venerdì 13 settembre 2013

PREGHIERA DEL MESE - SETTEMBRE 2013

Carissimi amici di S. Lucia, dopo le vacanze estive ritorna sul nostro blog il tradizionale appuntamento con "La preghiera del mese", che divulga il giorno 13 di ogni mese il testo di un'orazione alla nostra Patrona, dai più antichi cimeli (come nel caso di questo mese) alle più recenti espressioni della devozione luciana nel mondo. Testimonianza della diffusione del culto luciano nel Lazio, pubblichiamo oggi - grazie alla gentile segnalazione di una nostra cara amica e collaboratrice - un autentico carme in onore di S. Lucia, aulico saggio poetico e puro gesto d'amore nei confronti della Martire siracusana. Si tratta di un testo così bello che non dubitiamo sarà premura dei nostri amici più devoti l'impararlo volentieri a memoria per adottarlo nelle proprie pie pratiche di preghiera quotidiana rivolte alla gloriosa Santa della Luce. Buona preghiera a tutti!

lunedì 9 settembre 2013

Trigesimo mons. Caracciolo

AVVISO SACRO - Mercoledì 11 settembre 2013, alle ore 19.00, nella chiesa parrocchiale di San Luca Evangelista (Ospedale Umberto I, via Testaferrata) a Siracusa, sarà celebrata una Santa Messa in suffragio del compianto can. Giuseppe Caracciolo ("Padre Pippo"), nel trigesimo della sua nascita al Cielo. Mons. Caracciolo, esimio presbitero siracusano, arcidiacono del rev.mo Capitolo Metropolitano della Cattedrale di Siracusa, è stato per 27 anni assistente ecclesiastico e tesoriere della Deputazione Cappella di Santa Lucia, prendendosi cura con esemplare amore e dedizione della dignità e del decoro del culto siracusano verso la nostra Santa Patrona e Concittadina, ideando e coordinando molteplici iniziative che hanno coinvolto siracusani e devoti luciani di tutto il mondo. Santa Lucia, prega per lui! Viva Santa Lucia, grazie Padre Pippo!

venerdì 6 settembre 2013

Domani giornata mondiale di preghiera e digiuno per la pace

Sua Santità Francesco ha indetto per domani, sabato 7 settembre, vigilia della Natività di Maria Santissima, co-titolare della Basilica Cattedrale di Siracusa (ridedicata il 9 gennaio 1927 a Cristo Re e Maria Nascente), una solenne giornata mondiale di preghiera e digiuno per invocare la pace in Siria e scongiurare la minaccia dello scoppio di un nuovo conflitto mondiale. L'Arcidiocesi Metropolitana di Siracusa ha risposto all'appello del Santo Padre promuovendo una solenne Veglia di preghiera che sarà celebrata con la partecipazione di tutta la comunità diocesana nella Basilica Santuario Madonna delle Lacrime, presieduta dal nostro Arcivescovo, S. E. mons. Salvatore Pappalardo. Oggi la nostra Diocesi celebra la memoria di un grande santo siracusano del I millennio, San Zosimo, prima custode del Santo Sepolcro della Martire Lucia e poi abate del monastero della Patrona, infine virtuoso e zelante vescovo della Chiesa Siracusana. Anche per sua intercessione, insieme a quella di Santa Lucia della quale Zosimo fu sempre devotissimo, domandiamo il miracolo della pace. Una riflessione su questo momento di vita ecclesiale così profondo ci viene suggerita dalla Liturgia odierna. Stamattina abbiamo celebrato le Lodi mattutine della seconda settimana del salterio: l'Inno già invocava "O Gesù Salvatore ... dona pace e concordia e letizia perfetta"; il Salmo 147 esortava poi "Glorifica il Signore ... Egli ha messo pace nei tuoi confini"; la lettura breve tratta dall'Epistola di San Paolo Apostolo agli Efesini (2,13-16) merita di essere trascritta integralmente: "Ora in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate i lontani siete diventati i vicini grazie al sangue di Cristo. Egli infatti è la nostra pace, colui che ha fatto dei due un popolo solo, abbattendo il muro di separazione che era frammezzo, cioè l'inimicizia, annullando, per mezzo della sua carne, la legge fatta di prescrizioni e di decreti, per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo, facendo la pace e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo, per mezzo della croce, distruggendo in se stesso l'inimicizia". Nelle Invocazioni infine il cuore colmo di fiducia e speranza della Chiesa ci ha fatti pregare con le luminose parole: "Nella Tua Volontà è la nostra pace, Signore", ricordandoci che - come dicono i mistici - la Volontà di Dio coincide in un certo senso con Dio stesso. Gesù ci ha donato la Sua pace. Gesù stesso è la nostra pace. Solo in Lui il mondo ritroverà la propria pace. La prima lettura della Messa di oggi, tratta dall'Epistola di San Paolo Apostolo ai Colossesi (1,15-20), ci ha indicato che "Per mezzo di Lui e in vista di Lui siano riconciliate tutte le cose, avendo pacificato con il Sangue della Sua Croce sia le cose che stanno sulla terra, sia quelle che stanno nei cieli". Gesù, poi, nel Vangelo della Messa (Lc 5,33-39), specifica: "Potete forse far digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora in quei giorni digiuneranno". Ecco perché il papa giustamente ha indetto il digiuno di domani: perché Gesù è la pace, e se nel mondo non c'è pace significa che ci è stato tolto Gesù, quindi è il tempo opportuno (il kairòs teologico) per digiunare tutti insieme, pregando che ritorni la pace e Gesù sia ancora in mezzo a noi per sempre.

