mercoledì 28 dicembre 2011

28 dicembre: il giorno della memoria

In questo clima di speranza che viviamo nella gioia del S. Natale di nostro Signore Gesù Cristo, con S. Lucia, nostra celeste e sempre premurosa protettrice, la Chiesa e la comunità civile commemora oggi eventi della storia nostra e dell'umanità, del passato più recente e di quello un po' più lontano: l'occasione tradizionale che ci riunisce oggi tutti attorno alla nostra S. Patrona, dopo appena una settimana dall'Ottava della Sua festa principale, è l'anniversario del tristemente noto e disastroso maremoto di Messina nel 1908. In quella circostanza, l'amore di S. Lucia per i Suoi diletti concittadini siracusani e per la Sua amata e benedetta città si mostrò ancora una volta con potenza scongiurando e preservando il capoluogo aretuseo dalle possibili conseguenze che dal non lontano epicentro messinese già si paventavano, e l'ardente carità dei cristiani siracusani, guidati da un santo e saggio pastore che all'epoca occupava il seggio episcopale, si mostrò con evidenza nei soccorsi amorevoli e generosi che vennero prestati senza risparmio di energie verso la popolazione messinese così duramente colpita. Ma come dimenticare, insieme a quest'evento storico, i più recenti e recentissimi avvenimenti che inevitabilmente tornano alla mente in questo tragico anniversario? Le alluvioni degli ultimi inverni sempre nel messinese, e poi il catastrofico tsunami al di là dell'oceano. Affidiamo all'infinita misericordia del Signore le anime di tutte le vittime di queste calamità, alla Sua instancabile provvidenza le loro famiglie, alla protezione e intercessione di S. Lucia tutti i Suoi devoti, affinché Ella, con le Sue preghiere dinanzi al Suo Sposo divino, li custodisca e preservi sempre da ogni pericolo e avversità. Oggi stringiamoci tutti ai piedi della nostra gloriosa vergine megalomartire, in segno di ringraziamento, lode e sempre rinnovato amore: l'appuntamento è per tutti i siracusani, questa mattina, nella Cappella della Patrona in Cattedrale! Sarausana jè, viva S. Lucia!

giovedì 15 dicembre 2011

Infra Octavam 2011. ANNIVERSARIO DI LUCE





CARISSIMI FRATELLI E SORELLE, OGGI, 15 DICEMBRE, TUTTA LA CHIESA E LA CITTA' DI SIRACUSA COMMEMORA CON GIOIA, COMMOZIONE, GRATITUDINE E IMMUTATO ARDORE UN EVENTO STORICO ECCEZIONALE: LA PRIMA TRASLAZIONE DEL CORPO DI SANTA LUCIA DA VENEZIA A SIRACUSA, AVVENUTA IN OCCASIONE DEL XVII CENTENARIO DEL MARTIRIO DELLA SANTA, DAL 15 AL 22 DICEMBRE 2004. QUESTO BLOG, CHE E' NATO PROPRIO PER CELEBRARE LA PERENNE MEMORIA DI QUESTO STRAORDINARIO AVVENIMENTO ATTESO CON VIVA TREPIDAZIONE DA TUTTE LE GENERAZIONI DI SIRACUSANI PER QUASI MILLE ANNI, RENDE LODE E GLORIA A DIO PER LA FULGIDA LUCE CHE EMANA DALLA SANTITA' DELLA CONCITTADINA LUCIA, VERGINE E MARTIRE AMATISSIMA E CELEBRATISSIMA IN TUTTO IL MONDO CRISTIANO, SANTA CHE PRIMEGGIA FRA TUTTI I POPOLI NEL CULTO E NELLA DEVOZIONE CHE ESSI TRIBUTANO AI SANTI DELLA CHIESA DI DIO.

mercoledì 14 dicembre 2011

Infra Octavam 2011. "Le recensioni della redazione"

