giovedì 30 luglio 2009

FESTA DEL PATROCINIO 2009 A BELPASSO

I nostri fratelli della cittadina etnea di Belpasso, in provincia di Catania, che da secoli hanno eletta come loro patrona Santa Lucia, vergine e martire di Siracusa, con l'amore e l'entusiasmo di sempre rinnovano anche quest'anno la grata memoria di un prodigio ottenuto alla città grazie all'intercessione della Santa, durante la seconda guerra mondiale. Ci uniamo spiritualmente alla comunità di devoti belpassesi per celebrare insieme a loro, con gioia ed esultanza del cuore, le meraviglie di Dio in Santa Lucia, specialissima protettrice dei suoi figli, che in ogni parte del mondo la onorano. Belpassesi e Siracusani all'unisono cantano in coro le glorie della loro amatissima e taumaturga patrona, e concordi intonano un solo grido, che si eleva festoso verso il Cielo: VIVA SANTA LUCIA!!!
Il programma dei festeggiamenti di Belpasso è qui.

mercoledì 29 luglio 2009

RASSEGNA FOTOGRAFICA "IN VACANZA CON S. LUCIA" 2009

Carissimi amici, torna l'iniziativa della nostra Redazione "In vacanza con S. Lucia", rassegna fotografica dedicata ad accogliere, valorizzare e pubblicare le foto che i visitatori del blog potranno scattare nei vari luoghi in cui quest'anno andranno in ferie e che abbiano per oggetto opere d'arte raffiguranti la nostra bellissima santa. Ovunque si va, il devoto cerca e sempre trova Santa Lucia nelle chiese che visita, sia in Italia che all'estero, prova dell'universale diffusione del suo culto: inviateci le vostre foto in formato digitale all'indirizzo mail amicisantalucia@yahoo.it e le pubblicheremo on line sul blog degli Amici di S. Lucia! Buone vacanze a tutti!

Un'esperienza d'unità, un raggio della luce di Lucia

(Santa Lucia, pregevole icona realizzata da Mirella Roccasalva Firenze, maestra iconografa dell'atelier dell'Associazione Russia Cristiana "San Vladimir" di Siracusa, centro che lavora intensamente in campo ecumenico come ponte tra Oriente e Occidente, secondo il desiderio di Gesù "che tutti siano una cosa sola")

Stamattina, intorno a mezzogiorno, nel meraviglioso duomo di Siracusa, come sempre frequentatissimo da visitatori d'ogni genere, turisti e fedeli, che ogni giorno accorrono numerosi per ammirarne lo splendore artistico e architettonico che lo rende unico al mondo, è giunto un gruppo di pellegrini della Chiesa Ortodossa di Mosca, per pregare Santa Lucia e venerarne le reliquie.
Il gruppo si è soffermato per una visita non breve nella Cappella della Patrona, compiendo gesti semplici eppure eloquentissimi che testimoniano una fede e una devozione davvero invidiabili e senza dubbio massimamente ammirevoli: uomini e donne (queste ultime con il capo rigorosamente velato, secondo l'esortazione di San Paolo), chierici e laici, si sono inginocchiati e ripetutamente prostrati con la fronte fino a terra (anche le persone più anziane del gruppo!), baciando l'urna con la reliquia luciana perennemente esposta sotto l'altare della Cappella: impossibile descrivere l'amore e il rispetto nei confronti della nostra Santa che gli sguardi esprimevano in modo così inequivocabile. Secondo la tipica spiritualità orientale, hanno pregato con grande intensità e in modo davvero molto edificante, compiendo numerosi inchini e segni di Croce, e alla fine hanno coronato questo commovente e sentitissimo omaggio alla martire siracusana intonando per Lei un devoto canto in russo.
A chi li interrogava, hanno con fermezza dichiarato che - pur essendo ortodossi - venerano moltissimo Santa Lucia, a conferma che tutto il cristianesimo orientale, non solo greco ma anche russo, non cancella l'antichissimo e radicatissimo culto alla nostra patrona, nonostante la dolorosa divisione fra le nostre Chiese.
Poco prima di morire per la fede sotto la spada dei suoi aguzzini, Lucia profetizzò la pace per la Chiesa di Dio, e quella profezia presto si realizzò con la fine delle persecuzioni: possa Ella essere oggi Luce per ricomporre la piena comunione delle Chiese cristiane, anche grazie all'ecumenica diffusione del Suo culto.
In special modo Santa Lucia, eccezionalmente venerata anche dai protestanti, insieme a tutti i santi venerati sia in Oriente che in Occidente, interceda presso quel Dio che nell'imminenza della Sua Passione redentrice pregò "Padre, che tutti siano uno" affinché torni l'unità!

domenica 12 luglio 2009

IN VACANZA CON SANTA LUCIA

Carissimi, ecco il nostro dono per Voi per le vacanze estive: una meditazione su un versetto evangelico messo in pratica alla perfezione dalla nostra amatissima Santa Lucia, che - prendendo alla lettera la Parola di Gesù - vendette tutti i suoi beni e donò tutte le sue ricchezze ai poveri. Un invito a seguirne l'esempio e ascoltare anche noi l'esortazione di Gesù, un'occasione per meditare e riflettere (e agire poi di conseguenza) in questo periodo di ferie:

