giovedì 30 dicembre 2010

S. Lucia alla festa di S. Agata a Catania

(Sante Lucia e Agata - Chiesa di Santa Maria sopra Minerva, Roma)

AVVISO SACRO:

Come da programma ufficiale, pubblicato dall'Arcidiocesi di Catania, anche quest'anno - nell'àmbito delle solenni celebrazioni in onore di Sant'Agata, vergine protomartire catanese del III secolo, patrona principale del capoluogo etneo - una delegazione di devoti di Santa Lucia provenienti da Siracusa si recherà in pellegrinaggio a Catania per rendere omaggio all'illustre martire, venerando il Suo Santo Sepolcro, rinnovando una pia tradizione sull'esempio della gloriosa concittadina Santa Lucia, che il 5 febbraio del lontano anno 301, in occasione del dies natalis di Sant'Agata, visitò devotamente il medesimo sepolcro, col concorso di mirabili prodigi: è un segno concreto del saldo vincolo di fratellanza che unisce le due contigue città siciliane, nel nome della comune devozione alle proprie grandi Sante Patrone, legatissime tra loro.

Quest'anno l'evento si svolgerà domenica 16 gennaio 2011 alle ore 17.30, quando S. E. mons. Salvatore Pappalardo, Arcivescovo Metropolita di Siracusa, presiederà la solenne concelebrazione eucaristica nella Chiesa di Sant'Agata la Vetere, proprio sul sepolcro della Patrona di Catania, con la partecipazione di una delegazione siracusana ufficiale.

mercoledì 29 dicembre 2010

Hanno detto di S. Lucia ... 5


Il papa Giovanni Paolo II, durante il 'saluto alla città' pronunciato in visita a Siracusa la sera del 5 novembre 1994:


«La vostra terra, fecondata dal sangue dei martiri, ha conosciuto messi rigogliose di vita cristiana. Testimonianza intrepida di fedeltà a Cristo è stata quella offerta dalla gloriosa e amata Santa Lucia, martire del IV secolo, venerata in tutto il mondo cristiano. Il 13 dicembre, durante l’Avvento, sempre si celebra la memoria obbligatoria di S. Lucia. Possa il suo esempio generoso, unito a quello di innumerevoli credenti di ogni epoca, suscitare una nuova fioritura di fervore religioso e di impegno civile, affinché con la collaborazione di tutti siano superate le difficoltà oggi incombenti».

domenica 26 dicembre 2010

Hanno detto di S. Lucia ... 4

(Giambattista Tiepolo, L'ultima Comunione di S. Lucia,
olio su tela 1746-48, Chiesa dei Ss. Apostoli in Venezia)

Tommaso Gargallo (1760-1843), poeta siracusano:

"Verginella gloriosa, di Gesù diletta Sposa ...
dolce respiro sei del viver nostro".

MARTEDI ESPOSIZIONE RELIQUIE E SIMULACRO S. LUCIA

(icona di Natale, monte Sinai sec. VII)

Carissimi devoti di Santa Lucia, siamo ancora immersi nella Luce del Santo Natale di nostro Signore Gesù Cristo e nella contemplazione dell'umile capanna di Betlemme, primo altare delle sofferenze di Cristo e prima silenziosa ma eloquente cattedra delle Sue più sublimi virtù. Gesù, Luce vera che illumina ogni uomo, è il centro della nostra vita e Colui che dà senso ad ogni nostro passo. In questa clima di gioia natalizia, diamo anche avviso - secondo il nostro còmpito di canale informativo luciano - del prossimo appuntamento dei festeggiamenti siracusani in onore di Santa Lucia, per vivere insieme a Lei - nostra cara Sorella nella fede in Cristo - la letizia del Natale.

Nella fedeltà ad una sentita tradizione ininterrotta da oltre un secolo, anche quest'anno - il 28 dicembre - le Sacre Reliquie e il simulacro-reliquiario argenteo della nostra Santa Patrona saranno solennemente esposti alla venerazione dei fedeli nella Cappella di Santa Lucia, nel magnifico Duomo di Siracusa, per commemorare la sicura protezione della Martire Siracusana sui Suoi diletti concittadini manifestatasi in occasione del tremendo maremoto del 28 dicembre 1908 (il famoso "terremoto di Messina"), a perenne memoria di quel mirabile trionfo della carità e della generosità di tutta la Chiesa siracusana nel prestare soccorso alla popolazione messinese colpita dalla catastrofe.

domenica 19 dicembre 2010

Hanno detto di S. Lucia ... 3


In questo giorno festivo della Novena del S. Natale e dell'Ottavario di S. Lucia, continuiamo la nostra antologia - virtuale bouquet di fiori per la nostra amata Patrona - di pensieri più e meno celebri che onorano Lei.
Mons. Giacomo Carabelli, arcivescovo metropolita di Siracusa dal 1921 al 1932:


"Vergine e martire augusta,
l'astro più fulgido del nostro Cielo,
simbolo imperituro di candore e di fede,
di carità e di fortezza".