Reduci da un'emozionante e sempre indescrivibile Solennità di S. Lucia, che anche noi della redazione, come tutti i veri siracusani e tutti i devoti luciani, abbiamo vissuto con grande intensità, gioia e ardore ogni anno più grandi, ritorniamo in rete con la nostra tradizionale rubrica annuale Infra Octavam, che ci accompagna quotidianamente nel corso di questo splendido solenne ottavario dei festeggiamenti decembrini in onore della Patrona Principale di Siracusa. Con sincero piacere ed entusiasmo Vi presentiamo, nell'àmbito delle nostre periodiche recensioni a tutte le migliori nuove pubblicazioni riguardanti S. Lucia, un ottimo contributo scientifico d'alto valore, che sinceramente mancava da ormai troppo tempo negli studi luciani:

ARTURO ANZELMO, La statua argentea di Santa Lucia in Siracusa: inventio et opus di Pietro Rizzo da Palermo (documenti 1598-1600), in: «Manierismo siciliano. Antonino Ferraro da Giuliana e l'età di Filippo II di Spagna», Atti del Convegno - Giuliana, 18/20 ottobre 2009, a cura di A. G. Marchese, 2 voll., ed. Ila Palma editrice, Palermo 2010, vol. I, pp. 478-502.

Si tratta di un lavoro davvero inedito che rende degno onore ad un artista geniale quanto ingiustamente poco noto, cioè l'orafo palermitano Pietro Rizzo, e della sua opera più bella (anzi "la più bella opera d'arte ch'è in Italia", come venne giustamente definita), e cioè il meraviglioso simulacro-reliquiario argenteo di S. Lucia che si venera nel Duomo di Siracusa, e che venne commissionato dalla Chiesa e dal Senato siracusani nel 1590, consegnato poi completo della cassa reliquiaria che lo sostiene e che è di scuola gaginiana (oltre tutto splendido e unico il ciclo dei sei bassorilievi con scene dalla vita e dal martirio della Santa) nel 1616, tra il tripudio del popolo siracusano, che aveva contribuito di cuore, con il proprio obolo, alla realizzazione dell'opera, protagonista poi di eventi storici cruciali nella storia della città, primo fra tutti il miracolo di S. Lucia della liberazione dalla carestia il 13 maggio 1646, a soli 30 anni dalla benedizione del nuovo simulacro. L'Autore del saggio ha svolto con grande passione e acribia una ricerca meticolosissima e rigorosa, che lo ha impegnato per diversi anni, compulsando archivi e fonti, tra l'alto rinvenendo documenti inediti preziosissimi per il rilievo che danno alla storia della genesi di questa grande opera d'arte. Il prof. dott. Anzelmo rende giustizia all'importanza storico-artistica del simulacro di S. Lucia e mette in luce un appassionante intreccio di vicende di storia locale che certamente interesseranno, com'è successo per noi, tutti i lettori che coltivano l'amore per i nostri tesori più belli. Da non perdere davvero, anche perché si tratta di una pagina di storia del culto a S. Lucia che attendeva di essere finalmente scritta. Viva Santa Lucia!

martedì 13 dicembre 2011

EVVIVA LA NOSTRA SANTA LUCIA! ALLELUIA!

Vergine tutta luce e martire invitta, Santa Lucia! Noi Ti veneriamo e imploriamo la Tua protezione. E mentre Ti supplichiamo di preservare da ogni male i nostri occhi corporali, Ti chiediamo di ottenerci soprattutto quella luce spirituale che ci faccia conoscere i nostri errori e il modo di ripararli.


Confessiamo di avere tante volte meritato di rimanere privi della luce degli occhi nostri per l'abuso che ne abbiamo fatto offendendo con essi Dio. Solo da Lui e dalla Tua protezione riconosciamo la nostra vista di cui godiamo.Perciò pieni di fiducia nella Tua potente intercessione, o gloriosa S. Lucia, Ti supplichiamo ad interporTi ancora presso il Tuo Divino Sposo Gesù, affinché si degni di conservarci sempre sana la luce degli occhi del corpo, dandoci insieme la grazia di farne buon uso, cosicché nel giorno della universale resurrezione siano essi raggianti di quella luce celeste che li renderà degni di vedere le bellezze ineffabili della patria beata. Così sia.


