Benvenuti nel 1° blog dedicato a S. LUCIA VERGINE E MARTIRE (Siracusa, fine III sec. - 13 dicembre 304). Realizzato dai devoti siracusani, in ricordo della storica VISITA DEL CORPO DI S. LUCIA A SIRACUSA (15-22 dicembre 2004, nel 17° Centenario del Martirio). Email redazione: amicisantalucia@yahoo.it. VIVA S. LUCIA!
giovedì 30 dicembre 2010
S. Lucia alla festa di S. Agata a Catania
mercoledì 29 dicembre 2010
Hanno detto di S. Lucia ... 5
domenica 26 dicembre 2010
Hanno detto di S. Lucia ... 4
Tommaso Gargallo (1760-1843), poeta siracusano:
MARTEDI ESPOSIZIONE RELIQUIE E SIMULACRO S. LUCIA
domenica 19 dicembre 2010
Hanno detto di S. Lucia ... 3
"Vergine e martire augusta,
l'astro più fulgido del nostro Cielo,
simbolo imperituro di candore e di fede,
di carità e di fortezza".
Hanno detto di S. Lucia ... 2
"Lucida lucenti lucescis Lucia luce /
lunedì 13 dicembre 2010
Hanno detto di S. Lucia ... 1
S. LUCIA 2010: IL "DISCORSO DAL BALCONE" DELL'ARCIVESCOVO
S. LUCIA 2010: IL MESSAGGIO DEL NOSTRO ARCIVESCOVO
SOLENNITA' DI SANTA LUCIA VERGINE E MARTIRE SIRACUSANA
domenica 12 dicembre 2010
E' festa! E' arrivata S. LUCIA! - Gli auguri della redazione
Carissimi amici,
Il Suo esempio ci sproni a imitarLa, le Sue virtù siano luce per ogni nostra azione, la Sua intercessione ci protegga, i Suoi meriti ci ottengano la salvezza eterna.
Ancora auguri, fratelli e sorelle diletti, siate lieti e gioiosi in questa festa per la terra e per il Cielo!!!
VIVA SANTA LUCIA!!!
La redazione del blog
Vigilia di S. Lucia 2010 - Le novità dei festeggiamenti siracusani
MUSICA E TEATRO
Itinerari d'Autore
Da martedì 14 dicembre dalle ore 21.00 alle ore 23.00, presso le Catacombe di Siracusa, evento teatrale e musicale dal titolo "Itinerari d'Autore".
martedi 14 dicembre
SHALOM BUDEER
giovedi 16 dicembre
STEFANIA TOSTO & GIUSEPPE SCAVO
venerdi 17 dicembre
CAPPELLA MUSICALE SIRACUSANA
domenica 19 dicembre
DUO SPELLBOUND
biglietto (solo concerto) € 5,00
biglietto concerto + visita guidata Catacomba di S. Lucia € 8,00
TEATRO - Catacomba di San Giovanni - ore 19.00
28, 29, 30 dicembre 2010 - 3, 4, 5 gennaio 2011
CANTO DI NATALE
con FRANCO MIRABELLA
e la partecipazione di ANDREA LA MONICA (flauto solo)
biglietto € 6,00 (ingresso gratuito ragazzi fino ai 12 anni)
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
per info e prevendita:
0931.64694 - info@kairos-web.com
BUONA FESTA A TUTTI!
SARAUSANA JE', VIVA SANTA LUCIA!
giovedì 9 dicembre 2010
Triduo di S. Lucia 2010 - Filastrocca lombarda dei bambini a S. Lucia
La gloriosa figura della nostra Santa Lucia, fanciulla siracusana di splendida bellezza, ha attirato nel corso dei secoli la simpatia dei cristiani d'ogni dove, ornando il culto ufficiale e la pia devozione con tradizioni popolari genuine e molto sentite.
Una tra queste, antica e tuttora diffusissima in una vasta area dell'Italia settentrionale, è quella di donare ai bimbi dolci e giochi nella notte della festa di Santa Lucia, e anche scambiarsi fraterni doni tra gli adulti: un simbolo concreto della generosità con la quale davvero Lucia, come riferiscono i documenti storiografici più attendibili, elargì i suoi ricchi beni ai poveri e bisognosi della Sua città. In questo triduo luciano, che a Siracusa riveste tradizionalmente la connotazione della solidarietà, è d'uopo ricordare questo aspetto della vita della nostra amata Patrona.
