venerdì 7 agosto 2009

La fiaccola dello spirito cristiano deve rinnovare la terra

Don Roberto Angeli (Schio, Vicenza, 1913 - Livorno, 1978), un santo e profetico sacerdote che subì sulla propria pelle l'atrocità del lager e degli orrori fascisti e che spese eroicamente tutta la propria vita per amore degli altri, scriveva sul proprio diario personale nel giorno della festa di Santa Lucia del 1943:

"Mi pare che noi viviamo in un gran periodo di Avvento. Il nostro cuore è teso nell'aspettativa ansiosa - spesso angosciosa - di qualche cosa di buono, di migliore. Gesù è il bene. Noi aneliamo a lui, quando aneliamo alla libertà, alla giustizia, all'amore tra gli uomini, ad una vita conforme a natura. Tutti gli uomini desiderano queste cose, ma non tutti - oltre queste cose - scorgono il grande unico Bene che è Dio. Sono come i fiori che cercano il sole, e non lo sanno. Oltre queste attività e queste lotte che passeranno come tutte le cose e domani non lasceranno tracce di sé, noi vediamo l'Assoluto, Dio. Noi lavoriamo per un ideale che può sembrare terreno, ma che è disceso nel nostro spirito dalle altezze della fede, e per questo lo sentiamo come un dovere religioso. Quando penso a questo mi commuovo. Siamo collaboratori di Gesù! Se non nei risultati, almeno nei desideri. Lo dicevo l'altro giorno [...] nonostante che ci si muova molto, concludiamo poco - ma perlomeno teniamo accesa una fiaccola e domani forse potremo trasmetterla ad altri - ai più giovani - perché ne rischiarino il mondo. E' la fiaccola dello spirito cristiano che deve rinnovare la terra. Oggi ho concluso poco o niente, ma ho i piedi doloranti e sono stanco: ma non è nulla, non è forse coi granellini di rena che si fa la calce e poi si costruiscono i palazzi?" (13 dicembre 1943)
Si ringrazia Gianluca della Maggiore, esperto studioso della figura di don Angeli, per aver recuperato questo scritto nell'àmbito del suo alacre lavoro di ricerca su questo "gigante" del cristianesimo più autentico del Novecento.
Per approfondire, consigliamo vivamente di leggere due bellissimi libri:
1. ROBERTO ANGELI, Vangelo nei lager. Un prete nella Resistenza, Edizioni Stella del Mare, Livorno 2006
2. GIANLUCA DELLA MAGGIORE, Dio ci ha creati liberi. Don Roberto Angeli interprete ardito del pensiero sociale cristiano, un prete livornese tra Resistenza e Ricostruzione, Editasca, Livorno 2008

3 commenti:

mario ha detto...

continua l'opera di costruzione della parrocchia di santa lucia nel rione belvedere di castelvetrano, in provincia di trapani, tutto dedicato a lei,dispensatrice di grazie e benedizioni ,in una zona depressa della valle del belice. la nostra patrona protegga il rione, le famiglie e gli ammalati.

Amici di Santa Lucia ha detto...

Carissimo Mario, sei il benvenuto sul nostro blog: è molto bello vedere che anche Castelvetrano e Siracusa si incontrano nel nome della comune devozione a Santa Lucia! Grazie per averci comunicato questa bella notizia che ti sta a cuore, e di questo devi essere fiero: la costruzione di una nuova chiesa dedicata a Santa Lucia! E' una grazia e una benedizione grande la costruzione di una nuova chiesa: è una nuova casa per il popolo di Dio, un nuovo rifugio per i tribolati del mondo, un nuovo faro per illuminare la società, una nuova pietra dove la comunità dei credenti può poggiare il capo e, soprattutto, elevare con gioia ed esultanza le lodi di Dio e offrirGli il vivificante sacrificio eucaristico! Auguri da tutti noi!

mario ha detto...

la chiesa è stata completata dopo anni di sacrifici e lacrime. purtroppo non ho potuto scrivervi per la vostra gentile lettera, essendo deceduto il mio caro papà nel mese di gennaio. vi chiedo di pregarev per lui e santa lucia lo accolga. si chiamava nicolò. grazie ,i miei meriti vanno in suffraggio dellla sua anima e di tutti i cari defunti , ovunque essi siano.