Benvenuti nel 1° blog dedicato a S. LUCIA VERGINE E MARTIRE (Siracusa, fine III sec. - 13 dicembre 304). Realizzato dai devoti siracusani, in ricordo della storica VISITA DEL CORPO DI S. LUCIA A SIRACUSA (15-22 dicembre 2004, nel 17° Centenario del Martirio). Email redazione: amicisantalucia@yahoo.it. VIVA S. LUCIA!
domenica 27 dicembre 2009
DOMANI TRADIZIONALE COMMEMORAZIONE TERREMOTO 1908
giovedì 24 dicembre 2009
CRISTO E' NATO PER NOI: VENITE, ADORIAMO
Celebriamo il Santo Natale del Signore nell’attesa della Sua seconda venuta!
Gloria a Dio! Pace agli uomini! Auguri a tutti voi!
I Profeti e la Chiesa cantano unanimi il felicissimo annunzio:
“Ritornerà il nostro Dio e avrà ancora pietà di noi. Calpesterà le nostre colpe e getterà in fondo al mare tutti i nostri peccati” - “Dio è la mia salvezza; io confiderò, non avrò mai timore, perché mia forza e mio canto è il Signore”
Dopo aver udito un così lieto annunzio, non dovremo mai più perdere la gioia, la speranza e la pace!
Buon Natale!
martedì 22 dicembre 2009
Cinque anni fa il Corpo di S. Lucia ripartiva da Siracusa
Torna, Lucia:
omnis plebs Te expectat!
martedì 15 dicembre 2009
5° ANNIVERSARIO DEL RITORNO DEL CORPO DI S. LUCIA A SIRACUSA
lunedì 14 dicembre 2009
INFRA OCTAVAM 2009: S. Lucia di Siracusa, festa unica al mondo
L'ostensione del simulacro-reliquiario di S. Lucia,
domenica 13 dicembre 2009
LA PREGHIERA DEL MESE - DICEMBRE 2009 "SPECIALE FESTA DI S. LUCIA"
CIELO E TERRA FESTEGGIANO IL "DIES NATALIS" DI SANTA LUCIA
Auguri di una felicissima festa di Santa Lucia a tutti!
sabato 12 dicembre 2009
IL GRANDE GIORNO E' ARRIVATO: VIVA SANTA LUCIA!!!
giovedì 10 dicembre 2009
FESTA DI S. LUCIA 2009 - UNA NOVITA' DA SIRACUSA AL MONDO
mercoledì 9 dicembre 2009
Un nuovo atto d'amore dei Siracusani per Lucia
domenica 6 dicembre 2009
Una festa unica al mondo: le novità dell'edizione 2009
venerdì 4 dicembre 2009
Tredicina di S. Lucia 2009
martedì 1 dicembre 2009
La festa di S. Lucia a Siracusa
S. Lucia è siracusana e prima di morire aveva profetizzato ai suoi concittadini che erano presenti al martirio: “E come i catanesi hanno in venerazione la beata Agata, così anche voi onorerete me per grazia del Signore nostro Gesù Cristo, osservando di cuore i Suoi comandamenti”. Queste sono le ultime parole di Lucia, il suo testamento spirituale, il messaggio d’amore ai suoi diletti concittadini, sigillo di un vincolo fortissimo e duraturo. La profezia si avverò subito: i siracusani scelsero proprio Lucia, tra i numerosi martiri che nella nostra città testimoniarono fino alla morte eroica la loro fede cristiana sin dai primissimi secoli, come loro principale modello di cristianesimo autentico e come protettrice e patrona. Il famoso epitafio di Euskia, iscrizione funebre in greco scoperta dall’archeologo Paolo Orsi nel 1894 nelle catacombe siracusane di S. Giovanni evangelista, testimonia che già nel IV secolo, cioè lo stesso secolo in cui Lucia subì il martirio, si celebrava la festa della santa a Siracusa, per non parlare delle altre testimonianze storiche sulla diffusione del suo culto – già nello stesso periodo – perlomeno fino a Ravenna. Quindi la festa di S. Lucia di Siracusa ha il primato come antichità d’istituzione e come longevità. Ma certo ciò non basta: la festa di Siracusa è unica nel suo genere e si differenzia da tutte le altre feste patronali e religiose della Sicilia, anche della stessa provincia aretusea. Essa presenta difatti caratteristiche sue proprie che la contraddistinguono e non si trovano altrove: è una festa ricchissima di tradizioni antichissime e altamente significative, che è bene conoscere. Ma prima delle tradizioni, da quella più devozionale a quella più folclorica, la cosa più importante, che nessuno può osare sminuire o addirittura negare, è che l’amore sincero, appassionato e smisurato che i siracusani nutrono con tutto il proprio essere nei confronti di S. Lucia non è secondo a quello di nessuno e non deve invidiare quello di nessun altro.