Ecco alcuni versi con i quali i bimbi vivono la magica atmosfera d'incanto dell'attesa della "notte di Santa Lucia":
Santa Lucia bella
dei bimbi sei la stella
per il mondo vai e vai
e non ti stanchi mai
porti confetti e doni
a tutti i bimbi buoni
col tuo asinello alato
e il carrettin fatato
vieni Santa Lucia
vieni presto da me!
mercoledì 8 dicembre 2010
Dall'Immacolata al Triduo di Santa Lucia
"Ad Jesum per Mariam cum Lucia" 9
Purtroppo, anche dopo la nascita, la vita dei bambini continua ad essere esposta all’abbandono, alla fame, alla miseria, alla malattia, agli abusi, alla violenza, allo sfruttamento. Le molteplici violazioni dei loro diritti che si commettono nel mondo feriscono dolorosamente la coscienza di ogni uomo di buona volontà. Davanti al triste panorama delle ingiustizie commesse contro la vita dell’uomo, prima e dopo la nascita, faccio mio l’appassionato appello del Papa Giovanni Paolo II alla responsabilità di tutti e di ciascuno: "Rispetta, difendi, ama e servi la vita, ogni vita umana! Solo su questa strada troverai giustizia, sviluppo, libertà vera, pace e felicità" (Enc. Evangelium vitae, 5). Esorto i protagonisti della politica, dell’economia e della comunicazione sociale a fare quanto è nelle loro possibilità, per promuovere una cultura sempre rispettosa della vita umana, per procurare condizioni favorevoli e reti di sostegno all’accoglienza e allo sviluppo di essa.
Alla Vergine Maria, che ha accolto il Figlio di Dio fatto uomo con la sua fede, con il suo grembo materno, con la cura premurosa, con l’accompagnamento solidale e vibrante di amore, affidiamo la preghiera e l’impegno a favore della vita nascente. Lo facciamo nella liturgia - che è il luogo dove viviamo la verità e dove la verità vive con noi - adorando la divina Eucaristia, in cui contempliamo il Corpo di Cristo, quel Corpo che prese carne da Maria per opera dello Spirito Santo, e da lei nacque a Betlemme, per la nostra salvezza. Ave, verum Corpus, natum de Maria Virgine!
martedì 7 dicembre 2010
"Ad Jesum per Mariam cum Lucia" 8
Ci sono tendenze culturali che cercano di anestetizzare le coscienze con motivazioni pretestuose. Riguardo all’embrione nel grembo materno, la scienza stessa ne mette in evidenza l’autonomia capace d’interazione con la madre, il coordinamento dei processi biologici, la continuità dello sviluppo, la crescente complessità dell’organismo. Non si tratta di un cumulo di materiale biologico, ma di un nuovo essere vivente, dinamico e meravigliosamente ordinato, un nuovo individuo della specie umana. Così è stato Gesù nel grembo di Maria; così è stato per ognuno di noi, nel grembo della madre. Con l’antico autore cristiano Tertulliano possiamo affermare: "E’ già un uomo colui che lo sarà" (Apologetico, IX, 8); non c’è alcuna ragione per non considerarlo persona fin dal concepimento.
lunedì 6 dicembre 2010
"Ad Jesum per Mariam cum Lucia" 7
Credere in Gesù Cristo comporta anche avere uno sguardo nuovo sull’uomo, uno sguardo di fiducia, di speranza. Del resto l’esperienza stessa e la retta ragione attestano che l’essere umano è un soggetto capace di intendere e di volere, autocosciente e libero, irripetibile e insostituibile, vertice di tutte le realtà terrene, che esige di essere riconosciuto come valore in se stesso e merita di essere accolto sempre con rispetto e amore. Egli ha il diritto di non essere trattato come un oggetto da possedere o come una cosa che si può manipolare a piacimento, di non essere ridotto a puro strumento a vantaggio di altri e dei loro interessi. La persona è un bene in se stessa e occorre cercare sempre il suo sviluppo integrale. L’amore verso tutti, poi, se è sincero, tende spontaneamente a diventare attenzione preferenziale per i più deboli e i più poveri. Su questa linea si colloca la sollecitudine della Chiesa per la vita nascente, la più fragile, la più minacciata dall’egoismo degli adulti e dall’oscuramento delle coscienze.
