domenica 27 dicembre 2009

DOMANI TRADIZIONALE COMMEMORAZIONE TERREMOTO 1908

SIRACUSA - Il cosiddetto "terremoto di Messina", tristemente noto in tutto il mondo per aver letteralmente raso al suolo il capoluogo siciliano sull'omonimo stretto, ebbe più lievi ripercussioni su tutte le località della costa ionica dell'isola. Siracusa, per intercessione della patrona S. Lucia, la quale non mancò di supplicare per i suoi diletti concittadini quel Signore che dalla barca dei Suoi apostoli sedò una tempesta, fu salvata dalle onde del conseguente maremoto, che giunte a lambire il porto aretuseo, furono placate. Come da ininterrotta tradizione, ormai da oltre un secolo, i siracusani accorrono a ringraziare e onorare una così potente protettrice celeste: dunque, l'appuntamento è anche quest'anno per domani mattina nella Cappella di S. Lucia del Duomo di Siracusa, ai piedi delle Sue Sacre Reliquie, per la solenne commemorazione annuale del prodigioso evento.

giovedì 24 dicembre 2009

CRISTO E' NATO PER NOI: VENITE, ADORIAMO

Celebriamo il Santo Natale del Signore nell’attesa della Sua seconda venuta!

Gloria a Dio! Pace agli uomini! Auguri a tutti voi!

I Profeti e la Chiesa cantano unanimi il felicissimo annunzio:

“Ritornerà il nostro Dio e avrà ancora pietà di noi. Calpesterà le nostre colpe e getterà in fondo al mare tutti i nostri peccati” - “Dio è la mia salvezza; io confiderò, non avrò mai timore, perché mia forza e mio canto è il Signore”

Dopo aver udito un così lieto annunzio, non dovremo mai più perdere la gioia, la speranza e la pace!

Buon Natale!

martedì 22 dicembre 2009

Cinque anni fa il Corpo di S. Lucia ripartiva da Siracusa

Dopo un memorabile ottavario, il più bel Giubileo di Santa Lucia, esattamente cinque anni fa il Corpo della Santa ripartiva dalla Sua vera casa, cioè la Basilica del Suo Santo Sepolcro a Siracusa, alla volta di Venezia. A 1700 anni dal Suo glorioso martirio (subìto nella natìa Siracusa il 13 dicembre dell'anno 304), l'apostolica Ecclesia Syracusana viveva un solenne Anno Luciano, grandiosamente concluso con la prima Peregrinatio del Corpo di S. Lucia nella Sua città natale, da quando, 965 anni addietro, esso era stato prelevato dal generale dell'esercito bizantino Giorgio Maniace, il quale, liberata la Sicilia dalla dominazione saracena, volle far dono all'imperatrice di Costantinopoli delle reliquie dei più rinomati santi siciliani, molto venerati anche nella grande capitale d'Oriente. Da lì, nella IV Crociata (1204), il doge Enrico Dandolo portò la preziosissima e santa Reliquia a Venezia, dove oggi è riposta, nella Chiesa dei Santi Geremia e Lucia, in attesa di poter ritornare in modo definitivo nella Sua patria, che prega e spera di realizzare il più presto possibile questo più che legittimo desiderio.

Torna, Lucia:

omnis plebs Te expectat!

martedì 15 dicembre 2009

5° ANNIVERSARIO DEL RITORNO DEL CORPO DI S. LUCIA A SIRACUSA




Tradizioni antiche e nuove fanno di S. Lucia di Siracusa una festa davvero unica al mondo. Tra queste, una ricorrenza specialissima cade proprio oggi, 15 dicembre: è la commemorazione della prima visita giubilare del Santo Corpicino della vergine martire Lucia nella Sua casa, nella Sua amata città, ritorno temporaneo avvenuto in quell'indimenticabile settimana dal 15 al 22 dicembre 2004, nel XVII centenario del Suo martirio. In onore della memoria di questo storico evento, le due grandiose processioni di S. Lucia del 13 e del 20 dicembre, da allora, si sono arricchite di momenti davvero commoventi: nella prima, l'omaggio a S. Lucia dei marinai a bordo dello stesso cacciatorpediniere Vega che fece rientrare dal mare le Spoglie della Santa; nella seconda, l'omaggio dei Vigili del Fuoco che salutano l'uscita trionfale della processione sorvolando piazza S. Lucia con lo stesso elicottero che riaccompagnò il Corpo della Patrona a Venezia dopo soli sette giorni. E noi, oggi come cinque anni fa, cantiamo con sempre più grande devozione l'inno del XVII centenario del martirio di S. Lucia, struggente colonna sonora di quell'evento straordinario:

"BENEDETTA SEI LUCIA / COME LUCE RISPLENDI TRA NOI / GUIDA QUESTO TUO POPOLO / A DONARSI A CRISTO GESU'".

lunedì 14 dicembre 2009

INFRA OCTAVAM 2009: S. Lucia di Siracusa, festa unica al mondo

Il simulacro-reliquiario siracusano di S. Lucia,
meravigliosa opera d'arte siciliana della fine del Cinquecento
(fotografia amatoriale scattata da un devoto)

Mentre Siracusa tutta è in gran fermento e in grande festa perché è in corso la settimana più festosa e magica dell'anno, il grande ottavario nella basilica di S. Lucia, riprendiamo volentieri la serie delle nostre tradizionali rubriche dedicate ai festeggiamenti luciani siracusani, che fungono soprattutto da "cassa di risonanza" della festa per tutti coloro che, pur lontani da Siracusa, desiderano assaporare il suo clima speciale attraverso il web.
Prendendo spunto dal contributo di un anonimo devoto siracusano che ha lasciato un commento nel post precedente, pensando che l'argomento possa interessare molti di voi, ampliamo qui la risposta a quel commento.

L'ostensione del simulacro-reliquiario di S. Lucia,
pia pratica tipicamente siracusana
La sapienza dei devoti nostri antenati e la felice organizzazione del calendario liturgico della Chiesa hanno favorito l'affermarsi del programma storico della festa di S. Lucia a Siracusa. Difatti, secondo un'antica e ininterrotta tradizione, il prezioso simulacro-reliquiario argenteo della Patrona - devotamente custodito nella Sua Cappella in Cattedrale - viene "svelato" alla pubblica venerazione con l'inizio del triduo di preparazione alla solennità del 13 dicembre, e cioè la mattina del 9 dicembre di ogni anno, a partire dalla quale seguono tre intere giornate di ostensione delle reliquie e del simulacro, con la predicazione del triduo e le celebrazioni sul tema della carità e della solidarietà cristiana. Ma un momento molto suggestivo, che precede la "svelata" del simulacro di S. Lucia, avviene già la sera prima, e cioè l'8 dicembre, solennità dell'Immacolata Concezione della B. V. Maria: la sentita e partecipatissima processione cittadina dello splendido simulacro dell'Immacolata, partendo dalla Sua chiesa di via Maestranze, raggiunge infatti la piazza del Duomo, dove l'effige della martire siracusana è ancora nascosta, per un ideale "incontro" tra Maria e Lucia, tra il festoso scampanio della Cattedrale e i luminosi fuochi d'artificio. Simbolicamente, questo emozionante momento di pietà popolare rappresenta la Madre, Maria Santissima, che si reca a bussare alla "cameretta" per "svegliare" la vergine fanciulla, Santa Lucia, e "prepararsi" alla solenne ostensione programmata per la mattina del giorno successivo, cioè poche ore dopo.
Terminato il triduo, la mattina della vigilia di S. Lucia, il 12 dicembre, il simulacro viene nuovamente esposto in Cappella in concomitanza con l'apertura della Cattedrale, cioè alle ore 7.30, per consentirne la venerazione anche ai fedeli che partecipano alla S. Messa mattutina, che viene celebrata alle ore 8.00. Ma poiché la giornata liturgica di tutte le solennità cristiane inizia propriamente con il pomeriggio della vigilia (secondo l'antico computo ebraico delle ore del giorno, che parte dal tramonto, sulla base del racconto biblico della creazione, che affermando "E fu sera e fu mattina" dà precedenza cronologica alla serata), la devota traslazione sull'altare maggiore - svolta sempre alla presenza di una folla immensa e tra gli accorati "evviva" dei devoti - inizia soltanto alle ore 11.30, per far sì che alle 12.00 in punto (cioè allo scoccare della seconda parte del giorno e quindi vero inizio della solennità) il simulacro sia già intronizzato per le solenni celebrazioni serali (i Primi Vespri Pontificali della Solennità di S. Lucia).

domenica 13 dicembre 2009

LA PREGHIERA DEL MESE - DICEMBRE 2009 "SPECIALE FESTA DI S. LUCIA"

Altare di S. Lucia (Santuario di S. Rita - Cascia)

Questo post coniuga l'ordinarietà della nostra rubrica mensile "Una preghiera al mese", grande antologia di orazioni e devozioni luciane d'ogni tempo e d'ogni grado di rarità e reperibilità, e la straordinarietà delle rubriche annuali dedicate alla solennità di Santa Lucia che si celebra oggi a Siracusa, città natale della martire. Mentre si susseguono le solenni celebrazioni in onore della patrona nel duomo del capoluogo aretuseo, la redazione di "Amici di Santa Lucia" non trascura di certo, com'è da sempre nel suo tipico stile, l'attenzione dovuta a quanti non possono presenziare fisicamente al grandioso e gioioso evento, per mille e mille motivi (lontananza da Siracusa per motivi di lavoro, problemi di salute, impedimenti d'ogni sorta). Internet, mezzo di comunicazione che unisce il mondo intero in tempo reale, ci consente di raggiungervi tutti proprio in questi momenti di festa! Dedichiamo a tutti voi la sottostante bella Orazione a Santa Lucia, che durante le nostre ricerche abbiamo reperito in una rara e ormai esaurita da decenni edizione delle Massime eterne di S. Alfonso M. dei Liguori con l'aggiunta di varie pratiche di pietà. Abbiamo pensato di proporvela come devozione da recitare durante l'ottavario luciano che oggi ha inizio, quando vi recherete in pellegrinaggio alla basilica-santuario del sepolcro della Santa, nel cui altare maggiore è venerato il luogo esatto del Suo martirio, significativamente simboleggiato da una colonna, a ricordo della granitica immobilità che lo Spirito Santo conferì alla purissima vergine per preservarla dalla violenza dei carnefici (episodio appunto menzionato nella seguente preghiera).

