domenica 22 luglio 2012

L'estate degli amici di S. Lucia - 5

Friends of St. Lucy - Summer 2012
Put God at the first place

Mettere Dio al primo posto

"Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po'" (Mc 6,31), dice Gesù nella Liturgia di oggi ai Suoi apostoli, reduci da una "full immersion" senza risparmio d'energie nella loro missione. Elettrizzati ed entusiasti per i successi della loro opera, ora hanno bisogno di fermarsi un poco e stare semplicemente con Gesù.
Ecco qual è il nostro unico vero riposo:
Gesù in mezzo a noi.
A che gioverebbe conquistare il mondo intero se non mettessimo al primo posto e al centro di tutta la nostra esistenza l'unione con Lui?! Rinfrancàti e ristoràti dalla Sua presenza e dalla Sua compagnia, correremo poi con rinnovato vigore a riabbracciare tutta l'umanità, con la quale condividiamo gomito a gomito la splendida avventura della vita umana. E, come Gesù, sapremo avere compassione di ciascun uomo, di quelle folle stanche e sfinite come pecore senza pastore! Ma soltanto a una condizione: che non ci lasciamo trascinare e travolgere dagli affetti umani, e che invece mettiamo Dio al primo posto. Solo Lui. 

sabato 21 luglio 2012

L'estate degli amici di S. Lucia - 4

Friends of St. Lucy - Summer 2012
Live the Word of God with the simplicity of the "children"

Vivi la Parola di Dio
con la semplicità dei 'piccoli'

Breve e semplice messaggio quello di oggi: Gesù, che loda il Padre perché ha tenuto le cose del Regno nascoste ai superbi (i 'sapienti' del mondo) e le ha rivelate ai semplici e ai piccoli, perché così Gli è piaciuto nella Sua bontà, ci mostra l'esempio di Lucia, piccola e indifesa fanciulla dell'antica Siracusa romana agli inizi del IV secolo, che vive e proclama a tutti la Parola di Dio, lampada per i suoi passi e luce sul suo cammino, scudo di difesa e arma per vincere il male. Piccola grande Lucia, aiutaci a incarnare nella nostra vita la Parola di Dio con la stessa semplicità che ha guidato te sino alla santificazione e all'oblazione del martirio!

venerdì 20 luglio 2012

L'estate degli amici di S. Lucia - 3

Friends of St. Lucy - Summer 2012
"Don't be afraid to share the Word of God"

"Non aver paura d'annunciare la Parola di Dio"
Oggi, carissimi amici, contempliamo la nostra amata Lucia nel suo coraggio e nella sua franchezza ("parrhesìa") manifestata soprattutto durante l'interrogatorio che ha dovuto subire dinanzi al magistrato Pascasio e che precedette il suo glorioso martirio.
Le risposte di Lucia al processo sono tutte intrise di Parola di Dio, una Parola per anni già ruminata, assimilata, meditata, pregata, messa in pratica e trasformata in vita concreta, in santità di vita. Dai Salmi ai Vangeli, alle Epistole degli Apostoli Paolo e Giacomo, le parole che Lucia pronuncia senza paura affrontando il suo persecutore sono una catena di riferimenti biblici: le lodi di Dio sulla sua bocca e la spada a doppio taglio nella sua mano, dice di Lei e di tutti i santi il salmo 149, e quella "spada a doppio taglio", che penetra sin nel più intimo dell'animo umano, è proprio la Parola di Dio.
"Infatti la Parola di Dio è viva, efficace e più tagliente d'ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore"
(Lettera agli Ebrei 4,12)

giovedì 19 luglio 2012

L'estate degli amici di S. Lucia - 2

Friends of S. Lucy - Summer 2012

"Let's turn all our worries over to God"

Gettiamo ogni nostra preoccupazione in Dio

Dear friends, cari amici,
la Parola di Dio ci invita ed esorta non soltanto a confidare e sperare in Lui, ma ancor di più a "gettare" tutti i nostri affanni, i motivi di ansia e preoccupazione, le inquietudini e ogni sollecitudine nel Signore, certi del Suo Amore per noi. "Gettare" vuol dire proprio allontanare da sé con forza e decisione, per non pensarci più, per non ricadere in quell'ansietà tipica proprio di chi non si sta fidando pienamente di Colui nel cui Cuore ogni nostro problema può trovare soluzione.

