lunedì 31 dicembre 2012

Mentre il 2012 sta per concludersi...

Una poesia intensissima per non lasciarsi sfuggire via quest'anno senza prima aver rivolto lo sguardo sul Signore del tempo ed averGli offerto le fatiche e le gioie della nostra vita...

Il tempo mi sfugge veloce,
accetta la mia vita, Signore!
Nel cuore ti tengo, è il tesoro
che deve informar le mie mosse.
Tu seguimi, guardami, è tuo
l'amare: gioire e patire.
Nessuno raccolga un sospiro.
Nascosta nel tuo tabernacolo
vivo, lavoro per tutti.
Il tocco della mia mano sia tuo,
sol tuo l'accento della mia voce.
In questo mio cencio, il tuo amore
ritorni nel mondo riarso
con l'acqua, che sgorga abbondante
dalla tua piaga, Signore!
Rischiari, divina Sapienza,
l'oscura mestizia di tanti,
di tutti. Maria vi risplenda.

Chiara Lubich
(Scritti spirituali, vol. I, p. 63)

sabato 29 dicembre 2012

104° anniversario del terremoto del 1908

Cronaca fotografica di un evento














SIRACUSA, 28 dicembre 2012 - Anche quest'anno, secondo una ininterrotta tradizione, si è rinnovato il rituale incontro tra Santa Lucia e la popolazione dei suoi figli e concittadini siracusani, che si sono radunati nella Cappella della Patrona in Duomo per un nuovo sentitissimo abbraccio con la protettrice grandemente amata, a distanza di una settimana dalla conclusione del solenne ottavario di festeggiamenti per l'annuale ricorrenza del suo dies natalis. Ma i siracusani, come si sa, non sono mai sazi di celebrare Santa Lucia, e ritornano sempre con emozione e gioia a venerare le sacre reliquie e l'artistico simulacro argenteo della Martire, anche durante queste feste natalizie. L'incantevole Cappella barocca, per l'occasione, era adornata a festa come nelle maggiori solennità, con gli eleganti drappi rossi incorniciati in oro che rivestono le paraste e soprattutto il prezioso paliotto d'altare interamente in argento sbalzato. Ciò che ovviamente attrae su di sé l'attenzione è in special modo Lei, Lucia, spiritualmente e anche fisicamente presente e visibile nell'insigne reliquia della cannella del braccio sinistro, esposta nel suo reliquiario alla venerazione dei fedeli, insieme allo splendente simulacro-reliquiario argenteo che contiene tre frammenti di costole della Santa siracusana nella teca che è incastonata sul petto. Momenti di intensa preghiera, di composta ammirazione e di gioiosa festa (tanti hanno suggellato questo incontro con Santa Lucia scattando fotografie), conclusi con la solenne reposizione, prima della quale il can. Salvatore Marino, parroco della Cattedrale e assistente ecclesiastico della Deputazione luciana, ha intonato l'orazione e l'inno popolare alla Patrona. Dopo la celebrazione della Santa Messa mattutina, un omaggio floreale è stato posto - a nome di tutta la cittadinanza siracusana - dinanzi alla statua di Santa Lucia collocata nell'edicola votiva monumentale in piazza delle Poste in quel 1908, a perenne ricordo della protezione accordata ai propri concittadini dalla grande Martire in quell'evento sismico che colpì la costa ionica della Sicilia orientale 104 anni fa. Annualmente ci occupiamo di raccontare ai nostri amici l'origine e il significato di questo piccolo e semplice, ma sempre commovente e sentito evento tutto siracusano dedicato alla Vergine Martire Lucia, ed è sempre occasione di profonda letizia narrare le meraviglie che il Signore ha compiuto nelle gesta e nel patrocinio della nostra amata Santa Patrona. Sarausana jè, viva Santa Lucia!

