giovedì 10 settembre 2009

ULTIMA ESPOSIZIONE ESTIVA DI S. LUCIA

AVVISO SACRO: DOMENICA 13 SETTEMBRE 2009 LE SACRE RELIQUIE E IL SIMULACRO-RELIQUIARIO ARGENTEO DI SANTA LUCIA SARANNO SOLENNEMENTE ESPOSTI ALLA VENERAZIONE DEI FEDELI NELLA CAPPELLA DELLA SANTA DEL DUOMO DI SIRACUSA DALLE ORE 7.30 ALLE 19.30. LE SANTE MESSE SARANNO CELEBRATE ALLE ORE 8.00, 10.30, 12.00 E 19.00. COM'E' TRADIZIONE, I DEVOTI CHE IN QUESTA GIORNATA VISITERANNO LA CAPPELLA, PER PREGARE SANTA LUCIA E VENERARNE LE SACRE RELIQUIE, POTRANNO ANCHE EFFETTUARE OFFERTE DI CERI E OMAGGI FLOREALI ALLA SANTA PATRONA. SARAUSANA JE', VIVA SANTA LUCIA!

Dalla Grotta di Luce al Sepolcro di Lucia

SIRACUSA, mercoledì 9 settembre 2009 - Cronaca di un evento eccezionale: un nutrito gruppo (oltre 60 persone) di devoti di Santa Lucia provenienti dalla bellissima grotta-santuario dedicata alla martire siracusana presso Sassinoro (provincia di Benevento), guidato dall'intraprendente rettore don Biagio Corleone, si è recato in pellegrinaggio a Siracusa proprio in onore della nostra patrona, per la quale a Sassinoro si nutre una viva venerazione plurisecolare, di cui abbiamo già avuto il piacere di occuparci (cfr. il sito web del santuario e l'emozionante video sul suo settantennale; segnaliamo inoltre due libri di PAOLO MASTRACCHIO per approfondire la storia di questo particolarissimo centro del culto luciano: Grotta di Luce: alla scoperta della religiosità dei Sanniti e Il sacerdote dai due cuori).
E' stato davvero edificante conoscere queste persone speciali, buone e generose, così legate alla piccola grande santa della luce, vedere l'amore e la fede di cui sono capaci, la loro giovialità e simpatia, l'interesse e l'ammirazione per la nostra protettrice e per la nostra città. Durante il loro breve (purtroppo!) passaggio da Siracusa, hanno avuto modo di visitare il parco archeologico Neapolis, il santuario della Madonna delle Lacrime e poi, naturalmente, i luoghi luciani. Accolto prima dai Frati Minori - custodi del sepolcro di Lucia - e poi dalla Deputazione della Cappella - custode delle Sue reliquie -, il gruppo ha venerato il primo luogo in cui ha riposato il santo corpicino della martire subito dopo la sua decapitazione e il simulacro marmoreo scolpito da Gregorio Tedeschi nel 1634, raffigurante Santa Lucia morente (la statua del celebre "prodigioso sudore"), dove è stata celebrata la Santa Messa ...

... e poi la cappella dedicata alla patrona nel duomo della città, dove sono state venerate le Sacre Reliquie della vergine martire siracusana e si è effettuato un fraterno incontro e scambio di doni con la Deputazione, che - nella persona del presidente, l'avv. Antonio Bandiera - ha illustrato ai nostri amici ospiti alcune particolarità del culto luciano in Siracusa.




Purtroppo, a causa dell'inclemenza dei tempi destinati alla fruizione del pubblico, non è stato possibile ammirare la famosa tela dipinta da Caravaggio nel 1607 e raffigurante il Seppellimento di Santa Lucia, attualmente conservata nella chiesa di Santa Lucia alla Badia (a causa dei restauri della basilica di Santa Lucia al Sepolcro). Per questo motivo, abbiamo pensato di dedicare a tutti i nostri carissimi amici sassinoresi, ai quali ci lega ormai un forte e affettuoso vincolo nel nome di Santa Lucia, la sottostante riproduzione fotografica dell'opera d'arte in questione, per consentir loro di poter ammirarla perlomeno in questo modo, con l'augurio di rivederci presto!

GRAZIE SASSINORESI E ... ARRIVEDERCI!!!

mercoledì 2 settembre 2009

La vera santità

Non avrebbe senso voler essere devoti di Santa Lucia e non aspirare a divenire santi come ha fatto Lei. "Cerco di piacere al mio Dio" era la strada di Lucia, come dichiarò Lei stessa al suo persecutore che La interrogava.

Ecco una brevissima meditazione per chi persegue la tensione alla santità e per dare risposta a una domanda che chiunque di noi si pone nella propria vita: "come sono io davanti a Dio?".