La piccola Lucia, nobile vergine siracusana del IV secolo, così seppe affrontare una penosa preoccupazione, che poteva umanamente essere motivo d'angoscia: la grave malattia della madre Eutichia. Lucia era già rimasta orfana di padre sin da bambina, ed era figlia unica: non aveva altri al mondo se non la mamma. Ma aveva Gesù Cristo, il Suo celeste Sposo, già scelto come centro di tutta la sua vita, perché già Lui per primo le aveva manifestato il Suo Amore e la Sua predilezione per lei, e la chiamata a seguirLo.
Avevano già invocato l'aiuto dei migliori medici, erano già ricorse a tutti i mezzi umani per curare l'infermità di Eutichia, ma invano.
Ma ecco, nel cuore di Lucia, che amava "meditare la Legge del Signore notte e giorno", l'eco della Parola di Dio che le sussurrava, dolcemente ma decisamente: "Getta sul Signore il tuo affanno ed Egli ti darà sostegno" (Sal 55,23), "Gettate in Lui ogni vostra preoccupazione perché Egli ha cura di voi" (1Pt 5,7).
Ed ecco la luce, la soluzione: Lucia decide di lasciare che soltanto Dio si prenda cura della madre, e le propone di recarsi in pellegrinaggio nella vicina Catania presso il sepolcro di Sant'Agata, vergine protomartire catanese (+ 251), per implorare il miracolo della guarigione.
E sarà un viaggio sconvolgente, che cambierà la vita delle due donne: Eutichia guarisce perfettamente, Sant'Agata appare in visione a Lucia comunicandole i favori celesti dei quali è stata giudicata degna, Lucia dichiara alla madre di voler finalmente realizzare il suo sogno di donare tutte le proprie ricchezze ai poveri e così servire soltanto Dio e la Sua Santa Chiesa.

Lucia aveva "gettato" in Dio quel macigno che le opprimeva il cuore, e una scia di luce e santità si è spalancata nella sua vita.
Sta a noi provare a fare lo stesso!

martedì 17 luglio 2012

PAROLA DI VITA - LUGLIO 2012

«A chi ha sarà dato e sarà nell'abbondanza; e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha» (Mt 13,12)

Meditazione di Chiara Lubich

Con queste parole Gesù risponde ai suoi discepoli che gli avevano chiesto perché parlasse in parabole. Egli spiega che non a tutti è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli, ma solo alle persone ben disposte, a quelle che accolgono le sue parole e le vivono.

Fra i suoi ascoltatori ci sono, infatti, alcuni che chiudono volontariamente occhi e orecchie per cui «pur vedendo non vedono, e pur udendo non odono e non comprendono» (Mt 13,13). Sono coloro che vedono e ascoltano Gesù, ma, pensando di conoscere già tutta la verità, non credono alle sue parole e ai fatti che le confermano. E così finiscono per perdere anche quel poco che hanno.

«A chi ha sarà dato e sarà nell'abbondanza; e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha».

Quale è dunque il significato di questa frase di Gesù? Egli ci invita ad aprire il nostro cuore alla Parola che è venuto ad annunciarci, e di cui ci chiederà conto alla fine della vita.

Gli scritti evangelici ci mostrano come l'annuncio di questa Parola sia al centro di tutti i desideri e di tutta l'attività di Gesù. Noi lo vediamo recarsi di villaggio in villaggio, per le strade, per le piazze, per le campagne, nelle case, nelle sinagoghe ad annunciare il messaggio della salvezza, rivolgendosi a tutti, ma specialmente ai poveri, agli umili, a quelli che erano stati emarginati. Egli paragona la sua Parola alla luce, al sale, al lievito, ad una rete calata in mare, al seme gettato nel campo; e darà la vita perché il fuoco, che la Parola contiene, divampi.

«A chi ha sarà dato e sarà nell'abbondanza; e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha».

