domenica 28 dicembre 2008

A 100 anni dal maremoto, Lucia sentinella sulle mura di Siracusa


SIRACUSA - Cronaca di un evento storico: grandiosa celebrazione giubilare questa mattina nel duomo di Siracusa, l'annuale commemorazione del celeste patrocinio di S. Lucia sulla Sua amata città natale manifestato per l'ennesima volta in occasione del maremoto conseguente al disastroso terremoto calabro-siculo avvenuto nella notte tra il 27 e il 28 dicembre 1908. Messina venne rasa al suolo, i quattro quinti della popolazione perirono: Siracusa rispose prontamente, sotto la paterna guida pastorale dell'arcivescovo del tempo mons. Bignami, soccorrendo con ogni mezzo e forza i superstiti alla tragedia. Siracusa, il cui mare parve minacciare il pericolo di una catastrofe analoga a quella messinese, catastrofe invece scongiurata dai lampanti segni della protezione di Lucia. Così il popolo siracusano, profondamente innamorato e immensamente devoto della propria santa concittadina, interpretò all'unanimità la salvezza della città, e volle fortemente una processione straordinaria, o meglio un pellegrinaggio penitenziale, del taumaturgo simulacro-reliquiario argenteo venerato in Cattedrale, fino al piazzale delle Poste, luogo in cui grazie a Dio si arrestò la furia delle onde, senza colpire case e persone. Questo accadeva cento anni fa: ma oggi Siracusa non ha dimenticato quella potente intercessione di Lucia, e ne ha celebrato nel modo più solenne la commemorazione centenaria. Nonostante il maltempo, una numerosissima folla ha stipato il duomo stamattina, superando di gran lunga la disponibilità di posti a sedere, e ha assistito alla solenne concelebrazione eucaristica presieduta da un presule ospite della nostra Chiesa, il vescovo di Mazara del Vallo S. E. mons. Domenico Mogavero, per la cui occasione sono state intronizzate sull'altare maggiore le sacre reliquie della martire protettrice. E' stata una celebrazione trionfale, alla presenza del Rev.mo Capitolo Metropolitano, del Ven.le Seminario Arcivescovile, delle Associazioni Luciane di Siracusa, delle massime Autorità cittadine, dei gonfaloni del Comune e della Provincia scortati dai rappresentanti in alta uniforme, e anche della delegazione dei Vigili del Fuoco di Siracusa che, com'è noto, non vogliono mai mancare ogni qualvolta è possibile sciogliere un voto di ringraziamento a S. Lucia.
Non potendosi poi effettuare la programmata processione fino a piazza delle Poste, con la quale si intendeva rinnovare il gesto dei nostri antenati, il popolo dei fedeli ha poi lungamente sostato (quasi non volendo più andar via!) ai piedi del venerato simulacro, seguendo con fervore le meditazioni, i canti e le preghiere, nonché il meraviglioso discorso commemorativo pronunciato da mons. Pasquale Magnano, impareggiabile storico siracusano, che ha commosso tutti i presenti con una dettagliatissima cronaca dell'evento verificatosi un secolo fa. E poi, un interminabile "corona" di evviva e applausi alla Santa con cui i fedeli hanno espresso eloquentemente il sentimento di gratitudine e amore che nutrono per Lei. Anche questo rende unici i festeggiamenti di S. Lucia di Siracusa: le immancabili manifestazioni pubbliche di riconoscenza alla Patrona per la protezione riscontrata in innumerevoli occasioni della storia cittadina. In qualunque momento dell'anno (il prossimo sarà l'11 gennaio, anniversario del terremoto del 1693) i Siracusani vogliono festeggiare solennemente Lucia, perché attribuiscono sempre a Lei il patrocinio di cui godono, Lei che, come stamattina proclamava con forza mons. Magnano, è "la sentinella posta sulle mura di Siracusa, che giorno e notte sorveglia la città". GRAZIE, SANTA LUCIA!!!

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