mercoledì 26 dicembre 2012

S. Natale 2012

Gloria nei cieli, festa sulla terra: il Santo Natale dell'unico Signore e Salvatore di tutto il mondo reca gioia e pace all'intera umanità, asciuga le lacrime, lenisce le sofferenze, allevia le angosce, solleva le povertà, mentre viene quaggiù ci portà lassù, dalla semplicità della grotta di Betlemme alla beatitudine gloriosa dei misteri celesti.
Oggi la Chiesa commemora Santo Stefano, il primo martire della fede in Gesù Cristo, il primo frutto di quella Redenzione che ha avuto inizio con l'Incarnazione del Verbo di Dio, il primo dei tanti che da allora ad oggi versano coraggiosamente il proprio sangue per confessare la verità di Dio.
La Parola del Signore, nel Suo Santo Vangelo, proclama oggi che "Chi perservererà fino alla fine sarà salvo".
E noi, che col piccolo segno di questo blog, abbiamo la missione di testimoniare l'esempio della martire Santa Lucia - una cui antica bellissima antifona latina recita: "Lucia, sposa di Cristo, con la tua perseveranza hai guadagnato la vita, a prezzo del tuo sangue hai vinto il mondo, ora splendi tra gli angeli" - non possiamo non affiancare il ricordo luminoso di questa nostra diletta protettrice accanto a quello del protomartire Stefano, invocando presso la loro intercessione l'aiuto di Dio.
La Liturgia della festa di oggi ci fa ascoltare un'altra Parola salvifica di Gesù: "Quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi" (cf Mt 10,17-22). Torna ancora un suggestivo richiamo al martirio della nostra Lucia, che con eroica fortezza ha osato citare letteralmente proprio queste parole dinanzi al proprio persecutore, il consolare Pascasio.
In questa perseveranza, richiesta da Gesù e dimostrata dai santi martiri, anche noi proponiamoci in questa calda e luminosa festa di Natale di perseverare nell'amore di Cristo e nella carità verso tutti i fratelli, e diamo a ognuno calore, speranza, luce.

giovedì 20 dicembre 2012

20 dicembre: Ottava di S. Lucia

Madonna col Bambino e Santi, particolare con Santa Lucia
Chiesa del Convento di San Francesco, Montella (Avellino)


Giornata solennissima oggi a Siracusa, a conclusione del consueto ottavario di celebrazioni presso il sacro luogo del martirio e del sepolcro di Santa Lucia, presso l'antica basilica extra moenia dedicata alla patrona nella sua città natale. Oggi l'imponente e grandiosa processione delle sacre reliquie e dell'artistico simulacro-reliquiario argenteo della martire, attraverso le visite al santuario della Madonna delle Lacrime - dove si svolgerà il tradizionale festoso incontro tra Maria e Lucia, e quest'anno anche l'omaggio dei disabili - e quella sempre commovente e sentita ai degenti presso l'ospedale civico, momento intenso e attesissimo, fino al ritorno in duomo - dopo lo spettacolo pirotecnico che saluta il rientro della Santa nel centro storico aretuseo, l'isola di Ortigia. La pietà popolare e gli antichi calendari liturgici locali, in questa giornata in octava sanctae Luciae, affiancano anche la memoria della beata Eutichia vedova, madre di Lucia e primissima custode del suo glorioso sepolcro.

Per festeggiare insieme anche oggi la piccola grande dolce Lucia siracusana, martire nostra protettrice, pubblichiamo il testo di una preghiera e di un inno tradizionale in onore della Santa, gentilmente inviatici da un devoto luciano, Matteo Sebastiani, di Vernazzano, frazione del comune di Tuoro sul Trasimeno (Perugia) che venera proprio la nostra Santa Lucia come patrona. I rispettivi testi hanno come autori due sacerdoti della zona, parroci a Vernazzano. Sempre: VIVA SANTA LUCIA!!!