PAROLA DI VITA - DICEMBRE 2009
Seguendo il luminoso esempio della giovane Lucia, nostra patrona, e per vivere bene la sua solenne e gioiosa festa, troviamo nella Parola di Dio, luogo privilegiato della presenza reale di Dio nella nostra storia personale e in quella di tutta l'umanità, la Luce che deve risplendere per la gloria del nostro Padre che è nei cieli. Buona tredicina a tutti!
“Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli” (Matteo 5,16)
La luce si manifesta nelle “opere buone”. Essa risplende attraverso le opere buone che compiono i cristiani.
Mi dirai: ma non solo i cristiani compiono opere buone. Altri collaborano al progresso, costruiscono case, promuovono la giustizia…
Hai ragione. Il cristiano certamente fa e deve fare anche lui tutto questo, ma non è solo questa la sua funzione specifica. Egli deve compiere le opere buone con uno spirito nuovo, quello spirito che fa sì che non sia più lui a vivere in se stesso, ma Cristo in lui.
L’evangelista, infatti, non pensa solo a degli atti di carità isolati (come visitare i prigionieri, vestire gli ignudi o come tutte le opere di misericordia attualizzate alle esigenze di oggi) ma pensa all’adesione totale della vita del cristiano alla volontà di Dio, così da fare di tutta la propria vita un’opera buona.
Se il cristiano fa così, egli è “trasparente” e la lode che si darà per quanto compie non arriverà a lui, ma a Cristo in lui, e Dio, attraverso di lui, sarà presente nel mondo. Il compito del cristiano è dunque lasciar trasparire questa luce che lo abita, essere il “segno” di questa presenza di Dio fra gli uomini.
“Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli”
Se l’opera buona del singolo credente ha questa caratteristica, anche la comunità cristiana in mezzo al mondo deve avere la medesima specifica funzione: rivelare attraverso la sua vita la presenza di Dio, che si manifesta là dove due o tre sono uniti nel suo nome, presenza promessa alla Chiesa fino alla fine dei tempi.
La Chiesa primitiva dava grande rilievo a queste parole di Gesù. Soprattutto nei momenti difficili, quando i cristiani venivano calunniati, allora li esortava a non reagire con la violenza. Il loro comportamento doveva essere la migliore confutazione del male che si diceva contro di loro.
Si legge nella lettera a Tito: “Esorta i più giovani ad essere assennati, offrendo te stesso come esempio in tutto di buona condotta, con purezza di dottrina, dignità, linguaggio sano e irreprensibile, perché il nostro avversario resti confuso, non avendo nulla di male da dire sul conto nostro” .
“Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli”
E’ la vita cristiana vissuta che è luce anche al giorno d’oggi per portare gli uomini a Dio.
Ti narro un fatterello.
Antonietta è sarda, ma per lavoro s’è portata in Francia, a Grenoble. E’ impiegata in un ufficio dove molti non hanno voglia di lavorare. Poiché è cristiana e vede in ciascuno Gesù da servire, aiuta tutti ed è sempre calma e sorridente. Spesso qualcuno si arrabbia, alza la voce e si sfoga con lei, prendendola in giro: “Giacché hai voglia di lavorare, prendi, batti a macchina anche il mio lavoro!”.
Lei tace e sgobba. Sa che non sono cattivi. Probabilmente ognuno ha i suoi crucci.
Un giorno il capufficio va da lei mentre gli altri sono assenti e le chiede: “Ora mi deve dire come fa a non perder mai la pazienza, a sorridere sempre”. Lei si schermisce dicendo: “Cerco di stare calma, di prendere le cose dal verso buono”.
Il capufficio batte un pugno sulla scrivania ed esclama: “No, qui c’entra Dio sicuramente, altrimenti è impossibile! E pensare che a Dio io non ci credevo!”.
Qualche giorno dopo Antonietta è chiamata in direzione, dove le dicono che sarà trasferita in un altro ufficio “affinché – continua il direttore – lo trasformi come ha fatto con quello dov’è ora”.
“Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli”
Chiara Lubich
domenica 15 novembre 2009
FESTA DI S. LUCIA 2009 - IL PROGRAMMA
Venerdì 27 novembre, ore 18.00: in arcivescovado, incontro delle portatrici delle reliquie e dei portatori del simulacro di S. Lucia col nostro arcivescovo.
