sabato 13 settembre 2008

Una preghiera al mese - settembre 2008

Ciao a tutte e tutti!!!
Oggi, giorno 13, appuntamento mensile in memoria di Santa Lucia, inauguriamo una nuova rubrica del nostro blog, una tra le tante novità che Vi abbiamo promesso per il nuovo anno: "Una preghiera al mese"! Si tratta di una nuovissima idea della nostra Redazione, con la quale intendiamo farVi dono ogni mese del testo di una delle tante preghiere composte dalla Chiesa in onore della nostra cara patrona, segno dell'immensa popolarità del Suo culto. Vedrete che bello: ogni 13 del mese Vi porteremo alla scoperta di preghiere antiche e nuove, alcune rare e introvabili, tutte bellissime, rintracciate su libretti e santini provenienti da ogni parte d'Italia, grazie alle appassionate e capillari ricerche della nostra Redazione. Così anche Voi, carissimi devoti di Santa Lucia, potrete rinnovare le Sue lodi con sempre nuove espressioni d'amore, quasi musicali "variazioni sul tema" della devozione luciana. Ma adesso basta con i discorsi, e andiamo immediatamente al sodo: iniziamo il nostro "viaggio" orante con un'antica preghiera stampata su un santino che riproduce la "Immagine Taumaturga venerata nella Chiesa S. Lucia del Gonfalone dei PP. Clarettiani, Via Banchi Vecchi - Roma", incantevole e imponente simulacro marmoreo della martire siracusana (nella foto in alto). Ecco il testo dell'orazione:

Vergine tutta luce e martire invitta, S. Lucia! Prostrati ai vostri piedi, noi vi veneriamo e imploriamo la vostra protezione. E mentre vi supplichiamo a preservare da ogni male i nostri occhi corporali, vi chiediamo ancora ad ottenerci soprattutto quella luce spirituale che ci faccia conoscere i nostri falli e il modo di ripararli. Confessiamo di avere le tante volte meritato di rimanere privi della luce degli occhi nostri, per l'abuso che ne abbiamo fatto, offendendo con essi Dio. Solo da Lui e dalla vostra protezione riconosciamo la vista di cui godiamo. Perciò, pieni di fiducia nella vostra potente intercessione, gloriosa S. Lucia, vi supplichiamo ad interporvi ancora presso il vostro divino sposo Gesù, affinché si degni di conservarci sempre sana la luce degli occhi del corpo, dandoci insieme la grazia di farne buon uso, cosicché nel giorno della universale risurrezione siano essi raggianti di quella luce celeste che degni li renderà di vedere le bellezze ineffabili della patria beata. Così sia.

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