Qui sopra: "S. Agata appare a S. Lucia", Santuario del Carmine (Catania).
La grandiosa basilica sorge sul luogo del primo sepolcro della patrona di Catania, proprio dove avvenne l'apparizione. La tela rappresenta un noto episodio della vita di S. Lucia: la giovane vergine siracusana volle effettuare un pellegrinaggio al sepolcro della martire catanese per implorare la guarigione della madre Eutichia da un male incurabile. Agata apparve allora a Lucia rivelandoLe i favori celesti che Le erano riservati e annunciandoLe l'avverarsi del miracolo sperato.
Domani, 17 agosto, ricorre l'anniversario del ritorno del corpo di S. Agata nella sua città, Catania. Com'è noto, il generale bizantino Giorgio Maniace, nel 1039-1040, dopo aver liberato la Sicilia dalla dominazione araba, prese con sé le reliquie di alcuni santi siciliani, tra i quali S. Agata e la nostra S. Lucia, e li portò a Costantinopoli per farne dono all'imperatrice Teodora. Il 17 agosto del 1126 le reliquie di S. Agata vennero riportate a Catania, con grande esultanza della popolazione, che volle istituire in ricordo del felice evento una celebrazione annuale che tuttora viene rinnovata solennemente. Oggi, in questa ricorrenza vengono riunite a Catania tre commemorazioni: quella della traslazione delle reliquie della martire (corrispondente a quella che a Siracusa si svolgeva anticamente il 6 febbraio, e oggi il 13 gennaio, in ricordo delle varie traslazioni a Costantinopoli e Venezia del corpo di S. Lucia), quella della dedicazione del duomo (che invece a Siracusa si celebra il 9 gennaio) e quella del patrocinio di S. Agata sulla città di Catania (che corrisponde alla festa di S. Lucia "delle quaglie" che si svolge a Siracusa la prima domenica di maggio). Il programma ufficiale di questi solenni festeggiamenti della Chiesa sorella di Catania si trova sul sito: http://www.comune.catania.it/
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