sabato 1 agosto 2009

"Grazie, Signore" di Kirk Kilgour

"Amici di Santa Lucia" è una realtà di famiglia: avendo ricevuto da un amico molto caro il testo di una bellissima preghiera, abbiamo pensato di condividere questo dono così gradito con tutti Voi. Il Vangelo ci invita a dare ciò che riceviamo, a donare e condividere quanto ci viene donato, nell'ottica di un amore - ispirato a Dio Amore - che viene e che va continuamente, come un fiume che non si ferma mai. Leggetela: è davvero meravigliosa, specie se si pensa alle condizioni del suo autore al momento in cui l'ha scritta. E' come un moderno salmo antifonale, un inno all'offerta delle proprie sofferenze per amore di Cristo crocifisso: lo dedichiamo a tutti coloro che soffrono e domandano la Luce per accettare il proprio dolore, lo dedichiamo a tutti coloro che ritengono inesaudite le proprie preghiere.

Ti ho chiesto, Signore, di essere forte per eseguire progetti grandiosi:
Tu mi hai reso debole per conservarmi nell'umiltà.
Ti ho chiesto la salute per realizzare grandi imprese:
Tu mi hai dato il dolore per comprenderla meglio.
Ti ho chiesto la ricchezza per possedere tutto:
Tu mi hai lasciato povero per non essere egoista.
Ti ho chiesto il potere perché gli uomini avessero bisogno di me:
Tu mi hai dato l'umiliazione perché io avessi bisogno di loro.
Ti ho chiesto l'amicizia per non vivere solo:
Tu mi hai dato un cuore per amare tutti i fratelli.
Ti ho chiesto tutte le cose che avrebbero potuto rallegrare la mia vita:
Tu mi hai dato la vita perché mi rallegrassi di tutte le cose.
Signore, non ho ricevuto quello che ho chiesto
ma mi hai dato tutto quello di cui avevo bisogno e quasi contro la mia volontà.
Le preghiere che mai feci, furono esaudite.
Grazie, Signore: fra tutti gli uomini nessuno ha mai avuto più di quello che ho io!
Kirk Kilgour
(campione sportivo americano finito,
per un incidente, su una sedia a rotelle)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Questi versi sembrano ispirati perché raccontano il senso del dono e t'insegnano ad accettare anche il male senza ripiegarti su te stesso.
Altrimenti la gioia sembra un sentimento artificiale se non si considera quest'architettura che ti porta sempre oltre le tue attese per farti riflettere sul bello ed il vero!

Amici di Santa Lucia ha detto...

Ben detto, caro amico! Sottoscriviamo in pieno: la sofferenza nella vita può essere a volte anche atroce e sembrare insostenibile. Ma c'è un'altra logica, che è quella di Dio, imperscrutabile su questa terra sebbene - ne siamo certi per fede - tutto diverrà chiaro quando il divino disegno d'amore sulla nostra esistenza si paleserà in Paradiso, che ci assicura che il male ha un suo perché, il dolore possiede un immenso valore redentivo: la Croce di Cristo e la Sua luminosa Resurrezione ricordano sempre a noi cristiani il senso più vero di ogni sofferenza, che è salvare il mondo! Grazie per averci scritto, ti attendiamo ancora tra noi, buona serata!