(preghiera della tradizione romana - con approvazione ecclesiastica)




BUONA FESTA DI S. LUCIA A TUTTI!!!


SARAUSANA JE', VIVA SANTA LUCIA!

lunedì 12 dicembre 2011

LA VIGILIA


Lucia,
Sponsa Christi,
omnis plebs
Te expectat!

domenica 11 dicembre 2011

Una luce per lo spirito -2




Ultimo giorno di triduo solenne in onore della Santa Patrona! Ricordiamo che domani l'appuntamento per tutti i devoti è in Cattedrale a Siracusa per l'attesissima e sentitissima solenne traslazione dello splendido simulacro argenteo di Santa Lucia dalla Sua Cappella per essere fastosamente intronizzato sull'Altare Maggiore. E la sera, come da tradizione plurisecolare, i solenni Primi Vespri Pontificali di S. Lucia con la benedizione della "cuccìa", festosa conclusione del digiuno della vigilia. Sarausana jè, viva Santa Lucia!!!


Triduo a S. Lucia - 3° giorno:

Noi Vi esaltiamo, o gloriosa Santa Lucia, per quell'amore ardente che aveste per Gesù, al Quale con irrevocabile voto consacraste la Vostra verginità, per Lui sacrificando non solo le gioie di nozze terrene, ma anche i Vostri beni, donandoli ai poveri, e la Vostra stessa vita, generosamente affrontando il martirio nel fiore degli anni.

Per 'sì generosa Vostra consacrazione impetrateci, o gloriosa Santa Lucia, dal Vostro celeste Sposo, di essere preservati da ogni male dei nostri occhi, e soprattutto un amore per Gesù simile al Vostro, affinché prontamente e lietamente sappiamo rinunziare ai beni terreni e sostenere qualsiasi male, anziché divenire infedeli al nostro Dio. Amen.

PATER, AVE, GLORIA.

sabato 10 dicembre 2011

Una luce per lo spirito -3

Andare contro la mentalità del mondo.

L'intera luminosissima esistenza terrena di S. Lucia è stata, si può dire, una continua serie di scelte controcorrente, contro la mentalità mondana dell'epoca, in fondo non molto differente da quella odierna. La scelta della perpetua verginità per una totale consacrazione a Dio, anzitutto, suonava strana allora come oggi di fronte al mondo, ignaro del significato più profondo e soprannaturale di tale scelta per i cristiani. La scelta della povertà: la famiglia di Lucia era nobilissima, uno dei più illustri casati di Siracusa, e possedeva molte ricchezze e proprietà accresciutesi negli anni, come dichiara esplicitamente la madre Eutichia negli Atti del martirio. Ma Lucia, che era unica erede, ha rinunciato a tutto il suo patrimonio e lo ha elargito ai poveri della sua città, che le si affezionarono di un amore e una gratitudine indicibili. La scelta di confessare e professare liberamente, apertamente e coraggiosamente la propria incrollabile fede in Gesù Cristo, proprio quando infuriava la peggior persecuzione anticristiana dell'impero romano. Lucia conosceva bene le divine parole del suo Sposo celeste, che aveva pregato il Padre proprio per i Suoi discepoli, odiati dal mondo, perché nel mondo ma non del mondo, perché il mondo non li conosce e non può capirli. Lucia sapeva che non è possibile vivere davvero una coerente vita evangelica senza imbattersi nell'incomprensione, nella derisione, nell'emarginazione, nell'odio da parte del mondo. Tuttavia ella ricordava altrettanto bene che frutto della vita della Parola, cioè della vita evangelica vera, è l'odio del mondo ma anche e soprattutto la santità. Quindi è andata avanti con decisione e senza titubanze nelle proprie scelte così divinamente ispirate. E oggi? Anche oggi in alcuni Paesi i cristiani sono perseguitati fisicamente, torturati e uccisi: sono i nuovi martiri, i confessori ardenti e intrepidi che offrono la propria vita per testimoniare la fede in Gesù Cristo. Ma, più in generale, in ogni parte del mondo, e anche nella nostra società di tutti i giorni, il cristiano può incontrare facilmente ostilità da parte del mondo, e in un certo senso così dev'essere. Per essere fedele e coerente con la propria fede, il cristiano è chiamato anche oggi, pressoché quotidianamente, a compiere e testimoniare scelte che vanno controcorrente rispetto alle consuetudini invalse in altri ambienti della società, spesso intrise di suggestioni demoniache dalle quali il cristiano prega di essere liberato, come ben esprime la preghiera a S. Lucia che Vi offriamo oggi. Tutte le virtù cristiane richiedono di essere, come Gesù, segno di contraddizione. Questa è la via che porta veri frutti di santità, in noi e attorno a noi. Coraggio, allora: con Lucia e come Lucia, andare contro la mentalità del mondo!


