Vorrei che mi porteresti tanti regali. Santa Lucia “vista” e raccontata dai ragazzi, a cura di ROBERTO ALBORGHETTI, Okay! Associazione News – Consiglio Regionale della Lombardia, 2008
Oggi è la festa dell’Epifania: in certe zone vige la tradizione di donare – proprio in questo giorno – dolci e giocattoli ai bambini, lasciando loro immaginare che siano stati portati da un personaggio fantasioso, cioè la Befana. A Natale, c’è chi fa portare i doni ad un altro personaggio d’invenzione, cioè Babbo Natale (lontana deformazione di un personaggio storico in carne e ossa, cioè San Nicola). Ma in alcune regioni dell’Italia settentrionale, i doni arrivano nella notte tra il 12 e il 13 dicembre, portati da Santa Lucia di Siracusa: questa tradizione è ben differente dalle altre analoghe, perché si fonda dichiaratamente su una persona realmente esistita e – elemento ancor più interessante – su un dettaglio biografico proprio della stessa. Quando era in vita, all’alba del IV secolo, Lucia, che era una vergine nobile e ricca, scelse davvero di donare tutti i propri beni ai poveri: ecco perché la sua figura, esempio di generosità estrema nel nome del suo amore per Cristo, ben si presta a divenire emblema dell’elargitore di doni. Questa tradizione si distingue nettamente da quelle più favolose del Babbo e della Befana anche perché essa si accompagna, con mille e mille iniziative sempre nuove nelle scuole e nelle parrocchie, a progetti di ricerca destinati ai bambini e finalizzati al raggiungimento di una conoscenza seria sulla “vera” Santa Lucia. Tra le iniziative di questo tipo, merita un’ammirata segnalazione quella curata quest’anno da Roberto Alborghetti (vedi: http://www.scuolaokay.it/), dalla quale è nato il libro di cui vi parliamo oggi. “Vorrei che mi porteresti tanti regali” è un sorprendente compendio sulla vita e sul culto di S. Lucia nella storia e nel mondo, un vero e proprio “mio primo libro su S. Lucia”, attraverso il quale tutti i bambini potranno accostarsi con sicurezza ad una trattazione semplice ma esauriente sulla dolce Santa che così tanto amano fin da piccolissimi. E, cosa bellissima, il libro è fatto proprio da loro, in quanto tutti i testi che compongono questo quadro così completo sono stati raccolti dalle loro ricerche e dai loro elaborati, giunti da numerose scuole elementari italiane. Così, in un linguaggio perfettamente adeguato ai lettori più giovani, con soddisfacente meticolosità e correttezza storica (superiore addirittura a certi libri scritti da adulti!) l’agile volumetto comprende la vita di S. Lucia, la storia delle traslazioni delle sue reliquie, cenni storici sulla più antica espansione del suo culto, un excursus sulle tradizioni popolari e culinarie legate alla sua festa, un’antologia di racconti, proverbi, filastrocche sulla santa e infine di letterine a S. Lucia, atteso impegno annuale di tanti bambini. Sono proprio queste ultime a stupire di più: non sono semplici richieste di regali, ma spesso vere e proprie preghiere spontanee, sincere, tenere, commoventi, che testimoniano sensibilità e consapevolezza da parte dei bambini nei confronti dei bisogni dell’umanità. Un esempio: “Cara Santa Lucia, ti scrivo questa lettera per dirti che non voglio dei giocattoli. In questo mondo ci sono molte ingiustizie, come la guerra, le malattie incurabili (l’AIDS, il cancro), lo sfruttamento minorile … Mi fermo qua, altrimenti un quaderno non mi basterebbe. Nelle persone c’è qualcosa che non va, sono piene di odio, vogliono sempre più di quello che già hanno; tu Santa Lucia, potresti trasformare questo odio in amore, felicità per la Vita!”.
Nessun commento:
Posta un commento