DAL 30 NOVEMBRE AL 12 DICEMBRE: LA “TREDICINA DI S. LUCIA”
Antica e ininterrotta tradizione, è un periodo di intensa preparazione spirituale di tutta la città alla solennità del 13 dicembre, per così dire una piccola “quaresima” o “avvento” luciano.
Nei giorni feriali, nella Cappella di S. Lucia in Duomo: S. Rosario alle ore 17.30 e S. Messa alle 18.00, seguita dalla pia pratica della tradizionale “coroncina” di S. Lucia e dal rito del bacio alla Sacra Reliquia.
Nei giorni festivi: Ss. Messe alle 8.00, 10.30, 12.00 e 19.00, S. Rosario alle 18.30.
La sera dell’8 dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione della B. V. Maria, si rinnoverà la suggestiva tradizione del passaggio, dalla piazza del Duomo, della processione mariana cittadina, quasi un “incontro” tra Maria e Lucia, alla vigilia del triduo in cui verrà “svelato” il simulacro della taumaturga Patrona.
Domenica 6 dicembre, “giornata della carità di S. Lucia”, a ricordo del Suo generoso dedicarsi ai poveri, tradizionale appuntamento alla mensa della Caritas in Ortigia (via Nome di Gesù).
Dal 9 all’11 dicembre, solenne triduo con l’esposizione delle Sacre Reliquie e del simulacro argenteo della S. Patrona nella Sua Cappella dalle ore 7.30 alle 20.00 (Ss. Messe: ore 10.30 e 18.00)
Giovedì 10 dicembre, “giornata del non vedente”: fraterno omaggio della Deputazione di S. Lucia durante la S. Messa vespertina.
Sabato 12 dicembre, solenne vigilia di S. Lucia, e per antichissima tradizione giornata di digiuno: ore 8.00 S. Messa; ore 11.30 traslazione del simulacro dalla Cappella e intronizzazione sull’Altare maggiore; ore 19.00 solenni primi vespri pontificali della solennità di S. Lucia, officiati da S. E. mons. Salvatore Pappalardo, arcivescovo metropolita di Siracusa, e benedizione della tradizionale “cuccìa”, dolce a base di grano bollito di densissimo significato storico-religioso e reminiscenze bibliche, col quale i devoti concludono il digiuno vigiliare; distribuzione delle “candele di S. Lucia”.
DOMENICA 13 DICEMBRE: SOLENNITA’ DI S. LUCIA V. E M. SIRACUSANA
Ore 7.00: S. Messa dell’aurora;
ore 8.00: S. Messa mattutina;
ore 10.30: solenne concelebrazione eucaristica con il panegirico di S. Lucia presieduta da S. E. mons. Paolo Urso, vescovo di Ragusa;
ore 15.30: processione delle Sacre Reliquie e del simulacro-reliquiario di S. Lucia dal duomo alla basilica del Suo S. Sepolcro (percorso: via Picherali, passeggio Aretusa, via Ruggero Settimo, largo Porta Marina, via Savoja, largo XXV luglio, piazzale Pancali, corso Umberto I, viale Regina Margherita, via dell’Arsenale, viale Piave, via Ragusa e piazza S. Lucia) e S. Messa all’arrivo.
Durante il solenne ottavario in basilica: Ss. Messe alle ore 8.00, 9.00, 10.30, 12.00, 17.30 e 19.00; Compieta alle ore 22.30. Venerdì 18, alle ore 16.30, tradizionale pellegrinaggio penitenziale (“il perdono”) dalla chiesa di S. Rita alla basilica di S. Lucia.
DOMENICA 20 DICEMBRE: OTTAVA DI S. LUCIA
Ore 10.30: solenne concelebrazione eucaristica presieduta da S. E. mons. Giuseppe Costanzo, arcivescovo emerito di Siracusa, alla presenza della delegazione svedese, dei Vigili del Fuoco e della comunità luciana di Carlentini.
Ore 16.00: processione delle Sacre Reliquie e del simulacro-reliquiario di S. Lucia dalla basilica al duomo (percorso: via Ragusa, via Dinologo, piazza della Vittoria, santuario Madonna delle lacrime, ospedale generale Umberto I, corso Gelone, via Catania, corso Umberto I, piazzale Pancali, largo XXV luglio, corso Matteotti, piazza Archimede, via Roma, via Minerva e piazza del Duomo) e solenne rito della reposizione del simulacro in Cappella.
