martedì 13 settembre 2005

IL CORPO DI SANTA LUCIA

Carissimi amici di Santa Lucia, innanzitutto ben ritrovati sul nostro blog! Rinnoviamo il caloroso invito per tutti i visitatori a lasciare un commento (anche anonimo, purché civile e rispettoso). Infatti un blog non è solo un sito da consultare, ma è principalmente un dialogo tra tutti i suoi visitatori. Devoti di Santa Lucia, sparsi in tutto il mondo, scriveteci: potete parlare di tutto, naturalmente riguardo Santa Lucia, alla Quale è dedicato questo blog, e "per la Quale non esiste un elogio abbastanza degno" (epigrafe di Euskia, Siracusa). Oggi è il giorno 13 del mese, ricordiamoci di Santa Lucia, che subì il martirio proprio un giorno 13. Ma comunque i veri devoti pensano a Lei tutti i giorni dell'anno, e parlano con Lei continuamente...
Dunque, come avete letto nel titolo di questo messaggio, oggi parliamo del Corpo di Santa Lucia.

Nel momento in cui Lucia rese lo spirito, dopo aver coraggiosamente subìto il martirio per il Suo amatissimo Gesù, il Suo Corpo fu amorevolmente e devotamente raccolto da mani pietose, certamente femminili (si trattò senz'altro della madre Eutichia e di altre pie donne, forse le altre vergini cristiane), e ricevette una decorosa sepoltura nello stesso luogo dove, prodigiosamente immobile, aveva affrontato il martirio. Il Corpo della purissima fanciulla fu riposto in un arcosolio, cioè una nicchia ad arco scavata nel tufo delle catacombe e usata come sepolcro. Le catacombe di Siracusa sono antichissime e sono le più estese al mondo insieme a quelle di Roma, il che testimonia l'eccezionale fioritura del cristianesimo sin dalle origini nell'importante metropoli magnogreca al centro del Mediterraneo. Ebbene, le catacombe nelle quali fu sepolta Santa Lucia (che sono le più grandi della città) presero da Lei anche il nome, e attorno al Suo sepolcro si sviluppò una serie numerosa di altre tombe, perché tutti i cristiani volevano essere seppelliti accanto al Corpo di Lucia, quasi per partecipare meglio alla Sua gloria eterna. La madre Eutichia e altre pie donne, poi, si dedicarono a custodire e sorvegliare incessantemente il luogo in cui riposavano le Spoglie dell'invitta Martire siracusana, sul quale sorse una basilica in Suo onore per accogliere devoti e pellegrini. Già ai tempi del papa San Gregorio Magno, esisteva presso il sepolcro anche un monastero di benedettini, nel quale fiorirono anche diversi santi, tra i quali San Zosimo. Zosimo, nel monastero, ricopriva il fortunato compito di custode del sepolcro di Santa Lucia, della Quale egli era devotissimo: e Lucia gli apparve più volte presso il sepolcro, per dargli alcuni insegnamenti di vita che il frate seguì fedelmente. In seguito Zosimo divenne abate del monastero, e per la santità della sua vita fu nominato vescovo di Siracusa a furor di popolo. Nell'878 Siracusa fu invasa dai Saraceni, i quali distruggevano ogni traccia di cristianesimo: quindi i siracusani presero il Corpo di Santa Lucia dal sepolcro, luogo sempre al centro dell'attenzione, e lo nascosero in un luogo tuttora segreto per sottrarlo alla furia degli invasori. Nel 1039, il generale bizantino Giorgio Maniace, come ricompensa per aver liberato Siracusa dagli Arabi, pretese il Corpo della Santa, e lo portò con sé a Costantinopoli, capitale dell'impero, insieme ai Corpi di Sant'Agata di Catania e altri santi siciliani, per farne dono all'imperatrice