O vera luce di santità, castissima vergine e martire S. Lucia, io Vostro divoto indegnissimo, prostrato dinanzi a Voi Vi domando la grazia di conservarmi la vista corporale degli occhi per servirmene a sola gloria di Dio ed a vantaggio dell'anima mia e del mio prossimo. Ma oltre ciò voglio supplicarVi d'altro favore, di cui maggiormente ho bisogno, cioè di poter sempre essere sì costante e fermo nel bene e nei retti propositi, come foste Voi immobile col corpo, quando i vostri carnefici volevano a forza condurVi ai luoghi e pericoli di peccato, e così perseverare nella grazia del mio Signore fino alla morte. Così sia.

CIELO E TERRA FESTEGGIANO IL "DIES NATALIS" DI SANTA LUCIA

Il Suo Divino Sposo e i cori angelici La incoronano per la Sua verginità e il Suo martirio,
i Suoi concittadini di ogni tempo La circondano di abbracci grati e pieni di affetto,
i Suoi devoti in tutto il mondo La magnificano con inni e canti,
è festa: oggi facciamo memoria del dies natalis della martire di Cristo, Santa Lucia di Siracusa!
Un siracusano illustre, San Metodio I, che fu patriarca di Costantinopoli dall'anno 843 all'847, così cantò in onore della Sua veneratissima Santa concittadina:
"O vergine martire di Cristo,
assisti come interceditrice i bisognosi
e con le tue preghiere illumina i ciechi,
o Tu che hai il nome della Luce,
nome a Te esattamente corrispondente".

Auguri di una felicissima festa di Santa Lucia a tutti!

sabato 12 dicembre 2009

IL GRANDE GIORNO E' ARRIVATO: VIVA SANTA LUCIA!!!

SI', LA GRANDIOSA SOLENNITA' DI SANTA LUCIA E' FINALMENTE RITORNATA, DOPO INTREPIDA ATTESA DEI DEVOTI, CHE NUTRONO PER LEI IMMENSO AMORE.
VENERIAMOLA CON AMMIRAZIONE E SEMPRE RINNOVATO STUPORE PER LA SUA CORAGGIOSA TESTIMONIANZA DI FEDE SUGGELLATA DAL MARTIRIO;
IMPEGNIAMOCI AD IMITARNE LE VIRTU' CRISTIANE E LE OPERE DI MISERICORDIA;
RINGRAZIAMOLA PER IL SUO COSI' EFFICACE PATROCINIO CHE CIASCUNO DI NOI SPERIMENTA OGNI GIORNO NELLA PROPRIA VITA PERSONALE E IN QUELLA SOCIALE;
SUPPLICHIAMOLA DI RACCOMANDARE LE NOSTRE ANIME E LE NOSTRE VITE AL SIGNORE;
FACCIAMO FESTA, NELLA GIOIA E NELLA FRATERNITA', INTORNO A LEI E INSIEME A LEI! E' FESTA GRANDE: SARAUSANA JE', VIVA SANTA LUCIA!!!

giovedì 10 dicembre 2009

FESTA DI S. LUCIA 2009 - UNA NOVITA' DA SIRACUSA AL MONDO

Siamo lieti di informare tutti i siracusani e tutti i devoti di Santa Lucia sparsi nel mondo di un'importante notizia: lunedì prossimo, 14 dicembre, nell'àmbito del solenne ottavario dei festeggiamenti invernali in onore della nostra Santa Patrona, sarà celebrata una speciale Ora di preghiera nella Basilica di Santa Lucia in Siracusa trasmessa in diretta da Radio Maria, dalle ore 16.45 alle 17.45. Grazie alla diffusione internazionale che la nota emittente radiofonica cattolica ha conquistato anche attraverso internet (www.radiomaria.it), il collegamento con l'insigne basilica siracusana potrà essere udito in ogni parte del mondo, raggiungendo così devoti ed emigrati che purtroppo abitano lontano da Siracusa e per questa festa non possono recarsi personalmente a rendere omaggio alla Santa presso il Suo S. Sepolcro.

mercoledì 9 dicembre 2009

Un nuovo atto d'amore dei Siracusani per Lucia

E' da sempre universalmente noto che per i Siracusani Santa Lucia è tutto: La amano, anzi stra-amano, pensano a Lei, Le parlano come una prediletta persona di famiglia, inventano per Lei gesti e segni d'amore sempre nuovi, spontanei e di cuore. E' sempre così: nel silenzio, nell'umiltà, lontano dalla visibilità pubblica e da ufficiali platealità, i veri Siracusani - quando sanno che c'è di mezzo Santa Lucia - perdono la testa, non badano a spese, non risparmiano fatica, denaro, tempo, ma si impegnano e danno da fare al massimo delle loro possibilità. Innumerevoli sono gli esempi che potremmo dare a prova di ciò. Ed ecco l'ultimo: in questi giorni, un numero sempre crescente di volontari siracusani si sta spontaneamente adoperando per le non semplici operazioni di ripulitura della Basilica del S. Sepolcro della Martire per accogliere le Sue Sacre Reliquie la sera del 13 dicembre, visto che la polvere lasciata dai ponteggi del cantiere allestito per i lavori di restauro momentaneamente interrotti è davvero tanta. Ma non occorre certo una ditta specializzata per lucidare la "casa" dell'amata Lucia: i Siracusani per Lei fanno questo e altro! Ed eccoli al lavoro, solertemente armati di scope, rastrelli, stracci, detersivi e le indispensabili mascherine protettive per poter respirare dentro le nuvole di polvere sollevate durante le operazioni. Grazie a tutti, Santa Lucia ricompensi ciascuno per quanto generosamente viene fatto per Lei!

domenica 6 dicembre 2009

Una festa unica al mondo: le novità dell'edizione 2009

La solenne e devota processione delle sacre reliquie e del pregevole simulacro-reliquiario secentesco di Santa Lucia che, come da plurisecolare tradizione, si svolge il 13 dicembre a Siracusa, già da sempre imponente manifestazione popolare di fede che invade le strade dell'illustre capoluogo siciliano per oltre cinque ore davvero emozionanti (solo chi ha partecipato di persona può comprenderlo a pieno), quest'anno sarà arricchita da una bella e importante novità: un corteo storico di dame e cavalieri in costumi d'epoca aprirà la processione. L'iniziativa, di rilievo culturale, mette in evidenza le radici antiche e solide sulle quali questa festa poggia e che costituiscono un patrimonio incancellabile della storia di Siracusa: la festa di Santa Lucia è di fatto la più longeva e l'unica ininterrotta tradizione siracusana da oltre 17 secoli. La rievocazione dei siracusani di ieri, nobili e popolo, che nutrivano come quelli di oggi un amore viscerale per la patrona, sarà un elemento gioioso e festoso che colorerà il percorso della processione, aprendo la strada al corteo sacro che trasporta le sante reliquie. E' sempre una cosa ottima risvegliare la memoria storica dei nostri concittadini, e quest'iniziativa - curata dall'associazione "Il gozzo di Marika" con il coinvolgimento attivo dei giovani studenti siracusani - sarà un bell'omaggio alla nostra giovane Lucia. E' lodevole ogni nuova idea per rendere sempre più grandiosa e bella questa festa, che perciò va salutata da tutti noi siracusani con più che buon viso!!! SARAUSANA JE', VIVA SANTA LUCIA!

venerdì 4 dicembre 2009

Tredicina di S. Lucia 2009

Oggi, nel Vangelo della S. Messa del giorno (venerdì della I settimana di Avvento), Gesù ridona la vista a due ciechi. Anche noi, per l'intercessione della vergine e martire siracusana Santa Lucia, santa della Luce, protettrice della vista e patrona dei ciechi, andiamo incontro al Signore che viene (questo è il senso dell'Avvento), supplicandoLo come i ciechi del Vangelo, con l'invocazione luminosa del Suo Nome dolcissimo: "Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, abbi pietà di noi peccatori!", preghiera che da secoli forma il cuore e la mente di innumerevoli mistici d'Oriente e d'Occidente inondandoli di luce. E anche a ciascuno di noi, come ai due ciechi, Egli risponderà "Ti avvenga secondo la tua fede": è la misura della nostra fede che consente a Dio di operare in noi i Suoi miracoli, e se crediamo, ci guarirà.

martedì 1 dicembre 2009

La festa di S. Lucia a Siracusa

A grande richiesta dei visitatori del blog, volentieri ripubblichiamo un articolo informativo che un anno fa piacque molto, sulle peculiarità dei festeggiamenti siracusani in onore di S. Lucia, in questo clima di festa ormai entrato a pieno titolo nel vivo!

