venerdì 14 dicembre 2012

Due nuovi poetici omaggi dei Siracusani a S. Lucia

La Cappella di S. Lucia nella Cattedrale di Siracusa è da sempre un fulcro catalizzatore per tutti i siracusani e tutti i devoti della megalomartire nostra patrona: lì accorrono ogni giorno dell'anno in tanti, per pregare dinanzi all'altare sacro al dolce "angelo di Siracusa", Lucia. Le mura di questa artistica Cappella barocca, gioiello d'arte e centro di devozione, hanno assorbito da secoli i sospiri, i segreti gemiti, le suppliche, le lodi, gli inni di grazie, gli accorati "evviva", le gioiose manifestazioni d'amore di un popolo intimamente legato a questa "sentinella" della propria città. Oggi queste mura accolgono anche due nuovi testi in versi che alcuni devoti siracusani hanno voluto dedicare alla patrona con affetto e confidenza, come una sorella, una cara madre. Volentieri pubblichiamo anche sul nostro "muro" virtuale queste vibranti espressioni del più genuino cuore siracusano, quello che batte giorno e notte nel nome di Lucia, sapendo che Ella stessa ha detto prima di morire: "Come la città dei catanesi ha in venerazione Sant'Agata, così anche voi onorerete me, per grazia del Signore nostro Gesù Cristo, osservando di cuore i Suoi comandamenti". Ogni respiro di ogni vero siracusano è legato al ricordo del volto di Lucia: "Dolce respiro sei del viver nostro", Le cantava infatti il nostro poeta Tommaso Gargallo. E, sull'esempio di Lucia, ogni nostro respiro è una silenziosa proclamazione del Santissimo Nome di Gesù, Nome per il Quale Lucia ha dato la propria vita. 

Amata Luce di Siracusa
Lucia, sin da giovinetta, ti sei data sposa a Gesù.
Lucia eri ancora in tenera età,
ma piena di vita e amore per Cristo Gesù.
Non ti spaventarono tutte le sofferenze patite
nella tua Via Crucis.
Lucia, eri giovinetta, ti sei data ai tuoi carnefici,
loro ti hanno strappata alla tua vita terrena.
Gesù ti ha innalzata alla vita eterna,
per essere Luce del mondo e dei Siracusani.
Tu, Santuzza nostra,
hai chiesto alla Madre, Vergine Maria
un segno nella Tua amata Siracusa,
le Sue dolorose lacrime per l'Umanità!
Piangendo in casa di umile famiglia Siracusana,
nel lontano 29 agosto 1953.
Dio ha posato il Suo sguardo su questa città.
Ha posto su di essa due donne di Luce.
La Vergine Maria e Santa Lucia.
Santa Lucia, Siracusana è!
(Fratello Carmelo Pappalardo)

Santa Lucia
Il profumo della tua festa,
le urla della tua folla,
gli sguardi di chi ti ama,
alla tua gioventù
amor sei tu Lucia.
Gli occhi toccano le sofferenze
dei malati e dei poveri,
i cuori battono forte
per la tua Siracusa, per la tua terra,
regalando sorrisi di arcobaleni.
Si risveglia con feste e armonie
l'amore della tua gente,
per gridare ancora una volta
Sarausana iè...
Viva Santa Lucia!!!
(Mirko Garofalo)

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