domenica 11 agosto 2013

Riflessione - Lucia, liturgia, mons. Caracciolo: coincidenze?







Preziose reliquie ed ex voto di S. Lucia esposti nel Museo Luciano, 
presso la Cappella di S. Lucia nel Duomo di Siracusa, 
istituito da mons. Giuseppe Caracciolo.


Dicevamo nel precedente post che certamente - con quella certezza indistruttibile che ci dà la fede in Dio e la devozione cristiana - è stata proprio Lei, la piccola dolce vergine e martire Lucia, nobile e illustre nostra concittadina e patrona, a venire personalmente a prendere padre Pippo Caracciolo stamattina e condurlo per mano tra i cori degli angeli e dei santi al cospetto del trono dell'Altissimo.
L'esposizione della preziosa immagine argentea della Santa, della quale noi e padre Pippo siamo stati da sempre innamorati, e delle Sue Sacre Reliquie, pur essendo ordinariamente prevista per la giornata di oggi, sembra stavolta quasi straordinaria e voluta apposta per celebrare degnamente questo giorno di lutto e suffragio dedicato al compianto mons. Caracciolo. E' così: non ci sarebbe stato modo migliore di pregare per padre Pippo se non farlo ai piedi di quel simulacro tanto caro, tutti insieme noi devoti di S. Lucia riuniti in quella Cappella che è stato il luogo di "lavoro" di padre Pippo per molti anni.

Ma non è solo la concomitanza di tale improvvisa morte con l'esposizione luciana a risaltare come mirabile coincidenza. Se ci pensate, anche tutta la Liturgia della Parola della Santa Messa di oggi, XIX domenica del Tempo Ordinario (anno C), è uno stupendo commento alla vita e alla morte del nostro caro padre Pippo:

I figli santi dei giusti offrivano sacrifici in segreto
e si imposero, concordi, questa legge divina:
di condividere allo stesso modo successi e pericoli,
intonando subito le sacre lodi dei padri.
Così proclama la Prima Lettura della Messa del giorno, tratta dal Libro della Sapienza (18,6-9). Come non scorgervi un'eco della tipica umiltà, della composta modestia e del nascondimento che hanno caratterizzato padre Pippo, anche lui "figlio santo di giusti", che ha offerto tutta la propria vita nel silenzio e in particolare il Divino Sacrificio Eucaristico con somma devozione, unendo le proprie sofferenze all'Altare dell'Agnello di Dio, intonando le lodi dei padri, e tramandando quindi con tenacia le tradizioni delle generazioni di santi sacerdoti che lo hanno preceduto e formato?

Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.
Così recita il Salmo Responsoriale, tratto dal Salmo 32[33]. L'occhio: tipico emblema luciano, è da sempre il prezioso oggetto privilegiato dalle premurose attenzioni del protettorato della nostra S. Patrona, e gli occhi sono proprio l'elemento che più colpiva padre Pippo quando contemplava il dipinto del verosimile volto della Martire. Queste reminiscenze luciane accompagnino al Cielo il devoto e figlio di S. Lucia mons. Caracciolo, per liberarlo dalla morte che stamattina ha incontrato su questa terra e nutrirlo in tempo di fame, ora che può cibarsi al banchetto del Paradiso preparato dal Signore stesso per i Suoi (e la fame non è forse un'altra immediata suggestione di sapore luciano, dato che i più grandi miracoli del patrocinio della Patrona sulla Sua diletta Patria Siracusa sono stati proprio la liberazione dalle carestie, tante volte commemorata da padre Caracciolo nella festa di maggio?).

Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito. 
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro! 
Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo.
Il Vangelo di Luca (12,35-40) è poi adattissimo alla circostanza che stiamo vivendo: vigilare con le lampade accese, come le vergini sagge delle quali fa parte degnamente anche la nostra Vergine e Martire Lucia. Beato quel servo che il Signore al Suo ritorno ha trovato così: beato te, padre Pippo, servo buono e fedele, che hai donato tutto a Cristo nel corso della tua vita e che ora tutto da Lui ricevi! Vegliate e tenetevi pronti, ci esorta Gesù nel Vangelo di oggi: beato te, padre Pippo, che hai vegliato e ti sei tenuto pronto a questo dolcissimo incontro!

Sancta Lucia, ora pro eo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

grazie per quest'informazione.

è stato un grande uomo di Dio e di preghiera Padre Caracciolo

Santa Luciuzza nostra prendilo con te nella gloria.Presentalo tu a Gesù!

Salvatore