Teodora. A Siracusa, la patria di Santa Lucia, rimasero solo le Sue Vesti, che oggi si venerano nel Duomo della città: precisamente si tratta di una tunica, due scarpette e un velo, che molto probabilmente coincide con quello che coprì il Capo di Lucia al momento della crudele decapitazione. Nel 1204, durante la quarta crociata, il doge Enrico Dandolo prelevò il Corpo di Santa Lucia da Costantinopoli e lo trasportò, quale prezioso bottino, a Venezia, dove già era affermato il culto della Martire ed esisteva anche una chiesa a Lei dedicata. Giunto a Venezia, il Corpo di Santa Lucia fu sistemato nella chiesa di San Giorgio Maggiore, dove ogni anno il 13 dicembre si recavano moltitudini di pellegrini a renderGli omaggio. Nel 1280, per agevolare il flusso dei pellegrini, il Corpo di Lucia fu trasferito nella chiesa più centrale dell'Annunziata. Nel 1313 fu finalmente consacrata una nuova chiesa dedicata a Santa Lucia, e vi fu sistemato anche il Suo Corpo. Nel 1860, a causa della demolizione della stessa chiesa in favore della costruzione della stazione ferroviaria "Santa Lucia", il Corpo della Santa fu traslato nella vicina chiesa di San Geremia, poi denominata chiesa dei Santi Geremia e Lucia, dove tuttora si venera. Nel 1981, alcuni delinquenti della malavita veneta trafugarono sacrilegamente a mano armata il Corpo della Santa, che fu poi miracolosamente ritrovato dalla polizia proprio nella notte del 13 Dicembre dello stesso anno, festa della Santa. Il Corpo è meravigliosamente incorrotto, nonostante le sconvolgenti peripezie della sua storia: sono ancora visibili la pelle, le unghie, il cuoio capelluto. Purtroppo, però, non è totalmente integro: nel corso dei secoli, molti frammenti sono stati sottratti al Corpo e inviati a chiese di tutto il mondo che richiedevano Reliquie di Santa Lucia, secondo un'antica usanza, per certi versi pia ma per altri versi forse deplorevole, di sminuzzare e distribuire "per devozione" i resti mortali dei santi, anziché lasciarli riposare in pace nel proprio sepolcro. Anche Siracusa, la città natale di Lucia, ha ricevuto nel tempo alcune Sue Reliquie, che sono oggetto di profonda venerazione e sono custodite gelosamente nel Duomo. Ma il sogno dei concittadini di Lucia d'ogni tempo è sempre quello di poter vedere il ritorno definitivo in patria dell'intero Corpo della Verginella, un Corpicino minuto che fu torturato in vita e che neanche dopo la sepoltura ebbe pace.
L'EVENTO PIU' BELLO: LA REALIZZAZIONE DEL SOGNO!
Lo scorso 15 Dicembre 2004, durante i solenni festeggiamenti per il XVII Centenario del Martirio di Santa Lucia, questo sogno siracusano, seppur brevemente (soltanto una settimana), si è realizzato: dopo 965 anni, il Corpo di Lucia ha finalmente toccato ancora la terra di Siracusa, la Sua città! Era trascorso quasi un millennio di attesa, in cui innumerevoli generazioni di siracusani avevano sognato ciò che solo la generazione presente ha vissuto: e il sogno è diventato realtà! LUCIA, SPONSA CHRISTI, OMNIS PLEBS TE EXPECTAT (Lucia, Sposa di Cristo, tutto il popolo ti attende): questa frase, tratta da un'antifona liturgica luciana e leggibile nella Cripta del Sepolcro di Santa Lucia a Siracusa, esprime il sentimento più profondo di ogni vero siracusano.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

una domanda : ma quando torna S.Lucia con il suo corpo a Siracusa?

Amici di Santa Lucia ha detto...