Triduo a S. Lucia - 2° giorno:

Ci congratuliamo con Voi, o gloriosa Santa Lucia, per la predilezione che Vi dimostrò Gesù, quando con prodigio non mai udito Vi rese immobile a tutti gli sforzi dei Vostri nemici i quali Vi volevano trascinare in luogo di peccato e di infamia.

Per l'amore che Gesù Vi porta, otteneteci di conservare sempre sana la nostra vista e di non cedere alle lusinghe del mondo e alle suggestioni del demonio e della carne, ma di respingere i loro assalti con la mortificazione dei sensi e delle passioni.

PATER, AVE, GLORIA.

venerdì 9 dicembre 2011

Una luce per lo spirito -4

(Ignazio Marabitti, S. Lucia,

facciata del Duomo di Siracusa)



SPECIALE TRIDUO DI S. LUCIA


Carissimi devoti della nostra S. Patrona, all'indomani della festosa ricorrenza dell'Immacolata, inizia oggi il Triduo Solenne di S. Lucia, che a Siracusa riveste una speciale connotazione in quanto viene tradizionalmente celebrato nel segno della carità e della solidarietà cristiana verso i poveri e verso i non vedenti, protetti e prediletti in modo particolare dalla nostra celebre e invitta megalomartire. Intensificando quindi la preparazione spirituale alla solennità del 13 dicembre che ormai si avvicina, possiamo ancor di più vivere nella preghiera e nella pratica delle opere di misericordia questi giorni dal sapore così forte. Carità verso i poveri e verso tutti i bisognosi è stata la cifra che ha contraddistinto la pur breve vita di S. Lucia, consacrata ad una donazione totale a Dio che ella ha immediatamente e illuminatamente tradotto in concreto impegno a favore di tutti coloro in cui più evidente è l'immagine riflessa di Gesù Crocifisso, Sposo diletto di Lucia. Per aiutarci a vivere nella preghiera questo triduo, condividiamo con voi oggi e nei prossimi due giorni la seguente bella coroncina per il triduo di S. Lucia appartenente alla tradizione dell'Arciconfraternita di S. Lucia del Gonfalone in Roma:


Triduo a S. Lucia - 1° giorno:

Noi vi ammiriamo, o gloriosa Santa Lucia, per quel lume di viva fede dal quale rischiarata, sapeste rispondere al tiranno che nessuna violenza vi avrebbe potuto togliere lo Spirito Santo che abitava, come in Suo tempio, nel Vostro cuore.

Per tanto Vostro merito ci conceda il Signore la salute degli occhi del nostro corpo e un salutare timore di perdere la grazia divina, affinché prontamente fuggiamo tutte le occasioni che ci potrebbero far perdere sì inestimabile tesoro.