- Lunedì 28 dicembre: commemorazione del terremoto del 1908 (esposizione delle reliquie e del simulacro in cappella)
- Sabato 9 gennaio 2010: festa della dedicazione del duomo (esposizione delle reliquie e del simulacro in cappella)
(il presente programma potrà subire alcune modifiche)
venerdì 13 novembre 2009
OTTAVARIO 2009 REGOLARMENTE IN BASILICA
LA PREGHIERA DEL MESE - NOVEMBRE 2009
In preparazione alla Solennità di S. Lucia V. e M. Siracusana, proponiamo la seguente Orazione alla S. Patrona:
O gloriosa Santa Lucia, martire della fede e splendore di purezza, a te che da secoli sei invocata quale patrona della vista, magnifico e giocondo dono di Dio, noi ci rivolgiamo fidenti per invocare il tuo valido patrocinio. Fa' che non si oscuri mai la luce che guida i nostri passi e soprattutto sia illuminata la nostra mente dalla luce della fede. Dacci la purezza di cuore che rende degni di vedere Dio e ottienici coraggio e forza per vivere secondo le massime della Religione, cosicché - imitando l'esempio dei martiri e dei santi - meritiamo di godere con te l'eternità beata in Cielo. Amen.
giovedì 12 novembre 2009
AL VIA I FESTEGGIAMENTI IN ONORE DI LUCIA!
A SIRACUSA, la diletta patria di Santa Lucia, domani verranno celebrate le due tradizionali Sante Messe nei luoghi principali del culto luciano siracusano: alle ore 18.00 nella Cappella della Santa in Duomo, dove sono esposte alla venerazione dei devoti le Sacre Reliquie della Patrona, e alle ore 20.00 nella Cripta del Sepolcro in Piazza Santa Lucia, al cui altare, eretto dinanzi alla veneranda tomba della Martire, vengono offerte fervorosamente tutte le intenzioni di preghiera dei Suoi devoti sparsi in tutto il mondo. Due intensi momenti di spiritualità, sublimati dall'Eucaristia comunitaria, con i quali si avviano i due interi mesi dei tradizionali festeggiamenti luciani, che si concluderanno il 13 gennaio 2010 con la solenne commemorazione della plurima traslazione delle Sacre Reliquie di Santa Lucia.
A BELPASSO (Catania), vivacissimo centro del culto luciano, da secoli esempio e modello di fede e autentica venerazione, il 13 novembre si ripete il suggestivo rito dello sparo di colpi di cannone nella notte, per annunziare a tutto il paese e ai suoi dintorni (idealmente a tutta la Sicilia) che siamo entrati nel vivo dei festeggiamenti (cfr. www.santaluciabelpasso.com/).
A SASSINORO (Benevento), dove la comunità locale è devotissima a Santa Lucia e con ammirevole ardore ne tramanda il plurisecolare culto, quest'anno i festeggiamenti avranno un carattere speciale e ancora più solenne: per celebrare la memoria dell'inaugurazione del santuario di Santa Lucia (di cui ci siamo occupati), avvenuta esattamente 70 anni fa, il 14 e 15 NOVEMBRE si svolgerà un festoso programma di preghiera, musica e fraternità (cfr. www.santuariosantalucia.it/).
... e poi? La lista delle città che festeggiano Santa Lucia è pressoché infinita e non potremmo mai abbozzare un elenco sufficientemente completo, però possiamo invitare tutti i devoti che leggono il nostro blog di collaborare con noi e comunicarci gli eventi luciani delle loro città: saremo lieti di darne notizia! A tutti: BUONA FESTA DI SANTA LUCIA 2009!!!
domenica 1 novembre 2009
PAROLA DI VITA - NOVEMBRE 2009
“E’ più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli”. (dal Vangelo secondo Matteo: capitolo 19, versetto 24)
Ti fa una certa impressione questa frase?
Penso che hai ragione di rimanere perplesso e di pensare a quanto è opportuno che tu faccia. Gesù non ha detto niente per modo di dire. E’ necessario quindi prendere queste parole sul serio, senza volerle annacquare.
Ma cerchiamo di capire il vero senso di esse da Gesù stesso, dal suo modo di comportarsi con i ricchi. Egli frequenta anche persone benestanti. A Zaccheo, che dà soltanto metà dei suoi beni, dice: la salvezza è entrata in questa casa.
Gli Atti degli Apostoli testimoniano inoltre che nella Chiesa primitiva la comunione dei beni era libera e quindi che la rinuncia concreta a tutto quanto si possedeva non era richiesta.
Gesù non aveva dunque in mente di fondare soltanto una comunità di persone chiamate a seguirlo, che lasciano da parte ogni ricchezza.
Eppure dice:
“E’ più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli”.
Cosa condanna allora Gesù? Non certamente i beni di questa terra in sé, ma il ricco attaccato ad essi.
E perché?
E’ chiaro: perché tutto appartiene a Dio e il ricco invece si comporta come se le ricchezze fossero sue.