S. Lucia è siracusana e prima di morire aveva profetizzato ai suoi concittadini che erano presenti al martirio: “E come i catanesi hanno in venerazione la beata Agata, così anche voi onorerete me per grazia del Signore nostro Gesù Cristo, osservando di cuore i Suoi comandamenti”. Queste sono le ultime parole di Lucia, il suo testamento spirituale, il messaggio d’amore ai suoi diletti concittadini, sigillo di un vincolo fortissimo e duraturo. La profezia si avverò subito: i siracusani scelsero proprio Lucia, tra i numerosi martiri che nella nostra città testimoniarono fino alla morte eroica la loro fede cristiana sin dai primissimi secoli, come loro principale modello di cristianesimo autentico e come protettrice e patrona. Il famoso epitafio di Euskia, iscrizione funebre in greco scoperta dall’archeologo Paolo Orsi nel 1894 nelle catacombe siracusane di S. Giovanni evangelista, testimonia che già nel IV secolo, cioè lo stesso secolo in cui Lucia subì il martirio, si celebrava la festa della santa a Siracusa, per non parlare delle altre testimonianze storiche sulla diffusione del suo culto – già nello stesso periodo – perlomeno fino a Ravenna. Quindi la festa di S. Lucia di Siracusa ha il primato come antichità d’istituzione e come longevità. Ma certo ciò non basta: la festa di Siracusa è unica nel suo genere e si differenzia da tutte le altre feste patronali e religiose della Sicilia, anche della stessa provincia aretusea. Essa presenta difatti caratteristiche sue proprie che la contraddistinguono e non si trovano altrove: è una festa ricchissima di tradizioni antichissime e altamente significative, che è bene conoscere. Ma prima delle tradizioni, da quella più devozionale a quella più folclorica, la cosa più importante, che nessuno può osare sminuire o addirittura negare, è che l’amore sincero, appassionato e smisurato che i siracusani nutrono con tutto il proprio essere nei confronti di S. Lucia non è secondo a quello di nessuno e non deve invidiare quello di nessun altro.

PAROLA DI VITA - DICEMBRE 2009

Seguendo il luminoso esempio della giovane Lucia, nostra patrona, e per vivere bene la sua solenne e gioiosa festa, troviamo nella Parola di Dio, luogo privilegiato della presenza reale di Dio nella nostra storia personale e in quella di tutta l'umanità, la Luce che deve risplendere per la gloria del nostro Padre che è nei cieli. Buona tredicina a tutti!

“Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli” (Matteo 5,16)

La luce si manifesta nelle “opere buone”. Essa risplende attraverso le opere buone che compiono i cristiani.
Mi dirai: ma non solo i cristiani compiono opere buone. Altri collaborano al progresso, costruiscono case, promuovono la giustizia…
Hai ragione. Il cristiano certamente fa e deve fare anche lui tutto questo, ma non è solo questa la sua funzione specifica. Egli deve compiere le opere buone con uno spirito nuovo, quello spirito che fa sì che non sia più lui a vivere in se stesso, ma Cristo in lui.
L’evangelista, infatti, non pensa solo a degli atti di carità isolati (come visitare i prigionieri, vestire gli ignudi o come tutte le opere di misericordia attualizzate alle esigenze di oggi) ma pensa all’adesione totale della vita del cristiano alla volontà di Dio, così da fare di tutta la propria vita un’opera buona.
Se il cristiano fa così, egli è “trasparente” e la lode che si darà per quanto compie non arriverà a lui, ma a Cristo in lui, e Dio, attraverso di lui, sarà presente nel mondo. Il compito del cristiano è dunque lasciar trasparire questa luce che lo abita, essere il “segno” di questa presenza di Dio fra gli uomini.

“Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli”

Se l’opera buona del singolo credente ha questa caratteristica, anche la comunità cristiana in mezzo al mondo deve avere la medesima specifica funzione: rivelare attraverso la sua vita la presenza di Dio, che si manifesta là dove due o tre sono uniti nel suo nome, presenza promessa alla Chiesa fino alla fine dei tempi.
La Chiesa primitiva dava grande rilievo a queste parole di Gesù. Soprattutto nei momenti difficili, quando i cristiani venivano calunniati, allora li esortava a non reagire con la violenza. Il loro comportamento doveva essere la migliore confutazione del male che si diceva contro di loro.
Si legge nella lettera a Tito: “Esorta i più giovani ad essere assennati, offrendo te stesso come esempio in tutto di buona condotta, con purezza di dottrina, dignità, linguaggio sano e irreprensibile, perché il nostro avversario resti confuso, non avendo nulla di male da dire sul conto nostro” .

“Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli”

E’ la vita cristiana vissuta che è luce anche al giorno d’oggi per portare gli uomini a Dio.
Ti narro un fatterello.
Antonietta è sarda, ma per lavoro s’è portata in Francia, a Grenoble. E’ impiegata in un ufficio dove molti non hanno voglia di lavorare. Poiché è cristiana e vede in ciascuno Gesù da servire, aiuta tutti ed è sempre calma e sorridente. Spesso qualcuno si arrabbia, alza la voce e si sfoga con lei, prendendola in giro: “Giacché hai voglia di lavorare, prendi, batti a macchina anche il mio lavoro!”.
Lei tace e sgobba. Sa che non sono cattivi. Probabilmente ognuno ha i suoi crucci.
Un giorno il capufficio va da lei mentre gli altri sono assenti e le chiede: “Ora mi deve dire come fa a non perder mai la pazienza, a sorridere sempre”. Lei si schermisce dicendo: “Cerco di stare calma, di prendere le cose dal verso buono”.
Il capufficio batte un pugno sulla scrivania ed esclama: “No, qui c’entra Dio sicuramente, altrimenti è impossibile! E pensare che a Dio io non ci credevo!”.
Qualche giorno dopo Antonietta è chiamata in direzione, dove le dicono che sarà trasferita in un altro ufficio “affinché – continua il direttore – lo trasformi come ha fatto con quello dov’è ora”.

“Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli”

Chiara Lubich

domenica 15 novembre 2009

FESTA DI S. LUCIA 2009 - IL PROGRAMMA

Venerdì 27 novembre, ore 18.00: in arcivescovado, incontro delle portatrici delle reliquie e dei portatori del simulacro di S. Lucia col nostro arcivescovo.

DAL 30 NOVEMBRE AL 12 DICEMBRE: LA “TREDICINA DI S. LUCIA”

Antica e ininterrotta tradizione, è un periodo di intensa preparazione spirituale di tutta la città alla solennità del 13 dicembre, per così dire una piccola “quaresima” o “avvento” luciano.

Nei giorni feriali, nella Cappella di S. Lucia in Duomo: S. Rosario alle ore 17.30 e S. Messa alle 18.00, seguita dalla pia pratica della tradizionale “coroncina” di S. Lucia e dal rito del bacio alla Sacra Reliquia.

Nei giorni festivi: Ss. Messe alle 8.00, 10.30, 12.00 e 19.00, S. Rosario alle 18.30.

La sera dell’8 dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione della B. V. Maria, si rinnoverà la suggestiva tradizione del passaggio, dalla piazza del Duomo, della processione mariana cittadina, quasi un “incontro” tra Maria e Lucia, alla vigilia del triduo in cui verrà “svelato” il simulacro della taumaturga Patrona.

Domenica 6 dicembre, “giornata della carità di S. Lucia”, a ricordo del Suo generoso dedicarsi ai poveri, tradizionale appuntamento alla mensa della Caritas in Ortigia (via Nome di Gesù).

Dal 9 all’11 dicembre, solenne triduo con l’esposizione delle Sacre Reliquie e del simulacro argenteo della S. Patrona nella Sua Cappella dalle ore 7.30 alle 20.00 (Ss. Messe: ore 10.30 e 18.00)

Giovedì 10 dicembre, “giornata del non vedente”: fraterno omaggio della Deputazione di S. Lucia durante la S. Messa vespertina.

Sabato 12 dicembre, solenne vigilia di S. Lucia, e per antichissima tradizione giornata di digiuno: ore 8.00 S. Messa; ore 11.30 traslazione del simulacro dalla Cappella e intronizzazione sull’Altare maggiore; ore 19.00 solenni primi vespri pontificali della solennità di S. Lucia, officiati da S. E. mons. Salvatore Pappalardo, arcivescovo metropolita di Siracusa, e benedizione della tradizionale “cuccìa”, dolce a base di grano bollito di densissimo significato storico-religioso e reminiscenze bibliche, col quale i devoti concludono il digiuno vigiliare; distribuzione delle “candele di S. Lucia”.

DOMENICA 13 DICEMBRE: SOLENNITA’ DI S. LUCIA V. E M. SIRACUSANA

Ore 7.00: S. Messa dell’aurora;

ore 8.00: S. Messa mattutina;

ore 10.30: solenne concelebrazione eucaristica con il panegirico di S. Lucia presieduta da S. E. mons. Paolo Urso, vescovo di Ragusa;

ore 15.30: processione delle Sacre Reliquie e del simulacro-reliquiario di S. Lucia dal duomo alla basilica del Suo S. Sepolcro (percorso: via Picherali, passeggio Aretusa, via Ruggero Settimo, largo Porta Marina, via Savoja, largo XXV luglio, piazzale Pancali, corso Umberto I, viale Regina Margherita, via dell’Arsenale, viale Piave, via Ragusa e piazza S. Lucia) e S. Messa all’arrivo.

Durante il solenne ottavario in basilica: Ss. Messe alle ore 8.00, 9.00, 10.30, 12.00, 17.30 e 19.00; Compieta alle ore 22.30. Venerdì 18, alle ore 16.30, tradizionale pellegrinaggio penitenziale (“il perdono”) dalla chiesa di S. Rita alla basilica di S. Lucia.

