martedì 28 aprile 2009

Con il papa per le vittime del terremoto

Internet e tutti i mezzi di comunicazione hanno dedicato molto spazio al recente disastroso terremoto in Abruzzo, tra informazione, approfondimento e un pizzico di immancabile (ahinoi) strumentalizzazione. Il nostro blog, in questo rumorosissimo proliferare di parole, ha scelto il silenzio e la sobrietà. Ma si è trattato di un silenzio sostanziato di preghiera e meditazione. Non modifichiamo questa linea: pubblichiamo oggi la preghiera composta da Sua Santità il papa Benedetto XVI per le vittime del terremoto, visitando l'Abruzzo per mostrare concretamente i segni della sua paterna benevolenza, e portando il dono della generosa solidarietà di noi cattolici. Uniamoci alla preghiera del Santo Padre:

Affidiamo questi nostri cari a Te, Signore, sapendo
che ai tuoi fedeli Tu non togli la vita ma la trasformi,
e nel momento stesso in cui viene distrutta
la dimora di questo nostro esilio sulla terra,
Ti preoccupi di prepararne una eterna ed immortale in Paradiso.
Padre Santo, Signore del cielo e della terra,
ascolta il grido di dolore e di speranza,
che si leva da questa comunità duramente provata dal terremoto!
E' il grido silenzioso del sangue di madri, di padri, di giovani
e anche di piccoli innocenti che sale da questa terra.
Sono stati strappati all'affetto dei loro cari,
accoglili tutti nella tua pace, Signore, che sei il Dio-con-noi,
l'Amore capace di donare la vita senza fine.
Abbiamo bisogno di Te e della Tua forza,
perché ci sentiamo piccoli e fragili di fronte alla morte;
Ti preghiamo, aiutaci, perché soltanto il Tuo sostegno
può farci rialzare e indurci a riprendere insieme,
tenendoci fiduciosi l'un l'altro per mano, il cammino della vita.
Te lo chiediamo per Gesù Cristo, nostro Salvatore,
in cui rifulge la speranza della beata risurrezione. Amen!

venerdì 17 aprile 2009

S.Lucia News: Comunicato stampa da Erchie

ERCHIE (Brindisi) - Arriva il gran giorno: sabato, alle 17,15, arriveranno ad Erchie da Siracusa, con l'elicottero, le reliquie di Santa Lucia (l'omero del braccio sinistro della Santa e l'osso del palmo della mano). L'ostensione delle reliquie di Santa Lucia è frutto del gemellaggio fra lecittà di Erchie e Siracusa ed è organizzata dal Comune di Erchie, dal Santuario di Santa Lucia in Erchie, dal Comitato Festa di Santa Lucia in collaborazione con Diocesi di Oria, dall'Arcidiocesi di Siracusa, dalla Deputazione della Cappella di Santa Lucia in Siracusa, dal Comune diSiracusa, e si avvale del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero per gli Affari Regionali, della Regione Puglia, della Provincia di Brindisi e del Credito Cooperativo Cassa Rurale ed Artigiana Erchie. Un'intera città si è mobilitata. Erchie dedicherà una settimana intera di manifestazioni collaterali alla presenza delle reliquie della Santa piùvenerata in questo centro del brindisino. Manifestazione che saranno apertegià due ore prima dell'arrivo delle reliquie, in piazza Umberto I: alle15,30 vi sarà animazione con canti religiosi di "Lev Effatha" e di "Echi Sonori" diretti dal M° Gaetano Leone. Presenta: Maria Di Filippo,mentre alle 17, invece, è prevista l'accoglienza di Lucia di Svezia e delle damigelle (la direzione artistica e la regia delle manifestazioni all'interno degli otto giorni sono curate da Gino Cesaria che, fra le suenumerose collaborazioni, ha curato anche la regia dell'accoglienza del SantoPadre, Papa Benedetto XVI, in occasione della Sua visita nel 2008 a Brindisi.).Alle 17.15, nella zona 167, è poi previsto l'atterraggio in elicottero delle reliquie per la traslazione delle Sacre Reliquie. Ad accoglierle cisarà il Sindaco Giuseppe Margheriti e le autorità civili ed ecclesiastiche locali. A far da corollario all'arrivo delle reliquie un canto dei bambinidella scuola primaria e dell'infanzia ed un esibizione dell'Associazione Bandistica "G. Puccini" diretta dal M° Lochi e dal M° Morleo, con la partecipazione del soprano G. De Matteis nell'"Inno a Santa Lucia". Alle 17.20 partirà la processione con cavalli bianchi e carrozza che accompagnano le reliquie fino a Piazza Umberto I. Qui, alle 18, è previstal'accoglienza, attraverso anche il racconto dell'esperienza vissuta dimiracolo legato a Santa Lucia (sarà portata da un testimone che giungerà da Brindisi). Dopo i canti degli alunni della scuola primaria e dell'infanziae il saluto delle autorità, alle 19, sempre in piazza Umberto I, sarà celebrata la S. Messa, presieduta da S. E. Rev.ma Mons. Salvatore Pappalardo, arcivescovo metropolita di Siracusa, concelebrata dal vescovo di Oria, S. E. Rev.ma Mons. Michele Castoro. Dopo la funzione religiosa, alle 20.30, in piazza Umberto I, i fedelipotranno baciare le reliquie. Sino alle 23 è prevista anche l'animazionemusicale. La serata si concluderà con uno spettacolo pirotecnico. Fra gli eventi programmati nella settimana di festeggiamenti, segnaliamo anche il premio di pittura estemporanea "Dipingere Santa Lucia: da Siracusa a Costantinopoli passando da Erchie", in programma giovedì 23 aprile, dalle ore 8 in Piazza Umberto I. La manifestazione è promossa dal LionsClub Erchie-San Pancrazio "Terra dei Messapi" e prevede un premio di 500 euro al primo classificato, di 300 euro al secondo classificato e di 200 euroal terzo classificato. I lavori saranno trattenuti, venduti all'asta e il ricavato sarà devolutoin beneficenza. Per ulteriori notizie potete far riferimento al sito web www.slucia.net per:
- programma aggiornato:
visitare la pagina programma http://www.slucia.net/programma.html
- news varie / notizie flash:
visitare la pagina news http://www.slucia.net/news.html
- storia e notizie su Santa Lucia:
visitare la pagina santa lucia http://www.slucia.net/santa-lucia.html
- notizie su erchie e dintorni:
visitare la pagina da vedere http://www.slucia.net/da-vedere.html
Non esitate a contattarci per qualsiasi altra informazione e supporto (accrediti stampa, foto in alta definizione, interviste, etc.) ai seguenti contatti: erchie@slucia.net, 0831 763865, 389 7876084.
Vi ringraziamo per la collaborazione.

