ho chiesto tutte le cose che avrebbero potuto rallegrare la mia vita:
Tu mi hai dato la vita perché mi rallegrassi di tutte le cose.
Signore, non ho ricevuto quello che ho chiesto
ma mi hai dato tutto quello di cui avevo bisogno e quasi contro la mia volontà.
Le preghiere che mai feci, furono esaudite.
Grazie, Signore: fra tutti gli uomini nessuno ha mai avuto più di quello che ho io!
Kirk Kilgour
(campione sportivo americano finito,
per un incidente, su una sedia a rotelle)

PAROLA DI VITA - AGOSTO 2009

"I martiri andavano alla morte cantando": così si conclude la meditazione biblica di Chiara Lubich che viene proposta in questo mese. Santa Lucia, nostra specialissima concittadina e celeste patrona, fiera e coraggiosa fece del Suo martirio un vero e proprio canto d'amore per il Suo adorato Sposo: Gesù Cristo. La nostra vita deve essere un'eco di quel canto, altrimenti vana sarebbe la nostra devozione luciana. E come potrebbe essere diversamente, di fronte a un Dio che ci ama "sino alla fine"?!

"DOPO AVER AMATO I SUOI CHE ERANO NEL MONDO, LI AMO' SINO ALLA FINE" (Vangelo secondo Giovanni, 13,1)

Sai quando il Vangelo riporta questa frase? La scrive l’evangelista Giovanni prima che Gesù si accinga a lavare i piedi ai suoi discepoli e si prepari alla sua passione.
Negli ultimi momenti che vive con i suoi Gesù manifesta in modo supremo e più esplicito l’amore che da sempre nutriva per loro.

"DOPO AVER AMATO I SUOI CHE ERANO NEL MONDO, LI AMO' SINO ALLA FINE".

Le parole "sino alla fine" significano: fino alla fine della sua vita, fino all’ultimo respiro. Ma vi è anche in esse l’idea della perfezione. Vogliono dire: li amò completamente, totalmente, con una intensità estrema, fino al culmine.
I discepoli di Gesù rimarranno nel mondo mentre Gesù sarà nella gloria. Si sentiranno soli, dovranno superare tante prove; proprio per quei momenti Gesù vuole che siano sicuri del suo amore.

"DOPO AVER AMATO I SUOI CHE ERANO NEL MONDO, LI AMO' SINO ALLA FINE".

Non senti in questa frase lo stile di vita del Cristo, il suo modo di amare? Lava i piedi ai discepoli. Il suo amore lo porta fino a questo servizio, a quel tempo riservato agli schiavi. Gesù si sta preparando alla tragedia del Calvario per dare ai "suoi" e a tutti, oltre le sue straordinarie parole, oltre gli stessi suoi miracoli, oltre tutte le sue opere, anche la vita. Ne avevano bisogno, il bisogno più grande che ha ogni uomo; quello di essere liberato dal peccato, che significa dalla morte, e poter entrare nel regno dei cieli. Dovevano aver pace e gioia nella Vita che non finisce più.
E Gesù si offre alla morte, gridando l’abbandono del Padre, fino al punto di poter dire alla fine: "tutto è compiuto".

"DOPO AVER AMATO I SUOI CHE ERANO NEL MONDO, LI AMO' SINO ALLA FINE".

Vi è in queste parole la tenacia dell’amore d’un Dio e la dolcezza dell’affetto d’un fratello.
Anche noi cristiani, perché Cristo è in noi, possiamo amare così.
Ora però non ti vorrei proporre tanto di imitare Gesù nel morire (quand’era la sua ora) per gli altri: non ti vorrei offrire, come necessari modelli, padre Kolbe che muore al posto d’un fratello prigioniero, né padre Damiano che, divenuto lebbroso con i lebbrosi, muore con loro e per loro.
Può darsi che mai, nel corso degli anni, ti sia chiesto di offrire la tua vita fisica per i fratelli. Ciò che Dio però certamente ti domanda è di amarli fino in fondo, fino alla fine, fino al punto che anche tu possa dire: "tutto è compiuto".
Così ha fatto la piccola Cetti, di 11 anni, di una città italiana. Ha visto la sua amichetta e compagna Giorgina, della stessa età, molto triste. Vuole tranquillizzarla, ma non ci riesce. Vuol allora andare fino in fondo e sapere il perché della sua angoscia. Le è morto il papà e la mamma l’ha lasciata sola presso la nonna, andando a vivere con un altro uomo. Cetti intuisce la tragedia e si muove. Chiede, pur piccola, alla compagna di poter parlare con la sua mamma, ma Giorgina la prega di accompagnarla prima sulla tomba del suo papà. Cetti la segue con grande amore e sente Giorgina implorare nel pianto il babbo perché venga a prenderla.
A Cetti il cuore si spezza. C’è lì una piccola chiesa diroccata, entrano. Sono rimasti soltanto un piccolo tabernacolo ed un Crocifisso. Cetti dice: "Guarda, in questo mondo, tutto verrà distrutto, ma quel Crocifisso e quel tabernacolo resteranno!". Giorgina, asciugandosi le lacrime, risponde: "Sì, hai ragione tu!". Poi, con garbo, Cetti prende Giorgina per mano e l’accompagna dalla mamma.
Arrivata, con decisione le rivolge queste parole: "Guardi, signora, non sono cose che riguardano me; ma io le dico che lei ha lasciato la sua figlia senza un affetto materno di cui ha bisogno. E le dico ancora una cosa: che lei non sarà mai in pace finché non l’avrà presa con sé e non si sarà pentita".
Il giorno dopo Cetti sostiene con amore Giorgina che ritrova a scuola. Ma ecco il fatto nuovo: una macchina viene a prendere Giorgina: la guida la mamma. E da quel giorno la macchina ritorna, perché Giorgina ormai vive con lei, che ha abbandonato decisamente l’amicizia con quell’uomo.
Della piccola e grande azione di Cetti, si può dire "tutto è compiuto". Ha fatto bene ogni cosa. Fino in fondo. E c’è riuscita.
Pensaci un po’. Quante volte hai incominciato a prenderti cura di qualcuno che poi hai abbandonato, facendo tacere la tua coscienza con mille scuse? Quante azioni hai iniziato con entusiasmo che poi non hai proseguito di fronte a difficoltà che ti sembravano superiori alle tue forze?...
La lezione che oggi Gesù ti dà è questa:

"DOPO AVER AMATO I SUOI CHE ERANO NEL MONDO, LI AMO' SINO ALLA FINE".

Fa' così.
E se un giorno Dio ti chiedesse sul serio la vita, non tentennerai. I martiri andavano alla morte cantando. E il premio sarà la più grande gloria, perché Gesù ha detto che nessuno al mondo ha più grande amore di colui che versa il suo sangue per i suoi amici.

+ Chiara Lubich