venerdì 20 gennaio 2012

Piccola meditazione serale ...

Carissimi, mentre Siracusa celebra e festeggia solennemente la memoria liturgica del suo compatrono, San Sebastiano bimartire (la festa esterna con la tradizionale e imponente processione nel centro storico è invece posticipata a domenica prossima), ci auguriamo una serena notte come sempre in compagnia della nostra diletta Santa Lucia, dolce vergine e intrepida martire siracusana, con un piccolo motto che ci ricordi Lei e ci aiuti a meditare sulla nostra vita cristiana:

CAMMINIAMO NELLA LUCE DELLA PAROLA DI DIO
Riscopriamo, cari fratelli, la presenza della Sacra Bibbia nella nostra vita, nelle nostre case, nella nostra famiglia, nella nostra comunità. L'amore di Dio Padre per noi, che ci ha amati per primo e ha mandato il Suo Figlio Unigenito, l'Amato, a morire sulla croce per redimerci dai nostri peccati, chiama amore anche da noi: il nostro amore per Dio si esprime con la fede, la speranza e la carità. La fede è anche la nostra gioia: credere in Gesù Cristo è già la vita eterna ed è la pienezza della gioia, perché tra la fede in ciò che è avvenuto nella storia della salvezza e la speranza in ciò che avverrà nel glorioso e luminoso ritorno di Cristo alla fine dei tempi, si colloca il presente della nostra piccola vita terrena, che dev'essere tutto carità. E Gesù ha promesso ai suoi discepoli che vivendo nella mutua carità che porta all'unità c'è la pienezza della gioia, come attesta San Giovanni nel suo Vangelo e nella sua Prima Lettera. Fede, speranza e carità sono alimentate ogni giorno a contatto con la Parola di Dio, che è Lui stesso, il Cristo, Verbo del Padre. Ogni giorno, allora, camminiamo nella luce della Sua Parola: è questa la luce che ha fatto risplendere di uno sfolgorante mare di splendore la nostra piccola grande Lucia, il cui nome stesso vuol dire "luce". Camminiamo dietro Gesù, insieme ai santi, nella luce della Parola.

mercoledì 18 gennaio 2012

Piccola meditazione mattutina ...

Buongiorno a tutti voi, carissimi amici! Iniziamo la giornata con una piccola meditazione, che oggi vi proponiamo:

E' Dio che ci parla nella Sua Parola
Nella Sacra Scrittura troviamo la Parola di Dio: ma questa divina Parola è Lui stesso, è Dio, perché nell'abisso infinito e insondabile di sapienza divina, il Figlio di Dio, Verbo del Padre, è misteriosamente ma realmente presente nella Sua stessa Parola, così come nella Santissima Eucaristia. 
Ecco perché non possiamo prescindere dalla comunione quotidiana alla Sua Parola, oltre che dalla comunione sacramentale al Suo Corpo e al Suo Sangue.
Nella preghiera avviene un sublime e intimo colloquio tra noi e Dio, siamo uniti a Lui e questo è lo scopo di tutta la nostra vita. Nella Parola è Dio che parla a noi, e ancora torna sempre nel nostro cuore svelandoci i misteri del Suo Regno e il senso della nostra stessa vita.
Così, nulla potrà più turbarci, né le tribolazioni e afflizioni del vivere quotidiano, né i grandi dilemmi esistenziali, né le circostanze impreviste e dolorose della giornata: perché sappiamo a quale fonte zampillante abbeverarci per scoprire e riscoprire perennemente il perché di tutto, la volontà di Dio. Questa fonte è la Parola di Dio, risposta ad ogni domanda dell'uomo, soluzione ad ogni suo interrogativo, luogo della gioia di ogni cristiano.
E poi abbiamo davanti a noi un esempio di profonda interiorizzazione della Parola di Dio nella propria vita: è l'esempio di Santa Lucia, che tanto ha meditato le Sacre Scritture, dalle quali attingeva la conoscenza del Suo Sposo amatissimo e adoratissimo, fino al punto da farne anche unica propria parola, come dimostra il suo colloquio con il consolare Pascasio che la interrogava a pubblico processo. All'interrogatorio del suo persecutore, ella rispondeva con le parole del Santo Vangelo, dell'Apostolo Paolo, dei Salmi, perché erano ormai diventate parole anche sue, e suo diletto.
Con Lucia, e con la Beata Vergine Maria che è tutta Parola vissuta e di Parola di Dio è rivestita, camminiamo oggi alla luce che emana la Sacra Scrittura, che è opportuno leggere e meditare tutti i giorni, anche pochi versetti per volta. Buona giornata a tutti!

