Benvenuti nel 1° blog dedicato a S. LUCIA VERGINE E MARTIRE (Siracusa, fine III sec. - 13 dicembre 304). Realizzato dai devoti siracusani, in ricordo della storica VISITA DEL CORPO DI S. LUCIA A SIRACUSA (15-22 dicembre 2004, nel 17° Centenario del Martirio). Email redazione: amicisantalucia@yahoo.it. VIVA S. LUCIA!
domenica 30 agosto 2009
Conclusa la festa solenne di S. Lucia a Carlentini
venerdì 28 agosto 2009
La Madonnina di Siracusa
Grazie, o Tutta Santa, perché hai santificato con il Tuo amore materno questa nostra città di Siracusa, che fin dal primo secolo conosce il Tuo Figlio e cerca di vivere come può una vita cristiana, essendo Chiesa.
Grazie, o Madre di Dio, perché hai benedetto con le Tue sante lacrime il popolo di Siracusa, che da sempre Ti ama, Ti invoca, Ti festeggia e si affida a Te, fedele e fiducioso: aiutaci ancora a imitarTi nelle Tue sublimi virtù.
Grazie, o Vergine Odigitria, patrona della Sicilia che ci conduci a Gesù, perché hai colmato di grazie tutti i siracusani, figli della gloriosa vergine e martire concittadina Lucia: proprio nei pressi del luogo del Suo fulgido martirio Tu stessa Ti commuovesti fino alle lacrime, dal 29 agosto al 1° settembre 1953.
Cuore Immacolato e Addolorato di Maria, abbi pietà di noi!
Madonnina delle Lacrime, prega per noi!
Programma dei festeggiamenti.
giovedì 20 agosto 2009
APPELLO: chi può trovare l'Inno a Santa Lucia di Salvatore Termini?!
Ebbene: vicino a Siracusa, in quello splendido gioiello d'arte barocca che è la città di NOTO, famosa in tutto il mondo per la sua bellezza, il 28 marzo del 1897 nacque SALVATORE TERMINI, musicista e maestro di Cappella del Duomo locale per circa vent'anni. Tra le sue composizioni vi è anche un INNO A SANTA LUCIA. Sappiamo che presso la Biblioteca Comunale di Noto sono conservati numerosi manoscritti di sue partiture, per quanto ci risulta ancora privi di catalogazione. Chi potrebbe aiutarci a trovare perlomeno il testo di questo inno, affinché possiamo pubblicarlo sul nostro blog? Grazie a tutti i netini e i devoti che vorranno collaborare, ciao ciao!!!
giovedì 13 agosto 2009
"Dal Cielo veglia ... sull'Italia". Santa Lucia e il nuovo paganesimo italiano
Non possiamo né intendiamo dare anche la benché minima impressione di voler fornire indicazioni di voto: il cristiano cittadino italiano voti chi vuole, in base alla sua coscienza, alla sua conoscenza della situazione storica attuale e alla sua coerenza con il Vangelo. Però il cristiano non serva mai 'mammona' insieme a Dio, quindi guardi in faccia la realtà con uno sguardo puro, limpido, pulito, libero, obiettivo, onesto, e - pur continuando a votare liberamente chi ritenga opportuno votare - non si sottragga dal dovere di condannare aspramente, come un tempo faceva San Giovanni Battista, l'immoralità e l'illegalità dei potenti, a qualunque parte politica essi appartengano.
Detto questo, mettiamoci semplicemente all'ascolto delle parole di Santa Lucia stessa, così come sgorgano purissime e luminosissime dagli atti del suo martirio tramandati fino a noi, e la catechesi di Lei, tutta intrisa di Parola di Dio, ci basterà:
LA PREGHIERA DEL MESE - AGOSTO 2009
Da un rarissimo santino ottocentesco raffigurante il simulacro di S. Lucia venerato nella chiesa di S. Domenico a Torino (gentile dono del devoto siciliano Roberto Di Miceli):
O beata Lucia, Voi che coll'illibata vostra modestia meritaste dal Cielo singolare potere per difendere da ogni malore la vista dei vostri devoti, impetrateci, vi preghiamo, che, conservando ed usando a gloria di Dio un dono così prezioso, ci rendiamo degni di venire un giorno a contemplare in Cielo gli splendori dell'eterna gloria. Così sia.
venerdì 7 agosto 2009
La fiaccola dello spirito cristiano deve rinnovare la terra
mercoledì 5 agosto 2009
Prime foto della rassegna "In vacanza con S. Lucia 2009"
Chiesa dei Santi Ambrogio e Carlo, Roma
Ringraziamo l'autore delle foto per la gentile collaborazione.
Continuate a partecipare alla rassegna e ... buone vacanze!!!
martedì 4 agosto 2009
CAVA DE' TIRRENI IN FESTA PER S. LUCIA!
domenica 2 agosto 2009
PROSSIMA ESPOSIZIONE DELLE RELIQUIE E DEL SIMULACRO DI S. LUCIA
sabato 1 agosto 2009
Indulgenza della Porziuncola
"Grazie, Signore" di Kirk Kilgour
PAROLA DI VITA - AGOSTO 2009
"I martiri andavano alla morte cantando": così si conclude la meditazione biblica di Chiara Lubich che viene proposta in questo mese. Santa Lucia, nostra specialissima concittadina e celeste patrona, fiera e coraggiosa fece del Suo martirio un vero e proprio canto d'amore per il Suo adorato Sposo: Gesù Cristo. La nostra vita deve essere un'eco di quel canto, altrimenti vana sarebbe la nostra devozione luciana. E come potrebbe essere diversamente, di fronte a un Dio che ci ama "sino alla fine"?!