Hanno detto di S. Lucia ... 2

(Gregorio Tedeschi, S. Lucia dormiente, 1634 -
Altare del Sepolcro della Santa, Siracusa:
prodigiosamente emise una reale sudorazione nel maggio 1735)

"Lucida lucenti lucescis Lucia luce /
Lux mea lucescat Lucia luce tua"

Luminosa Lucia, tu risplendi di splendida luce: /
o Lucia, la mia luce risplenda della tua luce

distico del poeta Gabriello Chiabrera (1552-1638)
posto sulla facciata della chiesa di S. Lucia in Savona

lunedì 13 dicembre 2010

Hanno detto di S. Lucia ... 1


Mentre i devoti sono in cammino lungo le strade di Siracusa per raggiungere in pellegrinaggio i luoghi sacri del martirio e del sepolcro di Santa Lucia, li accompagni idealmente la seguente frase di Santa Caterina da Siena, la quale indicava a tutti i pellegrini e viandanti la "dolce Vergine Lucia, luce bellissima che ci dà lume perché non si erri nel cammino" della vita. Buona processione a tutti!

S. LUCIA 2010: IL "DISCORSO DAL BALCONE" DELL'ARCIVESCOVO

In tempo reale, mentre a Siracusa è in corso la grandiosa e solenne processione trionfale delle Sacre Reliquie e del venerato simulacro-reliquiario della Patrona Santa Lucia, che si snoda secondo il cerimoniale di plurisecolare tradizione, pubblichiamo il discorso pronunciato poco più di un'ora fa dal nostro Arcivescovo S. E. mons. Salvatore Pappalardo dal balcone del Palazzo Arcivescovile al passaggio della processione avviatasi dallo splendido Duomo barocco della città, incastonato nel tempio dorico del VI sec. a. C., verso la Basilica del Santo Sepolcro di Santa Lucia, che raggiungerà nella tarda serata. Ancora auguri di buona festa a tutti!


IL MESSAGGIO DELL'ARCIVESCOVO ALL'USCITA DEL SIMULACRO
Carissimi Fratelli e Sorelle,

celebriamo la festa di Santa Lucia proprio nel ventesimo anniversario del tragico evento del sisma che provocò distruzione in tutta la nostra provincia e anche dei morti a Carlentini. Un terrificante evento che si è impresso nella memoria di chi ha vissuto quegli attimi in cui la terra ha tremato.

In questi vent’anni, sia pure con lentezza e difficoltà, le case sono state ricostruite, gli edifici pubblici ristrutturati e le chiese riaperte al culto.

Ci sono, però, terremoti silenziosi ben più gravi che sono più pericolosi per la comunità civile e cristiana. Si tratta di quei terremoti politici, sociali, economici, morali ed educativi che provocano la caduta dei valori, devastano il nostro paese e le nostre città, mortificano le nostre famiglie, disorientano i nostri giovani e ragazzi, rendendo più incerto il domani e mettendo a dura prova la nostra speranza.

Nonostante lo sgomento e la paura di un momento così difficile, nonostante l’orizzonte sembri cupo e il futuro senza prospettive, a nessuno è lecito scoraggiarsi.

È urgente risollevarci ! Non siamo soli ! Dio è dalla nostra parte, vuole il meglio per i suoi figli e ci dona in Santa Lucia un modello da imitare, una Santa dalla quale invocare la forza necessaria per piantare nei cuori il seme della vita buona del Vangelo.

La storia ci ha insegnato che Santa Lucia ha sempre aiutato i siracusani suoi concittadini, ha custodito la nostra città e la nostra Chiesa proteggendoli da ogni pericolo: la peste è stata vinta, la carestia superata, i terremoti e i maremoti domati.

