Cronaca fotografica di un evento
SIRACUSA, 28 dicembre 2012 - Anche quest'anno, secondo una ininterrotta tradizione, si è rinnovato il rituale incontro tra Santa Lucia e la popolazione dei suoi figli e concittadini siracusani, che si sono radunati nella Cappella della Patrona in Duomo per un nuovo sentitissimo abbraccio con la protettrice grandemente amata, a distanza di una settimana dalla conclusione del solenne ottavario di festeggiamenti per l'annuale ricorrenza del suo dies natalis. Ma i siracusani, come si sa, non sono mai sazi di celebrare Santa Lucia, e ritornano sempre con emozione e gioia a venerare le sacre reliquie e l'artistico simulacro argenteo della Martire, anche durante queste feste natalizie. L'incantevole Cappella barocca, per l'occasione, era adornata a festa come nelle maggiori solennità, con gli eleganti drappi rossi incorniciati in oro che rivestono le paraste e soprattutto il prezioso paliotto d'altare interamente in argento sbalzato. Ciò che ovviamente attrae su di sé l'attenzione è in special modo Lei, Lucia, spiritualmente e anche fisicamente presente e visibile nell'insigne reliquia della cannella del braccio sinistro, esposta nel suo reliquiario alla venerazione dei fedeli, insieme allo splendente simulacro-reliquiario argenteo che contiene tre frammenti di costole della Santa siracusana nella teca che è incastonata sul petto. Momenti di intensa preghiera, di composta ammirazione e di gioiosa festa (tanti hanno suggellato questo incontro con Santa Lucia scattando fotografie), conclusi con la solenne reposizione, prima della quale il can. Salvatore Marino, parroco della Cattedrale e assistente ecclesiastico della Deputazione luciana, ha intonato l'orazione e l'inno popolare alla Patrona. Dopo la celebrazione della Santa Messa mattutina, un omaggio floreale è stato posto - a nome di tutta la cittadinanza siracusana - dinanzi alla statua di Santa Lucia collocata nell'edicola votiva monumentale in piazza delle Poste in quel 1908, a perenne ricordo della protezione accordata ai propri concittadini dalla grande Martire in quell'evento sismico che colpì la costa ionica della Sicilia orientale 104 anni fa. Annualmente ci occupiamo di raccontare ai nostri amici l'origine e il significato di questo piccolo e semplice, ma sempre commovente e sentito evento tutto siracusano dedicato alla Vergine Martire Lucia, ed è sempre occasione di profonda letizia narrare le meraviglie che il Signore ha compiuto nelle gesta e nel patrocinio della nostra amata Santa Patrona. Sarausana jè, viva Santa Lucia!
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