domenica 5 dicembre 2010
"Ad Jesum per Mariam cum Lucia" 6
Dio ci ama in modo profondo, totale, senza distinzioni; ci chiama all’amicizia con Lui; ci rende partecipi di una realtà al di sopra di ogni immaginazione e di ogni pensiero e parola: la sua stessa vita divina. Con commozione e gratitudine prendiamo coscienza del valore, della dignità incomparabile di ogni persona umana e della grande responsabilità che abbiamo verso tutti. "Cristo, che è il nuovo Adamo – afferma il Concilio Vaticano II – proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore, svela anche pienamente l’uomo a se stesso e gli manifesta la sua altissima vocazione ... Con la sua incarnazione il Figlio di Dio si è unito in certo modo ad ogni uomo" (Cost. Gaudium et spes, 22).
sabato 4 dicembre 2010
"Ad Jesum per Mariam cum Lucia" 5
L’uomo presenta un’originalità inconfondibile rispetto a tutti gli altri esseri viventi che popolano la terra. Si presenta come soggetto unico e singolare, dotato di intelligenza e volontà libera, oltre che composto di realtà materiale. Vive simultaneamente e inscindibilmente nella dimensione spirituale e nella dimensione corporea. Lo suggerisce anche il testo della Prima Lettera ai Tessalonicesi che è stato proclamato: "Il Dio della pace – scrive san Paolo – vi santifichi interamente, e tutta la vostra persona, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo" (5,23). Siamo dunque spirito, anima e corpo. Siamo parte di questo mondo, legati alle possibilità e ai limiti della condizione materiale; nello stesso tempo siamo aperti su un orizzonte infinito, capaci di dialogare con Dio e di accoglierlo in noi. Operiamo nelle realtà terrene e attraverso di esse possiamo percepire la presenza di Dio e tendere a Lui, verità, bontà e bellezza assoluta. Assaporiamo frammenti di vita e di felicità e aneliamo alla pienezza totale.
venerdì 3 dicembre 2010
"Ad Jesum per Mariam cum Lucia" 4
Cari fratelli e sorelle, il nostro radunarci questa sera per iniziare il cammino di Avvento si arricchisce di un altro importante motivo: con tutta
giovedì 2 dicembre 2010
"Ad Jesum per Mariam cum Lucia" 3
dall'omelia di S. S. Benedetto XVI per i Primi Vespri della I domenica d'Avvento 2010
(Basilica Vaticana, sabato 27.11.2010):
Mentre i nostri cuori si protendono verso la celebrazione annuale della nascita di Cristo, la liturgia della Chiesa orienta il nostro sguardo alla meta definitiva: l’incontro con il Signore che verrà nello splendore della gloria. Per questo noi che, in ogni Eucaristia, "annunciamo la sua morte, proclamiamo la sua risurrezione nell’attesa della sua venuta", vigiliamo in preghiera. La liturgia non si stanca di incoraggiarci e di sostenerci, ponendo sulle nostre labbra, nei giorni di Avvento, il grido con il quale si chiude l’intera Sacra Scrittura, nell’ultima pagina dell’Apocalisse di san Giovanni: "Vieni, Signore Gesù!" (22,20).
mercoledì 1 dicembre 2010
"Ad Jesum per Mariam cum Lucia" 2
Cari fratelli e sorelle,
con questa celebrazione vespertina, il Signore ci dona la grazia e la gioia di aprire il nuovo Anno Liturgico iniziando dalla sua prima tappa: l’Avvento, il periodo che fa memoria della venuta di Dio fra noi. Ogni inizio porta con sé una grazia particolare, perché benedetto dal Signore. In questo Avvento ci sarà dato, ancora una volta, di fare esperienza della vicinanza di Colui che ha creato il mondo, che orienta la storia e che si è preso cura di noi giungendo fino al culmine della sua condiscendenza con il farsi uomo. Proprio il mistero grande e affascinante del Dio con noi, anzi del Dio che si fa uno di noi, è quanto celebreremo nelle prossime settimane camminando verso il santo Natale. Durante il tempo di Avvento sentiremo
PAROLA DI VITA - DICEMBRE 2010
“Nulla è impossibile a Dio” (Luca 1,37)
La domanda di Maria, all'annuncio dell'Angelo: "Com'è possibile questo?" ebbe come risposta: "Nulla è impossibile a Dio" e, a riprova di ciò, le venne portato l'esempio di Elisabetta, che nella sua vecchiaia aveva concepito un figlio. Maria credette e divenne
Dio è onnipotente: questo suo nome si incontra frequentemente nella Sacra Scrittura ed è usato quando si vuole esprimere la potenza di Dio nel benedire, nel giudicare, nel dirigere il corso degli eventi, nel realizzare i suoi disegni.