DOMENICA 20 DICEMBRE: OTTAVA DI S. LUCIA

Ore 10.30: solenne concelebrazione eucaristica presieduta da S. E. mons. Giuseppe Costanzo, arcivescovo emerito di Siracusa, alla presenza della delegazione svedese, dei Vigili del Fuoco e della comunità luciana di Carlentini.

Ore 16.00: processione delle Sacre Reliquie e del simulacro-reliquiario di S. Lucia dalla basilica al duomo (percorso: via Ragusa, via Dinologo, piazza della Vittoria, santuario Madonna delle lacrime, ospedale generale Umberto I, corso Gelone, via Catania, corso Umberto I, piazzale Pancali, largo XXV luglio, corso Matteotti, piazza Archimede, via Roma, via Minerva e piazza del Duomo) e solenne rito della reposizione del simulacro in Cappella.

In Duomo:

- Lunedì 28 dicembre: commemorazione del terremoto del 1908 (esposizione delle reliquie e del simulacro in cappella)

- Sabato 9 gennaio 2010: festa della dedicazione del duomo (esposizione delle reliquie e del simulacro in cappella)

- Lunedì 11 gennaio: commemorazione del terremoto del 1693 (esposizione delle reliquie e del simulacro in cappella)

- Mercoledì 13 gennaio: commemorazione della plurima traslazione delle reliquie di S. Lucia e solenne celebrazione conclusiva dei festeggiamenti invernali (esposizione delle reliquie e del simulacro in cappella)

(il presente programma potrà subire alcune modifiche)

venerdì 13 novembre 2009

OTTAVARIO 2009 REGOLARMENTE IN BASILICA

Come risposta finalmente sicura a chi ci ha domandato circa l'eventuale spostamento delle celebrazioni di quest'anno a causa della temporanea chiusura della Basilica luciana per lavori di restauro, comunichiamo quanto appreso da un articolo di Isabella Di Bartolo uscito sull'edizione locale del quotidiano "La Sicilia" di ieri, 12 novembre: IL SOLENNE OTTAVARIO 2009 SARA' REGOLARMENTE EFFETTUATO NELLA BASILICA DI S. LUCIA AL SEPOLCRO, CHE PER L'OCCASIONE VERRA' PARZIALMENTE RIAPERTA AL CULTO PER CONSENTIRE UN AGEVOLE SVOLGIMENTO DELLE CELEBRAZIONI.

LA PREGHIERA DEL MESE - NOVEMBRE 2009

In preparazione alla Solennità di S. Lucia V. e M. Siracusana, proponiamo la seguente Orazione alla S. Patrona:

O gloriosa Santa Lucia, martire della fede e splendore di purezza, a te che da secoli sei invocata quale patrona della vista, magnifico e giocondo dono di Dio, noi ci rivolgiamo fidenti per invocare il tuo valido patrocinio. Fa' che non si oscuri mai la luce che guida i nostri passi e soprattutto sia illuminata la nostra mente dalla luce della fede. Dacci la purezza di cuore che rende degni di vedere Dio e ottienici coraggio e forza per vivere secondo le massime della Religione, cosicché - imitando l'esempio dei martiri e dei santi - meritiamo di godere con te l'eternità beata in Cielo. Amen.

giovedì 12 novembre 2009

AL VIA I FESTEGGIAMENTI IN ONORE DI LUCIA!

Domani, 13 NOVEMBRE, con un mese esatto di anticipo rispetto al DIES NATALIS DI SANTA LUCIA, cioè il 13 DICEMBRE, un po' ovunque partiranno anche quest'anno le celebrazioni in preparazione alla solennità della Vergine e Martire siracusana. Ebbene, finalmente la nostra attesa avrà compimento e ancora una volta, grazie a Dio, avremo la possibilità di rinnovare questa occasione di festa, gioia, fede, devozione, per manifestare pubblicamente il nostro amore smisurato nei confronti della nostra grande e gloriosa protettrice!

A SIRACUSA, la diletta patria di Santa Lucia, domani verranno celebrate le due tradizionali Sante Messe nei luoghi principali del culto luciano siracusano: alle ore 18.00 nella Cappella della Santa in Duomo, dove sono esposte alla venerazione dei devoti le Sacre Reliquie della Patrona, e alle ore 20.00 nella Cripta del Sepolcro in Piazza Santa Lucia, al cui altare, eretto dinanzi alla veneranda tomba della Martire, vengono offerte fervorosamente tutte le intenzioni di preghiera dei Suoi devoti sparsi in tutto il mondo. Due intensi momenti di spiritualità, sublimati dall'Eucaristia comunitaria, con i quali si avviano i due interi mesi dei tradizionali festeggiamenti luciani, che si concluderanno il 13 gennaio 2010 con la solenne commemorazione della plurima traslazione delle Sacre Reliquie di Santa Lucia.

A BELPASSO (Catania), vivacissimo centro del culto luciano, da secoli esempio e modello di fede e autentica venerazione, il 13 novembre si ripete il suggestivo rito dello sparo di colpi di cannone nella notte, per annunziare a tutto il paese e ai suoi dintorni (idealmente a tutta la Sicilia) che siamo entrati nel vivo dei festeggiamenti (cfr. www.santaluciabelpasso.com/).

A SASSINORO (Benevento), dove la comunità locale è devotissima a Santa Lucia e con ammirevole ardore ne tramanda il plurisecolare culto, quest'anno i festeggiamenti avranno un carattere speciale e ancora più solenne: per celebrare la memoria dell'inaugurazione del santuario di Santa Lucia (di cui ci siamo occupati), avvenuta esattamente 70 anni fa, il 14 e 15 NOVEMBRE si svolgerà un festoso programma di preghiera, musica e fraternità (cfr. www.santuariosantalucia.it/).

... e poi? La lista delle città che festeggiano Santa Lucia è pressoché infinita e non potremmo mai abbozzare un elenco sufficientemente completo, però possiamo invitare tutti i devoti che leggono il nostro blog di collaborare con noi e comunicarci gli eventi luciani delle loro città: saremo lieti di darne notizia! A tutti: BUONA FESTA DI SANTA LUCIA 2009!!!

domenica 1 novembre 2009

PAROLA DI VITA - NOVEMBRE 2009

“E’ più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli”. (dal Vangelo secondo Matteo: capitolo 19, versetto 24)
Ti fa una certa impressione questa frase?
Penso che hai ragione di rimanere perplesso e di pensare a quanto è opportuno che tu faccia. Gesù non ha detto niente per modo di dire. E’ necessario quindi prendere queste parole sul serio, senza volerle annacquare.
Ma cerchiamo di capire il vero senso di esse da Gesù stesso, dal suo modo di comportarsi con i ricchi. Egli frequenta anche persone benestanti. A Zaccheo, che dà soltanto metà dei suoi beni, dice: la salvezza è entrata in questa casa.
Gli Atti degli Apostoli testimoniano inoltre che nella Chiesa primitiva la comunione dei beni era libera e quindi che la rinuncia concreta a tutto quanto si possedeva non era richiesta.
Gesù non aveva dunque in mente di fondare soltanto una comunità di persone chiamate a seguirlo, che lasciano da parte ogni ricchezza.
Eppure dice:

“E’ più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli”.

Cosa condanna allora Gesù? Non certamente i beni di questa terra in sé, ma il ricco attaccato ad essi.
E perché?
E’ chiaro: perché tutto appartiene a Dio e il ricco invece si comporta come se le ricchezze fossero sue.
Il fatto è che le ricchezze prendono facilmente nel cuore umano il posto di Dio e accecano e facilitano ogni vizio. Paolo, l’Apostolo, scriveva: “Coloro che vogliono arricchire cadono nella tentazione, nel laccio e in molte bramosie insensate e funeste, che fanno affogare gli uomini in rovina e perdizione. L’attaccamento al denaro infatti è la radice di tutti i mali; per il suo sfrenato desiderio alcuni hanno deviato dalla fede e si sono da se stessi tormentati con molti dolori” .
Già Platone aveva affermato: “E’ impossibile che un uomo straordinariamente buono sia a un tempo straordinariamente ricco”.
Quale allora l’atteggiamento di chi possiede? Occorre che egli abbia il cuore libero, totalmente aperto a Dio, che si senta amministratore dei suoi beni e sappia, come dice Giovanni Paolo II, che sopra di essi grava un’ipoteca sociale.
I beni di questa terra, non essendo un male per se stessi, non è il caso di disprezzarli, ma bisogna usarli bene.
Non la mano, ma il cuore deve star lontano da essi. Si tratta di saperli utilizzare per il bene degli altri.
Chi è ricco lo è per gli altri.

“E’ più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli”.

Ma forse dirai: io non sono ricco per davvero, quindi queste parole non mi riguardano.
Fa’ attenzione. La domanda che i discepoli costernati hanno fatto a Cristo subito dopo questa sua affermazione è stata: “Chi si potrà dunque salvare?” . Essa dice chiaramente che queste parole erano rivolte un po’ a tutti.
Anche uno che ha tutto lasciato per seguire Cristo può avere il cuore attaccato a mille cose. Anche un povero che bestemmia perché gli si tocca la bisaccia può essere un ricco davanti a Dio.