Dalla Parola, che egli ha annunciato, Gesù si aspetta la trasformazione del mondo. Di conseguenza, egli non accetta che di fronte a questo annuncio si possa restare neutrali o tiepidi o indifferenti. Non ammette che un dono così grande, una volta ricevuto, possa rimanere inoperoso.

E per sottolineare questa sua esigenza, Gesù riafferma qui una sua legge che sta alla base di tutta la vita spirituale: se uno mette in pratica la sua Parola, egli lo introdurrà sempre più nelle ricchezze e nelle gioie incomparabili del suo regno; al contrario, se uno trascura questa Parola, Gesù gliela toglierà e l'affiderà ad altri per farla fruttificare.

«A chi ha sarà dato e sarà nell'abbondanza; e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha».

Questa Parola di vita ci mette in guardia quindi contro una grave mancanza in cui potremmo cadere: quella di accogliere il Vangelo, facendolo magari solo oggetto di studio, di ammirazione, di discussione, ma senza metterlo in pratica.

Gesù invece si aspetta da noi che accogliamo la Parola e che la incarniamo dentro di noi, facendola diventare quella forza che informa tutte le nostre attività e così, attraverso la testimonianza della nostra vita, sia quella luce, quel sale, quel lievito che a poco a poco trasforma la società.

Prendiamo allora in evidenza durante questo mese una fra le tante Parole di vita del Vangelo e mettiamola in pratica. Arricchiremo la nostra gioia con altra gioia.

(Chiara Lubich)

sabato 14 luglio 2012

L'estate degli amici di S. Lucia - 1

Carissimi amici del nostro blog e devoti tutti di S. Lucia, con grande gioia la nostra redazione riparte con una nuova rubrica, dopo un po' di tempo di sosta (eh sì, la rete del web è ormai sovraccarica di parole, e forse dovremmo tutti fermarci un po' a riflettere sulle cose davvero importanti da scrivere, lasciando il dovuto spazio al silenzio, all'ascolto e alla lettura!). Le temperature elevate di questi caldi giorni estivi ci hanno suggerito l'idea di "rinfrescarci" un po' spiritualmente, abbeverandoci alle fresche acque della fonte della nostra fede: Gesù Cristo! E così è nata l'idea di aprire una nuova rubrica: "L'estate degli amici di S. Lucia", per trascorrere insieme a voi questa stagione, di vacanza o di lavoro, nutrendoci di brevi ma profondi aiuti spirituali, attraverso pensieri, meditazioni e riflessioni. La vergine martire Lucia, santa della luce, ci accompagnerà ancora una volta in questo cammino, con il fulgidissimo esempio della sua vita, e le perle offerte dalla meditazione delle sue gesta raccontate negli Atti latini e greci renderanno prezioso anche questo tempo dell'anno. Allora buona estate, carissimi, vi diamo appuntamento quotidiano qui, sul nostro e vostro blog, e... sempre viva S. Lucia!!!

Il pensiero di oggi: "Testimoniare Dio in ogni situazione"
Lucia era una fanciulla, una vergine orfana di padre, di nobili origini ma priva di tante sicurezze sociali che una ragazza nubile non poteva facilmente trovare nella società romana del suo tempo. Ci voleva proprio tanto coraggio per affrontare il suo pretendente, che già aveva stipulato con la madre di lei, Eutichia, un accordo che impegnava i due futuri sposi, e per negargli d'improvviso le nozze da lui tanto attese, con un netto e definitivo rifiuto. Lucia sapeva di rischiare la vita. Ma forse quel giorno pensò: "devo testimoniare Dio anche in questa situazione così difficile", e per coerenza con la propria scelta di vita, che significava la sua totale donazione e consacrazione a Dio, non esitò ad opporsi alle pretese del suo spasimante e alle convenzioni sociali che, senza interpellarla, avevano già ipotecato il suo futuro, ma illudendosi, perché i piani di Dio orientavano la vita di questa fanciulla verso una gloria fino a quel momento impensabile. Anche a noi la vita quotidiana richiede talvolta di ribaltare le convenzioni, per testimoniare davvero l'amore di Dio in noi in ogni situazione: se ci fidiamo di compiere con questo scopo anche salti nel buio, vedremo che - così come è accaduto Lucia - si riveleranno invece balzi nella luce!