PREGHIERA A SANTA LUCIA
Dal tuo santuario nel cielo, Santa Lucia, volgiti a noi.
Siamo arrivati davanti a te, su questa collina del lago,
con la fede e l' amore di sempre.
Ascolta i nostri passi, il cuore che ti parla.
La nostra anima è in festa. Siamo sopra la nebbia e le nubi...
Ci sembra di toccare il cielo:
Lucia
nel tuo nome è la luce del sole, nei tuoi occhi la luce di Dio.
Dona luce agli occhi di chi ti prega
e fede per scoprire il volto di Dio del mondo.
Con te possiamo andare da lui, insieme con te
lo possiamo incontrare.
A Lui che abita i Cieli ma si lascia trovare sulla terra,
sia la gloria e l' onore. A te grazie, perchè ci fai da guida.
Portaci fuori dal buio, dal peccato e dal male.
Donaci amore per la vita e forza per vivere con amore.
Riunisci le famiglie divise: ritrovino pace!
Siano per i figli una scuola di fede.
S. Lucia, ascoltaci. Lo splendore della tua vita
ci fa sperare e sognare il mondo diverso:
divino come gli uomini che somigliano a Cristo.
E tu, che per questo mondo nuovo hai donato la vita,
prega per la Chiesa, per la pace, per noi:
per ogni persona che ti prega. Amen.

INNO A SANTA LUCIA
Se del mondo e dell' errore
vo' le tenebre fugare
e il lucente sol mirare
Te Lucia supplicherò.
O Lucia deh! Salve o Santa
d' ammirabili portenti
deh! Proteggi ognor le genti
che t' invocano con fè.
Della fede e dell' amore
fè la Vergine un altare
e le cose più care
diè ai poveri, a Gesù.
O Lucia deh! Salve o Santa
d' ammirabili portenti
deh! Proteggi ognor le genti
che t' invocano con fè.
Nè lusinghe nè tormenti
può la Vergine turbare
Ella sola può sperare
nelle gioie di lassù.
O Lucia deh! Salve o Santa
d' ammirabili portenti
deh! Proteggi ognor le genti
che t' invocano con fè.

venerdì 14 dicembre 2012

VIVA SANTA LUCIA!

SIRACUSA RINASCA E RISPLENDA NELLA GLORIA E NELLA LUCE DELLA SUA AMATA CONCITTADINA E PATRONA PRINCIPALE

SANTA LUCIA

AUGURI DI LIETISSIME FESTE LUCIANE 
DALLA REDAZIONE DEL NOSTRO BLOG

Due nuovi poetici omaggi dei Siracusani a S. Lucia

La Cappella di S. Lucia nella Cattedrale di Siracusa è da sempre un fulcro catalizzatore per tutti i siracusani e tutti i devoti della megalomartire nostra patrona: lì accorrono ogni giorno dell'anno in tanti, per pregare dinanzi all'altare sacro al dolce "angelo di Siracusa", Lucia. Le mura di questa artistica Cappella barocca, gioiello d'arte e centro di devozione, hanno assorbito da secoli i sospiri, i segreti gemiti, le suppliche, le lodi, gli inni di grazie, gli accorati "evviva", le gioiose manifestazioni d'amore di un popolo intimamente legato a questa "sentinella" della propria città. Oggi queste mura accolgono anche due nuovi testi in versi che alcuni devoti siracusani hanno voluto dedicare alla patrona con affetto e confidenza, come una sorella, una cara madre. Volentieri pubblichiamo anche sul nostro "muro" virtuale queste vibranti espressioni del più genuino cuore siracusano, quello che batte giorno e notte nel nome di Lucia, sapendo che Ella stessa ha detto prima di morire: "Come la città dei catanesi ha in venerazione Sant'Agata, così anche voi onorerete me, per grazia del Signore nostro Gesù Cristo, osservando di cuore i Suoi comandamenti". Ogni respiro di ogni vero siracusano è legato al ricordo del volto di Lucia: "Dolce respiro sei del viver nostro", Le cantava infatti il nostro poeta Tommaso Gargallo. E, sull'esempio di Lucia, ogni nostro respiro è una silenziosa proclamazione del Santissimo Nome di Gesù, Nome per il Quale Lucia ha dato la propria vita. 

