venerdì 3 febbraio 2006

Omaggio dei Concittadini di SANTA LUCIA a SANT'AGATA, Patrona di Catania

O gloriosa Sant’Agata, Vergine e Martire di Catania, si avvicina ormai il giorno anniversario del Tuo Martirio, festa per tutta la Sicilia e memoria obbligatoria per la Chiesa universale!
Anche noi Siracusani, concittadini della Tua devota Sorella Santa Lucia, vogliamo unirci al coro dei Tuoi devoti d’ogni luogo e d’ogni tempo, e Ti rendiamo onore e venerazione, per la fulgida testimonianza della Tua vita cristiana, suggellata con la verginità e coronata col martirio.
Ti preghiamo di benedirci e proteggerci tutti, nel nome della Comunione dei Santi e del vincolo che Ti lega alla nostra Lucia.
Facciamo nostre le parole che pronunziò per Te un nostro illustre concittadino, San Metodio Siracusano, Patriarca di Costantinopoli (790-846), che oltre a lodare Santa Lucia in un bellissimo “Canone”, elogiò Te in una splendida “Omelia”:

La commemorazione annuale di Sant’Agata ci ha qui radunati perché rendessimo onore a una Martire che è sì antica, ma anche di oggi. Sembra infatti che anche oggi vinca il suo combattimento perché tutti i giorni viene come coronata e decorata di manifestazioni della grazia divina.
Agata, che ci ha invitati al religioso banchetto, è la Sposa di Cristo, la Vergine che ha imporporato le Sue labbra del Sangue dell’Agnello e ha nutrito il Suo spirito con la meditazione sulla morte del Suo Amante Divino.
La stola della Santa porta i colori del Sangue di Cristo, ma anche quelli della verginità. Quella di Sant’Agata, così, diviene una testimonianza di una eloquenza inesauribile per tutte le generazioni seguenti.
Sant’Agata è veramente “Buona”, perché essendo di Dio, si trova dalla parte del Suo Sposo per renderci partecipi di quel Bene, di Cui il Suo nome porta il valore e il significato: Agata (cioè “Buona”) a noi data in dono dalla stessa sorgente della Bontà, Dio.
Infatti cos’è più benefico del Sommo Bene? E chi potrebbe trovare qualcosa degno di essere maggiormente celebrato con lodi del Bene? Ora Agata significa “Buona”. La Sua bontà corrisponde così bene al nome e alla realtà. Agata, che per le Sue magnifiche gesta porta un glorioso nome e nello stesso tempo ci fa vedere le gloriose gesta da Lei compiute. Agata, ci attrae persino con il Proprio nome, perché tutti volentieri Le vadano incontro ed è di insegnamento con il Suo esempio, perché tutti, senza sosta, gareggino fra loro per conseguire il vero Bene, che è Dio solo.

O cento e mille volte veramente Vergine e Martire “Buona”! O “Buona”, dico, a Te e allo Sposo Tuo Cristo; “Buona”, anche alla patria e ai Tuoi concittadini che con tanto palese miracolo conservasti incolumi! Veramente non c’è altra città che abbia sperimentato i suoi santi concittadini così a sé propizi come Agata lo è stata per la regale città di Catania. Tuttavia la Vergine “Buona” non ebbe favorevole benevolenza soltanto per i Suoi concittadini, ma anche sparse a piene mani le Sue grazie verso tutti i forestieri. Lucia, Vergine nobilissima tra le siracusane, attratta dalla fama di tanti miracoli, persuase la madre Eutichia, che soffriva di flusso di sangue, di recarsi insieme a Lei a Catania al tempio e al sepolcro della Santa Vergine Agata. Ed Ella, avendo ivi già curato di offrire l’incruento sacrificio per la guarigione della madre e avendo mescolato alle Sue lacrime le Sue preghiere, guardando e baciando piamente il sepolcro di Agata, si assopì dolcemente. E Le sembrò di vedere in visione distintamente la Beata Agata splendente in Cielo tra i Cori degli Angeli e delle Vergini, sopra tutti di più augusta bellezza, e di ascoltare per sé, nell’anima, queste parole: “O Vergine Lucia, la Tua verginità mi sollecita a chiamarTi sorella, perché implori mediante me, da Cristo Nostro Sposo, la guarigione di Tua madre? Sicuramente Tu stessa l’ottenesti per l’illibato fiore della Tua verginità; ed ecco Tua madre è già guarita. Invece, io Ti rivelo le cose che a Te accadranno: fra breve, infatti, dopo che avrai la corona del martirio, Tu Sposa di Cristo entrerai con Me nel Celeste talamo; e come per Me la città dei Catanesi è resa illustre da Cristo, così per Te sarà decorata la città di Siracusa”. E dette queste cose, la sublime Agata scomparve e Lucia, risvegliatasi, trovò la madre guarita.



VIVA SANT'AGATA E SANTA LUCIA!

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