Quale significato può assumere oggi la festa del patrocinio di Santa Lucia?
Che senso può avere in questa società moderna, secolarizzata, laicizzata, incline a mentalità ormai molto distanti da quelle nel cui contesto è nata questa festa?
E' solo una nota di folclore, una piacevole occasione per sentire aria di festa in una bella giornata di primavera, una vetrina di Siracusa per i turisti, una tradizione civica, un contentino per la sensibilità popolare?
No: Lucia è una persona reale, della quale conserviamo intatta la memoria, nonostante ella non sia più visibile tra noi da oltre 1700 anni.
Per la comunione dei Santi in cui noi crediamo fermamente, Lucia ha sempre udito le nostre preghiere ed è riuscita, grazie allo speciale rapporto con Dio suggellato da uno sposalizio regale e verginale, ad intercedere per noi. E continuerà sempre a farlo.
Nel lontano 13 maggio 1646 la preghiera corale dei siracusani alla celeste patrona ottenne la liberazione e la salvezza dalla morte collettiva della cittadinanza a causa di una terribile carestia.
Molte altre volte tale amoroso patrocinio si è manifestato nel corso della storia.
E oggi? Lucia continua a fare i suoi miracoli, facendo infiltrare taglienti brecce di luce nell'incrostato muro dell'incredulità moderna, dell'indifferenza religiosa, dello scetticismo pseudo-intellettualistico, della sufficienza laicista. Pur nella fatìca di Dio nel far sentire ancora la Sua voce all'uomo, anche oggi - per chi lo vuole - è possibile captare i segni del Cielo e riconoscere autentici miracoli che la protezione di Dio e dei Suoi santi non fa mai mancare nella nostra vita.
Questa festa, dunque, sia solo un "GRAZIE" a Dio e a Lucia!
Nessun commento:
Posta un commento