Il fatto è che le ricchezze prendono facilmente nel cuore umano il posto di Dio e accecano e facilitano ogni vizio. Paolo, l’Apostolo, scriveva: “Coloro che vogliono arricchire cadono nella tentazione, nel laccio e in molte bramosie insensate e funeste, che fanno affogare gli uomini in rovina e perdizione. L’attaccamento al denaro infatti è la radice di tutti i mali; per il suo sfrenato desiderio alcuni hanno deviato dalla fede e si sono da se stessi tormentati con molti dolori” .
Già Platone aveva affermato: “E’ impossibile che un uomo straordinariamente buono sia a un tempo straordinariamente ricco”.
Quale allora l’atteggiamento di chi possiede? Occorre che egli abbia il cuore libero, totalmente aperto a Dio, che si senta amministratore dei suoi beni e sappia, come dice Giovanni Paolo II, che sopra di essi grava un’ipoteca sociale.
I beni di questa terra, non essendo un male per se stessi, non è il caso di disprezzarli, ma bisogna usarli bene.
Non la mano, ma il cuore deve star lontano da essi. Si tratta di saperli utilizzare per il bene degli altri.
Chi è ricco lo è per gli altri.
“E’ più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli”.
Ma forse dirai: io non sono ricco per davvero, quindi queste parole non mi riguardano.
Fa’ attenzione. La domanda che i discepoli costernati hanno fatto a Cristo subito dopo questa sua affermazione è stata: “Chi si potrà dunque salvare?” . Essa dice chiaramente che queste parole erano rivolte un po’ a tutti.
Anche uno che ha tutto lasciato per seguire Cristo può avere il cuore attaccato a mille cose. Anche un povero che bestemmia perché gli si tocca la bisaccia può essere un ricco davanti a Dio.
Chiara Lubich
NOVEMBRE: L'APERTURA DEI FESTEGGIAMENTI LUCIANI
giovedì 1 ottobre 2009
PAROLA DI VITA - OTTOBRE 2009
“Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime” (dal Vangelo secondo Luca: capitolo 21, versetto 19)
“Perseveranza”. E’ questa la traduzione della parola originale greca, la quale però è ricca di contenuto: include anche pazienza, costanza, resistenza, fiducia.
La perseveranza è necessaria e indispensabile quando si soffre, quando si è tentati, quando si è portati allo scoraggiamento, quando si è allettati dalle seduzioni del mondo, quando si è perseguitati.
Penso che anche tu ti sia trovato in almeno una di queste circostanze ed abbia sperimentato che, senza perseveranza, avresti potuto soccombere. A volte forse hai ceduto. Ora magari, proprio in questo momento, ti trovi immerso in qualcuna di queste dolorose situazioni.
Ebbene, che fare?
Riprenditi, e… persevera.
Altrimenti il nome di “cristiano” non ti si addice.
Lo sai: chi vuol seguire Cristo deve prendere ogni giorno la sua croce, deve amare, almeno con la volontà, il dolore. La vocazione cristiana è una vocazione alla perseveranza.
Paolo, l’Apostolo, mostra alla comunità la sua perseveranza come segno di autenticità cristiana.
E non teme di metterla sul piano dei miracoli.
Se si ama la croce poi e si persevera si potrà seguire Cristo che è in Cielo e quindi salvarsi.
“Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime”
Si possono distinguere due categorie di persone: quelle che sentono l’invito ad essere veri cristiani, ma quest’invito cade nelle loro anime come il seme su una pietraia. Tanto entusiasmo, simile a fuoco di paglia, e poi non rimane nulla.
Le seconde invece accolgono l’invito, come un buon terreno accoglie il seme. E la vita cristiana germoglia, cresce, supera difficoltà, resiste alle bufere.
Queste hanno la perseveranza e… “con la vostra perseveranza salverete le vostre anime”
Naturalmente, se vuoi perseverare non ti basterà appoggiarti solo sulle tue forze.
Ti occorrerà l’aiuto di Dio.
Paolo chiama Dio: “Il Dio della perseveranza” .
E’ a Lui dunque che devi chiederla ed Egli te la darà.
Perché se sei cristiano non ti può bastare l’essere stato battezzato o qualche sporadica pratica di culto e di carità. Ti occorrerà crescere come cristiano. E ogni crescita, in campo spirituale, non può avvenire se non in mezzo alle prove, ai dolori, agli ostacoli, alle battaglie.
C’è chi sa perseverare per davvero: è colui che ama. L’amore non vede ostacoli, non vede difficoltà, non vede sacrifici. E la perseveranza è l’amore provato.
