sabato 31 agosto 2013

Preghiamo Maria, a 60 anni dal Suo prodigioso pianto

Dinanzi al volto della Madre rigato dalle lacrime, preghiamo con le parole dense di fede e devozione del grande Sant'Alfonso Maria de' Liguori: "Madre mia, Tu piangesti un giorno il Figlio Tuo, morto per me. Offri, Ti prego, le Tue lacrime a Dio e per esse impetrami un vero dolore dei miei peccati. Ottienimi, Maria, che almeno da oggi in poi io non séguiti ad affliggere Te e il Figlio Tuo con la mia ingratitudine. A che mi gioverebbe il Tuo pianto, se io seguitassi ad essere ingrato verso di Te? No, mia Regina, non lo permettere. Madre addolorata, non voglio lasciarti sola a piangere, ma voglio farti compagnia con le mie lacrime... O Madre mia, tienimi vicino a piangere con Te. Maria, Tu consoli tutti: consola pure me. Amen." (da: S. Alfonso Maria de' Liguori, Le glorie di Maria)

domenica 25 agosto 2013

IL 60° DELLA MADONNINA E' INIZIATO!

Le solenni celebrazioni per il 60° anniversario del prodigioso pianto di vere lacrime umane nell'effigie del Cuore Immacolato di Maria a Siracusa, verificatosi dal 29 agosto al 1° settembre del 1953, sono entrate nel vivo ieri sera, con la fiaccolata dal Duomo alla Casa del Pianto (Oratorio) e poi fino al Santuario, bella pubblica manifestazione che ha annunciato all'intera città, nelle sue strade colme di turisti e visitatori, l'apertura di questo importante evento, onorato dalla Santa Sede anche con l'indulgenza plenaria, concessa a quanti in questi giorni verranno nei luoghi del miracolo di Siracusa. Viva Maria!

sabato 17 agosto 2013

Hanno detto di S. Lucia ... 7

S. Lucia, olio su tela, sec. XVIII
(Cappella di S. Lucia - Siracusa, Duomo)


"Con la tua verginità e con il tuo martirio profumi l'universo"

(S. BARTOLOMEO DA ROSSANO, Canone per S. Lucia, sec. XI)

Hanno detto di S. Lucia ... 6

Michelangelo Merisi da Caravaggio, Seppellimento di S. Lucia
(particolare)


"Lucia, nimica di ciascun crudele"

(DANTE ALIGHIERI, Divina Commedia. Inferno, canto II v. 95)

domenica 11 agosto 2013

Esposizione straordinaria di S. Lucia per le esequie di mons. Caracciolo


Per volontà della Deputazione della Cappella di S. Lucia, è stata data stasera comunicazione ufficiale della seguente notizia: domani, lunedì 12 agosto, alle ore 15.30 - in occasione della celebrazione eucaristica con il rito delle esequie per il compianto presbitero siracusano mons. Giuseppe Caracciolo - il simulacro-reliquiario argenteo di S. Lucia verrà eccezionalmente esposto alla venerazione dei fedeli fino al termine della funzione liturgica, per partecipare visibilmente sotto l'amorevole sguardo della S. Patrona a questo ultimo saluto che l'intera comunità ecclesiale di Siracusa porgerà a mons. Caracciolo. Tutti i devoti sono sinceramente grati alla Deputazione per questa iniziativa che era il segreto desiderio di molti: è bello e giusto esplicitare il più possibile, anche con questi segni visibili, il profondissimo legame che ha legato S. Lucia a padre Pippo, soprattutto nei fecondi 27 anni del suo instancabile servizio presso la Cappella della Santa, con una dedizione forse unica e insostituibile.


Riflessione - Lucia, liturgia, mons. Caracciolo: coincidenze?







Preziose reliquie ed ex voto di S. Lucia esposti nel Museo Luciano, 
presso la Cappella di S. Lucia nel Duomo di Siracusa, 
istituito da mons. Giuseppe Caracciolo.