giovedì 5 settembre 2013

DOMENICA ESPOSIZIONE DI S. LUCIA "PER LA PACE"

Tradizione antica, significati sempre nuovi: tra pochi giorni, l'8 settembre, essendo la seconda domenica di settembre, come di consueto nella Basilica Cattedrale di Siracusa le Sacre Reliquie e il simulacro-reliquiario argenteo di Santa Lucia verranno solennemente esposti alla venerazione dei fedeli per l'intera giornata, dalle ore 7.30 alle 19.30 circa. Si tratta della tradizionale ultima ostensione estiva prima della conclusione del periodo di ferie, voluta dalla Deputazione della Cappella di S. Lucia per consentire ai siracusani residenti fuori sede che tornano in città in questo periodo di avere la loro piccola legittima "festa di S. Lucia", e ai turisti che in estate affollano particolarmente lo storico capoluogo aretuseo di effettuare il loro devoto pellegrinaggio luciano o la loro visita al più grande "tesoro" spirituale della nostra città. Ma stavolta questa esposizione assume un significato profondo tutto nuovo: infatti seguirà immediatamente la giornata penitenziale mondiale di preghiera e digiuno per la pace in Siria e in tutto il mondo indetta per la Chiesa universale dal papa Francesco. Da sempre, Santa Lucia è una santa legata in modo tutto speciale alla pace: Ella stessa profetizzò prima di morire, martire coraggiosa per la fede in Cristo, che "sarà data pace alla Chiesa di Dio"; i Siracusani suoi devoti, che da sempre l'hanno eletta loro patrono principale, hanno scolpito una colomba, simbolo di pace, sul Suo Santo Sepolcro, come ancora oggi è possibile vedere visitando la cripta-mausoleo ottagonale accanto alla Basilica in piazza S. Lucia; ancora una colomba fu il mistico simbolo dell'apparizione di S. Lucia nel celebre prodigio del 13 maggio 1646, quando Ella liberò miracolosamente Siracusa dalla terribile carestia; ancora durante l'inclemente guerra tra Spagnoli e Austriaci a Siracusa, nel 1735, Santa Lucia manifestò la Sua protezione sulla diletta patria con la prodigiosa sudorazione del simulacro marmoreo scolpito un secolo prima da Gregorio Tedeschi, ottenendo così la tregua e la pace, grazie anche all'ulteriore prodigioso segno della bomba inesplosa e al voto formulato alla Patrona Siracusana dal generale Orsini. Gli esimi Arcivescovi della Metropolia Apostolica Siracusana hanno sempre pregato Santa Lucia per la pace: "O gloriosa S. Lucia, che morendo hai preannunciato la pace e il trionfo della Chiesa, ottieni da Dio la pace delle anime nostre e della società" e "S. Lucia, conservaci la fede, ispiraci purezza nei costumi, sostienici nella lotta e nelle tribolazioni, donaci la pace". Domenica prossima, dunque, riuniamoci tutti ai piedi della nostra miracolosa Protettrice e Concittadina S. Lucia per implorare dalla Sua intercessione il dono celeste della pace in tutto il mondo presso il Signore Gesù, nostra Pace e Principe della Pace.