Anche oggi possiamo e dobbiamo con fiducia guardare a Santa Lucia per imparare da lei a riporre in Dio la nostra fiducia, per trovare in Lui la forza e la generosità di impegnarci in una seria e responsabile ricostruzione morale e sociale. Per questo preghiamo:

O Santa Lucia, vergine e martire siracusana,

suscita uomini e donne della politica non ripiegati su di sé e sui propri limitati interessi, che siano seriamente impegnati nella ricerca della Verità e del Bene comune, facendosi carico con intelligenza e passione dei bisogni di tutti e in particolare delle fasce più deboli, dei disoccupati, dei precari, dei giovani e degli adulti in cerca di un lavoro giustamente retribuito, pulito e dignitoso;

sostieni gli adulti, i genitori, gli insegnanti, i maestri, gli educatori affinché ritornino ad accettare il faticoso e delicato compito di educare le nuove generazioni con autorevolezza e nella verità, diventando modelli di una vita buona e santa;

aiuta le famiglie affinché, vivendo nella pace e nella serenità, possano tornare ad essere palestre di santità, fucina di donne coraggiose e di uomini nuovi disposti a vivere e, se necessario, a morire per i valori autentici della verità, della fedeltà e dell’amore;

proteggi la vita nascente, i fanciulli e i giovani dai soprusi e dalle prevaricazioni degli adulti, possano vivere in serenità e crescere in fortezza e santità;

illumina il cuore e la mente di tutti noi affinché accettiamo le sfide del nostro tempo senza scoraggiarci, rendendoci conto che è dovere di tutti contribuire a ridare speranza e a ricostruire la società nel bene.

Risplenda anche in noi come in te, o nostra Santa Patrona, la luce di Dio che si è fatto Bambino, condividendo la nostra fatica e donandoci la forza del suo amore capace di vincere il male con il bene, di sanare ogni ferita, di rigenerare i cuori, di sconfiggere il peccato e di restituire la vita.

O Santa Lucia, confidiamo nel tuo potente patrocinio: non permettere che i terremoti silenziosi della vita presente mettano in pericolo i tuoi concittadini che ti venerano e invocano da Te aiuto e protezione.

Per questo diciamo con tutto il cuore e con fiducia: EVVIVA SANTA LUCIA !



† Salvatore Pappalardo
Arcivescovo di Siracusa

S. LUCIA 2010: IL MESSAGGIO DEL NOSTRO ARCIVESCOVO


SANTA LUCIA
Messaggio dell'Arcivescovo, alla vigilia della Festa
Festa di Santa Lucia, un appuntamento importante di famiglia


Mentre stiamo celebrando il tempo dell’Avvento che ci prepara al Natale del Signore, ci prepariamo anche a celebrare la festa di Santa Lucia, attesa dai siracusani e da tutti i devoti come un appuntamento importante di famiglia.

La festa della nostra Santa Patrona è l’occasione per rinnovare con Lei la nostra professione di fede in Dio Padre, il quale nel suo Figlio Gesù ci raggiunge ogni giorno mediante lo Spirito Santo.

È la stessa fede in cui ha creduto Santa Lucia e per la quale non ha esitato a dare la vita, accettando il martirio per amore di Gesù.

È la fede che anche noi dobbiamo professare ogni giorno affinché le nostre azioni diventino opere di carità e di speranza per un mondo nuovo.

Guardando a Santa Lucia possiamo imparare da Lei a testimoniare la nostra fede in Dio ogni giorno e scoprire che nella carità verso i più bisognosi incontriamo il Signore che viene.

Santa Lucia è stata modello di carità fattiva. Non si è risparmiata nel servizio ai poveri, donando tutto per essi. In lei rifulge lo splendore della carità del Figlio di Dio che si è fatto uomo per farsi tutto a tutti. Noi che veneriamo Santa Lucia, se vogliamo essere credibili, dobbiamo vivere la carità del Signore verso i più deboli e indifesi, nei quali è presente in modo misterioso Gesù stesso.

Affidiamo a Santa Lucia il nostro impegno di fede, di carità e di speranza per la costruzione di un mondo migliore, affinché la nostra festa sia la testimonianza più autentica del nostro amore a Dio e ai Santi.


Arcivescovado di Siracusa, 12 dicembre 2010.

† Salvatore Pappalardo

Arcivescovo Metropolita di Siracusa

SOLENNITA' DI SANTA LUCIA VERGINE E MARTIRE SIRACUSANA


ALLELUIA!

"GAUDETE!", CI ESORTAVA LA GIORNATA LITURGICA DI IERI, TERZA DOMENICA DEL TEMPO DI AVVENTO.

GLORIA A DIO, MERAVIGLIOSO NEI SUOI SANTI!

VERRA' IL SIGNORE, LUCE DEL MONDO, E TUTTI I SUOI SANTI CON LUI!


OGGI SIRACUSA SCOPPIA DI GIOIA, NELLO SCINTILLANTE TRIPUDIO DELLA SUA FESTA PIU' BELLA E PIU' SENTITA: LA SOLENNITA' DI SANTA LUCIA!

