martedì 1 dicembre 2009

La festa di S. Lucia a Siracusa

A grande richiesta dei visitatori del blog, volentieri ripubblichiamo un articolo informativo che un anno fa piacque molto, sulle peculiarità dei festeggiamenti siracusani in onore di S. Lucia, in questo clima di festa ormai entrato a pieno titolo nel vivo!

S. Lucia è siracusana e prima di morire aveva profetizzato ai suoi concittadini che erano presenti al martirio: “E come i catanesi hanno in venerazione la beata Agata, così anche voi onorerete me per grazia del Signore nostro Gesù Cristo, osservando di cuore i Suoi comandamenti”. Queste sono le ultime parole di Lucia, il suo testamento spirituale, il messaggio d’amore ai suoi diletti concittadini, sigillo di un vincolo fortissimo e duraturo. La profezia si avverò subito: i siracusani scelsero proprio Lucia, tra i numerosi martiri che nella nostra città testimoniarono fino alla morte eroica la loro fede cristiana sin dai primissimi secoli, come loro principale modello di cristianesimo autentico e come protettrice e patrona. Il famoso epitafio di Euskia, iscrizione funebre in greco scoperta dall’archeologo Paolo Orsi nel 1894 nelle catacombe siracusane di S. Giovanni evangelista, testimonia che già nel IV secolo, cioè lo stesso secolo in cui Lucia subì il martirio, si celebrava la festa della santa a Siracusa, per non parlare delle altre testimonianze storiche sulla diffusione del suo culto – già nello stesso periodo – perlomeno fino a Ravenna. Quindi la festa di S. Lucia di Siracusa ha il primato come antichità d’istituzione e come longevità. Ma certo ciò non basta: la festa di Siracusa è unica nel suo genere e si differenzia da tutte le altre feste patronali e religiose della Sicilia, anche della stessa provincia aretusea. Essa presenta difatti caratteristiche sue proprie che la contraddistinguono e non si trovano altrove: è una festa ricchissima di tradizioni antichissime e altamente significative, che è bene conoscere. Ma prima delle tradizioni, da quella più devozionale a quella più folclorica, la cosa più importante, che nessuno può osare sminuire o addirittura negare, è che l’amore sincero, appassionato e smisurato che i siracusani nutrono con tutto il proprio essere nei confronti di S. Lucia non è secondo a quello di nessuno e non deve invidiare quello di nessun altro.