domenica 1 settembre 2013

IL PAPA: 7 SETTEMBRE, DIGIUNO E PREGHIERA PER LA PACE

Il papa Francesco, in occasione della preghiera mariana dell'Angelus, ha ufficialmente e pubblicamente indetto una giornata di preghiera, penitenza e digiuno per la pace in Siria e in tutto il mondo, che verrà celebrata il prossimo sabato 7 settembre, vigilia della Natività di Maria Ss.ma. A Roma, in piazza s. Pietro, il papa stesso presiederà poi una veglia penitenziale di preghiera dalle ore 19.00 alle 24.00.
Signore Gesù Cristo, Principe della Pace, abbi pietà di noi! Maria, Regina della Pace, prega per noi! Santa Lucia, Profeta di Pace, prega per noi!

PAROLA DI VITA - SETTEMBRE 2013

«Non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità» (1 Gv 3,18) È san Giovanni che scrive. Egli mette in guardia le sue comunità contro certuni, i quali a parole esaltavano la fede in Gesù, ma a questa fede non facevano seguire le opere. Anzi, queste ultime venivano considerate inutili o superflue, come se Gesù avesse già fatto tutto. La loro era così una fede vuota e sterile, perché lasciava mancare all’opera di Gesù l’apporto indispensabile che egli chiede a ciascuno di noi. «Non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità» Amare con i fatti. La vera fede, dice l’apostolo, è quella che dà prova di sé amando come Gesù ha amato e ci ha insegnato. Ora, la prima caratteristica di questo amore è la concretezza. Gesù non ci ha amati con dei bei discorsi, ma è passato in mezzo a noi facendo del bene, sanando tutti, essendo pienamente disponibile verso quelli che gli si presentavano, a cominciare dai più deboli, dai più poveri, dai più emarginati e dando la sua vita per noi. «Non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità» Dobbiamo amare poi, dice l’apostolo, oltre che coi fatti, anche nella verità. L’amore cristiano, mentre cerca di tradursi in fatti concreti, si preoccupa di ispirarsi alla verità dell’amore che troviamo in Gesù; si preoccupa di far opere conformi ai suoi sentimenti ed ai suoi insegnamenti. Dobbiamo cioè amare nella linea e nella misura mostrateci da Gesù. «Non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità» Come vivere allora la Parola di vita di questo mese? Il suo messaggio è fin troppo chiaro. È un richiamo a quella autenticità cristiana, su cui Gesù ha tanto insistito. Ma questa non è anche la grande attesa del mondo? Non è forse vero che il mondo di oggi vuol vedere dei testimoni dell’amore di Gesù? Amiamo allora con i fatti e non con le parole, cominciando dagli umili servizi che ci sono richiesti ogni giorno da parte dei prossimi che ci stanno accanto. E amiamo nella verità. Gesù agiva sempre in linea con la volontà del Padre; allo stesso modo anche noi dobbiamo sempre agire in linea con la parola di Gesù. Egli vuole che vediamo lui stesso dietro ogni prossimo. Infatti, quanto facciamo per ciascuno lo ritiene fatto a sé. Egli vuole poi che amiamo gli altri proprio come noi stessi, e che ci amiamo fra noi essendo pronti a dar la vita l’uno per l’altro. Amiamo dunque così per essere anche noi strumenti di Gesù per la salvez­za del mondo. Chiara Lubich