E' LEI, TRA I PUR NUMEROSI E INSIGNI ALTRI SANTI SIRACUSANI, LA PATRONA PRINCIPALE, AMATA DI UN AMORE VISCERALE DA TUTTI I SUOI CONCITTADINI D'OGNI TEMPO!


SI PERPETUA ININTERROTTA E SEMPRE VIVA LA REALIZZAZIONE DELLA PROFEZIA ANNUNCIATA DA LUCIA STESSA APPENA PRIMA DI MORIRE:

"VOI SIRACUSANI ONORERETE ME PER GRAZIA DEL SIGNORE NOSTRO GESU' CRISTO, OSSERVANDO DI CUORE I SUOI COMANDAMENTI".


CELEBRIAMO CON GRATITUDINE ED ESULTANZA LA MEMORIA DEL GLORIOSO MARTIRIO DI QUESTA PICCOLA NOBILE VERGINE SIRACUSANA, DONATASI TUTTA A CRISTO, FINO A BENEDIRE COL SUO SANGUE LA NOSTRA PRIVILEGIATA CITTA'.

OSSERVIAMO DI CUORE I COMANDAMENTI DEL SIGNORE: QUESTO E' DAVVERO ONORARE SANTA LUCIA!


VIVA SANTA LUCIA!

domenica 12 dicembre 2010

E' festa! E' arrivata S. LUCIA! - Gli auguri della redazione


Carissimi amici,

auguri di una splendida festa di Santa Lucia, nostra celeste protettrice, piccola grande martire siracusana uccisa oltre 1700 anni fa per aver testimoniato con fortezza e coraggio la Sua salda fede in Cristo, grandemente venerata da tutte le Chiese d'Oriente e d'Occidente in tutto il mondo.

Il Suo esempio ci sproni a imitarLa, le Sue virtù siano luce per ogni nostra azione, la Sua intercessione ci protegga, i Suoi meriti ci ottengano la salvezza eterna.

Ancora auguri, fratelli e sorelle diletti, siate lieti e gioiosi in questa festa per la terra e per il Cielo!!!

VIVA SANTA LUCIA!!!

La redazione del blog

Vigilia di S. Lucia 2010 - Le novità dei festeggiamenti siracusani

A partire da stasera stessa, con la Sacra Rappresentazione della Vigilia di S. Lucia, tradizione siracusana plurisecolare, fino a tutto il Solenne Ottavario ...



















MUSICA E TEATRO
Itinerari d'Autore
Da martedì 14 dicembre dalle ore 21.00 alle ore 23.00, presso le Catacombe di Siracusa, evento teatrale e musicale dal titolo "Itinerari d'Autore".

MUSICA - Catacomba di Santa Lucia, Oratorio dei Quaranta Martiri - ore 21.00

martedi 14 dicembre
SHALOM BUDEER

giovedi 16 dicembre
STEFANIA TOSTO & GIUSEPPE SCAVO

venerdi 17 dicembre
CAPPELLA MUSICALE SIRACUSANA

domenica 19 dicembre
DUO SPELLBOUND

biglietto (solo concerto) € 5,00
biglietto concerto + visita guidata Catacomba di S. Lucia € 8,00


TEATRO - Catacomba di San Giovanni - ore 19.00

28, 29, 30 dicembre 2010 - 3, 4, 5 gennaio 2011

CANTO DI NATALE
con FRANCO MIRABELLA
e la partecipazione di ANDREA LA MONICA (flauto solo)

biglietto € 6,00 (ingresso gratuito ragazzi fino ai 12 anni)

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
per info e prevendita:
0931.64694 - info@kairos-web.com

BUONA FESTA A TUTTI!

SARAUSANA JE', VIVA SANTA LUCIA!

giovedì 9 dicembre 2010

Triduo di S. Lucia 2010 - Filastrocca lombarda dei bambini a S. Lucia



La gloriosa figura della nostra Santa Lucia, fanciulla siracusana di splendida bellezza, ha attirato nel corso dei secoli la simpatia dei cristiani d'ogni dove, ornando il culto ufficiale e la pia devozione con tradizioni popolari genuine e molto sentite.

Una tra queste, antica e tuttora diffusissima in una vasta area dell'Italia settentrionale, è quella di donare ai bimbi dolci e giochi nella notte della festa di Santa Lucia, e anche scambiarsi fraterni doni tra gli adulti: un simbolo concreto della generosità con la quale davvero Lucia, come riferiscono i documenti storiografici più attendibili, elargì i suoi ricchi beni ai poveri e bisognosi della Sua città. In questo triduo luciano, che a Siracusa riveste tradizionalmente la connotazione della solidarietà, è d'uopo ricordare questo aspetto della vita della nostra amata Patrona.