Amata Luce di Siracusa
Lucia, sin da giovinetta, ti sei data sposa a Gesù.
Lucia eri ancora in tenera età,
ma piena di vita e amore per Cristo Gesù.
Non ti spaventarono tutte le sofferenze patite
nella tua Via Crucis.
Lucia, eri giovinetta, ti sei data ai tuoi carnefici,
loro ti hanno strappata alla tua vita terrena.
Gesù ti ha innalzata alla vita eterna,
per essere Luce del mondo e dei Siracusani.
Tu, Santuzza nostra,
hai chiesto alla Madre, Vergine Maria
un segno nella Tua amata Siracusa,
le Sue dolorose lacrime per l'Umanità!
Piangendo in casa di umile famiglia Siracusana,
nel lontano 29 agosto 1953.
Dio ha posato il Suo sguardo su questa città.
Ha posto su di essa due donne di Luce.
La Vergine Maria e Santa Lucia.
Santa Lucia, Siracusana è!
(Fratello Carmelo Pappalardo)

Santa Lucia
Il profumo della tua festa,
le urla della tua folla,
gli sguardi di chi ti ama,
alla tua gioventù
amor sei tu Lucia.
Gli occhi toccano le sofferenze
dei malati e dei poveri,
i cuori battono forte
per la tua Siracusa, per la tua terra,
regalando sorrisi di arcobaleni.
Si risveglia con feste e armonie
l'amore della tua gente,
per gridare ancora una volta
Sarausana iè...
Viva Santa Lucia!!!
(Mirko Garofalo)

martedì 11 dicembre 2012

News: Vespri di S. Lucia in canto

Carissimi amici, siamo molto lieti di diffondere una bella notizia riguardante il culto di S. Lucia a Cremona, i cui festeggiamenti quest'anno sono arricchiti di un'importante novità, grazie alle competenze di valenti musicisti e musicologi, nonché alla vivace apertura intellettuale di una comunità parrocchiale:



Palma Choralis® – Gruppo di Ricerca & Ensemble di Musica Antica
Palma Choralis® - Research Group & Early Music Ensemble

è lieto di invitare la S.V. ai
is pleased to invite Your Lordship to
 
Comitato Promotore di Conditor alme siderum
Unità Pastorale S. Agata-S. Ilario
Gruppo di Ricerca & Ensemble di Musica Antica Palma Choralis

Vespri di Santa Lucia
fra Canto gregoriano e
Polifonia rinascimentale

» mercoledì 12 dicembre 2012 – ore 17.30 «

Chiesa di S. Bassano – Via Bissolati 123, Cremona

ore 17.30: Prove aperte al pubblico
ore 18.00: Conferenza introduttiva a cura di mons. Dennis Feudatari, Parroco moderatore Unità Pastorale S. Agata-S.Ilario (Cremona)
ore 18.30: Celebrazione dei Primi Vespri di S. Lucia

Interverranno:
Schola degli allievi del Laboratorio di Canto Liturgico
Ensemble & Schola Palma Choralis

All’interno della Rassegna Culturale
fra Arte, Musica, Scienza & Fede
Conditor alme siderum · Cremona · III edizione · 2012

Per ulteriori informazioni:

Con il Patrocinio di: Pontificium Consilium de Cultura • Progetto Culturale promosso dalla Chiesa Italiana • Università di Pavia · Dip. Scienze Musicologiche e Paleografico-Filologiche • Biblioteca Statale di Cremona • Prefettura di Cremona • Provincia di Cremona • M.I.U.R. - Ufficio Scolastico per la Lombardia · Cremona • U.S.C.I. · Cremona • A.C.L.I. · Cremona • Comune di Cremona • Segretariato Attività Ecumeniche · Cremona • Fondazione «Città di Cremona» • Rotary Club Cremona