Chiara Lubich

NOVEMBRE: L'APERTURA DEI FESTEGGIAMENTI LUCIANI

Oggi è festa grande: è la festa di tutti i santi! Tra essi, splende nella Chiesa universale da oltre 1700 anni una stella fulgidissima: Lucia, nobile vergine siracusana, giovanissima martire per la fede cristiana. Con questa festa comincia il mese di novembre, che è anche il mese in cui iniziano i solenni festeggiamenti siracusani in onore della concittadina Santa Lucia, di Siracusa principale patrona da sempre: l'ultimo giorno di novembre, infatti, cioè lunedì 30, inizierà la storica Tredicina di Santa Lucia, solenne periodo di preghiera e preparazione spirituale alla solennità annuale del 13 dicembre, dies natalis della martire. Sì, non stupisca che occorrono ben 13 giorni per prepararsi adeguatamente a quel giorno glorioso, anche se la tradizione della tredicina costituisce quasi un unicum nel vastissimo e variegato panorama delle feste patronali: la vita di Santa Lucia, narrata splendidamente dagli atti greci e latini del suo martirio, è talmente intensa, ricca di spunti di riflessione, intrisa di citazioni della Sacra Scrittura, che la sua meditazione non può limitarsi alla giornata unica del 13 dicembre, ma va gustata, interiorizzata e "ruminata" più a lungo. Invitiamo tutti i nostri amici che visitano il blog ad intraprendere questa ottima abitudine: dal 30 novembre al 12 dicembre, in preparazione alla solennità di Santa Lucia, leggano ogni giorno, con calma, un passo degli atti della santa, unitamente ai luoghi della Parola di Dio ai quali essi rimandano, per poi fare di questa meditazione una vera e propria preghiera a Dio per l'intercessione della Sua martire (per i siracusani, un sussidio utile a questo scopo può essere la Via Lucis composta da mons. Giuseppe Greco). Se la festa di Santa Lucia viene vissuta in modo intenso sotto il profilo spirituale, come occasione di conversione personale e risveglio dell'ardore nella propria vita cristiana, anche Dio e Santa Lucia ne gioiranno dal Cielo e ciò sarà il nostro miglior omaggio come devoti. Viva Santa Lucia!

giovedì 1 ottobre 2009

PAROLA DI VITA - OTTOBRE 2009

“Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime” (dal Vangelo secondo Luca: capitolo 21, versetto 19)

“Perseveranza”. E’ questa la traduzione della parola originale greca, la quale però è ricca di contenuto: include anche pazienza, costanza, resistenza, fiducia.
La perseveranza è necessaria e indispensabile quando si soffre, quando si è tentati, quando si è portati allo scoraggiamento, quando si è allettati dalle seduzioni del mondo, quando si è perseguitati.
Penso che anche tu ti sia trovato in almeno una di queste circostanze ed abbia sperimentato che, senza perseveranza, avresti potuto soccombere. A volte forse hai ceduto. Ora magari, proprio in questo momento, ti trovi immerso in qualcuna di queste dolorose situazioni.
Ebbene, che fare?
Riprenditi, e… persevera.
Altrimenti il nome di “cristiano” non ti si addice.
Lo sai: chi vuol seguire Cristo deve prendere ogni giorno la sua croce, deve amare, almeno con la volontà, il dolore. La vocazione cristiana è una vocazione alla perseveranza.
Paolo, l’Apostolo, mostra alla comunità la sua perseveranza come segno di autenticità cristiana.
E non teme di metterla sul piano dei miracoli.
Se si ama la croce poi e si persevera si potrà seguire Cristo che è in Cielo e quindi salvarsi.

“Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime”

Si possono distinguere due categorie di persone: quelle che sentono l’invito ad essere veri cristiani, ma quest’invito cade nelle loro anime come il seme su una pietraia. Tanto entusiasmo, simile a fuoco di paglia, e poi non rimane nulla.
Le seconde invece accolgono l’invito, come un buon terreno accoglie il seme. E la vita cristiana germoglia, cresce, supera difficoltà, resiste alle bufere.
Queste hanno la perseveranza e… “con la vostra perseveranza salverete le vostre anime”

Naturalmente, se vuoi perseverare non ti basterà appoggiarti solo sulle tue forze.
Ti occorrerà l’aiuto di Dio.
Paolo chiama Dio: “Il Dio della perseveranza” .
E’ a Lui dunque che devi chiederla ed Egli te la darà.
Perché se sei cristiano non ti può bastare l’essere stato battezzato o qualche sporadica pratica di culto e di carità. Ti occorrerà crescere come cristiano. E ogni crescita, in campo spirituale, non può avvenire se non in mezzo alle prove, ai dolori, agli ostacoli, alle battaglie.
C’è chi sa perseverare per davvero: è colui che ama. L’amore non vede ostacoli, non vede difficoltà, non vede sacrifici. E la perseveranza è l’amore provato.
Maria è la donna della perseveranza.
Chiedi a Dio che ti accenda nel cuore l’amore per Lui; e la perseveranza, in tutte le difficoltà della vita, ti verrà di conseguenza, e con essa avrai salvato l’anima tua.

“Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime”

Ma c’è di più. La perseveranza è contagiosa. Chi è perseverante incoraggia anche gli altri ad andare fino in fondo.
Puntiamo in alto. Abbiamo una sola vita e breve anche questa. Stringiamo i denti giorno dopo giorno, affrontiamo una difficoltà dietro l’altra per seguire Cristo… e salveremo le nostre anime.

(testo tratto da: CHIARA LUBICH, Essere la Tua Parola, Città nuova, Roma 1982, vol. II, pp.25-28)

giovedì 10 settembre 2009

ULTIMA ESPOSIZIONE ESTIVA DI S. LUCIA

AVVISO SACRO: DOMENICA 13 SETTEMBRE 2009 LE SACRE RELIQUIE E IL SIMULACRO-RELIQUIARIO ARGENTEO DI SANTA LUCIA SARANNO SOLENNEMENTE ESPOSTI ALLA VENERAZIONE DEI FEDELI NELLA CAPPELLA DELLA SANTA DEL DUOMO DI SIRACUSA DALLE ORE 7.30 ALLE 19.30. LE SANTE MESSE SARANNO CELEBRATE ALLE ORE 8.00, 10.30, 12.00 E 19.00. COM'E' TRADIZIONE, I DEVOTI CHE IN QUESTA GIORNATA VISITERANNO LA CAPPELLA, PER PREGARE SANTA LUCIA E VENERARNE LE SACRE RELIQUIE, POTRANNO ANCHE EFFETTUARE OFFERTE DI CERI E OMAGGI FLOREALI ALLA SANTA PATRONA. SARAUSANA JE', VIVA SANTA LUCIA!

Dalla Grotta di Luce al Sepolcro di Lucia

SIRACUSA, mercoledì 9 settembre 2009 - Cronaca di un evento eccezionale: un nutrito gruppo (oltre 60 persone) di devoti di Santa Lucia provenienti dalla bellissima grotta-santuario dedicata alla martire siracusana presso Sassinoro (provincia di Benevento), guidato dall'intraprendente rettore don Biagio Corleone, si è recato in pellegrinaggio a Siracusa proprio in onore della nostra patrona, per la quale a Sassinoro si nutre una viva venerazione plurisecolare, di cui abbiamo già avuto il piacere di occuparci (cfr. il sito web del santuario e l'emozionante video sul suo settantennale; segnaliamo inoltre due libri di PAOLO MASTRACCHIO per approfondire la storia di questo particolarissimo centro del culto luciano: Grotta di Luce: alla scoperta della religiosità dei Sanniti e Il sacerdote dai due cuori).
E' stato davvero edificante conoscere queste persone speciali, buone e generose, così legate alla piccola grande santa della luce, vedere l'amore e la fede di cui sono capaci, la loro giovialità e simpatia, l'interesse e l'ammirazione per la nostra protettrice e per la nostra città. Durante il loro breve (purtroppo!) passaggio da Siracusa, hanno avuto modo di visitare il parco archeologico Neapolis, il santuario della Madonna delle Lacrime e poi, naturalmente, i luoghi luciani. Accolto prima dai Frati Minori - custodi del sepolcro di Lucia - e poi dalla Deputazione della Cappella - custode delle Sue reliquie -, il gruppo ha venerato il primo luogo in cui ha riposato il santo corpicino della martire subito dopo la sua decapitazione e il simulacro marmoreo scolpito da Gregorio Tedeschi nel 1634, raffigurante Santa Lucia morente (la statua del celebre "prodigioso sudore"), dove è stata celebrata la Santa Messa ...

... e poi la cappella dedicata alla patrona nel duomo della città, dove sono state venerate le Sacre Reliquie della vergine martire siracusana e si è effettuato un fraterno incontro e scambio di doni con la Deputazione, che - nella persona del presidente, l'avv. Antonio Bandiera - ha illustrato ai nostri amici ospiti alcune particolarità del culto luciano in Siracusa.




Purtroppo, a causa dell'inclemenza dei tempi destinati alla fruizione del pubblico, non è stato possibile ammirare la famosa tela dipinta da Caravaggio nel 1607 e raffigurante il Seppellimento di Santa Lucia, attualmente conservata nella chiesa di Santa Lucia alla Badia (a causa dei restauri della basilica di Santa Lucia al Sepolcro). Per questo motivo, abbiamo pensato di dedicare a tutti i nostri carissimi amici sassinoresi, ai quali ci lega ormai un forte e affettuoso vincolo nel nome di Santa Lucia, la sottostante riproduzione fotografica dell'opera d'arte in questione, per consentir loro di poter ammirarla perlomeno in questo modo, con l'augurio di rivederci presto!

