mercoledì 30 novembre 2011

Una luce per lo spirito -13

Statua di S. Lucia, Duomo di Milano (esterno)

Carissimi amici, ben ritrovati!

Oggi, 30 novembre, festa dell’apostolo S. Andrea, il protòclito (il primo chiamato da Gesù con la divina e trasformante vocazione “Seguimi”), fratello di S. Pietro, corifeo degli apostoli, inizia la tradizionale ‘tredicina’ di S. Lucia, periodo di intensa preparazione spirituale all’attesissima solennità del 13 dicembre, in cui celebreremo il dies natalis della nostra amata Patrona!

Quest’anno la nostra redazione, sempre alla ricerca di nuove idee per poter vivere sempre più in profondità la splendida vita della vera devozione a S. Lucia, ha pensato per voi una nuovissima rubrica, dal titolo “Una luce per lo spirito”: si tratterà di piccole ma certamente preziose ‘pillole’ di riflessione e meditazione per nutrire l’anima e accompagnarla a prepararsi degnamente alla più grande festa siracusana… la festa di S. Lucia! Sarà un bel modo per vivere insieme a tutti voi il conto alla rovescia che fermenta l'attesa del grande giorno!

E’ bene infatti, come ricordiamo sempre, che i segni esterni – legittimi, beninteso – della gioia di questa festa siano espressione di una viva esperienza spirituale e di una vera intensità interiore vissuta da tutti coloro che vogliono essere devoti autentici e graditi alla nostra celeste Protettrice.

Riscopriamo pertanto il significato più profondo di questa festa: la celebrazione lieta e festante di un’eroina della fede cristiana, di un'altissima testimone dell’amore per Cristo, di un fulgido esempio di radicalità evangelica! Lucia, una luce per lo spirito.

Buona tredicina a tutti! Sarausana jè, viva SANTA LUCIA!

martedì 22 novembre 2011

FESTA DI S. LUCIA - SIRACUSA 2011



Carissimi concittadini siracusani e devoti di S. Lucia d'ogni dove, con la grazia di Dio torna anche quest'anno l'appuntamento tanto atteso per tutto l'anno, l'emozionante festa in onore della nostra celeste Patrona, che tanto amiamo e che tanto ci ama e protegge sempre.
Auguri a tutti di conversione e frutti di santità, sull'esempio luminosissimo della vergine e martire Lucia, che invochiamo qual taumaturga protettrice e seguiamo qual modello di vita cristiana.
Adoriamo la Santissima Trinità e veneriamo Santa Lucia! Sarausana jè, viva Santa Lucia!
O Lucia, di Gesù Sposa diletta, prega per noi!

PROGRAMMA DELLE CELEBRAZIONI RELIGIOSE
IN ONORE DI S. LUCIA - 2011

Dal 30 novembre al 12 dicembre: Tredicina
In Cattedrale:
GIORNI FERIALI ore 17.30 - nella Cappella di S. Lucia: S. Rosario, S. Messa, pia pratica della coroncina di S. Lucia, rito del bacio della Sacra Reliquia
GIORNI FESTIVI (4, 8, 11) ore 08.00, 10.30, 12.00, 19.00 - Ss. Messe festive
sabato 3: ore 18.00 - omaggio alla Patrona dei bambini e dei ragazzi della Parrocchia Metropolitana
domenica 4: ore 12.30 - giornata della carità di S. Lucia presso la mensa Caritas
da venerdì 9 a domenica 11: Triduo della solidarietà. Esposizione alla venerazione dei fedeli delle Sacre Reliquie e del simulacro-reliquiario argenteo nella Cappella di S. Lucia, per l'intera giornata. S. Messa mattutina: ore 10.30. Alla S. Messa vespertina (venerdì per i non vedenti, sabato per la Caritas, domenica festiva), predicherà p. Felice M. Pumilia OSM.
lunedì 12: Vigilia di S. Lucia. Esposizione del simulacro e S. Messa: ore 08.00. Solenne traslazione del simulacro dalla Cappella e intronizzazione sull'altare maggiore: ore 11.30.
ore 19.00 - solenni Primi Vespri Pontificali di S. Lucia officiati da S. E. mons. Giuseppe Costanzo, nostro arcivescovo emerito; benedizione della tradizionale "cuccìa" di S. Lucia e distribuzione delle "candele della luce", nel Palazzo Municipale.

MARTEDI' 13 DICEMBRE:
SOLENNITA' DI S. LUCIA VERGINE E MARTIRE SIRACUSANA
PATRONA PRINCIPALE DELLA CITTA' E DELL'ARCIDIOCESI DI SIRACUSA
In Cattedrale:
ore 07.00, 08.00, 09.00 - Ss. Messe
ore 10.30 - solenne Concelebrazione Eucaristica Pontificale con il Panegirico di S. Lucia presieduta da S. Em.za Rev.ma il Sig. Card. Bernard Francis Law, con la partecipazione di tutto il Clero diocesano, Religiosi, Seminario, Autorita, e il servizio dell'Orchestra e Coro Giovanili Siracusani
ore 15.30 - solenne Processione delle Sacre Reliquie e del simulacro-reliquiario di S. Lucia dalla Cattedrale alla Basilica del Suo S. Sepolcro per le vie: Picherali, passeggio Aretusa, Ruggero Settimo, Savoia, corso Umberto I, Regina Margherita, Arsenale, Piave e Ragusa. Onori militari alla S. Patrona in piazza Porta Marina. All'arrivo in Basilica: S. Messa.