Dicevamo nel precedente post che certamente - con quella certezza indistruttibile che ci dà la fede in Dio e la devozione cristiana - è stata proprio Lei, la piccola dolce vergine e martire Lucia, nobile e illustre nostra concittadina e patrona, a venire personalmente a prendere padre Pippo Caracciolo stamattina e condurlo per mano tra i cori degli angeli e dei santi al cospetto del trono dell'Altissimo.
L'esposizione della preziosa immagine argentea della Santa, della quale noi e padre Pippo siamo stati da sempre innamorati, e delle Sue Sacre Reliquie, pur essendo ordinariamente prevista per la giornata di oggi, sembra stavolta quasi straordinaria e voluta apposta per celebrare degnamente questo giorno di lutto e suffragio dedicato al compianto mons. Caracciolo. E' così: non ci sarebbe stato modo migliore di pregare per padre Pippo se non farlo ai piedi di quel simulacro tanto caro, tutti insieme noi devoti di S. Lucia riuniti in quella Cappella che è stato il luogo di "lavoro" di padre Pippo per molti anni.

Ma non è solo la concomitanza di tale improvvisa morte con l'esposizione luciana a risaltare come mirabile coincidenza. Se ci pensate, anche tutta la Liturgia della Parola della Santa Messa di oggi, XIX domenica del Tempo Ordinario (anno C), è uno stupendo commento alla vita e alla morte del nostro caro padre Pippo:

I figli santi dei giusti offrivano sacrifici in segreto
e si imposero, concordi, questa legge divina:
di condividere allo stesso modo successi e pericoli,
intonando subito le sacre lodi dei padri.
Così proclama la Prima Lettura della Messa del giorno, tratta dal Libro della Sapienza (18,6-9). Come non scorgervi un'eco della tipica umiltà, della composta modestia e del nascondimento che hanno caratterizzato padre Pippo, anche lui "figlio santo di giusti", che ha offerto tutta la propria vita nel silenzio e in particolare il Divino Sacrificio Eucaristico con somma devozione, unendo le proprie sofferenze all'Altare dell'Agnello di Dio, intonando le lodi dei padri, e tramandando quindi con tenacia le tradizioni delle generazioni di santi sacerdoti che lo hanno preceduto e formato?

Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.
Così recita il Salmo Responsoriale, tratto dal Salmo 32[33]. L'occhio: tipico emblema luciano, è da sempre il prezioso oggetto privilegiato dalle premurose attenzioni del protettorato della nostra S. Patrona, e gli occhi sono proprio l'elemento che più colpiva padre Pippo quando contemplava il dipinto del verosimile volto della Martire. Queste reminiscenze luciane accompagnino al Cielo il devoto e figlio di S. Lucia mons. Caracciolo, per liberarlo dalla morte che stamattina ha incontrato su questa terra e nutrirlo in tempo di fame, ora che può cibarsi al banchetto del Paradiso preparato dal Signore stesso per i Suoi (e la fame non è forse un'altra immediata suggestione di sapore luciano, dato che i più grandi miracoli del patrocinio della Patrona sulla Sua diletta Patria Siracusa sono stati proprio la liberazione dalle carestie, tante volte commemorata da padre Caracciolo nella festa di maggio?).

Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito. 
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro! 
Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo.
Il Vangelo di Luca (12,35-40) è poi adattissimo alla circostanza che stiamo vivendo: vigilare con le lampade accese, come le vergini sagge delle quali fa parte degnamente anche la nostra Vergine e Martire Lucia. Beato quel servo che il Signore al Suo ritorno ha trovato così: beato te, padre Pippo, servo buono e fedele, che hai donato tutto a Cristo nel corso della tua vita e che ora tutto da Lui ricevi! Vegliate e tenetevi pronti, ci esorta Gesù nel Vangelo di oggi: beato te, padre Pippo, che hai vegliato e ti sei tenuto pronto a questo dolcissimo incontro!

Sancta Lucia, ora pro eo.