Maria è la donna della perseveranza.
Chiedi a Dio che ti accenda nel cuore l’amore per Lui; e la perseveranza, in tutte le difficoltà della vita, ti verrà di conseguenza, e con essa avrai salvato l’anima tua.
“Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime”
Ma c’è di più. La perseveranza è contagiosa. Chi è perseverante incoraggia anche gli altri ad andare fino in fondo.
Puntiamo in alto. Abbiamo una sola vita e breve anche questa. Stringiamo i denti giorno dopo giorno, affrontiamo una difficoltà dietro l’altra per seguire Cristo… e salveremo le nostre anime.
(testo tratto da: CHIARA LUBICH, Essere la Tua Parola, Città nuova, Roma 1982, vol. II, pp.25-28)
giovedì 10 settembre 2009
ULTIMA ESPOSIZIONE ESTIVA DI S. LUCIA
AVVISO SACRO: DOMENICA 13 SETTEMBRE 2009 LE SACRE RELIQUIE E IL SIMULACRO-RELIQUIARIO ARGENTEO DI SANTA LUCIA SARANNO SOLENNEMENTE ESPOSTI ALLA VENERAZIONE DEI FEDELI NELLA CAPPELLA DELLA SANTA DEL DUOMO DI SIRACUSA DALLE ORE 7.30 ALLE 19.30. LE SANTE MESSE SARANNO CELEBRATE ALLE ORE 8.00, 10.30, 12.00 E 19.00. COM'E' TRADIZIONE, I DEVOTI CHE IN QUESTA GIORNATA VISITERANNO LA CAPPELLA, PER PREGARE SANTA LUCIA E VENERARNE LE SACRE RELIQUIE, POTRANNO ANCHE EFFETTUARE OFFERTE DI CERI E OMAGGI FLOREALI ALLA SANTA PATRONA. SARAUSANA JE', VIVA SANTA LUCIA!
Dalla Grotta di Luce al Sepolcro di Lucia
E' stato davvero edificante conoscere queste persone speciali, buone e generose, così legate alla piccola grande santa della luce, vedere l'amore e la fede di cui sono capaci, la loro giovialità e simpatia, l'interesse e l'ammirazione per la nostra protettrice e per la nostra città. Durante il loro breve (purtroppo!) passaggio da Siracusa, hanno avuto modo di visitare il parco archeologico Neapolis, il santuario della Madonna delle Lacrime e poi, naturalmente, i luoghi luciani. Accolto prima dai Frati Minori - custodi del sepolcro di Lucia - e poi dalla Deputazione della Cappella - custode delle Sue reliquie -, il gruppo ha venerato il primo luogo in cui ha riposato il santo corpicino della martire subito dopo la sua decapitazione e il simulacro marmoreo scolpito da Gregorio Tedeschi nel 1634, raffigurante Santa Lucia morente (la statua del celebre "prodigioso sudore"), dove è stata celebrata la Santa Messa ...
... e poi la cappella dedicata alla patrona nel duomo della città, dove sono state venerate le Sacre Reliquie della vergine martire siracusana e si è effettuato un fraterno incontro e scambio di doni con la Deputazione, che - nella persona del presidente, l'avv. Antonio Bandiera - ha illustrato ai nostri amici ospiti alcune particolarità del culto luciano in Siracusa.
Purtroppo, a causa dell'inclemenza dei tempi destinati alla fruizione del pubblico, non è stato possibile ammirare la famosa tela dipinta da Caravaggio nel 1607 e raffigurante il Seppellimento di Santa Lucia, attualmente conservata nella chiesa di Santa Lucia alla Badia (a causa dei restauri della basilica di Santa Lucia al Sepolcro). Per questo motivo, abbiamo pensato di dedicare a tutti i nostri carissimi amici sassinoresi, ai quali ci lega ormai un forte e affettuoso vincolo nel nome di Santa Lucia, la sottostante riproduzione fotografica dell'opera d'arte in questione, per consentir loro di poter ammirarla perlomeno in questo modo, con l'augurio di rivederci presto!
GRAZIE SASSINORESI E ... ARRIVEDERCI!!!
mercoledì 2 settembre 2009
La vera santità
Ecco una brevissima meditazione per chi persegue la tensione alla santità e per dare risposta a una domanda che chiunque di noi si pone nella propria vita: "come sono io davanti a Dio?".