Promozione e comunicazione evento: Alessandro Perrone

lunedì 13 aprile 2009

La preghiera del mese - aprile 2009

Carissimi, pubblichiamo oggi per tutti voi un'orazione alla nostra celeste patrona dal sapore particolarmente adatto a questo gioiosissimo Tempo Pasquale:

Pieni di fiducia nella tua potente intercessione, o gloriosa martire Santa Lucia, ti supplichiamo di interporti presso il tuo Divino Sposo Gesù affinché ci mantenga sempre sana la luce degli occhi del corpo, dandoci insieme la grazia di farne buon uso; cosicché, nel giorno dell'universale resurrezione, siano essi raggianti di quella Luce celeste che li renderà degni di vedere le bellezze ineffabili della Patria beata. Amen.

venerdì 10 aprile 2009

BUONA PASQUA!

A tutti i visitatori del blog, cercando di ridurre il più possibile il numero di parole da dire - in questi giorni in cui il dolore per la morte e la distruzione seguite al terremoto in Abruzzo costringe tutti al silenzio -, auguriamo di vivere la Santa Pasqua vivificati dalla Croce di Cristo, fortificati dalla Sua Resurrezione, sempre saldi nella Sua speranza e nella certezza del Suo Amore, causa di gioia e consolazione di fronte ad ogni sofferenza.

Informiamo poi che - come da tradizione - le Sacre Reliquie e il simulacro argenteo di Santa Lucia verranno solennemente esposti alla venerazione dei fedeli nella Cattedrale di Siracusa il lunedì di Pasqua, 13 aprile 2009, per l'intera giornata.

Comunichiamo infine che nei prossimi giorni, speciale preludio alla Festa del Patrocinio di Santa Lucia, verrà celebrato con solennità un gemellaggio tra Siracusa ed Erchie (Brindisi), sede di un antico e illustre Santuario dedicato alla Martire siracusana, con la traslazione delle Sue reliquie siracusane e lo svolgimento di solenni festeggiamenti in onore della comune Patrona. Vedi http://www.slucia.net/.

mercoledì 1 aprile 2009

Parola di vita - aprile 2009

Giovanni Paolo II, in visita a Siracusa nel 1994, bacia una reliquia di Santa Lucia.