C'è un solo limite all'onnipotenza di Dio: la libertà umana, che si può opporre alla di lui volontà rendendo l'uomo impotente, mentre sarebbe chiamato a condividere la stessa forza di Dio.
“Nulla è impossibile a Dio”
[…] E' una Parola che ci apre ad una confidenza illimitata nell'amore di Dio-Padre, perché, se Dio è e il suo essere è Amore, la fiducia completa in lui non ne è che la logica conseguenza.
Tutte le grazie sono in suo potere: temporali e spirituali, possibili e impossibili. Ed egli le dà a chi le chiede e anche a chi non chiede, perché, come dice il Vangelo, egli, il Padre, "fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni" e a noi tutti chiede di agire come lui, con lo stesso amore universale, sostenuto dalla fede che:
“Nulla è impossibile a Dio”
Come vivere dunque questa Parola nella vita di ogni giorno?
Noi tutti dobbiamo affrontare di quando in quando situazioni difficili, dolorose, sia nella nostra vita personale, sia nei rapporti con gli altri. E sperimentiamo a volte tutta la nostra impotenza perché avvertiamo in noi degli attaccamenti a cose e persone che ci rendono schiavi di legami da cui vorremmo liberarci. Ci troviamo spesso di fronte ai muri dell'indifferenza e dell'egoismo e ci sentiamo cadere le braccia di fronte ad avvenimenti che sembrano superarci.
Ebbene, in questi momenti,
“Nulla è impossibile a Dio”
Ripetendoci questo nei momenti più critici, ci verrà dalla Parola di Dio quell'energia che essa racchiude in sé, facendoci partecipare in qualche modo della stessa onnipotenza di Dio. Ad un patto, però, e cioè che si viva la sua volontà, cercando di irradiare attorno a noi quell'amore che è deposto nei nostri cuori. Così saremo all'unisono con l'Amore onnipotente di Dio per le sue creature, al quale tutto è possibile, ciò che concorre a realizzare i suoi piani sui singoli e sull'umanità.
Ma c'è un momento speciale per poter vivere questa Parola e per sperimentarne tutta l'efficacia: è nella preghiera.
Gesù ha detto che qualsiasi cosa chiederemo al Padre in nome suo egli ce la concederà. Proviamo dunque a chiedergli ciò che ci sta più a cuore con la certezza di fede che a lui nulla è impossibile: dalla soluzione di casi disperati, alla pace nel mondo; dalle guarigioni da malattie gravi, alla ricomposizione di conflitti familiari e sociali.
Se poi siamo in più a chiedere la stessa cosa, in pieno accordo per l'amore reciproco, allora è Gesù stesso in mezzo a noi che prega il Padre e, secondo la sua promessa, otterremo.
Con tale fede nell'onnipotenza di Dio e nel suo Amore, anche noi chiedemmo un giorno per N. che quel tumore, visto su una radiografia, "scomparisse", quasi fosse un errore o un fantasma. E così avvenne.
Questa fiducia sconfinata che ci fa sentire nelle braccia di un Padre al quale tutto è possibile, deve accompagnare sempre le vicende della nostra vita. Non è detto che otterremo sempre ciò che chiederemo. La sua è l'onnipotenza di un Padre e la usa sempre e soltanto per il bene dei suoi figli, che essi lo sappiano o no. L'importante è vivere coltivando la certezza che a Dio nulla è impossibile e questo ci farà sperimentare una pace mai provata.
+ Chiara Lubich
(testo pubblicato su "Città nuova" 1999/22, p. 7)