mercoledì 19 marzo 2008

Settimana Santa 2008: terza meditazione


Stamattina Chiara ci offre una meditazione che, richiamando alla mente i martiri dei primi secoli della Chiesa, dedichiamo alla nostra grande martire concittadina, Lucia, preparandoci con Lei e con tutti i santi al solenne triduo pasquale, centro e culmine della storia umana:

"I SANTI E LA CROCE: Ignazio, vescovo di Antiochia, essendo ancora vicino al passaggio di Gesù sulla terra, allorché si avvia al martirio interpreta alla lettera le parole "prendi la tua croce" e scrive ai Romani: "Per me chiedete solo la forza interiore ed esteriore, perché non solo parli, ma anche voglia, perché non solo mi dica cristiano, ma lo sia realmente. (...) Allora sarò veramente discepolo di Gesù Cristo, quando il mondo non vedrà il mio corpo. (...) Ora incomincio ad essere un discepolo. Nulla di visibile e di invisibile abbia invidia perché io raggiungo Gesù Cristo. Il fuoco, la croce, le belve, le lacerazioni, gli strappi, le slogature delle ossa, le mutilazioni delle membra, il pestaggio di tutto il corpo, i malvagi tormenti del diavolo vengano su di me, perché voglio solo trovare Gesù Cristo. (...) Obbedite a quanto vi scrivo. Vivendo vi scrivo che bramo di morire. La mia passione umana è stata crocifissa, e non è in me un fuoco materiale. Un'acqua viva mi parla dentro e mi dice: qui al Padre". I santi, che sono i cristiani realizzati, hanno carpito il segreto, il valore della croce. Grignion de Montfort ne parla così: "In attesa del gran giorno del suo trionfo nel giudizio finale, la Sapienza vuole la croce come segno distintivo ed arma di tutti gli eletti. Infatti non accoglie nessun figlio se non l'ha come segno distintivo, né riceve alcun discepolo se non la porta sulla fronte senza arrossire, sul cuore senza disgusto e sulle spalle senza trascinarla o respingerla (...). Non accetta alcun soldato se non la impugna come un'arma per difendersi, attaccare, per sbaragliare e schiacciare tutti i suoi nemici. Grida loro: "abbiate fiducia; io ho vinto il mondo!" (Gv 16, 33) (...). Io, il vostro capo, ho vinto i miei nemici con la croce, e voi pure lo farete per mezzo di questo segno!". (Chiara Lubich, Il grido, Città nuova, Roma 2000, pp. 16-17)

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