PATER, AVE, GLORIA.

giovedì 8 dicembre 2011

Una luce per lo spirito -5


SPECIALE SOLENNITA' DELL'IMMACOLATA


Tutta bella sei, o Maria,
in Te Dio ha preparato la Sua degna dimora, tenda, tabernacolo del Verbo!
Gioisci, Figlia di Sion,
Dio Ti ha preservata immune da ogni macchia di peccato!
Salve, o Regina Immacolata,
il Creatore del cielo e della terra Ti ha predisposta fin dal grembo materno
per divenire degna Madre del Redentore!

O Maria, concepita senza peccato,
prega per noi che ricorriamo a Te
e per quanti a Te non ricorrono,
in particolare i nemici della Santa Chiesa
e coloro che Ti vengono raccomandati.

Cuore Immacolato e Addolorato di Maria,
abbi pietà di noi!

Questa sera, a conclusione dei solenni festeggiamenti cittadini che per immutata tradizione vengono celebrati a Siracusa, al passaggio della processione con l'artistico e ammirevole simulacro dell'Immacolata dal Duomo della città, avviene un ideale "incontro" fra Maria e Lucia: domani mattina, infatti, riposto ormai nella sua nicchia il simulacro dell'Immacolata nell'omonima chiesa barocca del centro storico, inizierà a venir esposto il simulacro di S. Lucia nella Sua Cappella in Cattedrale, secondo il consueto susseguirsi di emozionanti momenti di festa religiosa vissuti con amore dal popolo siracusano. Il passaggio di Maria vicino alla Cappella di S. Lucia, che si svolge stasera, nella pia e cara devozione popolare indica il gesto della Madre di "svegliare" la piccola vergine sposa del Suo Figlio, nella notte tra la solennità dell'Immacolata e l'inizio del Triduo di S. Lucia. Ad Jesum per Mariam cum Lucia!

mercoledì 7 dicembre 2011

Una luce per lo spirito -6

(Michelangelo Grigoletti, S. Lucia,
chiesa di S. Maria Nascente, Agordo - Belluno)

Stiamo seguendo da vicino, in questi giorni di preparazione alla festa di S. Lucia, il testo degli Atti del suo martirio, meditandone i luminosi spunti di riflessione ed esortazione alla conversione.
Che sublimità di coerenza cristiana e di intrepida franchezza nelle parole di Lucia al cospetto del suo persecutore Pascasio! Col coraggio che le viene dalla fede, dall'amore per Cristo e dalla Sua divina grazia elargita alla vergine siracusana, a ritmo serrato Lucia offre a Pascasio una vera e propria catechesi sapienziale, che presenta "le due vie" diverse intraprese dai due interlocutori:

"Tu osservi i decreti degli imperatori,

e io medito giorno e notte la Legge del mio Signore;
tu onori i cesari,
e io adoro il mio Dio;
tu rispetti i sovrani terreni,
e io ho il timore di Dio;
tu ti sforzi di piacere a loro,
e io bramo di piacere solo a Dio:
agisci dunque secondo questi tuoi princìpi,
ma anch'io opererò come è grato al mio animo".

martedì 6 dicembre 2011

Una luce per lo spirito -7

Ogni Parola di Dio è amore

Carissimi, manca ormai soltanto una settimana al giorno grandemente atteso da tutti: la solennità di Santa Lucia di Siracusa, vergine megalomartire, protettrice della vista. Andiamo avanti con gioia nel cammino di intensa preparazione spirituale a questa lieta festa, che è idealmente tenuta per mano da altre due grandissime feste, cioè la solennità dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria e la massima solennità del Natale di nostro Signore Gesù Cristo. Ad Jesum per Mariam cum Lucia!
Cosa ci dice oggi la luminosa vita di Santa Lucia? Quale raggio di luce giunge proprio questa mattina su ciascuno di noi, sul nostro spirito? Oggi meditiamo sull'amore di predilezione e sull'ardente familiarità che la vergine Lucia ha posseduto sin da fanciulla nei riguardi della Parola di Dio contenuta nella Sacra Scrittura. Ella leggeva, meditava, pregava e contemplava ogni giorno quel Libro santo, dal quale ascoltava la voce dello Sposo Divino che la chiamava decisamente a donarsi tutta a Lui. Nel silenzio sacro e orante del segreto della sua stanza, Lucia dialogava cuore a cuore con Gesù, che sembrava le dicesse: "Lucia, hai una vita sola: spendila bene! Datti tutta a Me!". E Lucia disse il suo "sì", al quale è rimasta fedelissima fino alla fine, coerente testimone fino al martirio, per quell'unico amore della sua vita: Gesù Cristo. Che Lucia avesse assimilato e ormai perfettamente interiorizzato la Parola di Dio è chiaramente dimostrato dal verbale del suo processo tramandato negli Atti greci e latini del suo martirio, dai quali emerge limpida e luminosa la sua vigorosa difesa in nome della Parola di Dio, sua regola di vita, che ella spesso cita e richiama durante lo svolgimento dell'interrogatorio di fronte al consolare Pascasio.
Amiamo anche noi, come Lucia, la Parola di Dio, ricordando che ogni Parola di Dio è amore, amore di Dio per noi!