GRAZIE SASSINORESI E ... ARRIVEDERCI!!!

mercoledì 2 settembre 2009

La vera santità

Non avrebbe senso voler essere devoti di Santa Lucia e non aspirare a divenire santi come ha fatto Lei. "Cerco di piacere al mio Dio" era la strada di Lucia, come dichiarò Lei stessa al suo persecutore che La interrogava.

Ecco una brevissima meditazione per chi persegue la tensione alla santità e per dare risposta a una domanda che chiunque di noi si pone nella propria vita: "come sono io davanti a Dio?".

Dal diario di Chiara Lubich del 12/10/1968:
"Alle volte passa nell'anima una certa preoccupazione: come sono davanti a Dio? Quale e quanta polvere copre la mia anima? Se pur mi potesse sembrare di non commettere peccati, né mortali, né veniali deliberati, quale sgorbio sono? E a dire la verità non si saprebbe dar un giudizio. Mi sembra che in questo caso l'unica cosa da fare immediatamente è non guardarsi, è dimenticare sé per guardare solo a Dio, alla Sua Volontà, a Gesù nei fratelli. Essere costantemente "fuori di noi". Cercare non la nostra santità, ma il Santo. Qui sta la carità e qui la vera santità".

martedì 1 settembre 2009

PAROLA DI VITA - SETTEMBRE 2009

"Medito giorno e notte la legge del mio Dio", dichiarava fieramente Santa Lucia al suo inquisitore Pascasio, come testimoniano gli atti più sinceri e autentici del suo martirio. Sull'esempio travolgente della nostra splendida patrona, meditiamo anche questo mese un passo della Sacra Scrittura.


“Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta”. (Matteo 6,33)

Tutto il Vangelo è una rivoluzione. Non c’è parola di Cristo che assomigli a quella degli uomini. Senti questa: “Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose (le necessità della vita) vi saranno date in aggiunta”
La prima preoccupazione dell’uomo, in genere, è la ricerca ansiosa di ciò che è necessario per dare sicurezza alla sua esistenza. Forse è così anche per te. Ebbene Gesù ti mette di fronte al “suo” modo di vedere e ti offre un suo modo di agire. Ti domanda un comportamento totalmente diverso da quello usuale, e da tenersi non una sola volta, ma sempre. E’ questo: cercare prima il regno di Dio.
Quando sarai orientato con tutto il tuo essere verso Dio e farai di tutto perché egli regni (cioè governi la tua vita con le sue leggi) dentro di te e negli altri, il Padre ti darà ciò di cui hai bisogno giorno per giorno.
Se invece ti preoccupi innanzitutto di te stesso, finisci col curarti principalmente delle cose di questo mondo e cadi vittima di esse. Finisci col vedere nei beni di questa terra il “tuo” vero problema, il “fine” di tutti i tuoi sforzi. E ti nasce dentro la grave tentazione di contare unicamente sulle tue forze e di fare a meno di Dio.

“Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta”.

Gesù capovolge la situazione. Se prima tua preoccupazione sarà Lui, vivere per Lui, allora il resto non costituirà più il problema principale della tua esistenza, ma una “aggiunta” o un “sovrappiù”.
Utopia? Parola irrealizzabile per te, uomo moderno, oggi, in un mondo industrializzato dove vige la concorrenza e che è spesso in crisi economica? Ti ricordo semplicemente che le difficoltà concrete di sussistenza per la gente di Galilea, non erano molto minori quando Gesù pronunciò queste parole.
Non è questione di utopia o meno, Gesù ti pone dinanzi all’impostazione fondamentale della tua vita: o vivi per te, o vivi per Dio.
Ma cerchiamo ora di capire bene questa parola:

“Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta”.

Gesù non ti esorta all’immobilismo, alla passività per le cose terrene, ad una condotta irresponsabile o superficiale nel lavoro.
Gesù vuole cambiare la “preoccupazione” in “occupazione”, togliendoti l’ansia, la paura, l’inquietudine.
Egli dice infatti: “cercate ‘prima’ il regno…”.
Il senso di “prima” è “sopra ogni cosa”. La ricerca del regno di Dio è messa al primo posto e non esclude che il cristiano debba anche occuparsi delle necessità della sua vita.

“Cercare il regno di Dio e la sua giustizia”, poi, significa avere una condotta conforme alle esigenze di Dio manifestate da Gesù nel suo Vangelo.
Soltanto cercando il regno di Dio, il cristiano sperimenterà la potenza meravigliosa del Padre in suo favore.
Ti narro un episodio.
E’ di tempo fa, eppure appare di una incredibile attualità. Conosco infatti numerosi ragazzi e giovani che si comportano ora come agiva quella ragazza.
Si chiamava Elvira. Frequentava le magistrali. Era povera. Solo una media alta le poteva assicurare il proseguimento degli studi. Possedeva una fede forte. Il suo professore di filosofia era ateo, cosicché non di rado mostrava le verità su Cristo e sulla Chiesa sfocate, se non deformate. Il cuore della ragazza bolliva. Non per sé, ma per l’amore a Dio, alla verità e alle sue compagne. Pur conscia che contraddicendo il professore avrebbe potuto avere un cattivo voto, ciò che sentiva dentro era più forte di lei. Alzava la mano in ogni occasione, domandava la parola: “Non è vero, professore”. Forse qualche volta non avrà avuto tutti gli argomenti per controbattere le disquisizioni del professore, ma in quel “non è vero” c’era la sua fede, che è dono di verità e fa pensare.
Le compagne, che l’amavano, cercavano di dissuaderla dai suoi interventi perché non le fossero dannosi. Ma non riuscivano.
Passano alcuni mesi. E’ l’ora di distribuire la pagella. La ragazza la prende e trema. Poi un tuffo di gioia. Dieci! Il massimo voto.
Aveva cercato innanzitutto che Dio e la sua verità regnassero e il resto era venuto in sovrappiù.

“Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta”.

Se anche tu cercherai il regno del Padre, sperimenterai che Dio è Provvidenza per tutte le esigenze della tua vita. Scoprirai la normale straordinarietà del Vangelo.

+ Chiara Lubich

domenica 30 agosto 2009

Conclusa la festa solenne di S. Lucia a Carlentini

Bellissimi e magnifici come sempre sono i grandiosi festeggiamenti che la devozione del popolo dei Carlentinesi ha tributato anche quest'anno alla fine di agosto in onore della vergine megalomartire siracusana Santa Lucia! Splendidi momenti di fede e di festa che hanno coinvolto tutta la popolazione del centro in provincia di Siracusa che da secoli venera e onora come patrona la nostra gloriosa Concittadina! La città di Carlentini ha avuto il merito e il privilegio di offrire il proprio fercolo processionale al CORPO DI SANTA LUCIA IN VISITA A SIRACUSA DAL 15 AL 22 DICEMBRE 2004, storico evento alla cui perenne memoria è dedicato questo blog, e inoltre ospita nella Cappella di Santa Lucia della Chiesa Madre l'urna che accolse il Corpo della Santa nella Basilica del Suo S. Sepolcro a Siracusa. Vi consigliamo di consultare l'interessantissimo reportage videofotografico sulla festa sul sito http://www.chiesamadrecarlentini.it/. Complimenti ai devoti luciani di Carlentini e sempre: VIVA SANTA LUCIA!!!

venerdì 28 agosto 2009

La Madonnina di Siracusa

O Madonnina delle Lacrime di Siracusa, il Tuo manto azzurro è immenso come il Cielo, tanto che nel Tuo grembo hai potuto contenere il Sole, Gesù: prendi in braccio anche noi e rendici piccole stelle luminose per indicare la rotta all'umanità che solca i mari di questo mondo a volte perdendo la bussola, sotto l'impeto inclemente delle tempeste della vita.
Grazie, o Tutta Santa, perché hai santificato con il Tuo amore materno questa nostra città di Siracusa, che fin dal primo secolo conosce il Tuo Figlio e cerca di vivere come può una vita cristiana, essendo Chiesa.
Grazie, o Madre di Dio, perché hai benedetto con le Tue sante lacrime il popolo di Siracusa, che da sempre Ti ama, Ti invoca, Ti festeggia e si affida a Te, fedele e fiducioso: aiutaci ancora a imitarTi nelle Tue sublimi virtù.
Grazie, o Vergine Odigitria, patrona della Sicilia che ci conduci a Gesù, perché hai colmato di grazie tutti i siracusani, figli della gloriosa vergine e martire concittadina Lucia: proprio nei pressi del luogo del Suo fulgido martirio Tu stessa Ti commuovesti fino alle lacrime, dal 29 agosto al 1° settembre 1953.
Cuore Immacolato e Addolorato di Maria, abbi pietà di noi!
Madonnina delle Lacrime, prega per noi!

Programma dei festeggiamenti.

giovedì 20 agosto 2009

APPELLO: chi può trovare l'Inno a Santa Lucia di Salvatore Termini?!