Edizione straordinaria: MORTO MONS. CARACCIOLO

Di ritorno dall'omaggio che anche noi abbiamo reso alla nostra Santa Patrona stamattina in Cattedrale, come moltissimi altri siracusani e devoti della Martire Lucia, siamo corsi in redazione per un'apertura domenicale eccezionale, allo scopo di darvi tempestiva notizia dell'improvvisa morte di mons. Giuseppe Caracciolo, canonico della Cattedrale di Siracusa e tesoriere emerito della Deputazione della Cappella di S. Lucia, avvenuta proprio questa mattina. Il funerale sarà celebrato domani, lunedì 12 agosto, alle ore 16.00, nella stessa Cattedrale.
Grande è il dolore di tutto il "popolo di S. Lucia" e di tutta la città di Siracusa, che l'ha conosciuto bene e molto apprezzato per il suo esempio di santo sacerdote, ricco di amore e vera carità, per molti anni dedito con cuore indiviso al servizio della Chiesa siracusana e ormai da alcuni anni infermo. A S. Lucia, della quale è stato sempre devotissimo, ha dedicato tutte le sue forze e non si è risparmiato per coordinare le manifestazioni del culto luciano a Siracusa e intrecciare fraterni rapporti di amicizia con i devoti di tutto il mondo. Il suo lavoro per la riqualificazione della vita della Cappella di S. Lucia e la sua assistenza spirituale riservata a tutti i devoti (soprattutto tramite quella sua splendida "creatura" che è il bollettino semestrale Con Lucia a Cristo, col quale ha nutrito spiritualmente i devoti per oltre vent'anni) sono ben noti a tutti i veri siracusani.
Santa Lucia stessa, sua affezionata e gratissima protettrice, è venuta a prenderlo questa mattina per portarlo con Sé in Paradiso, al cospetto della Trinità Santissima: prova ne è che la sua morte è avvenuta proprio in contemporanea con la solenne ostensione delle Sacre Reliquie e del venerato simulacro-reliquiario argenteo della S. Patrona in occasione dell'esposizione estiva tradizionale (tradizione anch'essa istituita da "padre Pippo", come familiarmente è chiamato mons. Caracciolo). Lucia ha voluto essere visibile ai Suoi diletti concittadini, per confortarli, consolarli e dare un segno chiaro della propria presenza in questo momento di dolore: Lei fa sempre così, è il Suo stile tipico, e chi ha ricevuto per grazia di Dio gli occhi della fede e della devozione sa riconoscerlo perfettamente e inequivocabilmente. Non solo: poiché la circostanza ha voluto che i devoti siracusani fossero tutti riuniti stamattina in Cattedrale per venerare le Reliquie e il simulacro di S. Lucia, la notizia della morte di mons. Caracciolo è stata immediatamente e facilmente comunicata e divulgata fra tutti coloro che gli vogliono bene (in un qualsiasi altro giorno d'estate, sarebbe stato molto più difficile raggiungere tutti per dare la notizia); è stato insomma un gesto di delicatezza di padre Caracciolo, l'ennesimo dopo gli innumerevoli gesti simili compiuti per una vita intera. 



Ora padre Pippo gode finalmente la visione beatifica di Dio e della Sua Madre Santissima, e quel volto incantevole e amato di S. Lucia, di fronte alla cui riproduzione verosimile lui aveva pubblicamente dichiarato più volte e scritto che si sentiva profondamente emozionato e scosso nell'intimo del cuore. 
Ringraziamo il Signore per averci dato un tale esemplare sacerdote, e insieme a S. Lucia, santa della luce, dedichiamo a lui la luminosa orazione di suffragio: L'eterno riposo dona a lui, o Signore, splenda a lui la luce perpetua, riposi in pace. Amen.

sabato 10 agosto 2013

Raduno regionale dei devoti luciani di tutta la Sicilia!

Santa Lucia unisce il cuore di tutti i veri Siciliani, in quanto Ella è patrona e protettrice un po' di tutte le città e i paesi della nostra bella isola, che La venera grandemente sin dai primi secoli. Ecco una notizia importantissima dunque per tutti i devoti di Sicilia, una bella iniziativa nell'àmbito dei festeggiamenti luciani di fine agosto che si celebrano solennemente a Carlentini, in provincia di Siracusa:


PARTECIPATE NUMEROSI!
VIVA SANTA LUCIA!!!

giovedì 8 agosto 2013

Un promemoria per voi - DOMENICA: ESPOSIZIONE DI S. LUCIA

Carissimi devoti tutti della nostra amatissima Santa Concittadina e Patrona, la VERGINE E MARTIRE LUCIA, 


Vi ricordiamo che tra qualche giorno, l'11 agosto, essendo la seconda domenica del mese, come da tradizione, nella meravigliosa Basilica Cattedrale di Siracusa, le Sacre Reliquie e l'artistico simulacro-reliquiario argenteo di Santa Lucia verranno solennemente esposti alla venerazione dei fedeli nella Cappella della Patrona, dalle ore 07.30 del mattino ininterrottamente fino alla conclusione delle celebrazioni serali. Le Sante Messe verranno celebrate alle ore 08.00, 10.30, 12.00 e 19.00. Secondo la consuetudine, i devoti possono offrire alla Santa omaggi floreali e l'accensione dei ceri votivi.