martedì 4 dicembre 2012

PAROLA DI VITA - DICEMBRE 2012

Tempo di Avvento: tempo di gioia, calore e frizzante felicità inspiegabile, tempo in cui si torna bambini, e insieme ai bambini ci si prepara e si attende trepidante una venuta, un ritorno... Gesù, il Cristo, nostro Signore, il Salvatore del mondo, viene, ritorna, rimane con noi... Viviamo palpitanti d'emozione questo tempo di attesa, vigilando in preghiera, in compagnia dei Profeti dell'Antico Testamento che annunciarono i giorni della Prima e della Seconda Venuta del Messia, giorni di pace, di gloria, di misericordia. La Liturgia della Parola e la Liturgia delle Ore di questo Tempo ci invitano dolcemente e ci accompagnano affettuosamente in questo cammino: Isaia e tutti gli altri Profeti ci cantano in mille toni un'unica Parola, "viene il Signore per noi"! Alleluia, viva il Signore Gesù!!!
Novena dell'Immacolata e Tredicina di S. Lucia: perle preziose che arricchiscono questo tempo liturgico e ci fanno ancor più esultare di gioia indicibile e gloriosa, in cui due donne speciali, la Vergine Maria Madre di Dio e la Vergine Martire Lucia, ci tengono per mano nella salita all'umile grotta di Betlemme! Viva Maria e Lucia!!!

«A quanti L'hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio» (Gv 1,12)
Ecco la grande novità annunciata e donata da Gesù all'umanità: la figliolanza di Dio, diventare figli di Dio per grazia. Ma come e a chi viene donata questa grazia? «A quanti lo accolsero» e a quanti lo accoglieranno nel corso dei secoli. Occorre accoglierlo nella fede e nell'amore, credendo in Gesù come nostro Salvatore.
Ma cerchiamo di capire più in profondità cosa significhi essere figli di Dio. Basta guardare a Gesù, il Figlio di Dio, e al suo rapporto con il Padre: Gesù pregava il Padre suo come nel Padre nostro. Per lui il Padre era Abbà, cioè il babbo, il papà, cui egli si rivolgeva con accenti di infinita confidenza e di sterminato amore. Ma, giacché era venuto in terra per noi, non gli è bastato essere lui in questa condizione privilegiata. Morendo per noi, redimendoci, ci ha fatti fi gli di Dio, sorelle e fratelli suoi, e ha dato anche a noi, tramite lo Spirito Santo, la possibilità di essere introdotti nel seno della Trinità. Cosicché anche a noi è stata resa possibile quella sua divina invocazione: «Abbà, Padre!»: papà, babbo mio, nostro, con tutto ciò che essa comporta: certezza della sua protezione, sicurezza, abbandono al suo amore, consolazioni divine, forza, ardore; ardore che nasce in cuore a chi è certo di essere amato.
«A quanti l'hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio». Ciò che ci fa uno con Cristo e con lui figli nel Figlio è il battesimo e la vita di grazia che ci viene da esso. In questo passo del Vangelo c'è, inoltre, una parola che svela pure il dinamismo profondo di questa figliolanza da realizzare giorno dopo giorno. Occorre, infatti, «diventare figli di Dio». Si diventa, si cresce come figli di Dio, con la nostra corrispondenza al suo dono, vivendo la sua volontà che è tutta concentrata nel comandamento dell'amore: amore verso Dio e amore verso i prossimi. Accogliere Gesù significa, infatti, riconoscerlo in tutti i nostri prossimi. E anch'essi potranno avere la possibilità di riconoscere Gesù e credere in lui se nel nostro amore per loro scorgeranno un tratto, una scintilla dell'amore sconfinato del Padre.
«A quanti l'hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio». In questo mese, in cui ricordiamo specialmente la nascita di Gesù su questa terra, cerchiamo di accoglierci reciprocamente, vedendo e servendo Cristo stesso gli uni negli altri. E allora una reciprocità di amore, di conoscenza di vita come quella che lega il Figlio al Padre nello Spirito, si instaurerà anche fra noi e il Padre, e sentiremo affiorare sempre di nuovo sulle nostre labbra l'invocazione di Gesù: «Abbà, Padre».