... anche in questa calda estate siracusana la redazione del blog di SANTA LUCIA non si ferma mai... le nostre appassionate ricerche sulla nostra amatissima concittadina e patrona principale non si fanno certo intimidire dai gradi della temperatura!
Ebbene: vicino a Siracusa, in quello splendido gioiello d'arte barocca che è la città di NOTO, famosa in tutto il mondo per la sua bellezza, il 28 marzo del 1897 nacque SALVATORE TERMINI, musicista e maestro di Cappella del Duomo locale per circa vent'anni. Tra le sue composizioni vi è anche un INNO A SANTA LUCIA. Sappiamo che presso la Biblioteca Comunale di Noto sono conservati numerosi manoscritti di sue partiture, per quanto ci risulta ancora privi di catalogazione. Chi potrebbe aiutarci a trovare perlomeno il testo di questo inno, affinché possiamo pubblicarlo sul nostro blog? Grazie a tutti i netini e i devoti che vorranno collaborare, ciao ciao!!!

giovedì 13 agosto 2009

"Dal Cielo veglia ... sull'Italia". Santa Lucia e il nuovo paganesimo italiano

Alcuni nostri amici ci hanno chiesto di prendere una posizione sulle recenti vicende della cronaca nazionale che coinvolgono il primo ministro italiano ed esprimerla pubblicamente sul blog. Inizialmente ci siamo interrogati sull'opportunità di un simile gesto, non certo per timore di formulare un giudizio sulla faccenda, ma soltanto in vista del rischio di coinvolgere il blog in quel circolo pericoloso che è il pronunciarsi di un organismo cattolico sulla politica italiana. Quando un cristiano o un gruppo di cristiani giudica un evento, infatti, a nome di chi parla? Dovrebbe parlare sempre nel nome di Cristo. Peraltro, le opinioni sorte in seno alla redazione del blog non possiedono alcun valore di ufficialità, perché non rappresentano altro se non alcuni devoti di Santa Lucia. Ebbene, proprio questo è il punto: il nostro blog deve limitarsi a "dare voce", se possibile, a Santa Lucia. Sì, proprio così: dar voce a Santa Lucia nel turbolento e variegato mondo di oggi, a distanza di 17 secoli dal suo breve passaggio su questa terra.
Non possiamo né intendiamo dare anche la benché minima impressione di voler fornire indicazioni di voto: il cristiano cittadino italiano voti chi vuole, in base alla sua coscienza, alla sua conoscenza della situazione storica attuale e alla sua coerenza con il Vangelo. Però il cristiano non serva mai 'mammona' insieme a Dio, quindi guardi in faccia la realtà con uno sguardo puro, limpido, pulito, libero, obiettivo, onesto, e - pur continuando a votare liberamente chi ritenga opportuno votare - non si sottragga dal dovere di condannare aspramente, come un tempo faceva San Giovanni Battista, l'immoralità e l'illegalità dei potenti, a qualunque parte politica essi appartengano.
Detto questo, mettiamoci semplicemente all'ascolto delle parole di Santa Lucia stessa, così come sgorgano purissime e luminosissime dagli atti del suo martirio tramandati fino a noi, e la catechesi di Lei, tutta intrisa di Parola di Dio, ci basterà:

Lucia disse a Pascasio: "Tu osservi i decreti degli imperatori così come io giorno e notte medito la Legge del mio Dio; tu temi i loro ordini, io adoro il mio Dio; tu non vuoi loro resistere, né in alcun conto disubbidire, e come dunque io potrei dire o fare cosa contro il mio Dio? Tu cerchi di piacere a loro, io al mio Dio [...] Io ho messo al sicuro i miei beni [donandoli ai poveri] e il mio corpo non ha tollerato l'impurità".
Pascasio soggiunse: "Tu sei la dissolutezza in persona".
Lucia rispose: "Voi siete proprio la concupiscenza del corpo, voi dei quali l'Apostolo dice: 'I discorsi malvagi corrompono i sani costumi'. Infatti eccitate le anime degli uomini per fare peccato carnale contro il Dio vivente e per essere schiavi del demonio e dei suoi angeli che vessano nella depravazione; voi fornicate, voi che il viscido piacere dei sensi anteponete ai beni eterni e all'eterna beatitudine".

LA PREGHIERA DEL MESE - AGOSTO 2009

Da un rarissimo santino ottocentesco raffigurante il simulacro di S. Lucia venerato nella chiesa di S. Domenico a Torino (gentile dono del devoto siciliano Roberto Di Miceli):

O beata Lucia, Voi che coll'illibata vostra modestia meritaste dal Cielo singolare potere per difendere da ogni malore la vista dei vostri devoti, impetrateci, vi preghiamo, che, conservando ed usando a gloria di Dio un dono così prezioso, ci rendiamo degni di venire un giorno a contemplare in Cielo gli splendori dell'eterna gloria. Così sia.

venerdì 7 agosto 2009

La fiaccola dello spirito cristiano deve rinnovare la terra

Don Roberto Angeli (Schio, Vicenza, 1913 - Livorno, 1978), un santo e profetico sacerdote che subì sulla propria pelle l'atrocità del lager e degli orrori fascisti e che spese eroicamente tutta la propria vita per amore degli altri, scriveva sul proprio diario personale nel giorno della festa di Santa Lucia del 1943:

"Mi pare che noi viviamo in un gran periodo di Avvento. Il nostro cuore è teso nell'aspettativa ansiosa - spesso angosciosa - di qualche cosa di buono, di migliore. Gesù è il bene. Noi aneliamo a lui, quando aneliamo alla libertà, alla giustizia, all'amore tra gli uomini, ad una vita conforme a natura. Tutti gli uomini desiderano queste cose, ma non tutti - oltre queste cose - scorgono il grande unico Bene che è Dio. Sono come i fiori che cercano il sole, e non lo sanno. Oltre queste attività e queste lotte che passeranno come tutte le cose e domani non lasceranno tracce di sé, noi vediamo l'Assoluto, Dio. Noi lavoriamo per un ideale che può sembrare terreno, ma che è disceso nel nostro spirito dalle altezze della fede, e per questo lo sentiamo come un dovere religioso. Quando penso a questo mi commuovo. Siamo collaboratori di Gesù! Se non nei risultati, almeno nei desideri. Lo dicevo l'altro giorno [...] nonostante che ci si muova molto, concludiamo poco - ma perlomeno teniamo accesa una fiaccola e domani forse potremo trasmetterla ad altri - ai più giovani - perché ne rischiarino il mondo. E' la fiaccola dello spirito cristiano che deve rinnovare la terra. Oggi ho concluso poco o niente, ma ho i piedi doloranti e sono stanco: ma non è nulla, non è forse coi granellini di rena che si fa la calce e poi si costruiscono i palazzi?" (13 dicembre 1943)
Si ringrazia Gianluca della Maggiore, esperto studioso della figura di don Angeli, per aver recuperato questo scritto nell'àmbito del suo alacre lavoro di ricerca su questo "gigante" del cristianesimo più autentico del Novecento.
Per approfondire, consigliamo vivamente di leggere due bellissimi libri:
1. ROBERTO ANGELI, Vangelo nei lager. Un prete nella Resistenza, Edizioni Stella del Mare, Livorno 2006
2. GIANLUCA DELLA MAGGIORE, Dio ci ha creati liberi. Don Roberto Angeli interprete ardito del pensiero sociale cristiano, un prete livornese tra Resistenza e Ricostruzione, Editasca, Livorno 2008

mercoledì 5 agosto 2009

Prime foto della rassegna "In vacanza con S. Lucia 2009"

Ciao! E ben ritrovati! Con vero piacere pubblichiamo stamattina le prime fotografie giunte alla nostra Redazione per partecipare alla Rassegna fotografica "In vacanza con Santa Lucia" - Edizione 2009. Arrivano da un devoto siracusano di Santa Lucia che le ha scattate nei giorni scorsi durante una gita a Roma, città nella quale la venerazione per la nostra patrona è molto sentita dall'intera popolazione sin dai primissimi secoli: sono sempre esistite, difatti, nella Città Eterna, numerose chiese intitolate alla martire siracusana, e anche l'iconografia luciana è ampiamente attestata negli edifici di culto romani. Ecco le foto:

Chiesa di San Lorenzo in Lucina, Roma


Chiesa dei Santi Ambrogio e Carlo, Roma

Ringraziamo l'autore delle foto per la gentile collaborazione.

Continuate a partecipare alla rassegna e ... buone vacanze!!!

martedì 4 agosto 2009

CAVA DE' TIRRENI IN FESTA PER S. LUCIA!

Anche quest'anno con grande gioia e sincera vicinanza spirituale siamo lieti di dare notizia sul nostro blog dei SOLENNI FESTEGGIAMENTI IN ONORE DI SANTA LUCIA VERGINE E MARTIRE nella Parrocchia di Santa Lucia di CAVA DE' TIRRENI, in provincia di Salerno e arcidiocesi di Amalfi-Cava de' Tirreni, dove esiste un antico e radicatissimo culto della nostra Santa Concittadina. Il fitto programma dei festeggiamenti è qui. A tutti i devoti campani della martire siracusana, auguriamo BUONA FESTA DI SANTA LUCIA!!!

domenica 2 agosto 2009

PROSSIMA ESPOSIZIONE DELLE RELIQUIE E DEL SIMULACRO DI S. LUCIA

AVVISO SACRO: SECONDO UNA TRADIZIONE MOLTO RADICATA E SENTITA DA TUTTI I SIRACUSANI, ANCHE QUEST'ANNO LE SACRE RELIQUIE E IL TAUMATURGO SIMULACRO-RELIQUIARIO ARGENTEO DI SANTA LUCIA VERRANNO SOLENNEMENTE ESPOSTI ALLA VENERAZIONE DEI FEDELI NELLA SECONDA DOMENICA DI AGOSTO, CIOE' GIORNO 9 C. M., DALLE ORE 7.30 ALLE 20.00, NELLA CAPPELLA DELLA PATRONA IN DUOMO A SIRACUSA. SARANNO CELEBRATE SANTE MESSE ALLE ORE 8.00, 10.30, 12.00 E 19.00. E' UN'OCCASIONE D'ORO PER ACCOSTARCI ALLE SACRE RELIQUIE DELLA VERGINE MEGALOMARTIRE SIRACUSANA, TESORO DI GRAZIE E SPLENDENTE FARO DI SANTITA'.

sabato 1 agosto 2009

Indulgenza della Porziuncola

AVVISO: dalle ore 12 di oggi alle 24 di domani è possibile ottenere l'indulgenza cosiddetta della Porziuncola, istituita per ispirazione divina da San Francesco d'Assisi e approvata dal papa del tempo. E' un'occasione di grazia nella quale sperimentare, in comunione con tutta la Chiesa, il perdono e la misericordia senza limite di Dio. L'indulgenza può essere ottenuta per sé e per i propri cari defunti, alle condizioni: visita ad una chiesa francescana, confessione e comunione sacramentali, preghiera secondo le intenzioni del papa. Ricordiamo che la basilica del S. Sepolcro di S. Lucia a Siracusa fa parte dei luoghi interessati dall'indulgenza in quanto amministrata dai Frati Minori, ordine francescano (dal momento che la basilica è attualmente chiusa per restauri, si può entrare nel salone parrocchiale retrostante la chiesa, attualmente adibito a cappella e luogo per le celebrazioni, e nella cripta del Sepolcro di S. Lucia).