Dal diario di Chiara Lubich del 12/10/1968:
"Alle volte passa nell'anima una certa preoccupazione: come sono davanti a Dio? Quale e quanta polvere copre la mia anima? Se pur mi potesse sembrare di non commettere peccati, né mortali, né veniali deliberati, quale sgorbio sono? E a dire la verità non si saprebbe dar un giudizio. Mi sembra che in questo caso l'unica cosa da fare immediatamente è non guardarsi, è dimenticare sé per guardare solo a Dio, alla Sua Volontà, a Gesù nei fratelli. Essere costantemente "fuori di noi". Cercare non la nostra santità, ma il Santo. Qui sta la carità e qui la vera santità".
martedì 1 settembre 2009
PAROLA DI VITA - SETTEMBRE 2009
“Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta”. (Matteo 6,33)
Tutto il Vangelo è una rivoluzione. Non c’è parola di Cristo che assomigli a quella degli uomini. Senti questa: “Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose (le necessità della vita) vi saranno date in aggiunta”
La prima preoccupazione dell’uomo, in genere, è la ricerca ansiosa di ciò che è necessario per dare sicurezza alla sua esistenza. Forse è così anche per te. Ebbene Gesù ti mette di fronte al “suo” modo di vedere e ti offre un suo modo di agire. Ti domanda un comportamento totalmente diverso da quello usuale, e da tenersi non una sola volta, ma sempre. E’ questo: cercare prima il regno di Dio.
Quando sarai orientato con tutto il tuo essere verso Dio e farai di tutto perché egli regni (cioè governi la tua vita con le sue leggi) dentro di te e negli altri, il Padre ti darà ciò di cui hai bisogno giorno per giorno.
Se invece ti preoccupi innanzitutto di te stesso, finisci col curarti principalmente delle cose di questo mondo e cadi vittima di esse. Finisci col vedere nei beni di questa terra il “tuo” vero problema, il “fine” di tutti i tuoi sforzi. E ti nasce dentro la grave tentazione di contare unicamente sulle tue forze e di fare a meno di Dio.
“Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta”.
Gesù capovolge la situazione. Se prima tua preoccupazione sarà Lui, vivere per Lui, allora il resto non costituirà più il problema principale della tua esistenza, ma una “aggiunta” o un “sovrappiù”.
Utopia? Parola irrealizzabile per te, uomo moderno, oggi, in un mondo industrializzato dove vige la concorrenza e che è spesso in crisi economica? Ti ricordo semplicemente che le difficoltà concrete di sussistenza per la gente di Galilea, non erano molto minori quando Gesù pronunciò queste parole.
Non è questione di utopia o meno, Gesù ti pone dinanzi all’impostazione fondamentale della tua vita: o vivi per te, o vivi per Dio.
Ma cerchiamo ora di capire bene questa parola:
“Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta”.
Gesù non ti esorta all’immobilismo, alla passività per le cose terrene, ad una condotta irresponsabile o superficiale nel lavoro.
Gesù vuole cambiare la “preoccupazione” in “occupazione”, togliendoti l’ansia, la paura, l’inquietudine.
Egli dice infatti: “cercate ‘prima’ il regno…”.
Il senso di “prima” è “sopra ogni cosa”. La ricerca del regno di Dio è messa al primo posto e non esclude che il cristiano debba anche occuparsi delle necessità della sua vita.
“Cercare il regno di Dio e la sua giustizia”, poi, significa avere una condotta conforme alle esigenze di Dio manifestate da Gesù nel suo Vangelo.
Soltanto cercando il regno di Dio, il cristiano sperimenterà la potenza meravigliosa del Padre in suo favore.
Ti narro un episodio.
E’ di tempo fa, eppure appare di una incredibile attualità. Conosco infatti numerosi ragazzi e giovani che si comportano ora come agiva quella ragazza.
Si chiamava Elvira. Frequentava le magistrali. Era povera. Solo una media alta le poteva assicurare il proseguimento degli studi. Possedeva una fede forte. Il suo professore di filosofia era ateo, cosicché non di rado mostrava le verità su Cristo e sulla Chiesa sfocate, se non deformate. Il cuore della ragazza bolliva. Non per sé, ma per l’amore a Dio, alla verità e alle sue compagne. Pur conscia che contraddicendo il professore avrebbe potuto avere un cattivo voto, ciò che sentiva dentro era più forte di lei. Alzava la mano in ogni occasione, domandava la parola: “Non è vero, professore”. Forse qualche volta non avrà avuto tutti gli argomenti per controbattere le disquisizioni del professore, ma in quel “non è vero” c’era la sua fede, che è dono di verità e fa pensare.
Le compagne, che l’amavano, cercavano di dissuaderla dai suoi interventi perché non le fossero dannosi. Ma non riuscivano.
Passano alcuni mesi. E’ l’ora di distribuire la pagella. La ragazza la prende e trema. Poi un tuffo di gioia. Dieci! Il massimo voto.