lunedì 5 dicembre 2011

Una luce per lo spirito -8

Particolare del simulacro-reliquiario di S. Lucia venerato ad Acicatena, in provincia di Catania.



Riscopriamo il digiuno

Un'antichissima e radicata tradizione, vigente soprattutto in Italia, vuole che il giorno della vigilia di S. Lucia - e cioè il 12 dicembre - i fedeli cristiani osservassero un digiuno per devozione e in onore della martire siracusana, in particolare offrendo questa pia pratica con l'intenzione di preghiera di domandare alla santa la protezione e conservazione della sanità della vista e degli occhi. Storicamente, infatti, ormai da molti secoli, la pietà cristiana occidentale attribuisce a Lucia di Siracusa il patronato contro tutte le malattie di quell'organo preziosissimo e delicatissimo che è l'occhio, nonché la protezione speciale su tutti coloro che già soffrono di cecità. La vita luminosa di Lucia, profetessa della pace sulla Chiesa di Dio, ci suggerisce poi anche altre intenzioni particolari nella nostra intensa preghiera in preparazione alla sua festa: innanzitutto possiamo offrire ogni nostro gesto di carità e penitenza per invocare da Dio il dono della pace e della fraternità universale, per l'intercessione potente della nostra Patrona. Il digiuno in preparazione di importanti solennità è una tradizione antica tenuta in gran considerazione nel cristianesimo: è un'ascetica dai profondi significati spirituali, un'offerta a Dio della nostra libertà sulla dipendenza dai sensi e dai bisogni temporali, nonché un segno di solidarietà e l'occasione di condividere il nostro pane con i poveri, sull'esempio eloquente che ancora una volta ci è dato dalla breve ma grandiosa vita di Santa Lucia.

domenica 4 dicembre 2011

Una luce per lo spirito -9

Denunciata come cristiana e condotta in tribunale per essere processata, Lucia affrontava con fierezza l'interrogatorio che avrebbe decretato il suo martirio. Erano le Idi del mese di dicembre dell'anno 304, e Diocleziano aveva promulgato da alcuni mesi la più grande persecuzione anti-cristiana dell'impero romano. Ma il consolare Pascasio voleva tentare di far apostatare la nobile e bella fanciulla siracusana, appartenente a uno dei casati più illustri della città siciliana, ed evitare così lo scandalo di una morte ignominiosa, con l'intenzione di farla abiurare al cristianesimo in modo clamoroso ed esemplare... che colpo doveva risultare alla mente del misero funzionario dell'impero! Lucia non aveva però paura di torture e supplizi e giammai avrebbe rinnegato la propria fede, il proprio Sposo celeste e Divino. Pascasio le aveva appena ordinato di sacrificare agli dèi pagani e offrire l'incenso all'effige dell'imperatore, ma la piccola e forte vergine cristiana gli rispose prontamente: "Sacrificio puro presso Dio e gradito a Lui è soccorrere i poveri, gli orfani e le vedove". Ella, che conosceva bene le Sacre Scritture, sapeva che Dio aveva tante volte parlato ai profeti avvertendo il Suo popolo che Egli era stanco di riti esteriori, incensi e sacrifici, che non erano espressione di un amore e un'adorazione sinceri. Lucia ricordava che Dio vuole la carità concreta verso tutti, soprattutto verso le fasce più deboli e bisognose della società: al tempo della Legge erano vedove, orfani e stranieri i più indifesi e privi di diritti e garanzie di una sopravvivenza dignitosa. E Dio vuole che ci prendiamo a cuore sempre, ancora oggi, dei nostri fratelli in umanità che sono più provati dalla vita: Lucia ci rammenta oggi la Parola di Gesù nel Vangelo "Qualunque cosa farete a uno di questi piccoli l'avrete fatta a me", e quella dell'Apostolo Giacomo nella sua Epistola "Una religione pura e senza macchia davanti a Dio nostro Padre è questa: soccorrere gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni e conservarsi puri da questo mondo".

