lunedì 15 dicembre 2014

SPECIALE S. LUCIA 2014: IL PRIMO DOCUMENTO DEL MAGISTERO PONTIFICIO INTERAMENTE DEDICATO ALLA NOSTRA PATRONA!

Carissimi Amici!!! VIVA SANTA LUCIA!!! Incontenibile gioia riempie il cuore di tutti i veri siracusani e di tutti i devoti di Santa Lucia nel mondo per lo specialissimo evento di grazia che stiamo vivendo in questi giorni: la PEREGRINATIO DEL CORPO DI SANTA LUCIA DA VENEZIA A SIRACUSA, città natale della Santa e luogo del suo martirio per la fede in Gesù Cristo, che si sta svolgendo in questo ottavario giubilare di celebrazioni luciane! Rendiamo grazie a Dio! Santa Lucia, prega sempre per noi e continua a proteggerci con amore come avviene ininterrottamente da oltre 17 secoli!
Ma la festa di S. Lucia è coronata anche da un altro evento fondamentale di portata unica e universale: IL PRIMO DOCUMENTO DEDICATO INTERAMENTE A SANTA LUCIA DAL MAGISTERO PONTIFICIO, e cioè IL DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO AL CONSIGLIO NAZIONALE DELL'UNIONE ITALIANA DEI CIECHI E DEGLI IPOVEDENTI, pronunciato proprio il 13 dicembre 2014, nella festa della Martire Siracusana.
Con vivissima emozione e immensa gratitudine a Dio volentieri ne pubblichiamo il testo integrale, che sarà scolpito perennemente nella storia gloriosa del culto universale che la Chiesa tributa da sempre alla nostra Patrona! Tanti pontefici della Chiesa cattolica, già nei secoli scorsi, avevano già pronunciato parole di sincera devozione nei confronti di Santa Lucia, ma è la primissima volta in assoluto che le viene dedicato un intero discorso ufficiale del papa!

Vorrei accennare ad alcuni valori umani che la figura di santa Lucia ci suggerisce. Sottolineo: valori umani. Lucia li ha vissuti in modo esemplare grazie alla sua fede in Cristo, ma sono condivisibili da tutti.
Anzitutto Lucia ci suggerisce un valore che mi sembra molto importante anche per voi: il coraggio. Lei era una giovane donna, inerme, ma ha affrontato le torture e la morte violenta con grande coraggio, un coraggio che le veniva da Cristo risorto, col quale era unita, e dallo Spirito Santo, che abitava in lei.
Tutti abbiamo bisogno di coraggio per affrontare le prove della vita. In particolare le persone cieche e ipovedenti ne hanno bisogno per non chiudersi, per non assumere un atteggiamento vittimistico, ma al contrario aprirsi alla realtà, agli altri, alla società; per imparare a conoscere e valorizzare le capacità che il Signore ha posto in ciascuno, veramente in ciascuno, nessuno escluso! Ma per questo ci vuole coraggio, forza d’animo.
Un altro valore ci viene suggerito da santa Lucia, cioè il fatto che lei non era sola, ma faceva parte di una comunità, era membro di un corpo di cui Cristo è il Capo, pietra di un edificio di cui Cristo è il fondamento. Anche questo aspetto trova riscontro sul piano umano. Voi siete un’associazione, e questo è un valore! Un’associazione non è una somma di individui, è molto di più. Oggi c’è molto bisogno di vivere con gioia e impegno la dimensione associativa, perché in questo momento storico è “in ribasso”, non è fortemente sentita. Fare gruppo, essere solidali, incontrarsi, condividere le esperienze, mettere in comune le risorse… tutto questo fa parte del patrimonio civile di un popolo. E spesso le persone che convivono con degli svantaggi o delle disabilità possono dire a tutti, con la loro esperienza, che non siamo “monadi”, non siamo fatti per essere isolati, ma per relazionarci, per completarci, aiutarci, accompagnarci, sostenerci a vicenda. La presenza delle persone disabili provoca tutti a fare comunità, anzi, ad essere comunità, ad accoglierci a vicenda con i nostri limiti. Perché tutti abbiamo capacità, ma tutti abbiamo anche limiti!
Infine, Lucia ci dice che la vita è fatta per essere donata. Lei ha vissuto questo nella forma estrema del martirio, ma il valore deldono di sé è universale: è il segreto della vera felicità. L’uomo non si realizza pienamente nell’avere e neppure nel fare; si realizza nell’amare, cioè nel donarsi. E questo può essere inteso anche come il segreto del nome “Lucia”: una persona è “luminosa” nella misura in cui è un dono per gli altri. E ogni persona, in realtà, lo è, è un dono prezioso!
Cari amici, vivere secondo questi valori può comportare anche oggi delle incomprensioni, la fatica di andare a volte controcorrente; ma questo non stupisce: la testimonianza richiede sempre di pagare di persona. Le odierne società che puntano molto sui diritti “individualisti” rischiano di dimenticare la dimensioni della comunità e quella del dono gratuito di sé per gli altri. Perciò c’è ancora bisogno di lottare, con l’esempio e l’intercessione di santa Lucia! Vi auguro di farlo con coraggio, e con la gioia di farlo insieme. PAPA FRANCESCO

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