"DOPO AVER AMATO I SUOI CHE ERANO NEL MONDO, LI AMO' SINO ALLA FINE" (Vangelo secondo Giovanni, 13,1)
Sai quando il Vangelo riporta questa frase? La scrive l’evangelista Giovanni prima che Gesù si accinga a lavare i piedi ai suoi discepoli e si prepari alla sua passione.
Negli ultimi momenti che vive con i suoi Gesù manifesta in modo supremo e più esplicito l’amore che da sempre nutriva per loro.
"DOPO AVER AMATO I SUOI CHE ERANO NEL MONDO, LI AMO' SINO ALLA FINE".
Le parole "sino alla fine" significano: fino alla fine della sua vita, fino all’ultimo respiro. Ma vi è anche in esse l’idea della perfezione. Vogliono dire: li amò completamente, totalmente, con una intensità estrema, fino al culmine.
I discepoli di Gesù rimarranno nel mondo mentre Gesù sarà nella gloria. Si sentiranno soli, dovranno superare tante prove; proprio per quei momenti Gesù vuole che siano sicuri del suo amore.
"DOPO AVER AMATO I SUOI CHE ERANO NEL MONDO, LI AMO' SINO ALLA FINE".
Non senti in questa frase lo stile di vita del Cristo, il suo modo di amare? Lava i piedi ai discepoli. Il suo amore lo porta fino a questo servizio, a quel tempo riservato agli schiavi. Gesù si sta preparando alla tragedia del Calvario per dare ai "suoi" e a tutti, oltre le sue straordinarie parole, oltre gli stessi suoi miracoli, oltre tutte le sue opere, anche la vita. Ne avevano bisogno, il bisogno più grande che ha ogni uomo; quello di essere liberato dal peccato, che significa dalla morte, e poter entrare nel regno dei cieli. Dovevano aver pace e gioia nella Vita che non finisce più.
E Gesù si offre alla morte, gridando l’abbandono del Padre, fino al punto di poter dire alla fine: "tutto è compiuto".
"DOPO AVER AMATO I SUOI CHE ERANO NEL MONDO, LI AMO' SINO ALLA FINE".
Vi è in queste parole la tenacia dell’amore d’un Dio e la dolcezza dell’affetto d’un fratello.
Anche noi cristiani, perché Cristo è in noi, possiamo amare così.
Ora però non ti vorrei proporre tanto di imitare Gesù nel morire (quand’era la sua ora) per gli altri: non ti vorrei offrire, come necessari modelli, padre Kolbe che muore al posto d’un fratello prigioniero, né padre Damiano che, divenuto lebbroso con i lebbrosi, muore con loro e per loro.
Può darsi che mai, nel corso degli anni, ti sia chiesto di offrire la tua vita fisica per i fratelli. Ciò che Dio però certamente ti domanda è di amarli fino in fondo, fino alla fine, fino al punto che anche tu possa dire: "tutto è compiuto".
Così ha fatto la piccola Cetti, di 11 anni, di una città italiana. Ha visto la sua amichetta e compagna Giorgina, della stessa età, molto triste. Vuole tranquillizzarla, ma non ci riesce. Vuol allora andare fino in fondo e sapere il perché della sua angoscia. Le è morto il papà e la mamma l’ha lasciata sola presso la nonna, andando a vivere con un altro uomo. Cetti intuisce la tragedia e si muove. Chiede, pur piccola, alla compagna di poter parlare con la sua mamma, ma Giorgina la prega di accompagnarla prima sulla tomba del suo papà. Cetti la segue con grande amore e sente Giorgina implorare nel pianto il babbo perché venga a prenderla.
A Cetti il cuore si spezza. C’è lì una piccola chiesa diroccata, entrano. Sono rimasti soltanto un piccolo tabernacolo ed un Crocifisso. Cetti dice: "Guarda, in questo mondo, tutto verrà distrutto, ma quel Crocifisso e quel tabernacolo resteranno!". Giorgina, asciugandosi le lacrime, risponde: "Sì, hai ragione tu!". Poi, con garbo, Cetti prende Giorgina per mano e l’accompagna dalla mamma.
Arrivata, con decisione le rivolge queste parole: "Guardi, signora, non sono cose che riguardano me; ma io le dico che lei ha lasciato la sua figlia senza un affetto materno di cui ha bisogno. E le dico ancora una cosa: che lei non sarà mai in pace finché non l’avrà presa con sé e non si sarà pentita".
Il giorno dopo Cetti sostiene con amore Giorgina che ritrova a scuola. Ma ecco il fatto nuovo: una macchina viene a prendere Giorgina: la guida la mamma. E da quel giorno la macchina ritorna, perché Giorgina ormai vive con lei, che ha abbandonato decisamente l’amicizia con quell’uomo.
Della piccola e grande azione di Cetti, si può dire "tutto è compiuto". Ha fatto bene ogni cosa. Fino in fondo. E c’è riuscita.
Pensaci un po’. Quante volte hai incominciato a prenderti cura di qualcuno che poi hai abbandonato, facendo tacere la tua coscienza con mille scuse? Quante azioni hai iniziato con entusiasmo che poi non hai proseguito di fronte a difficoltà che ti sembravano superiori alle tue forze?...
La lezione che oggi Gesù ti dà è questa:
"DOPO AVER AMATO I SUOI CHE ERANO NEL MONDO, LI AMO' SINO ALLA FINE".
Fa' così.
E se un giorno Dio ti chiedesse sul serio la vita, non tentennerai. I martiri andavano alla morte cantando. E il premio sarà la più grande gloria, perché Gesù ha detto che nessuno al mondo ha più grande amore di colui che versa il suo sangue per i suoi amici.
+ Chiara Lubich