Ecco alcuni versi con i quali i bimbi vivono la magica atmosfera d'incanto dell'attesa della "notte di Santa Lucia":


Santa Lucia bella

dei bimbi sei la stella

per il mondo vai e vai

e non ti stanchi mai

porti confetti e doni

a tutti i bimbi buoni

col tuo asinello alato

e il carrettin fatato

vieni Santa Lucia

vieni presto da me!


mercoledì 8 dicembre 2010

Dall'Immacolata al Triduo di Santa Lucia

LA MADRE IMMACOLATA, ATTRAVERSO IL SEGNO VISIBILE DEL PASSAGGIO DELLA SUA PROCESSIONE DAVANTI ALLA CATTEDRALE, STASERA CEDE IL TESTIMONE DEI FESTEGGIAMENTI DECEMBRINI ALLA MARTIRE LUCIA NOSTRA PATRONA E CONCITTADINA.
DOMANI MATTINA AVRA' INIZIO IL SOLENNE TRIDUO DI SANTA LUCIA NEL DUOMO DI SIRACUSA, CON L'ESPOSIZIONE ALLA VENERAZIONE DEI FEDELI DELLE SACRE RELIQUIE E DEL VENERATO SIMULACRO-RELIQUIARIO ARGENTEO E LE SOLENNI CELEBRAZIONI NEL SEGNO DELLA SOLIDARIETA' CRISTIANA.

"Ad Jesum per Mariam cum Lucia" 9

Ignoto del sec. XVII: Dio Padre, Maria Immacolata e Angeli
(Siracusa, Chiesa di Santa Maria della Concezione, pala dell'altare maggiore)

Nella Solennità dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, rendiamo omaggio alla nostra Purissima Madre, la Tutta Santa, immenso Cielo che ha contenuto in grembo il Sole della giustizia e della pace: il Salvatore del mondo, Gesù Cristo. Attraverso Lei, Madre di Dio e della Chiesa, accompagnati da Lucia, Vergine e Martire gloriosa, fulgida stella del nostro cielo, andiamo a Gesù, unico centro della nostra vita, nostro Signore e nostro Dio.

E giungiamo anche alla conclusione dell'omelia del Papa che ci ha nutriti quotidianamente in questa Novena in onore di Maria Santissima: l'ultima parte del testo, che abbiamo così pubblicato integralmente, è stata dedicata dal Santo Padre proprio al grandioso mistero d'amore che nel piano divino della salvezza ha coinvolto la Theotokos.
Ai Siracusani ricordiamo che oggi, nella Chiesa parrocchiale dell'Immacolata in Ortigia, alle ore 10.30 il nostro Arcivescovo presiederà la solenne concelebrazione eucaristica e alle ore 17.00, dopo la benedizione dei bambini con la consegna della medaglia miracolosa, si effettuerà la tradizionale processione della Madonna per le vie del centro storico. Buona festa a tutti!
*** *** *** ***
dall'omelia di S. S. Benedetto XVI
per i Primi Vespri della I domenica d'Avvento 2010
(Basilica Vaticana, sabato 27 novembre):


Purtroppo, anche dopo la nascita, la vita dei bambini continua ad essere esposta all’abbandono, alla fame, alla miseria, alla malattia, agli abusi, alla violenza, allo sfruttamento. Le molteplici violazioni dei loro diritti che si commettono nel mondo feriscono dolorosamente la coscienza di ogni uomo di buona volontà. Davanti al triste panorama delle ingiustizie commesse contro la vita dell’uomo, prima e dopo la nascita, faccio mio l’appassionato appello del Papa Giovanni Paolo II alla responsabilità di tutti e di ciascuno: "Rispetta, difendi, ama e servi la vita, ogni vita umana! Solo su questa strada troverai giustizia, sviluppo, libertà vera, pace e felicità" (Enc. Evangelium vitae, 5). Esorto i protagonisti della politica, dell’economia e della comunicazione sociale a fare quanto è nelle loro possibilità, per promuovere una cultura sempre rispettosa della vita umana, per procurare condizioni favorevoli e reti di sostegno all’accoglienza e allo sviluppo di essa.

