Amore quel comando che Gesù serbò in cuore tutta la vita, per rivelarlo il giorno prima di morire: Come io vi ho amato, così amatevi anche voi. Da questo tutti conosceranno che siete miei discepoli, se vi amerete a vicenda. Non possiamo passare questo giorno senza un attimo di raccoglimento, nel quale diciamo a Gesù tutta l'adesione della nostra anima a quel comando che chiamò "mio" e "nuovo". Un comando che non ha lasciato senza spiegazione, quando ha soggiunto: Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici".
E noi, devoti della vergine martire Lucia, possiamo fare nostre le parole del grande vescovo Sant'Agostino, che proprio a proposito di questo "dare la vita" di cui parla il comandamento dell'Amore di Gesù, scrisse:
"Noi non commemoriamo i martiri come facciamo con gli altri che ora riposano in pace, cioè non preghiamo per loro, ma chiediamo piuttosto che essi preghino per noi, per ottenerci di seguire le loro orme. Essi, infatti, hanno toccato il vertice di quell'amore che il Signore ha definito come il più grande possibile. (...) I martiri dunque, in quanto versarono il loro sangue, hanno ricambiato quanto hanno ricevuto dal Signore. Manteniamoci sulla loro scia e amiamoci gli uni gli altri, come Cristo ha amato noi, dando se stesso per noi".
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