Reduci da un'emozionante e sempre indescrivibile Solennità di S. Lucia, che anche noi della redazione, come tutti i veri siracusani e tutti i devoti luciani, abbiamo vissuto con grande intensità, gioia e ardore ogni anno più grandi, ritorniamo in rete con la nostra tradizionale rubrica annuale Infra Octavam, che ci accompagna quotidianamente nel corso di questo splendido solenne ottavario dei festeggiamenti decembrini in onore della Patrona Principale di Siracusa. Con sincero piacere ed entusiasmo Vi presentiamo, nell'àmbito delle nostre periodiche recensioni a tutte le migliori nuove pubblicazioni riguardanti S. Lucia, un ottimo contributo scientifico d'alto valore, che sinceramente mancava da ormai troppo tempo negli studi luciani:
ARTURO ANZELMO, La statua argentea di Santa Lucia in Siracusa: inventio et opus di Pietro Rizzo da Palermo (documenti 1598-1600), in: «Manierismo siciliano. Antonino Ferraro da Giuliana e l'età di Filippo II di Spagna», Atti del Convegno - Giuliana, 18/20 ottobre 2009, a cura di A. G. Marchese, 2 voll., ed. Ila Palma editrice, Palermo 2010, vol. I, pp. 478-502.
Si tratta di un lavoro davvero inedito che rende degno onore ad un artista geniale quanto ingiustamente poco noto, cioè l'orafo palermitano Pietro Rizzo, e della sua opera più bella (anzi "la più bella opera d'arte ch'è in Italia", come venne giustamente definita), e cioè il meraviglioso simulacro-reliquiario argenteo di S. Lucia che si venera nel Duomo di Siracusa, e che venne commissionato dalla Chiesa e dal Senato siracusani nel 1590, consegnato poi completo della cassa reliquiaria che lo sostiene e che è di scuola gaginiana (oltre tutto splendido e unico il ciclo dei sei bassorilievi con scene dalla vita e dal martirio della Santa) nel 1616, tra il tripudio del popolo siracusano, che aveva contribuito di cuore, con il proprio obolo, alla realizzazione dell'opera, protagonista poi di eventi storici cruciali nella storia della città, primo fra tutti il miracolo di S. Lucia della liberazione dalla carestia il 13 maggio 1646, a soli 30 anni dalla benedizione del nuovo simulacro. L'Autore del saggio ha svolto con grande passione e acribia una ricerca meticolosissima e rigorosa, che lo ha impegnato per diversi anni, compulsando archivi e fonti, tra l'alto rinvenendo documenti inediti preziosissimi per il rilievo che danno alla storia della genesi di questa grande opera d'arte. Il prof. dott. Anzelmo rende giustizia all'importanza storico-artistica del simulacro di S. Lucia e mette in luce un appassionante intreccio di vicende di storia locale che certamente interesseranno, com'è successo per noi, tutti i lettori che coltivano l'amore per i nostri tesori più belli. Da non perdere davvero, anche perché si tratta di una pagina di storia del culto a S. Lucia che attendeva di essere finalmente scritta. Viva Santa Lucia!
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