Alla Vergine Maria, che ha accolto il Figlio di Dio fatto uomo con la sua fede, con il suo grembo materno, con la cura premurosa, con l’accompagnamento solidale e vibrante di amore, affidiamo la preghiera e l’impegno a favore della vita nascente. Lo facciamo nella liturgia - che è il luogo dove viviamo la verità e dove la verità vive con noi - adorando la divina Eucaristia, in cui contempliamo il Corpo di Cristo, quel Corpo che prese carne da Maria per opera dello Spirito Santo, e da lei nacque a Betlemme, per la nostra salvezza. Ave, verum Corpus, natum de Maria Virgine!

martedì 7 dicembre 2010

"Ad Jesum per Mariam cum Lucia" 8

dall'omelia di S. S. Benedetto XVI
per i Primi Vespri della I domenica d'Avvento 2010
(Basilica Vaticana, sabato 27 novembre):

Ci sono tendenze culturali che cercano di anestetizzare le coscienze con motivazioni pretestuose. Riguardo all’embrione nel grembo materno, la scienza stessa ne mette in evidenza l’autonomia capace d’interazione con la madre, il coordinamento dei processi biologici, la continuità dello sviluppo, la crescente complessità dell’organismo. Non si tratta di un cumulo di materiale biologico, ma di un nuovo essere vivente, dinamico e meravigliosamente ordinato, un nuovo individuo della specie umana. Così è stato Gesù nel grembo di Maria; così è stato per ognuno di noi, nel grembo della madre. Con l’antico autore cristiano Tertulliano possiamo affermare: "E’ già un uomo colui che lo sarà" (Apologetico, IX, 8); non c’è alcuna ragione per non considerarlo persona fin dal concepimento.

lunedì 6 dicembre 2010

"Ad Jesum per Mariam cum Lucia" 7

dall'omelia di S. S. Benedetto XVI
per i Primi Vespri della I domenica d'Avvento 2010
(Basilica Vaticana, sabato 27 novembre):

Credere in Gesù Cristo comporta anche avere uno sguardo nuovo sull’uomo, uno sguardo di fiducia, di speranza. Del resto l’esperienza stessa e la retta ragione attestano che l’essere umano è un soggetto capace di intendere e di volere, autocosciente e libero, irripetibile e insostituibile, vertice di tutte le realtà terrene, che esige di essere riconosciuto come valore in se stesso e merita di essere accolto sempre con rispetto e amore. Egli ha il diritto di non essere trattato come un oggetto da possedere o come una cosa che si può manipolare a piacimento, di non essere ridotto a puro strumento a vantaggio di altri e dei loro interessi. La persona è un bene in se stessa e occorre cercare sempre il suo sviluppo integrale. L’amore verso tutti, poi, se è sincero, tende spontaneamente a diventare attenzione preferenziale per i più deboli e i più poveri. Su questa linea si colloca la sollecitudine della Chiesa per la vita nascente, la più fragile, la più minacciata dall’egoismo degli adulti e dall’oscuramento delle coscienze. La Chiesa continuamente ribadisce quanto ha dichiarato il Concilio Vaticano II contro l’aborto e ogni violazione della vita nascente: "La vita, una volta concepita, deve essere protetta con la massima cura" (ibid., n. 51).

domenica 5 dicembre 2010

"Ad Jesum per Mariam cum Lucia" 6

dall'omelia di S. S. Benedetto XVI
per i Primi Vespri della I domenica d'Avvento 2010
(Basilica Vaticana, sabato 27 novembre):

Dio ci ama in modo profondo, totale, senza distinzioni; ci chiama all’amicizia con Lui; ci rende partecipi di una realtà al di sopra di ogni immaginazione e di ogni pensiero e parola: la sua stessa vita divina. Con commozione e gratitudine prendiamo coscienza del valore, della dignità incomparabile di ogni persona umana e della grande responsabilità che abbiamo verso tutti. "Cristo, che è il nuovo Adamo – afferma il Concilio Vaticano II – proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore, svela anche pienamente l’uomo a se stesso e gli manifesta la sua altissima vocazione ... Con la sua incarnazione il Figlio di Dio si è unito in certo modo ad ogni uomo" (Cost. Gaudium et spes, 22).

sabato 4 dicembre 2010

"Ad Jesum per Mariam cum Lucia" 5

dall'omelia di S. S. Benedetto XVI
per i Primi Vespri della I domenica d'Avvento 2010
(Basilica Vaticana, sabato 27 novembre):

L’uomo presenta un’originalità inconfondibile rispetto a tutti gli altri esseri viventi che popolano la terra. Si presenta come soggetto unico e singolare, dotato di intelligenza e volontà libera, oltre che composto di realtà materiale. Vive simultaneamente e inscindibilmente nella dimensione spirituale e nella dimensione corporea. Lo suggerisce anche il testo della Prima Lettera ai Tessalonicesi che è stato proclamato: "Il Dio della pace – scrive san Paolo – vi santifichi interamente, e tutta la vostra persona, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo" (5,23). Siamo dunque spirito, anima e corpo. Siamo parte di questo mondo, legati alle possibilità e ai limiti della condizione materiale; nello stesso tempo siamo aperti su un orizzonte infinito, capaci di dialogare con Dio e di accoglierlo in noi. Operiamo nelle realtà terrene e attraverso di esse possiamo percepire la presenza di Dio e tendere a Lui, verità, bontà e bellezza assoluta. Assaporiamo frammenti di vita e di felicità e aneliamo alla pienezza totale.

