venerdì 2 settembre 2005

LA VITA DI SANTA LUCIA - I parte: le fonti

La prima rubrica del nostro blog su Santa Lucia inizia con la seguente domanda: voi conoscete la sua vera storia? Purtroppo molti ne conoscono solo fantasiose leggende fiorite nel corso dei secoli, prove della diffusione universale del suo culto. Però qui vogliamo farvi dono del racconto più genuino, che tiene conto prima di tutto delle fonti più autorevoli, e poi anche delle tradizioni più consolidate. Innanzitutto non fu mai scritto un racconto veritiero dell’intera vita di Santa Lucia, dalla sua nascita al martirio. Furono scritti invece gli atti processuali, cioè il verbale che riportava fedelmente ed integralmente le parole dell’interrogatorio subìto da Lucia prima di morire. Sulla base di questi atti, i testimoni oculari aggiunsero altri particolari: così fu composta una narrazione che veniva utilizzata dalle comunità cristiane per essere declamata ogni anno nel giorno anniversario del martirio (il dies natalis), allo scopo di meditare sull’eroico esempio di vita cristiana offerto da Lucia. Purtroppo questi atti andarono distrutti durante le invasioni di popolo ostili al cristianesimo. Nel V secolo però, fu scritto un racconto del martirio di Santa Lucia in greco: tale documento si chiama martyrion. Poco dopo ne fu scritto un altro in latino, cioè la passio. I due racconti, parzialmente differenti, sono giudicati dagli esperti come autentici e quindi credibili, e sebbene possano contenere probabilmente alcune aggiunte di natura leggendaria, si ispirarono certamente agli atti originali del martirio di Lucia. Più precisamente, secondo la maggior parte degli studiosi il martyrion greco possiede un livello di fedeltà storica maggiore rispetto alla passio latina. I codici che tramandano questi racconti, cioè i volumi per lo più in foglî di pergamena compilati a mano nel Medioevo, sono oggi conservati in più copie (ognuna in parte differente dall’altra) in varie biblioteche (ad esempio nella Biblioteca Apostolica Vaticana e nella Biblioteca Regionale Universitaria di Messina). Tra questi, il codice più antico è il Papadopulo, così chiamato dal nome del possessore presso il quale questo codice venne scoperto, intorno al 1600.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

CIAO A TUTTI AMICI DI SANTA LUCIA LA SANTA DELLA VERITA'E DELLA LUCE,IO LA PREGO CON NOVENE PERCHE' CON IL SUO CUORE PURO DI UNA BAMBINA DAVANTI A DIO SICURAMENTE LE MIE INTERCEZIONI VERRANNO ACCOLTE. LA GRAZIA CHE CHIEDO ORMAI NON HO PIU' NESSUNA SPERANZA PERCHE' CMQ LA COLPA E' MIA CHE NON HO AVUTO ABBASTASZA FIDUCIA IN GESU' E NELLE PERSONE CHE HANNO DIMOSTRATO IL LORO BENE PER ME, PERO' GESU' CHE VEDE NELL'INTIMO DEL MIO CUORE SA LA MIA SOFFERENZA SINCERA E SPERO PROPRIO PER QUESTO CHE VOLGA IL SUO SGUARDO PIETOSO VERSO DI ME DONANDOMI GRAZIE ALL'INTERCEZIONE DI SANTA LUCIA UN'ALTRA POSSIBILITA'. PREGHIAMO UNENDO I NOSTRI CUORI E PONIAMOLI DAVANTI ALLA SUA CROCE E LUI BENEDIRA' TUTTE LE NOSTRE SOFFERENZE SEGRETE.CIAO A TUTTI DA GIOVY

Amici di Santa Lucia ha detto...

Cara Giovy, grazie per il tuo sentito messaggio-preghiera a Santa Lucia. Sì, come hai ben rilevato, l'intercessione di Santa Lucia presso il Signore è molto potente ed efficace (lo dimostrano oltre 17 secoli di storia, relativamente ai quali sono documentati innumerevoli prodigi e miracoli attribuiti inequivocabilmente al patrocinio di Santa Lucia). Hai colto bene il perché di tanta efficacia: il cuore di Lucia, purissimo, colmo di generoso slancio d'amore esclusivo verso l'Adorato Sposo Gesù Cristo, teso con giovanile ardore verso l'Ideale sommo della vita cristiana, cioè la donazione piena, totale e perpetua a Dio. L'esempio della verginità e del martirio, che Le hanno procurato duplice corona in Paradiso, sia ancora oggi, per tutti noi, faro luminoso per le nostre vite.
Cara Giovy, anche noi pregheremo per te, ciao e grazie ancora!