"VENDETE CIO' CHE AVETE E DATELO IN ELEMOSINA; FATEVI BORSE CHE NON INVECCHIANO, UN TESORO INESAURIBILE NEI CIELI, DOVE I LADRI NON ARRIVANO E LA TIGNOLA NON CONSUMA" (Luca 12,33)
Sei giovane e reclami una vita ideale, totalitaria, radicale? Senti Gesù. Nessuno al mondo ti chiede tanto. Sei nell'occasione di dimostrare la tua fede e la tua generosità, il tuo eroismo.
Sei maturo e brami un'esistenza seria, impegnata, ma sicura? O anziano e desideri vivere i tuoi ultimi anni abbandonato a chi non inganna, senza preoccupazioni che ti logorano? Vale anche per te questa parola di Gesù.
Essa conclude infatti una serie di esortazioni nelle quali Gesù ti invita a non preoccuparti di ciò che mangerai e vestirai, esattamente come fanno gli uccelli dell'aria che non seminano e i gigli del campo che non filano. Devi bandire perciò dal tuo cuore ogni ansia per le cose della terra, perché il Padre ti ama assai più degli uccelli e dei fiori, e pensa lui stesso a te.
Per questo ti dice:
"VENDETE CIO' CHE AVETE E DATELO IN ELEMOSINA; FATEVI BORSE CHE NON INVECCHIANO, UN TESORO INESAURIBILE NEI CIELI, DOVE I LADRI NON ARRIVANO E LA TIGNOLA NON CONSUMA".
Il Vangelo è, nel suo insieme ed in ogni sua parola, una richiesta totale agli uomini di ciò che sono e di ciò che hanno.
Dio non domandava tanto prima che venisse Cristo. L'Antico Testamento considerava un bene, una benedizione di Dio la ricchezza terrena e, se chiedeva di far elemosina ai bisognosi, era per ottenere benevolenza dall'Onnipotente.
Più tardi, nel giudaismo, il pensiero della ricompensa nell'aldilà era diventato più comune. Un re rispondeva a chi gli rimproverava di sperperare i suoi beni: "I miei avi accumularono tesori per quaggiù, io invece ho accumulato tesori per lassù".
Ora l'originalità della Parola di Gesù sta nel fatto che Lui ti chiede il dono totale, ti domanda tutto. Vuole che tu sia un figlio spensierato, senza preoccupazioni per il mondo, un figlio che si appoggia soltanto su di Lui.
Egli sa che la ricchezza è un enorme ostacolo per te, perché essa occupa il tuo cuore, mentre egli vuole avere tutto lo spazio per sé.
Ecco quindi la raccomandazione:
"VENDETE CIO' CHE AVETE E DATELO IN ELEMOSINA; FATEVI BORSE CHE NON INVECCHIANO, UN TESORO INESAURIBILE NEI CIELI, DOVE I LADRI NON ARRIVANO E LA TIGNOLA NON CONSUMA".
E se non puoi disfarti dei beni materialmente, perché sei legato ad altre persone, o perché la tua posizione ti obbliga ad un contorno dignitoso ed adeguato, certametne, devi staccarti dai beni spiritualmente ed essere nei loro confronti un semplice amministratore. Così, mentre tratti con la ricchezza ami gli altri e, amministrandola per loro, ti fai un tesoro che il tarlo non corrode e il ladro non porta via.
Ma sei certo che devi tenere tutto? Ascolta la voce di Dio dentro di te; consigliati, se non sai decidere. Vedrai quante cose superflue troverai fra ciò che hai. Non tenerle. Da', da' a chi non ha. Metti in pratica la Parola di Gesù: "Vendi ... e da'". Così riempirai le borse che non invecchiano.
E' logico che per vivere nel mondo occorra interessarsi anche di denaro, anche di roba. Ma Dio vuole che ti occupi, non che ti preoccupi. Occupati di quel minimo che è indispensabile per vivere secondo il tuo stato, secondo le tue condizioni.
Per il resto:
"VENDETE CIO' CHE AVETE E DATELO IN ELEMOSINA; FATEVI BORSE CHE NON INVECCHIANO, UN TESORO INESAURIBILE NEI CIELI, DOVE I LADRI NON ARRIVANO E LA TIGNOLA NON CONSUMA".
Paolo VI era veramente povero. Lo ha testimoniato il modo col quale ha voluto essere sepolto: in una povera bara, nella vera terra. Poco prima di morire aveva detto a suo fratello: "Da tempo ho preparato le valigie per quell'impegnativo viaggio".
Ecco, questo devi fare: preparare le valigie.
Ai tempi di Gesù si chiamavano forse borse. Preparale giorno per giorno. Riempile più che puoi di ciò che può essere utile agli altri. Hai veramente ciò che dai. Pensa a quanta fame c'è nel mondo. A quanta sofferenza. A quanti bisogni ...
Riponivi anche ogni atto d'amore, ogni opera in favore dei fratelli.
Compi queste azioni per Lui. DiGlielo nel tuo cuore: per Te. Ed adempile bene, con perfezione. Sono destinate al Cielo, rimarranno per l'eternità.
+ Chiara Lubich