Dal diario di Chiara Lubich del 12/10/1968:
"Alle volte passa nell'anima una certa preoccupazione: come sono davanti a Dio? Quale e quanta polvere copre la mia anima? Se pur mi potesse sembrare di non commettere peccati, né mortali, né veniali deliberati, quale sgorbio sono? E a dire la verità non si saprebbe dar un giudizio. Mi sembra che in questo caso l'unica cosa da fare immediatamente è non guardarsi, è dimenticare sé per guardare solo a Dio, alla Sua Volontà, a Gesù nei fratelli. Essere costantemente "fuori di noi". Cercare non la nostra santità, ma il Santo. Qui sta la carità e qui la vera santità".

martedì 1 settembre 2009

PAROLA DI VITA - SETTEMBRE 2009

"Medito giorno e notte la legge del mio Dio", dichiarava fieramente Santa Lucia al suo inquisitore Pascasio, come testimoniano gli atti più sinceri e autentici del suo martirio. Sull'esempio travolgente della nostra splendida patrona, meditiamo anche questo mese un passo della Sacra Scrittura.


“Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta”. (Matteo 6,33)

Tutto il Vangelo è una rivoluzione. Non c’è parola di Cristo che assomigli a quella degli uomini. Senti questa: “Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose (le necessità della vita) vi saranno date in aggiunta”
La prima preoccupazione dell’uomo, in genere, è la ricerca ansiosa di ciò che è necessario per dare sicurezza alla sua esistenza. Forse è così anche per te. Ebbene Gesù ti mette di fronte al “suo” modo di vedere e ti offre un suo modo di agire. Ti domanda un comportamento totalmente diverso da quello usuale, e da tenersi non una sola volta, ma sempre. E’ questo: cercare prima il regno di Dio.
Quando sarai orientato con tutto il tuo essere verso Dio e farai di tutto perché egli regni (cioè governi la tua vita con le sue leggi) dentro di te e negli altri, il Padre ti darà ciò di cui hai bisogno giorno per giorno.
Se invece ti preoccupi innanzitutto di te stesso, finisci col curarti principalmente delle cose di questo mondo e cadi vittima di esse. Finisci col vedere nei beni di questa terra il “tuo” vero problema, il “fine” di tutti i tuoi sforzi. E ti nasce dentro la grave tentazione di contare unicamente sulle tue forze e di fare a meno di Dio.

“Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta”.

Gesù capovolge la situazione. Se prima tua preoccupazione sarà Lui, vivere per Lui, allora il resto non costituirà più il problema principale della tua esistenza, ma una “aggiunta” o un “sovrappiù”.
Utopia? Parola irrealizzabile per te, uomo moderno, oggi, in un mondo industrializzato dove vige la concorrenza e che è spesso in crisi economica? Ti ricordo semplicemente che le difficoltà concrete di sussistenza per la gente di Galilea, non erano molto minori quando Gesù pronunciò queste parole.
Non è questione di utopia o meno, Gesù ti pone dinanzi all’impostazione fondamentale della tua vita: o vivi per te, o vivi per Dio.
Ma cerchiamo ora di capire bene questa parola:

“Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta”.

Gesù non ti esorta all’immobilismo, alla passività per le cose terrene, ad una condotta irresponsabile o superficiale nel lavoro.
Gesù vuole cambiare la “preoccupazione” in “occupazione”, togliendoti l’ansia, la paura, l’inquietudine.
Egli dice infatti: “cercate ‘prima’ il regno…”.
Il senso di “prima” è “sopra ogni cosa”. La ricerca del regno di Dio è messa al primo posto e non esclude che il cristiano debba anche occuparsi delle necessità della sua vita.

“Cercare il regno di Dio e la sua giustizia”, poi, significa avere una condotta conforme alle esigenze di Dio manifestate da Gesù nel suo Vangelo.
Soltanto cercando il regno di Dio, il cristiano sperimenterà la potenza meravigliosa del Padre in suo favore.
Ti narro un episodio.
E’ di tempo fa, eppure appare di una incredibile attualità. Conosco infatti numerosi ragazzi e giovani che si comportano ora come agiva quella ragazza.
Si chiamava Elvira. Frequentava le magistrali. Era povera. Solo una media alta le poteva assicurare il proseguimento degli studi. Possedeva una fede forte. Il suo professore di filosofia era ateo, cosicché non di rado mostrava le verità su Cristo e sulla Chiesa sfocate, se non deformate. Il cuore della ragazza bolliva. Non per sé, ma per l’amore a Dio, alla verità e alle sue compagne. Pur conscia che contraddicendo il professore avrebbe potuto avere un cattivo voto, ciò che sentiva dentro era più forte di lei. Alzava la mano in ogni occasione, domandava la parola: “Non è vero, professore”. Forse qualche volta non avrà avuto tutti gli argomenti per controbattere le disquisizioni del professore, ma in quel “non è vero” c’era la sua fede, che è dono di verità e fa pensare.
Le compagne, che l’amavano, cercavano di dissuaderla dai suoi interventi perché non le fossero dannosi. Ma non riuscivano.
Passano alcuni mesi. E’ l’ora di distribuire la pagella. La ragazza la prende e trema. Poi un tuffo di gioia. Dieci! Il massimo voto.
Aveva cercato innanzitutto che Dio e la sua verità regnassero e il resto era venuto in sovrappiù.

“Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta”.

Se anche tu cercherai il regno del Padre, sperimenterai che Dio è Provvidenza per tutte le esigenze della tua vita. Scoprirai la normale straordinarietà del Vangelo.

+ Chiara Lubich