Aveva cercato innanzitutto che Dio e la sua verità regnassero e il resto era venuto in sovrappiù.
“Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta”.
Se anche tu cercherai il regno del Padre, sperimenterai che Dio è Provvidenza per tutte le esigenze della tua vita. Scoprirai la normale straordinarietà del Vangelo.
+ Chiara Lubich
domenica 30 agosto 2009
Conclusa la festa solenne di S. Lucia a Carlentini
venerdì 28 agosto 2009
La Madonnina di Siracusa
Grazie, o Tutta Santa, perché hai santificato con il Tuo amore materno questa nostra città di Siracusa, che fin dal primo secolo conosce il Tuo Figlio e cerca di vivere come può una vita cristiana, essendo Chiesa.
Grazie, o Madre di Dio, perché hai benedetto con le Tue sante lacrime il popolo di Siracusa, che da sempre Ti ama, Ti invoca, Ti festeggia e si affida a Te, fedele e fiducioso: aiutaci ancora a imitarTi nelle Tue sublimi virtù.
Grazie, o Vergine Odigitria, patrona della Sicilia che ci conduci a Gesù, perché hai colmato di grazie tutti i siracusani, figli della gloriosa vergine e martire concittadina Lucia: proprio nei pressi del luogo del Suo fulgido martirio Tu stessa Ti commuovesti fino alle lacrime, dal 29 agosto al 1° settembre 1953.
Cuore Immacolato e Addolorato di Maria, abbi pietà di noi!
Madonnina delle Lacrime, prega per noi!
Programma dei festeggiamenti.
giovedì 20 agosto 2009
APPELLO: chi può trovare l'Inno a Santa Lucia di Salvatore Termini?!
Ebbene: vicino a Siracusa, in quello splendido gioiello d'arte barocca che è la città di NOTO, famosa in tutto il mondo per la sua bellezza, il 28 marzo del 1897 nacque SALVATORE TERMINI, musicista e maestro di Cappella del Duomo locale per circa vent'anni. Tra le sue composizioni vi è anche un INNO A SANTA LUCIA. Sappiamo che presso la Biblioteca Comunale di Noto sono conservati numerosi manoscritti di sue partiture, per quanto ci risulta ancora privi di catalogazione. Chi potrebbe aiutarci a trovare perlomeno il testo di questo inno, affinché possiamo pubblicarlo sul nostro blog? Grazie a tutti i netini e i devoti che vorranno collaborare, ciao ciao!!!
giovedì 13 agosto 2009
"Dal Cielo veglia ... sull'Italia". Santa Lucia e il nuovo paganesimo italiano
Non possiamo né intendiamo dare anche la benché minima impressione di voler fornire indicazioni di voto: il cristiano cittadino italiano voti chi vuole, in base alla sua coscienza, alla sua conoscenza della situazione storica attuale e alla sua coerenza con il Vangelo. Però il cristiano non serva mai 'mammona' insieme a Dio, quindi guardi in faccia la realtà con uno sguardo puro, limpido, pulito, libero, obiettivo, onesto, e - pur continuando a votare liberamente chi ritenga opportuno votare - non si sottragga dal dovere di condannare aspramente, come un tempo faceva San Giovanni Battista, l'immoralità e l'illegalità dei potenti, a qualunque parte politica essi appartengano.
Detto questo, mettiamoci semplicemente all'ascolto delle parole di Santa Lucia stessa, così come sgorgano purissime e luminosissime dagli atti del suo martirio tramandati fino a noi, e la catechesi di Lei, tutta intrisa di Parola di Dio, ci basterà:
LA PREGHIERA DEL MESE - AGOSTO 2009
Da un rarissimo santino ottocentesco raffigurante il simulacro di S. Lucia venerato nella chiesa di S. Domenico a Torino (gentile dono del devoto siciliano Roberto Di Miceli):
O beata Lucia, Voi che coll'illibata vostra modestia meritaste dal Cielo singolare potere per difendere da ogni malore la vista dei vostri devoti, impetrateci, vi preghiamo, che, conservando ed usando a gloria di Dio un dono così prezioso, ci rendiamo degni di venire un giorno a contemplare in Cielo gli splendori dell'eterna gloria. Così sia.
venerdì 7 agosto 2009
La fiaccola dello spirito cristiano deve rinnovare la terra
mercoledì 5 agosto 2009
Prime foto della rassegna "In vacanza con S. Lucia 2009"
Chiesa dei Santi Ambrogio e Carlo, Roma
Ringraziamo l'autore delle foto per la gentile collaborazione.
Continuate a partecipare alla rassegna e ... buone vacanze!!!