Il nostro cuore di veri devoti e veri siracusani è colmo di gioia per questa nuova occasione che la Chiesa ci offre per festeggiare pubblicamente la nostra celeste Protettrice stringendoci tutti insieme attorno ai benedetti resti del Suo purissimo Corpo e implorando nella preghiera corale e comunitaria la Sua potente intercessione presso il Si
gnore Gesù Cristo, che sempre si è manifestata sulla nostra Città, patria di S. Lucia, nella sua plurisecolare storia. 


Sarausana jè, viva Santa Lucia!

giovedì 1 agosto 2013

PAROLA DI VITA - AGOSTO 2013


«Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso»  (Lc 6,32)

            La Parola di vita di questo mese è presa dal Vangelo di Luca. Essa fa parte di quell'ampia sezione dei detti di Gesù, che nel Vangelo di Matteo corrisponde al discorso della montagna. In questa sezione, come è noto, Gesù descrive le esigenze del Regno di Dio e i lineamenti che caratterizzano coloro che vi appartengono. Questi si ispirano e si riconducono alla imitazione del Padre celeste.
            In questo versetto Gesù chiama i suoi discepoli ad imitare Dio Padre nell'amore. Se vogliamo essere figli suoi, dobbiamo amare il nostro prossimo a quel modo con cui Egli ama.

«Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso»

            La prima caratteristica che maggiormente contraddistingue l'amore di Dio Padre è la sua assoluta gratuità. Esso si contrappone radicalmente all'amore del mondo. Mentre quest'ultimo si basa sul ricambio e la simpatia (amare quelli che ci amano o che ci sono simpatici), l'amore del Padre celeste è del tutto disinteressato; si dona alle sue creature indipendentemente dalla risposta che può arrivare. E' un amore la cui natura è di prendere l'iniziativa comunicando tutto quello che possiede. Di conseguenza è un amore che costruisce e che trasforma. Il Padre celeste ci ama non già perché siamo buoni, spiritualmente belli e perciò meritevoli di attenzione e di benevolenza; ma, al contrario, amandoci crea in noi la bontà e la bellezza spirituale della grazia, facendoci diventare degli amici e dei figli suoi.

«Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso»

            Un'altra caratteristica dell'amore di Dio Padre è la sua universalità. Dio ama tutti indistintamente. Egli ha come misura l'assenza di ogni limite e di ogni misura.
            Del resto questo suo amore non potrebbe essere gratuito e creativo se non fosse totalmente proiettato dovunque c'è un bisogno o un vuoto da colmare.
            Ecco perché il Padre celeste ama anche quei figli che sono ingrati o lontani o ribelli; anzi si sente particolarmente attirato verso di loro.



«Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso»

            Come vivremo allora la Parola di vita di questo mese?
            Comportandoci da veri figli del Padre celeste, cioè imitando il suo amore, soprattutto nelle caratteristiche che abbiamo evidenziato: la gratuità e l'universalità. Cercheremo allora di amare per primi, di un amore generoso, solidale, aperto verso tutti, specialmente verso quei vuoti che possiamo trovare attorno a noi. Cercheremo di amare con un amore distaccato dai risultati. Ci sforzeremo di farci strumenti della liberalità di Dio, rendendo partecipi anche gli altri dei doni di natura e di grazia che abbiamo ricevuti da Lui.
            Lasciandoci guidare da questa Parola di Gesù, vedremo con occhi nuovi e con cuore nuovo ogni prossimo che ci passerà accanto, ogni occasione che ci verrà offerta dalla vita quotidiana. E dovunque noi ci troveremo ad operare (famiglia, scuola, ambiente di lavoro, ospedale ecc.), ci sentiremo spinti ad essere dispensatori di questo amore che è proprio di Dio e che Gesù ha portato sulla terra, l'unico capace di trasformare il mondo.


Chiara Lubich