martedì 17 gennaio 2012

PAROLA DI VITA - SPECIALE "SETTIMANA PER L'UNITA' DEI CRISTIANI"

Carissimi amici, domani inizierà la tradizionale Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani, momento forte dell'anno liturgico condiviso da cattolici, ortodossi e protestanti che, radunati insieme, si incontrano in questa occasione, in molte parti del mondo, per invocare dalla Santissima Trinità, unico vero Dio, la luce per poter finalmente ripristinare la piena comunione fra le tutti i credenti in Gesù Cristo. Lo scandalo della separazione fra le Chiese è infatti la più grave trasgressione ai desideri di Dio, e nulla deve interessarci e impegnarci più della sospirata riparazione di questa colpa. Preghiamo il Padre, uniti nel Nome di Gesù, "che tutti siano uno, affinché il mondo creda". Oggi, intanto, viene celebrato un altro momento molto importante fra gli appuntamenti principali della Chiesa a livello mondiale: la giornata del dialogo ebraico-cristiano, ideale abbraccio e delicatissimo incontro tra fratelli che oggi vogliono sempre di più conoscersi e avvicinarsi per ricucire strappi e sanare ferite ormai decisamente da dimenticare. Offriamo alla meditazione di tutti il seguente splendido testo di Chiara Lubich, proposto come spunto di riflessione proprio per alimentare quello spirito di concordia, pace e perdono che ci eleva dalle meschinità della nostra imbarazzante storia alla sublime verità delle "cose di lassù":


«Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio» (Col 3,1).
Queste parole, rivolte da san Paolo alla comunità di Colossi, ci dicono che esiste un mondo, nel quale regna l’amore vero, la comunione piena, la giustizia, la pace, la santità, la gioia; un mondo dove il peccato e la corruzione non possono più entrare; un mondo dove la volontà del Padre è perfettamente compiuta. È il mondo al quale appartiene Gesù. È il mondo che egli ha spalancato
a noi con la sua risurrezione, passando attraverso la dura prova della passione.
«Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio».
A questo mondo di Cristo, dice san Paolo, noi non soltanto siamo chiamati, ma già apparteniamo. La fede ci dice che mediante il battesimo noi siamo inseriti in lui e perciò partecipiamo della sua vita, dei suoi doni, della sua eredità, della sua vittoria sul peccato e sulle forze del male: siamo infatti risorti con lui.
Ma, a differenza delle anime sante che hanno già raggiunto il traguardo, la nostra appartenenza a questo mondo di Cristo non è piena e svelata; soprattutto non è stabile e definitiva. Fino a che ci troviamo su questa terra noi siamo esposti a mille pericoli, difficoltà e tentazioni, le quali possono farci tentennare, possono frenare il nostro cammino o addirittura deviarlo verso false mète.
«Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio».
Si comprende allora l’esortazione dell’Apostolo: «Cercate le cose di lassù». Cercate di uscire non già materialmente, ma spiritualmente da questo mondo; abbandonate le regole e le passioni del mondo per lasciarvi guidare in ogni situazione dai pensieri e dai sentimenti di Gesù. “Le cose di lassù”, infatti, stanno a indicare la legge di lassù, la legge del Regno dei cieli, che Gesù ha portato in terra e vuole che realizziamo fin da ora.
«Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio».
Come vivere allora questa Parola di vita? Essa ci sprona a non accontentarci di una vita mediocre, fatta di mezze misure e compromessi, ma a conformarla, con la grazia di Dio, alla legge di Cristo.
Ci spinge a vivere e a impegnarci a testimoniare nel nostro ambiente i valori che Gesù ha portato sulla terra: potrà essere lo spirito di concordia e di pace, di servizio ai fratelli, di perdono, di onestà, di giustizia, di correttezza nel nostro lavoro, di fedeltà, di purezza, di rispetto verso la vita, ecc.
Il programma, come si vede, è vasto come la vita; ma per non rimanere nel vago, attuiamo in questo mese quella legge di Gesù che è un po’ il sunto di tutte le altre: vedendo in ogni fratello Cristo, mettiamoci al suo servizio. Non è poi questo che ci sarà chiesto al termine della nostra esistenza?