Ringraziamo il nostro anonimo amico che ci ha scritto: ciao, grazie e benvenuto nel nostro blog! Tra l'altro, hai un primato che ti renderà molto orgoglioso: sei il primo visitatore del blog che ci ha scritto!!! WOW! Bene, adesso, a parte gli scherzi, veniamo alla tua bellissima domanda. Nessuno sa rispondere purtroppo, possiamo solo dirti che visti i risultati positivi dell'eccezionale evento giubilare dello scorso dicembre, c'è ormai un clima sereno di fiducia e stima reciproca nei rapporti tra le Chiese di Venezia e di Siracusa. Questo è già molto: studiando bene la storia passata, ci accorgiamo che un così grande esempio di fraternità tra le due Chiese che "contendono" il Corpo di Santa Lucia è un vero miracolo. E' un miracolo per il quale la nostra dolcissima celeste protettrice ha pregato intensamente, perché ama i Suoi devoti e gioisce nel vederli fratelli! Preghiamo anche noi che il miracolo (possibilmente definitivo, diciamo noi siracusani...) del ritorno del Corpo della Santa in patria si possa ripetere presto!

Anonimo ha detto...

Bella l'idea del blog, sono siracusano, volevo saperne di più ed ho letto sul vostro blog la storia del corpo. Volevo precisare però la mancanza delle fonti, molte cose sembrano romanzate (es. la conservazione del velo che S. Lucia indossava durante la decapitazione: mi sembra un'affermazione azzardata, se non sbaglio santa Lucia non fu nemmeno decapitata), troppi "sè" e troppi "probabilmente" "sicuramente". Mi ha lasciato perplesso pure la seguente affermazione " Nel 1981, alcuni delinquenti della malavita veneta trafugarono sacrilegamente a mano armata il Corpo della Santa" a mano armata? malavita veneta? Se non sbaglio il corpo scomparve e venne poi ritrovato in un sacco di plastica, avete sottolineato malavita veneta per sottolineare che noi siracusani non siamo colpevoli? Scusatemi se sono stato un pò severo, è che non ho mai trovato notizie sulla nostra cara santa così dettagliate! Sarausana Jè! W Santa Lucia!

Anonimo ha detto...

Parlando con amici di questa discussione sul blog, sono venuto a conoscenza che il furto del corpo è stato attribuito alla mala del brenta (organizzazione della malavita veneta). Scusate, io sapevo che fu un mistero e che in quei giorni a Siracusa si pensava fosse stato qualche devoto conterraneo. Sapete altro riguardo questo furto? Venne ammesso questo furto dal pentito boss della mala del brenta?

Amici di Santa Lucia ha detto...

Caro amico siracusano, innanzi tutto ti chiediamo scusa per il ritardo con cui rispondiamo al tuo messaggio (essendo anonimi, non sappiamo se entrambi gli ultimi due messaggi sono della stessa persona). Ti siamo infinitamente grati per le tue puntuali osservazioni su quanto letto sul blog: è un segno della tua profonda devozione a Santa Lucia, che ti rende assetato di conoscere i fatti reali che La riguardano, e per noi questa è la cosa più bella. Siamo sempre lusingati e onorati di trovare persone così appassionate tra i nostri visitatori. Per quanto riguarda le tue domande: la decapitazione di Santa Lucia è attestata dagli atti greci (mentre gli atti latini parlano di iugulazione, cioè di un pugnale conficcato in gola), quindi è un'ipotesi altamente probabile storicamente. I "se", le "ipotesi" e i "probabilmente" sono inevitabili anche per gli storici più documentati, quando si parla di fatti ormai troppo lontani nel tempo e dei quali molte fonti, purtroppo, sono andate perdute. E' proprio la prudenza di usare i "forse" che ti garantisce l'onestà di un racconto storico, mentre il romanzo - che non si sente tenuto a dire solo la verità - adotta la finzione letteraria di presentare fatti ipotetici in termini certi. Sulle responsabilità del trafugamento del corpo di Santa Lucia furono fatte serie indagini a Venezia e il coinvolgimento della mala del Brenta è da tempo stato confermato. Nessun siracusano è responsabile di tale reato.

Anonimo ha detto...

imparato molto