Il 2 aprile 2005, alle ore 21.37, Sua Santità il papa Giovanni Paolo II si spegneva nella sua stanza vaticana: il mondo perdeva un uomo di statura eccezionale sotto tutti i profili, la Chiesa acquistava un potente intercessore, il Cielo si arricchiva di un nuovo straordinario ed eroico santo. "Santo subito" si gridò allora, "santo presto" si grida ora, in realtà non occorre gridare perché Karol Woityla è stato "santo sempre". Lo ricordiamo anche sul nostro blog, lo veneriamo e lo invochiamo con l'amore di sempre per tutti i devoti di Santa Lucia, alla quale anch'egli era molto legato. L'anniversario della sua morte ci invita a riflettere sul momento sacro della nostra. Ecco a tal proposito la meditazione biblica mensile:
"Vegliate, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà" (Mt 24,42).
Hai osservato come in genere non vivi la vita, ma la trascini in attesa d’un "dopo", in cui dovrebbe arrivare il "bello"? Il fatto è che un "dopo-bello" deve arrivare, ma non è quello che tu ti aspetti.Un istinto divino ti porta ad attendere qualcuno o qualcosa che possa soddisfarti. E pensi magari al giorno di festa, o al tempo libero, o ad un incontro particolare… Ma passati questi, non resti soddisfatto, almeno pienamente. E riprendi il tran tran d’una esistenza non vissuta con convinzione, sempre in attesa. La verità è che, tra gli elementi che compongono anche la tua vita, ve n’è uno da cui nessuno può scappare; è l’incontro a tu per tu col Signore che viene. Questo è il "bello" al quale inconsciamente tendi, perché sei fatto per la felicità. E la piena felicità può dartela solo Lui. E Gesù, conoscendo quanto tu ed io siamo ciechi nella ricerca di essa, ecco che ci ammonisce:
"Vegliate, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà".
Vegliate. State attenti. State svegli. Perché di molte cose non sei sicuro al mondo, ma di una certamente non puoi aver dubbi: che un giorno devi morire. E questo per il cristiano significa presentarsi davanti a Cristo che viene. Può essere che anche tu sia come i più che dimenticano la morte volutamente, di proposito. Hai paura di quel momento e vivi come se non esistesse. Dici con la tua vita terrena, col radicarti sempre più in essa: la morte mi fa tremare, quindi non c’è. Invece quel momento verrà. Perché Cristo viene certamente.
"Vegliate, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà".
Con queste parole Gesù intende la sua venuta all’ultimo giorno. Come è salito al Cielo fra gli apostoli, così tornerà. Ma queste parole vogliono dire anche la venuta del Signore alla fine della vita di ogni uomo. Del resto, quando l’uomo muore, per lui il mondo è finito. E giacché non sai se Cristo viene oggi, stasera, domani, o fra un anno o più, devi vigilare. Proprio come quelli che stanno svegli perché sanno che i ladri verranno a svaligiare la loro casa, ma non ne conoscono l’ora. E, se Gesù viene, vuol dire che questa vita è passeggera. E se è tale, anziché svalutarla, devi dare ad essa la massima importanza. Devi prepararti per quell’incontro con una vita degna. (…)
"Vegliate, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà".
Certamente occorre che anche tu vigili. La tua vita non è solo un pacifico susseguirsi di atti. E’ pure una lotta. E le tentazioni più varie, come quelle sessuali, quelle della vanità, dell’attaccamento al denaro, della violenza, sono i tuoi primi nemici. Se vigili sempre, non ti lascerai prendere di sorpresa. Ma vigila bene chi ama. E’ dell’amore vigilare. Quando si ama una persona, il cuore vigila sempre attendendola, e ogni minuto che passa senza di lei è in funzione di lei. Così fa una sposa amorosa quando fatica, o prepara quanto può servire al suo sposo assente: fa ogni cosa in vista di lui. E quando arriva, nel suo saluto esultante c’è tutto il gioioso lavoro della giornata. Così fa una mamma, quando prende un piccolo riposo durante l’assistenza del suo ragazzo ammalato. Dorme, ma il suo cuore veglia.Così agisce chi ama Gesù. Fa tutto in funzione di Lui, che incontra nelle semplici manifestazioni della sua volontà in ogni attimo, e incontrerà solennemente nel giorno in cui verrà. E’ il 3 novembre 1974. Si conclude a Santa Maria, nel sud del Brasile, un incontro spirituale di 250 giovani, di cui la maggior parte proviene dalla città di Pelotas. Il primo pullman, con quarantacinque persone, parte: tanti canti, tanta gioia, tanto amore a Gesù. Ad un certo punto del viaggio alcune ragazze dicono insieme il rosario coi misteri dolorosi e chiedono alla Madonna la fedeltà a Dio, fino alla morte. In una curva, per un guasto meccanico, il pullman precipita in un burrone d’una cinquantina di metri, capovolgendosi tre volte. Muoiono sei ragazze. Una sopravvissuta dice: "Ho visto la morte da vicino, però non ho avuto paura perché Dio era lì". Un’altra: "Quando mi sono accorta che potevo muovermi, in mezzo ai rottami, ho guardato il cielo stellato e, inginocchiata fra i corpi delle mie compagne, ho pregato. Dio era lì accanto a noi…". Il babbo di Carmen Regina, una delle vittime, ha raccontato che spesso la figlia ripeteva: "E’ bello morire, papà, si va a stare insieme a Gesù".
"Vegliate, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà".
Le giovani di Pelotas, perché amavano, vigilavano, e quando è venuto il Signore gli sono andate incontro con gioia.

Chiara Lubich