Dal 14 al 19 dicembre: Ottavario
In Basilica:
ore 08.00, 9.00, 10.30, 17.30, 19.00 - Ss. Messe, predicheranno i Rev.i Padri OFM
ore 22.30 - Compieta
venerdì 16:ore 16.30 - tradizionale e antico pellegrinaggio penitenziale "del perdono", dalla parrocchia S. Rita al Sepolcro di S. Lucia, guidato dal Guardiano del Convento di S. Lucia, e S. Messa propiziatrice.
ore 21.00 - nei locali della Basilica di S. Lucia: lettura scenica "Lucia, luce dell'anima. Riflessione e narrazione del Martirio di S. Lucia, Patrona di Siracusa"

martedì 20: Ottava di S. Lucia
In Basilica:
ore 10.30 - solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta da S. E. mons. Salvatore Pappalardo, nostro arcivescovo metropolita
ore 16.00 - solenne Processione delle Sacre Reliquie e del simulacro di S. Lucia dalla Basilica alla Cattedrale, per le vie: Ragusa, Dinologo, Testaferrata, corso Gelone, Catania, corso Umberto I, corso Matteotti, Roma e Minerva. Tradizionali soste di preghiera e riflessione al Santuario Madonna delle Lacrime e all'Ospedale Generale; spettacolo pirotecnico (rievocazione dell'antico "saluto dell'artiglieria" al rientro di S. Lucia nel centro storico di Ortigia) in piazza delle Poste.

mercoledì 28: commemorazione del terremoto del 1908
solenne esposizione delle Sacre Reliquie e del simulacro-reliquiario di S. Lucia nella Sua Cappella in Cattedrale; S. Messa solenne della commemorazione: ore 10.30.

solenni ricorrenze luciane di gennaio 2012 (festa della dedicazione del Duomo, commemorazione del terremoto del 1693, memoria delle traslazioni delle Reliquie di S. Lucia)
PROGRAMMA UFFICIALE NON ANCORA COMUNICATO.

martedì 1 novembre 2011

PAROLA DI VITA - NOVEMBRE 2011

Meditazione di Chiara Lubich:

"Vegliate, dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora" (Mt 25,13)

Gesù è appena uscito dal tempio. I discepoli gli fanno notare con orgoglio l’imponenza e la bellezza dell’edificio. E Gesù: «Vedete tutte queste cose? In verità vi dico, non resterà qui pietra su pietra che non venga diroccata». Poi sale sul monte degli Ulivi, si siede e, guardando Gerusalemme che gli è davanti, inizia a parlare della distruzione della città, e della fine del mondo.


Come avverrà la fine del mondo? – gli domandano i discepoli – e quando arriverà? È una domanda che anche le successive generazioni cristiane si sono poste, una domanda che si pone ogni essere umano. Il futuro è infatti misterioso e spesso fa paura. Anche oggi c’è chi interroga i maghi e indaga l’oroscopo per sapere come sarà il futuro, cosa accadrà…


La risposta di Gesù è limpida: la fine dei tempi coincide con la sua venuta. Lui, Signore della storia, tornerà. È Lui il punto luminoso del nostro futuro.


E quando avverrà questo incontro? Nessuno lo sa, può avvenire in qualsiasi momento. La nostra vita è infatti nelle sue mani. Lui ce l’ha data; Lui può riprenderla anche all’improvviso, senza preavviso. Tuttavia ci avverte: avrete modo d’essere pronti a questo evento se vigilerete.



“Vegliate, dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora”


Con queste parole Gesù ci ricorda innanzitutto che Lui verrà. La nostra vita sulla terra terminerà ed inizierà una vita nuova, che non avrà più fine. Nessuno oggi vuole parlare della morte… A volte si fa di tutto per distrarsi, immergendosi completamente nelle occupazioni quotidiane, fino a dimenticare Colui che ci ha dato la vita e che ce la richiederà per introdurci nella pienezza della vita, nella comunione con il Padre suo, nel Paradiso.


Saremo pronti ad incontrarlo? Avremo la lampada accesa, come le vergini prudenti che attendono lo sposo? Ossia, saremo nell’amore? Oppure la nostra lampada sarà spenta perché, presi dalle tante cose da fare, dalle gioie effimere, dal possesso dei beni materiali, ci siamo dimenticati della sola cosa necessaria: amare?


“Vegliate, dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora”


Ma come vegliare? Innanzitutto, lo sappiamo, veglia bene proprio chi ama. Lo sa la sposa che attende il marito che ha fatto tardi al lavoro o che deve tornare da un viaggio lontano; lo sa la mamma che trepida per il figlio che ancora non rincasa; lo sa l’innamorato che non vede l’ora d’incontrare l’innamorata… Chi ama sa attendere anche quando l’altro tarda.


Si attende Gesù se lo si ama e si desidera ardentemente incontrarlo.


E lo si attende amando concretamente, servendolo ad esempio in chi ci è vicino, o impegnandosi alla edificazione di una società più giusta. È Gesù stesso che ci invita a vivere così raccontando la parabola del servo fedele che, aspettando il ritorno del padrone, si prende cura dei domestici e degli affari della casa; o quella dei servi che, sempre in attesa del ritorno del padrone, si danno da fare per far fruttificare i talenti ricevuti.


“Vegliate, dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora”


Proprio perché non sappiamo né il giorno né l’ora della sua venuta, possiamo concentrarci più facilmente nell’oggi che ci è dato, nell’affanno del giorno, nel presente che la Provvidenza ci offre da vivere.


Tempo fa mi venne spontaneamente di rivolgere a Dio questa preghiera. Vorrei ora ricordarla.


“Gesù,
fammi parlare sempre
come fosse l’ultima
parola che dico.
Fammi agire sempre
come fosse l’ultima
azione che faccio.
Fammi soffrire sempre
come fosse l’ultima
sofferenza che ho da offrirti.
Fammi pregare sempre
come fosse l’ultima
possibilità,
che ho qui in terra,
di colloquiare con Te”.