"Grazie, Signore" di Kirk Kilgour

"Amici di Santa Lucia" è una realtà di famiglia: avendo ricevuto da un amico molto caro il testo di una bellissima preghiera, abbiamo pensato di condividere questo dono così gradito con tutti Voi. Il Vangelo ci invita a dare ciò che riceviamo, a donare e condividere quanto ci viene donato, nell'ottica di un amore - ispirato a Dio Amore - che viene e che va continuamente, come un fiume che non si ferma mai. Leggetela: è davvero meravigliosa, specie se si pensa alle condizioni del suo autore al momento in cui l'ha scritta. E' come un moderno salmo antifonale, un inno all'offerta delle proprie sofferenze per amore di Cristo crocifisso: lo dedichiamo a tutti coloro che soffrono e domandano la Luce per accettare il proprio dolore, lo dedichiamo a tutti coloro che ritengono inesaudite le proprie preghiere.

Ti ho chiesto, Signore, di essere forte per eseguire progetti grandiosi:
Tu mi hai reso debole per conservarmi nell'umiltà.
Ti ho chiesto la salute per realizzare grandi imprese:
Tu mi hai dato il dolore per comprenderla meglio.
Ti ho chiesto la ricchezza per possedere tutto:
Tu mi hai lasciato povero per non essere egoista.
Ti ho chiesto il potere perché gli uomini avessero bisogno di me:
Tu mi hai dato l'umiliazione perché io avessi bisogno di loro.
Ti ho chiesto l'amicizia per non vivere solo:
Tu mi hai dato un cuore per amare tutti i fratelli.
Ti ho chiesto tutte le cose che avrebbero potuto rallegrare la mia vita:
Tu mi hai dato la vita perché mi rallegrassi di tutte le cose.
Signore, non ho ricevuto quello che ho chiesto
ma mi hai dato tutto quello di cui avevo bisogno e quasi contro la mia volontà.
Le preghiere che mai feci, furono esaudite.
Grazie, Signore: fra tutti gli uomini nessuno ha mai avuto più di quello che ho io!
Kirk Kilgour
(campione sportivo americano finito,
per un incidente, su una sedia a rotelle)

PAROLA DI VITA - AGOSTO 2009

"I martiri andavano alla morte cantando": così si conclude la meditazione biblica di Chiara Lubich che viene proposta in questo mese. Santa Lucia, nostra specialissima concittadina e celeste patrona, fiera e coraggiosa fece del Suo martirio un vero e proprio canto d'amore per il Suo adorato Sposo: Gesù Cristo. La nostra vita deve essere un'eco di quel canto, altrimenti vana sarebbe la nostra devozione luciana. E come potrebbe essere diversamente, di fronte a un Dio che ci ama "sino alla fine"?!

"DOPO AVER AMATO I SUOI CHE ERANO NEL MONDO, LI AMO' SINO ALLA FINE" (Vangelo secondo Giovanni, 13,1)

Sai quando il Vangelo riporta questa frase? La scrive l’evangelista Giovanni prima che Gesù si accinga a lavare i piedi ai suoi discepoli e si prepari alla sua passione.
Negli ultimi momenti che vive con i suoi Gesù manifesta in modo supremo e più esplicito l’amore che da sempre nutriva per loro.

"DOPO AVER AMATO I SUOI CHE ERANO NEL MONDO, LI AMO' SINO ALLA FINE".

Le parole "sino alla fine" significano: fino alla fine della sua vita, fino all’ultimo respiro. Ma vi è anche in esse l’idea della perfezione. Vogliono dire: li amò completamente, totalmente, con una intensità estrema, fino al culmine.
I discepoli di Gesù rimarranno nel mondo mentre Gesù sarà nella gloria. Si sentiranno soli, dovranno superare tante prove; proprio per quei momenti Gesù vuole che siano sicuri del suo amore.

"DOPO AVER AMATO I SUOI CHE ERANO NEL MONDO, LI AMO' SINO ALLA FINE".

Non senti in questa frase lo stile di vita del Cristo, il suo modo di amare? Lava i piedi ai discepoli. Il suo amore lo porta fino a questo servizio, a quel tempo riservato agli schiavi. Gesù si sta preparando alla tragedia del Calvario per dare ai "suoi" e a tutti, oltre le sue straordinarie parole, oltre gli stessi suoi miracoli, oltre tutte le sue opere, anche la vita. Ne avevano bisogno, il bisogno più grande che ha ogni uomo; quello di essere liberato dal peccato, che significa dalla morte, e poter entrare nel regno dei cieli. Dovevano aver pace e gioia nella Vita che non finisce più.
E Gesù si offre alla morte, gridando l’abbandono del Padre, fino al punto di poter dire alla fine: "tutto è compiuto".

"DOPO AVER AMATO I SUOI CHE ERANO NEL MONDO, LI AMO' SINO ALLA FINE".

Vi è in queste parole la tenacia dell’amore d’un Dio e la dolcezza dell’affetto d’un fratello.
Anche noi cristiani, perché Cristo è in noi, possiamo amare così.
Ora però non ti vorrei proporre tanto di imitare Gesù nel morire (quand’era la sua ora) per gli altri: non ti vorrei offrire, come necessari modelli, padre Kolbe che muore al posto d’un fratello prigioniero, né padre Damiano che, divenuto lebbroso con i lebbrosi, muore con loro e per loro.
Può darsi che mai, nel corso degli anni, ti sia chiesto di offrire la tua vita fisica per i fratelli. Ciò che Dio però certamente ti domanda è di amarli fino in fondo, fino alla fine, fino al punto che anche tu possa dire: "tutto è compiuto".
Così ha fatto la piccola Cetti, di 11 anni, di una città italiana. Ha visto la sua amichetta e compagna Giorgina, della stessa età, molto triste. Vuole tranquillizzarla, ma non ci riesce. Vuol allora andare fino in fondo e sapere il perché della sua angoscia. Le è morto il papà e la mamma l’ha lasciata sola presso la nonna, andando a vivere con un altro uomo. Cetti intuisce la tragedia e si muove. Chiede, pur piccola, alla compagna di poter parlare con la sua mamma, ma Giorgina la prega di accompagnarla prima sulla tomba del suo papà. Cetti la segue con grande amore e sente Giorgina implorare nel pianto il babbo perché venga a prenderla.
A Cetti il cuore si spezza. C’è lì una piccola chiesa diroccata, entrano. Sono rimasti soltanto un piccolo tabernacolo ed un Crocifisso. Cetti dice: "Guarda, in questo mondo, tutto verrà distrutto, ma quel Crocifisso e quel tabernacolo resteranno!". Giorgina, asciugandosi le lacrime, risponde: "Sì, hai ragione tu!". Poi, con garbo, Cetti prende Giorgina per mano e l’accompagna dalla mamma.
Arrivata, con decisione le rivolge queste parole: "Guardi, signora, non sono cose che riguardano me; ma io le dico che lei ha lasciato la sua figlia senza un affetto materno di cui ha bisogno. E le dico ancora una cosa: che lei non sarà mai in pace finché non l’avrà presa con sé e non si sarà pentita".
Il giorno dopo Cetti sostiene con amore Giorgina che ritrova a scuola. Ma ecco il fatto nuovo: una macchina viene a prendere Giorgina: la guida la mamma. E da quel giorno la macchina ritorna, perché Giorgina ormai vive con lei, che ha abbandonato decisamente l’amicizia con quell’uomo.
Della piccola e grande azione di Cetti, si può dire "tutto è compiuto". Ha fatto bene ogni cosa. Fino in fondo. E c’è riuscita.
Pensaci un po’. Quante volte hai incominciato a prenderti cura di qualcuno che poi hai abbandonato, facendo tacere la tua coscienza con mille scuse? Quante azioni hai iniziato con entusiasmo che poi non hai proseguito di fronte a difficoltà che ti sembravano superiori alle tue forze?...
La lezione che oggi Gesù ti dà è questa:

"DOPO AVER AMATO I SUOI CHE ERANO NEL MONDO, LI AMO' SINO ALLA FINE".

Fa' così.
E se un giorno Dio ti chiedesse sul serio la vita, non tentennerai. I martiri andavano alla morte cantando. E il premio sarà la più grande gloria, perché Gesù ha detto che nessuno al mondo ha più grande amore di colui che versa il suo sangue per i suoi amici.

+ Chiara Lubich