Per riflettere
E' quasi d'obbligo pubblicare perlomeno il sottostante stralcio - capolavoro sapienziale e perla d'un granitico magistero - delle parole che il Santo Padre Benedetto XVI ha pronunciato nella grandiosa festa dei giovani cristiani in corso in Spagna. Egli, proprio riferendosi a loro - protagonisti dell'evento - ha detto tra il resto la seguente innegabile verità: i giovani cristiani «a causa della loro fede in Cristo, soffrono in se stessi la discriminazione, che arriva al disprezzo e alla persecuzione aperta od occulta che patiscono in determinate regioni e Paesi. Li si perseguita volendo allontanarli da Lui, privandoli dei segni della sua presenza nella vita pubblica, e mettendo a tacere perfino il suo santo nome». Diventa allora «urgente aiutare i giovani discepoli di Gesù a rimanere saldi nella fede e ad assumere la meravigliosa avventura di annunciarla e testimoniarla apertamente con la propria vita. Una testimonianza coraggiosa e piena di amore per il fratello, decisa e prudente al contempo, senza nascondere la propria identità cristiana, in un clima di rispettosa convivenza con altre legittime opzioni ed esigendo, nello stesso tempo, il dovuto rispetto per le proprie. Mi accingo a dire ai giovani, con tutta la forza del mio cuore: che niente e nessuno vi tolga la pace; non vergognatevi del Signore».
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