sabato 3 dicembre 2011

Una luce per lo spirito -10

(Tiepolo, Comunione di S. Lucia)


«L’Apostolo dice: “Coloro che vivono castamente e piamente sono tempio di Dio, e lo Spirito Santo abita in essi”».



Al consolare romano Pascasio, che la interrogava durante il processo, Lucia ha professato con fermezza e fortezza la sua granitica fede nell’inabitazione dello Spirito Santo nei veri credenti, citando San Paolo, l’evangelizzatore di Siracusa, le cui Lettere ella conosceva perfettamente, per averle a lungo meditate e ruminate nel segreto del suo intimo e amoroso colloquio con l’adorato Sposo Gesù.



Lucia ricorda che l’Apostolo delle genti ha scritto ai Corinzi: «Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio che siete voi» (1Cor 3,16-17).



Ora, la comunità cristiana di Siracusa fu una delle prime a poter leggere direttamente una copia delle due epistole che Paolo inviò ai cristiani di Corinto, poiché i Corinzi – giova ricordarlo – furono i fondatori colonizzatori di Siracusa nel 734 a. C. La colonia siciliana mantenne sempre strettissimi rapporti commerciali e politici con la madrepatria dorica, e quindi non tardò l’occasione per i Corinti che avevano aderito alla nuova fede in Gesù Cristo di trasmettere ai compatrioti Siracusani l’ardente insegnamento paolino ad essi destinato.



Lucia ci mostra come a distanza di oltre due secoli quelle parole vibrassero ancora fortemente nel cuore del suo popolo e attraverso i cristiani d’ogni tempo esse risplendono di luce anche per noi cristiani di oggi. Coraggio, allora, facciamo tesoro anche noi della Parola di Dio, ispirata alla penna di Paolo e tramandata dalla voce di Lucia, e rinnoviamo con i nostri grandi santi la loro e nostra medesima fede in Colui di cui siamo tempio santo!



Lucia, nostra santa prediletta, aiutaci a vivere secondo la volontà di Dio in ogni momento della nostra vita, per poter essere degno tempio di Dio, che accolga in sé e non respinga lo Spirito Santo, desideroso di abitare dentro ciascuno di noi. Santa Lucia, prega per noi!

venerdì 2 dicembre 2011

Una luce per lo spirito -11

"FRATELLI, RINGRAZIAMO CON GIOIA IL PADRE CHE CI HA MESSI IN GRADO DI PARTECIPARE ALLA SORTE DEI SANTI NELLA LUCE"


(Col 1,12)




Carissimi, con queste parole di San Paolo di Tarso, l'Apostolo delle Genti, grande padre spirituale della Chiesa Siracusana, che egli visitò, ammaestrò, illuminò, esortò e incoraggiò per ben tre giorni nella primavera dell'anno 61 accompagnato dall'Evangelista San Luca, immensa benedizione per tutta la primitiva comunità cristiana di Siracusa, percorriamo il gradino odierno della preparazione alla festa di Santa Lucia.