venerdì 3 dicembre 2010

"Ad Jesum per Mariam cum Lucia" 4

dall'omelia di S. S. Benedetto XVI
per i Primi Vespri della I domenica d'Avvento 2010
(Basilica Vaticana, sabato 27 novembre):

Cari fratelli e sorelle, il nostro radunarci questa sera per iniziare il cammino di Avvento si arricchisce di un altro importante motivo: con tutta la Chiesa, vogliamo celebrare solennemente una veglia di preghiera per la vita nascente. Desidero esprimere il mio ringraziamento a tutti coloro che hanno aderito a questo invito e a quanti si dedicano in modo specifico ad accogliere e custodire la vita umana nelle diverse situazioni di fragilità, in particolare ai suoi inizi e nei suoi primi passi. Proprio l’inizio dell’Anno Liturgico ci fa vivere nuovamente l’attesa di Dio che si fa carne nel grembo della Vergine Maria, di Dio che si fa piccolo, diventa bambino; ci parla della venuta di un Dio vicino, che ha voluto ripercorrere la vita dell’uomo, fin dagli inizi, e questo per salvarla totalmente, in pienezza. E così il mistero dell’Incarnazione del Signore e l’inizio della vita umana sono intimamente e armonicamente connessi tra loro entro l’unico disegno salvifico di Dio, Signore della vita di tutti e di ciascuno. L’Incarnazione ci rivela con intensa luce e in modo sorprendente che ogni vita umana ha una dignità altissima, incomparabile.

giovedì 2 dicembre 2010

"Ad Jesum per Mariam cum Lucia" 3

dall'omelia di S. S. Benedetto XVI per i Primi Vespri della I domenica d'Avvento 2010

(Basilica Vaticana, sabato 27.11.2010):

Mentre i nostri cuori si protendono verso la celebrazione annuale della nascita di Cristo, la liturgia della Chiesa orienta il nostro sguardo alla meta definitiva: l’incontro con il Signore che verrà nello splendore della gloria. Per questo noi che, in ogni Eucaristia, "annunciamo la sua morte, proclamiamo la sua risurrezione nell’attesa della sua venuta", vigiliamo in preghiera. La liturgia non si stanca di incoraggiarci e di sostenerci, ponendo sulle nostre labbra, nei giorni di Avvento, il grido con il quale si chiude l’intera Sacra Scrittura, nell’ultima pagina dell’Apocalisse di san Giovanni: "Vieni, Signore Gesù!" (22,20).

mercoledì 1 dicembre 2010

"Ad Jesum per Mariam cum Lucia" 2

Carissimi, continuiamo allora insieme questo intenso periodo di preparazione spirituale alle nostre solenni e care festività decembrine: a questo scopo, augurandoci di farVi cosa gradita e certi di farVi cosa utile, abbiamo pensato di lasciarci accompagnare in questo percorso dalla sapiente e magistrale parola del Santo Padre, Sua Santità Benedetto XVI. Pubblichiamo pertanto a più puntate, in questa nuova rubrica, l'omelia del papa per i Primi Vespri della I domenica d'Avvento di quest'anno, pronunciata nella Basilica Vaticana lo scorso sabato 27 novembre.
Buona lettura!
La redazione del blog
* * *

Cari fratelli e sorelle,

con questa celebrazione vespertina, il Signore ci dona la grazia e la gioia di aprire il nuovo Anno Liturgico iniziando dalla sua prima tappa: l’Avvento, il periodo che fa memoria della venuta di Dio fra noi. Ogni inizio porta con sé una grazia particolare, perché benedetto dal Signore. In questo Avvento ci sarà dato, ancora una volta, di fare esperienza della vicinanza di Colui che ha creato il mondo, che orienta la storia e che si è preso cura di noi giungendo fino al culmine della sua condiscendenza con il farsi uomo. Proprio il mistero grande e affascinante del Dio con noi, anzi del Dio che si fa uno di noi, è quanto celebreremo nelle prossime settimane camminando verso il santo Natale. Durante il tempo di Avvento sentiremo la Chiesa che ci prende per mano e, ad immagine di Maria Santissima, esprime la sua maternità facendoci sperimentare l’attesa gioiosa della venuta del Signore, che tutti ci abbraccia nel suo amore che salva e consola.