sabato 14 gennaio 2012

Deputazione della Cappella di S. Lucia 2012

Con la conclusione dei festeggiamenti invernali di S. Lucia, celebrata solennemente in Cattedrale ieri, 13 gennaio (Commemorazione delle Traslazioni delle Sacre Reliquie di S. Lucia), è terminato anche il mandato della Deputazione della Cappella uscente, che come da regolare statuto passa il testimone ai nuovi componenti nominati dal nostro Arcivescovo Metropolita, S. E. mons. Salvatore Pappalardo, che ne ha annunciato pubblicamente l'insediamento. Ecco il comunicato ufficiale dell'Arcidiocesi (dal sito http://www.arcidiocesi.siracusa.it/):

NOMINATO IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA DEPUTAZIONE DELLA CAPPELLA DI SANTA LUCIA

L'Arcivescovo di Siracusa Mons. Salvatore Pappalardo, ieri sera a conclusione della celebrazione eucaristica nella chiesa Cattedrale,  ha comunicato i nomi del consiglio di amministrazione della Fondazione Deputazione della Cappella di Santa Lucia.
L'arcivescovo ha nominato mons. Maurizio Aliotta, vicario generale dell'Arcidiocesi, nel ruolo di presidente. Sarà affiancato dall'avv. Giuseppe Piccione, dalla prof. Lucia Rizza, e dall'avv. Pietro Romano.
La prossima settimana il consiglio si insedierà ufficialmente e inizierà la programmazione, soprattutto per la festa della patrona Santa Lucia.
L'Arcivescovo ha ringraziato i quattro componenti uscenti: il presidente avv. Antonio Bandiera, il tesoriere mons. Giuseppe Calvo, e i consiglieri Gianni Failla e Concetta Olivieri.

Salutando e ringraziando a nome dei devoti e dei cittadini siracusani i componenti uscenti, auguriamo di cuore buon lavoro alla nuova formazione di questo antico organismo a servizio del decoro e della dignità del culto in onore della S. Patrona a Siracusa, capitale mondiale della devozione luciana.

mercoledì 11 gennaio 2012

11 gennaio 1693: S. Lucia salva ancora una volta la sua città


Viva Santa Lucia! L'epicentro di un disastroso e spaventoso sciame sismico, che uccise migliaia di persone e ne terrorizzò altrettante, era proprio vicino a Siracusa: anche l'antica e illustre città aretusea, al pari delle viciniore, rischiava di essere rasa al suolo e veder perire la sua popolazione. Ma Lei, la potentissima protettrice, vigile sentinella dei Suoi diletti concittadini, Lucia, anche allora protesse mirabilmente la sua patria, e i danni furono contenuti rispetto a quelli riscontrati altrove. La prima chiesa siracusana ricostruita dopo il terremoto fu proprio quella dedicata a S. Lucia nella piazza del Duomo (la stupenda chiesa barocca di S. Lucia alla Badia, gioiello del centro storico di Ortigia, progettata - secondo le ipotesi di alcuni studiosi - sulle proporzioni del tempio di Salomone), in segno di ringraziamento da parte dell'intero popolo di Siracusa nei confronti della sempre efficace protezione dell'invitta Martire. Infatti, tutti i motivi iconografici d'elevato valore artistico presenti in detta chiesa rievocano il potente patrocinio della Santa sulla Sua città natale. Come da plurisecolare tradizione, anche quest'anno, in questo commovente anniversario, la basilica Cattedrale di Siracusa è in festa per celebrare con ogni onore la Santa Patrona, con l'esposizione delle Sacre Reliquie e del simulacro-reliquiario argenteo nella Sua Cappella, per l'intera giornata. L'esposizione, iniziata come da tradizione già lunedì 9 gennaio, festa della Dedicazione del nostro magnifico Duomo, continuerà fino a venerdì 13.