Lucia, degna figlia di San Paolo, che aveva seminato nella nostra città il fuoco e la spada a doppio taglio della Parola di Dio, ha fatto sue le parole di vita dell'Apostolo e le ha testimoniate a gran voce durante il suo martirio, al tal punto le aveva interiorizzate per tutta la vita. Oggi ascoltiamo questa Parola di Dio che ci dice gratitudine, gioia e luce, vòlti a Dio Padre che ci fa partecipi della comunione dei Santi, insieme alla nostra amata Santa Lucia.

giovedì 1 dicembre 2011

Una luce per lo spirito -12

Insieme alla nostra Lucia, piccola grande luce nelle nostre notti, camminiamo in questo Avvento nella grata memoria della prima venuta di Gesù sulla terra e nell'attesa del Suo glorioso ritorno, attesa sempre viva e palpitante che fa di tutti i cristiani "sentinelle del mattino". Leggiamo insieme la seguente meditazione biblica di Chiara Lubich:

PAROLA DI VITA - DICEMBRE 2011

«Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!» (Lc 3,4).
In questo tempo d’Avvento, ecco una nuova “parola”, che siamo invitati a vivere. L’evangelista Luca la riprende da Isaia, il profeta della consolazione. Per i primi cristiani, essa va riferita a Giovanni il Battista, che ha preceduto Gesù.
E la Chiesa, in questo tempo che precede il Natale, presentando appunto il Precursore, ci invita alla gioia, perché il Battista è come un messaggero che annunzia il Re. Questi, infatti, sta per venire. È vicino il tempo in cui Dio compie le sue promesse, perdona i peccati, dona la salvezza.
«Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!»
Ma se questa è parola di gioia, è anche un invito ad un nuovo orientamento di tutta la nostra esistenza, ad un cambiamento radicale della vita.
Il Battista invita a preparare la strada del Signore. Ma qual è questa strada?
Gesù, annunziato dal Battista, prima d’uscire a vita pubblica per iniziare la sua predicazione, è passato per il deserto. Questa la sua strada. E nel deserto, se ha trovato la profonda intimità col Padre suo, ha incontrato anche le tentazioni, facendosi solidale così con tutti gli uomini. E ne è uscito vincitore. È la stessa strada che ritroviamo poi nella sua morte e resurrezione. Avendo Gesù percorso la sua strada sino in fondo, diventa egli stesso “via” per noi che siamo in cammino.
È lui stesso la via per la quale dobbiamo incamminarci per poter realizzare sino in fondo la nostra vocazione umana, che è entrare nella piena comunione con Dio.
Ognuno di noi è chiamato a preparare la via a Gesù, che vuole entrare nella nostra vita. Occorre, allora, raddrizzare i sentieri
della nostra esistenza, perché egli possa venire in noi.
Bisogna preparargli la strada, togliendo gli ostacoli ad uno ad uno: quelli posti dal nostro modo limitato di vedere, dalla nostra volontà debole.
Occorre avere il coraggio di scegliere fra una nostra strada e la sua per noi, fra la nostra volontà e la sua volontà, fra un programma voluto da noi e quello pensato dal suo amore onnipotente.
E una volta presa questa decisione, lavorare per adeguare la nostra volontà recalcitrante alla sua.
Come? I cristiani realizzati insegnano un metodo buono, pratico, intelligente: ora, adesso.
Nel momento, togliere sasso dopo sasso perché non più la nostra volontà viva in noi, ma la sua.
Avremo così vissuto la Parola: «Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!».

Lucia, com'è bello dinanzi ai nostri occhi il Tuo esempio, la via che hai aperto e che noi vogliamo seguire: vivere, vegliare, vigilare nella gioia dell'attesa del ritorno più bello, la gloriosa parusìa del Signore nostro, il Tuo Sposo Gesù.
Cammina al nostro fianco, o dolce vergine siracusana, per indicarci questa via rimanendo vigilanti nell'esercizio delle virtù e delle opere di misericordia, come hai fatto Tu, e Gesù ci troverà con le lampade accese ad attenderLo!