PAROLA DI VITA - DICEMBRE 2010

“Nulla è impossibile a Dio” (Luca 1,37)

La domanda di Maria, all'annuncio dell'Angelo: "Com'è possibile questo?" ebbe come risposta: "Nulla è impossibile a Dio" e, a riprova di ciò, le venne portato l'esempio di Elisabetta, che nella sua vecchiaia aveva concepito un figlio. Maria credette e divenne la Madre del Signore.
Dio è onnipotente: questo suo nome si incontra frequentemente nella Sacra Scrittura ed è usato quando si vuole esprimere la potenza di Dio nel benedire, nel giudicare, nel dirigere il corso degli eventi, nel realizzare i suoi disegni.
C'è un solo limite all'onnipotenza di Dio: la libertà umana, che si può opporre alla di lui volontà rendendo l'uomo impotente, mentre sarebbe chiamato a condividere la stessa forza di Dio.
Nulla è impossibile a Dio”
[…] E' una Parola che ci apre ad una confidenza illimitata nell'amore di Dio-Padre, perché, se Dio è e il suo essere è Amore, la fiducia completa in lui non ne è che la logica conseguenza.
Tutte le grazie sono in suo potere: temporali e spirituali, possibili e impossibili. Ed egli le dà a chi le chiede e anche a chi non chiede, perché, come dice il Vangelo, egli, il Padre, "fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni" e a noi tutti chiede di agire come lui, con lo stesso amore universale, sostenuto dalla fede che:
Nulla è impossibile a Dio”
Come vivere dunque questa Parola nella vita di ogni giorno?
Noi tutti dobbiamo affrontare di quando in quando situazioni difficili, dolorose, sia nella nostra vita personale, sia nei rapporti con gli altri. E sperimentiamo a volte tutta la nostra impotenza perché avvertiamo in noi degli attaccamenti a cose e persone che ci rendono schiavi di legami da cui vorremmo liberarci. Ci troviamo spesso di fronte ai muri dell'indifferenza e dell'egoismo e ci sentiamo cadere le braccia di fronte ad avvenimenti che sembrano superarci.
Ebbene, in questi momenti, la Parola di vita può venirci in aiuto. Gesù ci lascia fare l'esperienza della nostra incapacità, non già per scoraggiarci, ma per aiutarci a capire meglio che "nulla è impossibile a Dio"; per prepararci a sperimentare la straordinaria potenza della sua grazia, che si manifesta proprio quando vediamo che con le nostre povere forze non possiamo farcela.
“Nulla è impossibile a Dio”
Ripetendoci questo nei momenti più critici, ci verrà dalla Parola di Dio quell'energia che essa racchiude in sé, facendoci partecipare in qualche modo della stessa onnipotenza di Dio. Ad un patto, però, e cioè che si viva la sua volontà, cercando di irradiare attorno a noi quell'amore che è deposto nei nostri cuori. Così saremo all'unisono con l'Amore onnipotente di Dio per le sue creature, al quale tutto è possibile, ciò che concorre a realizzare i suoi piani sui singoli e sull'umanità.
Ma c'è un momento speciale per poter vivere questa Parola e per sperimentarne tutta l'efficacia: è nella preghiera.
Gesù ha detto che qualsiasi cosa chiederemo al Padre in nome suo egli ce la concederà. Proviamo dunque a chiedergli ciò che ci sta più a cuore con la certezza di fede che a lui nulla è impossibile: dalla soluzione di casi disperati, alla pace nel mondo; dalle guarigioni da malattie gravi, alla ricomposizione di conflitti familiari e sociali.
Se poi siamo in più a chiedere la stessa cosa, in pieno accordo per l'amore reciproco, allora è Gesù stesso in mezzo a noi che prega il Padre e, secondo la sua promessa, otterremo.
Con tale fede nell'onnipotenza di Dio e nel suo Amore, anche noi chiedemmo un giorno per N. che quel tumore, visto su una radiografia, "scomparisse", quasi fosse un errore o un fantasma. E così avvenne.
Questa fiducia sconfinata che ci fa sentire nelle braccia di un Padre al quale tutto è possibile, deve accompagnare sempre le vicende della nostra vita. Non è detto che otterremo sempre ciò che chiederemo. La sua è l'onnipotenza di un Padre e la usa sempre e soltanto per il bene dei suoi figli, che essi lo sappiano o no. L'importante è vivere coltivando la certezza che a Dio nulla è impossibile e questo ci farà sperimentare una pace mai provata.

+ Chiara Lubich

(testo pubblicato su "Città nuova" 1999/22, p. 7)